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Ciao Mik,
tra i materiali citati per alleggerire il terreno in definitiva il migliore, a mio avviso, è la sabbia silicea, da miscelare con il terreno, senza dimenticare letame maturo e/o humus, infatti le argille si legano alla sostanza organica formando dei microgrumi che migliorano il drenaggio. Per cominciare, sicuramente le più resistenti e le più lente (Sabal, Nannorrhops, Trachycarpus). Se il tuo terreno è pianeggiante, un sistema per ‘aiutare’ le palme che temono eccessivi ristagni, è posizionarle con la base sollevata di una ventina di cm rispetto al piano, creando con il riporto un cono molto largo di base al cui vertice c’è la pianta, più larga è la base, meno si noterà nell’insieme questa differenza di livello, che comunque agevolerà il drenaggio. Della “silver queen” ne ho sentito parlare, ma ancora ci sono perplessità sulla sua reale maggiore resistenza, ad ogni modo se riesci a trovarla è giusto tentare.
Ho solo una Dypsis decipiens che ho deciso di lasciare in vaso per ora, visto la triste fine delle due precedenti in piena terra.
Grazie per i complimenti, ma non ti conviene inserirmi nella cartella dei miti viventi, data l’età (mia), rischi di dovermi trasferire a breve in altra cartella… 🙂
CIAO PIETRO,
SCUSAMI PER IL TANTO TEMPO TRASCORSO DALL’ULTIMO TUO MESSAGGIO: GLI IMPEGNI SONO MOLTEPLICI. TI RINGRAZIO PER I TUOI CONSIGLI; QUELLO DI TENERE LE PIANTE PIU’ ALTE DEL “PIANO CAMPAGNA” L’HO VISTO USARE IN ALCUNI GIARDINI, ANCHE PER PIANTE CHE DI TROPICALE NON HANNO NULLA. I BENEFICI PARE SIANO DIVERSI. OLTRE ALL’EFFETTO DI FAR SCIVOLARE MEGLIO L’EVENTUALE ACQUA IN ECCESSO, CREDO CHE LA COLLINETTA SI RISCALDI MAGGIORMENTE, TRASMETTENDO IL TEPORE ALLE RADICI SOTTOSTANTI, CON INTUIBILI BENEFICI.
HO TROVATO UNA CAVA DI SABBIA GROSSA; LA PORTERO’ AD ANALIZZARE SPERANDO DI TROVARE SILICE E POCO CALCARE.
CIRCA LA SILVER QUEEN, CREDO DI AVER CONVINTO UN CARO AMICO GROSSISTA AD IMPORTARNE QUALCHE DOZZINA…..NELL’ATTESA CHE LA DOLCE LULU’ SI LASCI….. CATTURARE ANCH’ESSA DAL LORO FASCINO 😀
A PRESTO.
MIK
Eh, purtroppo per un amante di palme e piante esotiche come me, la situazione non è proprio delle migliori!Comunque non sarà impossibile creare spunti interessanti con le palme, non credi Pietro?La sfida secondo me si vince partendo dal terreno;fare grosse buche e sostituire quello originario con uno più permeabile è fondamentale. A questo punto, tornando al tema principale che è quello di migliorare un terreno,mi domando se basti della sabbia grossa, o meglio aggiungere, ad esempio, dell’agriperlite, o dell’argilla espansa, o polistirolo ecc….
Quanto alle palme da sperimentare, credo che la variabilita’ dei comportamenti delle syagrus sia dovuta al fatto che esse si ibridano facilmente anche in natura e quindi esistono varietà o sottospecie che risultano più o meno resistenti. Non ti risulta che la varietà “silver queen” resista anche a minime di -10°? Possiedi delle dypsis decipiens? Con quali specie cominceresti gli esperimenti e la collezione, al posto mio?Pietro, ho dato uno sguardo alla tua homepage!!!!! COMPLIMENTI! UN GIARDINO DA SOGNOOOOOOOOO!!!!! TI INSERISCO NELLA MIA CARTELLA DEI MITI VIVENTI!?! 🙂 😉
Ciao Mik,
hai informazioni sulle temperature minime record nella zona negli ultimi anni?
CERTO, PIETRO, STO MISURANDO DA DIVERSI ANNI LE TEMPERATURE (SEBBENE NON PROPRIO TUTTI I GIORNI) E SONO STATO ALLA STAZIONE METEO DI CAMPOBASSO A CHIEDERE I LORO DATI. EBBENE, IL PROBLEMA DI CAMPOBASSO E DINTORNI NON E’ TANTO LA TEMPERATURA MINIMA MA LA MASSIMA!!!
SI PERCHE’ NON CI SONO MAI STATE (così ritengo di poter dire)TEMPERATURE MINIME INFERIORI A -10/-12, CHE COMUNQUE SONO STATI RAGGIUNTI IN CASI ECCEZIONALI E PER POCHISSIMO TEMPO. IL PROBLEMA E’ CHE TUTTI GLI INVERNI SI SCENDE SOTTO ZERO (NEI PERIODI DI GELO -3/-5)CHE NON E’ MOLTO, MA LA MASSIMA IN QUESTI CASI RIMANE A -3 oppure -2 oppure magari a zero gradi! E CIO’ PUO’ ACCADERE ANCHE PER 4, 5 GIORNI DI FILA. QUESTO E’ IL VERO PROBLEMA!
