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      21 Aprile 2008 alle 16:25 - Views: 1181 #24706

      Ale,è esattamente così. La foto è stata scattata uno degli ultimi giorni di dicembre e la palma non ha risentito affatto dei -3 o -4°C.

      SergioPosts: 671
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        21 Aprile 2008 alle 16:18 - Views: 844 #35863

        Particolare del picciolo.[img][/img]
        Brahea aculeata

        SergioPosts: 671
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          21 Aprile 2008 alle 16:16 - Views: 844 #35862

          Particolare della foglia[img][/img]
          Brahea aculeata

          SergioPosts: 671
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            21 Aprile 2008 alle 15:50 - Views: 1182 #24704

            Ciao Ale e Salvo,
            Ho seminato la Chambeyronia m., se non ricordo male, nel 1996.Dal solito pacchetto di 10 semi nacquero 5 piantine.Allora seminavo direttamente nel terriccio e mettevo il vaso con la terra inumidita chiuso nel sacchetto di plastica per alimenti molto vicino al termosifone.Oggi uso il metodo di Salvo con la scatola di polistirolo che mi sembra funzioni meglio. Mi pare di ricordare che spuntarono dopo circa due mesi.Le piante piccole vanno protette in serra, anche fredda, durante l’inverno e piantate all’esterno non prima che il bulbo di base abbia 2 – 3cm di diametro.
            La Chambeyronia m.ha la caratteristica di avere la foglia che sta emergendo di un colore che va dall’arancione rossiccio al giallo carico.La foglia, una volta uscita completamente, perde questo colore e diventa verde. Ho scattato la foto a fine dicembre 2007 e la palma era ferma. La foglia che durante l’estate 2007 era arancione è quella che si vede sulla destra.

            SergioPosts: 671
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              21 Aprile 2008 alle 15:30 - Views: 1181 #24701

              Ciao Pietro,
              la mia parajubaea c., come ben ricordi, ha la stessa età della tua perchè è la sorella o comunque deriva dallo stesso pacchetto di semi. La tua è tre o quattro volte più grande perchè cresce a Palermo dove d’inverno la temperatura minima si mantiene intorno i 12°C, eccezionalmente va sotto i 6°C.Probabilmente la tua cresce anche durante l’inverno.

              SergioPosts: 671
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                18 Aprile 2008 alle 16:12 - Views: 921 #35789

                Ciao Giuseppe,
                se la tua piantina a valori di temperatura sotto lo zero non si bruciacchia minimamente ed ha una crescita rapida, a mio avviso è probabile che sia un ibrido con la canariensis.

                SergioPosts: 671
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                  18 Aprile 2008 alle 16:02 - Views: 875 #34772

                  Solo per curiosità e soprattutto per gli amici palmofili che non sono di Roma,allego la foto dell’esemplare dell’Orto botanico.[/img]
                  Nannorrhops ritchieana

                  SergioPosts: 671
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                    18 Aprile 2008 alle 15:43 - Views: 875 #34771

                    Ciao Ipponzio,
                    all’Orto botanico di Roma, come certamente sai, c’è il Nannorrhops ritchieana più vecchio al mondo,ultracentenario, un vero monumento.Fruttifica regolarmente e, negli anni passati, più volte ho raccolto semi ed ho distribuito le piantine a varii amici palmofili.Tra tutti i miei amici ad oggi forse sono l’unico che continua a tenere Nannorrhops fatti da semi, gli altri hanno ormai rinunciato.Definirei la crescita nella fase giovanile come “mostruosamente lenta”.Non aggiungo altro per non deluderti ulteriormente. Allego solo una foto di un Nannorrhops di 16 anni fatto da seme che ho in giardino.[/img]
                    Nannorrhops ritchieana

                    P.S.
                    Mi sembra di ricordare che a Sabaudia dovrei avere qualche piantina di Nannorrhops di appena due foglioline. Se sei sempre interessato mandami per e-mail il tuo indirizzo fisico e la prossima volta che vado a Sabaudia la prendo e te la spedisco.

