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Ciao Daniele, ho un gran paura per le mie palme a Castellaneta Marina, ormai siamo circondati dal rincoforo, brutta bestia… La notizia peggiore e’ che la Regione ha smesso di far girare gli Ispettori fitosanitari, demandando il controllo ai Comuni, che non fanno niente!!! Intanto io lotto a suon di Naftalina, insetticidi di sintesi alternati a insett. bio (azadiractina). Speriamo bene!!!
mammolino a che “esserino” ti riferisci? di che bestia si tratta??
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
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anche io ho lo stesso problema su butia capitata. A settembre provero’
Mi associo. Il posto merita una visita, anzi io ci vado annualmente a trascorrere una giornata con la famiglia. A proposito il nuovo ristoranre e’ pronto? Comunque se avete altri posti da proporre, interessanti dal punto di vista botanico, non esitate. Io ne cito un altro che merita una visita: Masseria Cutura a Giuggianello (LE).
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E’ allora proponimi in puglia qualcosa di piu’ bello da vedere.
Caro Aecreazioni quella che vedi all’orto botanico (di un privato) sulla statale 100 nei pressi di Bari in prossimita’ di IKEA e’ un bell’esemplare di Jubaea chilensis importata e posta a dimora da meno di due anni. Ne sono sicuro.
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All’orto botanico di Bari c’è un’esemplare molto grande esposto ha nord,e gode di ottima salute. 😉
per i pugliesi:mettetevi d’accordo,c’è o non c’è all’orto botanico di bari ?
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Certo che c’è,è situato lungo la strada statale 106 Bari-Taranto,ed è molto bello da vedere.
I Vivai Faro vicino a Giarre le hanno in catalogo, anche la varietà vulcano! ho incaricato un amico della zona di comprarmene un esemplare di entrambe le varieta’.
Chamaerops humilis varietà vulcano. I Vivai FARO in Sicilia (Giarre) le hanno in catalogo. Io ho incaricato un amico che va in sicilia, di acquistarne una per me.
Ciao Daniele. Le foto le pubblicherò non appena trovo un po di tempo. In questo periodo sono un po incasinato.
Sono stato in Sicila a Pasqua, ho visitato la parte orientale, facendo un salto anche a Noto, Modica, caltagirone. Sono stato al “Parco delle Kentie” di Riposto e mi è piaciuto molto. Ho visto e fotografato delle Bismarkia nobilis bellissime! Sul posto, con un po di fortuna, verrete assistiti da una guida, un giovane geologo, molto appassionato come noi. Ho visitato anche l’orto botanico di Catania. Passando da Catania, Acireale, Giarre, mi è dispiaciuto molto assistere al cimitero di P. canariensis attaccate a morte dal punteruolo rosso. Oramai l’infestazione sembrerebbe inarrestabile. Una piccola notizia. Mi imbattevo qualche tempo nel web su ricerche sulla Chamaerops humilis varietà vulcano. Qualcuno sosteneva che è una fantasia. Esiste!
Consigli preziosi ragazzi, intanto prendo appunti. Per Squalomediterraneo… se avrò tempo, perche nò. Sono convinto che non sarebbe tempo perso!
Sono gli stessi attacchi fungini che ho riscontrato anche io su piante di syagrus romanzoffiana. Trattasi di eccessiva umidità , tuttavia, le piante non soffrono più di tanto in quanto si verifica su foglie più vecchie (questa specie ha una crescita veloce), foglie che si possono anche potare. Trattamenti con fungicidi aiuterebbero sicuramente ma non so di quale muffa si tratti! ho chiesto parere ai più esperti per attacchi fungini su butia capitata (vedi miei precedenti discussioni) ma nessuno al momento mi ha saputo diagnosticare di quale specie fungina si tratti, per calibrare al meglio i trattementi fungini. Purtroppo la butia e’ una specie a lenta crescita e gli attacchi fungini seppure presenti solo su foglie più vecchie, danneggiano molto la pianta.
