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Questa risposta è stata modificata 2 anni, 11 mesi fa da
southern sicily.
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Questa risposta è stata modificata 3 anni fa da
southern sicily.
dal profilo Facebook di Pietro Pavone, direttore dell’Orto Botanico di Catania, il parco delle Kentie di Risposto
Grazie Pietro e Pino. Non l’avrei mai detto sinceramente…
Ciao a tutti.
Credo che le mie Wodyetia b. siano ricoperte da “afidi” (le virgolette perché non ho la certezza che lo siano). Ci sono tantissimi puntini neri che però sono rimovibili grattandoli con le unghie.
Li ho puliti con una vecchia spugna utilizzando anche dell’aceto di vino bianco (questo avevo a casa). Ho fatto bene?
Oltre a ciò, adesso li ho messi in una posizione decisamente più soleggiata.
Sì vero, alfredii, ricordavo male…
grazie.
Grazie!
Ammazza che veloce!
Comunque non presenta grossi problemi nel clima costiero siciliano. Per questo ho intenzione di provarla.
In ogni caso, appena puoi, tienici aggiornati. Grazie ancora. 😉
Ciao Pietro.
Hai aggiornamenti su questa specie?
Ok, grazie.
Fammi sapere in caso. 😉
Ciao Pietro.
Novità?
E la tua hans? come se la passa?
Spettacolare.
Pietro, ti volevo chiedere se hai ancora semi di questa specie?
Bei esemplari all’esterno del terminal A dell’aeroporto di Catania:
Ciao, riguardo la Ptychosperma posso dire che la mia tiene i cespiti senza problemi. È in vaso in esterno, ha circa sei anni d’età anche se il fusto principale ha iniziato l’anno scorso a fare il tronco (mai concimata, ma da quest’anno ho già iniziato a farlo). L’ho già divisa un paio di volte per rivendermi le piante
Posso comunque dire che solitamente riparavo il vaso in inverno spostandolo dal centro della terrazza e posizionandolo a ridosso del muro (esposizione sud); quest’anno che non l’ho fatto ho praticamente quasi tutte le foglie completamente bruciate dal vento. Per me è una palma irrinunciabile se hai un angolo del giardino riparato, è molto elegante ed è un tocco tropicale non indifferente.
Ah! buono a sapersi.
Allora in caso ti chiedo qualche giovane pianta. 😉
Grazie Pietro ed hans, informazioni molto utili.
Sto spulciando adesso sul web su questa specie… è davvero molto bella!
Ciao a tutti.
Siamo a Màlaga, in un famoso giardino pubblico.
Quel raggruppamento in primo piano…. di che specie si tratta?
Ciao Pietro.
No, si tratta quelle inserite precedentemente, risalenti ad ottobre 2020. Causa covid il parco era chiuso e quindi le ho fatte da fuori.
^^
Presso il “Parco delle Kentie” di Riposto (CT)
Dato che quasi tutte le foto sono andate perdute, ne ri-pubblico alcune:
Wodyetia bifurcata presso il “Parco delle Kentie” di Riposto (CT)
delete
@hans.thomas
La aiphanes minima resiste all’esterno? potrei farci un pensierino in effetti…
Ciao hans.
Faccio mea culpa, ma fino a un certo punto. Le ho trascurate molto, lo ammetto; ma prometto che quest’estate “risorgeranno” 😀
Sì, alcune hanno 4 anni, altre forse anche 6. E paradossalmente quelle più giovani sono leggermente più grandi.
Grazie per le proposte di scambio, ci penserò su e in caso ti faccio sapere 😉 Nel frattempo se vuoi postare qualche foto….
Come dicevo, ecco le mie nate da seme in anni diversi alcuni anni fa (vaso a sx e vaso a dx), in stato di quasi semi-abbandono e sempre tenute all’esterno:
Attachments:
You must be logged in to view attached files.Ah ok, grazie hans!
A me il “baggie-method” ha dato scarsissimi risultati, ma temo la colpa sia mia per come l’ho realizzato.
Con dei semi di agrumi messi in un piccolo vasetto di plastica opaco e chiuso, invece, ho avuto buoni risultati in un paio di settimane. Ecco:
Attachments:
You must be logged in to view attached files.Vedo che molte foto ed esperienze sono purtroppo andate perdute. Che peccato.
Comunque scrivo per chiedervi se avete esperienze con la germinazione dei semi con il “baggie-method”? io non positive.
Tuttavia volevo condividere l’esperimento fatto nelle scorse settimane con dei semi di agrumi. Li ho messi in un piccolo contenitore di plastica, chiuso e avvolti in della carta da cucina, “sgusciati” e messi a dimora dopo averli inumiditi con lo spruzzino. Considerando la stagione invernale, non mi aspettavo che dopo circa 2 settimane potessero radicare. Li ho tenuti in cucina a temperature comprese tra i 14 e i 17°C.
Ora, vorrei replicare in primavera inoltrata con dei semi di palma o altri “esotici”. Dite che avrò la stessa “fortuna” o le esigenze sono diverse?
Grazie.
Personalmente faccio fatica a distinguerle tra di loro. Credo si possa fare quasi esclusivamente quando adulte.