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Grazie a tutti… anche se le notizie non sono proprio confortanti. Peccato, dovrò volare basso! Infatti, Fede, vivo nella nostra cara e vecchia Italia, avevo messo Bangladesh perché lì per lì m’era piaciuta l’idea. Sai, feci il mio profilo una sera dopo abbondanti libagioni ed ero in vena di facezie… ma ora lo correggo subito. 😛
Principes plantarum amamus
Vedo che ci sono varie opinioni, si va dall’ottimismo a un velato pessimismo.
In effetti secondo me (che per natura tendo più all’ottimismo) i modi e i mezzi per un’associazione non mancherebbero: i soci, che erano 200 all’epoca di Beccariana ma che proprio con la diffusione di internet potrebbero aumentare; le palme, che anche nel nord Italia possono esser coltivate con successo (pensate alla Liguria o al lago di Garda!), a maggior ragione se è vero che il clima si sta scaldando; l’esempio di associazioni di palmofili in tutto il mondo tranne che in Italia (e che siamo, diversamente associabili?!…); l’esempio di altri sodalizi, anche italiani, su cactus, orchidee, ecc.
Magari per ora lasciamo stare, se son rose fioriranno (ma volete mettere una Brahea armata?…).
Una cosa molto positiva da fare ora, secondo me, sarebbe strutturare meglio il forum: cioè raggruppare i vari topic per argomenti, invece di buttarli dentro alla rinfusa: tipo Classificazione, Morfologia, Coltivazione, Generi, Parassiti e malattie, Usi e simbologia, ecc…
Che ne dite?
Principes plantarum amamus
Scritto Da – ticus on 13 Novembre 2008 11:10:01
Scritto Da – ticus on 13 Novembre 2008 11:10:43
quote:
…purché “The Italian Palm & Cycad Association” abbia un nome in Italiano e non in Inglese
STRAQUOTISSIMO!!!
Buona anche l’idea delle “cellule”.
Palmofili della Tirrena (= Toscana costiera), battete un colpo!…
Principes plantarum amamus
È un peccato, tanto più se si pensa, come dice Sergio, che associazioni simili esistono praticamente in tutto il mondo.
Vabbè, accantoniamo l’idea, almeno per ora…
Principes plantarum amamus
Caro Sergio, mi fa molto piacere averti dato il “la” per questa grandiosa proposta.
È un vero peccato che in Italia non ci sia un’associazione organizzata e attrezzata come l’hai descritta. È chiaro che fondarne una richiederebbe non solo notevoli competenze in materia (e con te e gli altri Maestri non credo proprio che manchino) ma anche un grande impegno da parte dei fautori.
Credo però che ne varrebbe ampiamente la pena e le soddisfazioni sarebbero molto maggiori delle fatiche. Io sarei molto entusiasta d’iniziare quest’avventura.
Coraggio, italici palmofili… Facciamo l’associazione!
Che ne pensate?
(Scusate l’o.t., semmai apriamo un topic apposta…)
Principes plantarum amamus
Ciao Sergio! Il tuo ragionamento non fa una grinza, ovviamente pensavo di separarle casomai in futuro, quando entrambi i getti avessero sviluppato un sufficiente apparato radicale. Boh, posso sempre provare… perlomeno a vedere come si sviluppano le radici.
Grazie, a presto!
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Al Maestro Sergio i sinceri complimenti di un altro principiante!
Propongo l’introduzione della nomina annuale di Gran Maestro dell’Ordo Palmarum…
Vabbè, scherzo ma mica troppo: magari arrivo ultimo con la proposta ma se si organizzasse un ritrovo annuale di palmofili? Magari con gita a un determinato Orto Botanico, o giardino ecc. e poi ovviamente degna luculliana conclusione in un ristorante tipico della zona!…
Principes plantarum amamus
Caro Lilio, dopo soli due mesi ti ringrazio per la risposta… 😳
Ma in questi casi cos’è meglio fare? Lasciare che la pianta cresca tranquillamente doppia o tripla… o eliminare un germoglio (o due)…o cos’altro?
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Ciao a tutti!
Io ho usato il metodo dei sacchetti: ho raccolto qualche seme di Butia capitata all’Orto Botanico, l’ho messo in un sacchetto di plastica trasparente a chiusura sigillata con dentro solo torba umida e l’ho lasciato lì, su un mobilino nello studio…
C’è voluto un anno ma sono spuntati quasi tutti!
Principes plantarum amamus
Ottimo argomento, Popj! Se permetti lo amplio, iniziando un elenco di palme commestibili che alle nostre latitudini -parallelo più, parallelo meno- dovrebbero essere un centinaio…
Se volete aggiungete roba, io comincio (in ordine alfabetico):
Brahea dulcis, B. edulis, B. brandegeei;
Butia capitata;
Caryota urens (dopo cottura…);
Jubaea chilensis;
Livistona saribus;
Nannorrhops ritchiana;
Parajubaea cocoides, P. torallyi;
Phoenix dactylifera, P. roebelenii;
Rhapidophillum hystrix;
Serenoa repens;
…
Principes plantarum amamus
Faccio i miei complimenti a Patrizio per l’argomento e per le splendide foto.
Mentre leggevo il forum stavo però riflettendo sugli ibridi… poi è arrivato Pietro e mi ha anticipato. Neanche a me sono granché simpatici, pur riconoscendo che sono piante bellissime.
Sono piuttosto purista in fatto di natura e gli ibridi, anche animali, non mi hanno mai attratto.
D’altro canto, però, so bene che le ibridazioni avvengono anche naturalmente!
Dov’è che potrei approfondire questo come altri argomenti palmeschi? Al momento ho solo due libri sulle palme…
Grazie e ciao a tutti!
Principes plantarum amamus
Cari amici, vi ringrazio e vi chiedo scusa per l’osceno ritardo ma ho avuto vari problemi specie col computer…
Sinceramente, Pietro, non ho fatto molto caso a cespugli e arbusti colorati, pur avendo girato quasi tutto l’orto botanico. Mi sono concentrato soprattutto sulle palme che, ti assicuro, mi hanno dato un bel daffare!
Sergio, se ho avuto il privilegio di ammirare la Leopoldinia piassaba devo ringraziare te che me l’avevi segnalata come palma rarissima! Purtroppo come si vede dalla foto era piccola e senza semi… e credo che fosse anche l’unico esemplare ma potrei sbagliarmi dato che in molti casi mancavano le targhette illustrative. Cmq ho un’amica che lavora proprio nell’Orto di Rio, chiederò a lei.
Di nuovo grazie a tutti e ad maiora!
Principes plantarum amamus
Grazie Caio!
Rincaro la dose con questo link al sito dell’instancabile Gian.
MASSACRIAMOLOOO!!! (il punteruolo, non Gian…)
http://www.gardapalme.it/pagine/PUNTERUOLOROSSO.htm
Principes plantarum amamus
O Giuseppe, mi ricordo la risposta di Lilio Apulo ma pensavo scherzasse…
Cmq abbiamo appurato che non si tratta di una palma, e vi ringrazio tutti.
In Olanda non hanno solo fantasia, Pietro: la cannabis è molto diffusa e a volte può ingenerare stati di confusione mentale… 😀
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