CIAO PIETRO E FRANCO,GRAZIE MOLTISSIMO PER I VOSTRI CONSIGLI, NE TERRO’ CONTO. SONO CONTENTO DI ESSERE ENTRATO NEL VOSTRO GRUPPO: HO VISTO ANCHE NELLE ALTRE DISCUSSIONI CHE SIETE MOLTO COMPETENTI E QUESTO NON PUO’ CHE FAR PIACERE AD UNO COME ME ASSETATO DI CONOSCENZE. PIETRO, LA DIFFERENZA TRA IL MIO TERRENO ED IL TUO E’ CHE DA ME DOVREI CERCARE ASSOLUTAMENTE DI EVITARE I RISTAGNI D’ACQUA (O COMUNQUE L’ECCESSO D’ACQUA)IN MOMENTI DELL’ANNO IN CUI IL GELO FAREBBE DANNI SERI. SI, STO PENSANDO ANCHE ALLE PALME E A DIVERSE SPECIE SUBTROPICALI CHE TESTERO’ IN UN SITO CERTAMENTE PIU’ RIPARATO DELLA “TRISTEMENTE” FAMOSA, PER IL FREDDO, CAMPOBASSO (IN QUESTO MOMENTO STA NEVICANDO, TANTO PER CAMBIARE), MA SEMPRE FREDDO IN INVERNO. IL TERRENO ARGILLOSO DEVO ASSOLUTAMENTE RENDERLO MOLTO PERMEABILE, SE VOGLIO AVERE QUALCHE SPERANZA DI SUCCESSO. TRA LE PALME SONO CERTO DI AVERE RISULTATI BUONI CON LE SOLITE FAMOSE (VARIE SPECIE DI TRACHYCARPUS E CHAMAEROPS), MA ANCHE CON LE BUTIA (NE HO UNA CHE STA SUPERANDO – IN VASO E ALL’APERTO, SENZA ALCUN RIPARO!!!!! – ANCHE QUESTO SECONDO INVERNO), CON LE TRITHRINAX, UN PAIO DI SPECIE DI SABAL, LE NANNORHOPS, LA JUBEA. FORSE TENTERO’ DI ACCLIMATARE LA WASHINGTONIA FILIFERA, LA PHOENIX CANARIENSIS (ce n’è una a pochi chilometri che sta superando il suo 20° anno in un giardino, crescendo alla grande). QUANTO ALLA ERITRHEA ARMATA, CREDO CHE DOVRO’ CREARE UNA BUCA CON QUASI SOLA SABBIA GROSSA, IN UN POSTO ASSOLUTAMENTE RIPARATO. ……almeno così credo.
MA LA VERA SFIDA SARA’ CON LE MIE GRANDI PASSIONI: LE SYAGRUS ROMANZOFFIANUM (è vero che la varietà “silver queen” è resistente fino a -10°??) e LA DYPSIS DECIPIENS….CHE ADOROOOOOO!!!!!
CHI CE L’HA, ADULTA, LE DIA UN GROSSO BACIO ED UNA CAREZZA DA PARTE MIA!
GRAZIE ANCORA PER I CONSIGLI….CHI NE HA DEGLI ALTRI…..GRAZIE ANTICIPATE.
MIK
Ciao Martina, lo so, sono molto in ritardo sulla discussione e magari ad oggi hai già risolto…ma mi sono iscritto solo ieri, anzi, poche ore fa. Ho letto della tua richiesta e del tuo problema e credo che la pianta che farebbe proprio al caso tuo sia lo schinus molle. Fa ombra, non credo sia tossico, è sempreverde (e dalle tue parti il sole non deve essere proprio molto piacevole, nemmeno d’inverno, per un cane che non può andare a ripararsi altrove – vedendo la foto così mi pare9. Inoltre resiste certamente al caldone che fa dalle tue parti, anche alla siccità, al vento e alla salsedine! E come se non bastasse ha un aspetto gentilissimo, meraviglioso, con fiori gialli a grappoli e frutti rossi pendenti. Un vero salice…ma più nobile…e con le foglie profumateeeeee!!!! Io lo userei certamente per i miei cani, ma credo morirebbe sotto i -7….ed allora uso il salice e la catalpa.
Ciao Franco,mi sono appena iscritto ed ho letto la tua richiesta d’aiuto nel mio girovagare nel forum. La randia formosa credo sia meglio conosciuta come mussaenda formosa: è una bella pianta dall’aspetto che ricorda l’oleandro nel suo insieme. E’ una Rubiacea che produce frutti (anche in vaso) simili a piccole fejioa e dei fiori bianchi, grandi, stellati, che ricordano un po’ i gelsomini……ma io non l’ho mai avuta 😡