Archontophoenix…? si è anche presente a pochi metri. Bellissima. Purtroppo viene un po danneggiata, non dal gelo, quanto dai venti salmastri. Spero diventi più resistente nel tempo.
Effettivamente avete centrato il problema. Ho iniziato dalla primavera a trattare con fungicidi sistemici, credo che la situazione volgerà verso il meglio. Ripeto l’appello, di che fungo trattasi secondo voi?
un appello agli esperti. Questa sintomatologia a cosa e’ da associare?
Grazie Caio, per intuito avevo già fatto tutto pensandola come te. Ne sono contento.
Questo fine settimana ho avuto modo di scavare con mezzo meccanico a pochi metri di distanza dalla butia ed ho notato che la situazione non è così grave in fatto di drenaggio in quanto, sotto un primo strato (di 30-50 cm) di terreno di riporto, (per fortuna?)vi è un atrettanto strato di materiale edilizio di risulta (ghiaia, materiali misti, ecc.) che se non e’ il massimo come contenuto in sost. organica e di fertilizzanti, almeno risulta più drenante. Comincio a considerare sempre più le ipotesi di attacchi fungini (ruggine?) e quindi ho già iniziato i trattamenti periodici con fungicidi sistemici. Monitorerò la situazione, se occorre bisognerà spiantare e ricollocare la butia in situazione più idonea. Adesso l’ho potata eliminando 6-7 foglie più vecchie e l’aspetto è oggettivamente più presentabile. Grazie Vi aggiornero’.
Ti ringrazio Pino, ho le ideee più chiare. Inizio la procedura. Saluti Gianni
Scritto Da – zzr600 on 05 Maggio 2009 09:01:05
Vi posto le foto della mia butia.
Spero in una vostra risposta
Ciao, Gianni
Ciao, vi ringrazio per l’incoraggiamento. Chiedo a Cris ulteriori dettagli:
– quanto deve essere alto il vaso;
– quanto devo riempirlo di torba e lapillo;
– se la radicazione avviene nei 40 giorni quando e’ ancora asciutto;
– se lo devo sollevare dal fondo con solo 2 cm di torba;
– come gli darò l’acqua;
– se la parte centrale del fusto, (piuttosto spugnosa) non marcisce nel substrato;
– dopo quanto tempo potrò aspettarmi la radicazione e come me ne accorgerò.
Aspetto le vostre risposte.
Ciao, Gianni 🙂
A Proposito di Ravenea, non ha problemi di sole e vegeta benissimo, ma quest’anno me ne sono giocata una di circa mezzo metro di tronco. Il vivaista mi aveva assicurato che avrebbe resistito ma sono bastate poche notti di brina (a castellaneta Marina -TA) che nel giro di un biennio me l’hanno bruciata. Mi piaceva molto. Anche le rubellinie ne hanno risentito, pertanto le sostituirò per non farle soffrire ad ogni inverno. Cio’ che invece non sembra avere problemi di gelo sono i cocos e una Archontophoenix aless. Questi ultimi però secondo me sono sensibili ai venti di scirocco salmastri, perchè solo da una decina di giorni ho notato il fogliame un po bruciacchiato (e non siamo in inverno). Niente di preoccupante comunque.
Scritto Da – zzr600 on 04 Maggio 2009 17:30:18
Io ne comprai uno anni or sono della Edagricole “Le palme – Botanica coltivazione impiego – di Wilhelm Lotschertù”. Come già detto dagli amici serve solo per una infarinatura generale ma e’ un inizio.
Tra qualche giorno allegherò delle foto che renderanno la situazione più chiara. Per essere più precisi non sono in pineta ma in un complesso di ville adiacenti. Il sottosuolo presenta, ad un paio di metri di profondita’, uno strato di argilla bluastra totalmente impermeabile, inoltre sono stati distribuiti in superficie 30-40 cm di terreno limoso(peccato, per noi delle ville, non essercene accorti prima, si poteva dissodare più in profondità ).
grazie Enzo, non escludo che sia così, aspetto ulteriori pareri.