                    SergioPosts: 671
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                      18 Aprile 2008 alle 15:15 - Views: 838 #35835

                      ciao Gigi,
                      ho in giardino un’Allagoptera arenaria di circa 12 anni. Non ho al momento una foto a disposizione per cui non posso mostrartela.
                      Per la mia limitata esperienza devo dire che è una palma molto deludente. Ha una crescita incredibilmente lenta. L’esemplare che ho è stato fatto da me da seme. Ti sconsiglierei comunque di farla da seme a meno che tu non voglia farla per i tuoi nipoti. Ti consiglierei invece di acquistarla, anche spendendo, più grande possibile.Trovo infatti che questa palma nella fase giovanile sia molto delicata, sicuramente il clima dell’Italia centrale non è adatto e quindi la crescita è estremamente lenta.Gli esemplari adulti invece sembra che resistano abbastanza bene all’esterno al clima di Sabaudia. Qualche anno fa ho potuto osservare direttamente nel giardino di un amico a Montenero, molto vicino a Sabaudia,un’allagoptera adulta ed anche fruttificante che era tenuta in vaso ma sempre all’esterno, almeno per quanto mi disse il proprietario.

                      SergioPosts: 671
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                        18 Aprile 2008 alle 14:45 - Views: 921 #35787

                        Fede, scusami, intendevo dire una foto della tua “reclinata”

                        SergioPosts: 671
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                          18 Aprile 2008 alle 14:38 - Views: 921 #35786

                          Ciao Caio e Fede,
                          il clima delle zone costiere dell’Italia centrale purtroppo non è il massimo per una crescita rapida e vigorosa della reclinata. Dopo ogni inverno la palma si deve riprendere per il freddo subito e nell’estate cresce poco e così via.
                          La stessa cosa accade con la Phoenix rupicola, le punte delle pinnule si bruciacchiano ad ogni inverno.Con riferimento a quest’ultima allego la foto di un piccolo esemplare (ma sempre di 15 anni!)che ho in giardino.
                          Fede, è possibile vedere una foto della tua rupicola? Mi interesserebbe vederla perchè penso che è un pò strano che sia monostipite.
                          [/img]
                          Phoenix rupicola

                          P.S.
                          Pietro, puoi farci vedere una foto della tua rupicola che non ha niente assolutamente a che vedere con la mia?

                          SergioPosts: 671
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                            18 Aprile 2008 alle 9:53 - Views: 921 #35783

                            Ciao Ale,
                            qualche parola sulla Phoenix reclinata della quale mi chiedi.Non l’ho mai messa in giardino per due motivi: 1) il giardino è troppo piccolo ed evito di inserire palme pollonanti che occupano spazio.2)E’ estremamente difficile trovare piante o semi di reclinata pura a meno che non vengano dai luoghi di origine.Piante e semi che si trovano in commercio sono praticamente tutti ibridati con la canariensis o con la dactylifera.
                            Nelle zone costiere dell’Italia centrale cresce ma con qualche difficoltà. E’ decisamente meno resistente al freddo della dactylifera e se la temperatura va anche di poco sotto lo zero le foglie mostrano segni di bruciacchiature.
                            Un amico palmofilo di Nettuno è stato così fortunato di trovare in commercio molti anni fa una reclinata pura. Sono andato a trovarlo i primi di aprile ed ho scattato la foto che allego. La palma ha circa 30 anni.
                            [/img]
                            Phoenix reclinata

                            SergioPosts: 671
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                              18 Aprile 2008 alle 9:27 - Views: 921 #35782

                              Ciao a tutti,
                              entrambe le Jubaeopsis sono state fatte da me da seme. Un seme veniva dalla California, quello della palma più grande, l’altro dal Sud Africa. Hanno lo stesso trattamento, la stessa acqua, lo stesso concime, lo stesso terreno però una è enormemente più piccola dell’altra. Normale variabilità all’interno della specie o possibile esistenza di una varietà?
                              Vorrei aggiungere che la Jubaeopsis, almeno per la mia limitata esperienza, è piuttosto delicata quando è molto piccola soprattutto nel trapianto. In questa fase bisogna stare molto attenti a non muovere le radici ed a mettere tutto il pane di terra intatto nel nuovo vaso.
                              Passata la fase di “seedling” nella quale bisogna avere un pò di attenzione(non esagerare con l’acqua ed evitare di esporla a temperature sotto lo zero) cresce bene senza problemi.

                              Orazio,la tua è abbastanza grande e credo che possa essere considerata ormai fuori dalla fase delicata.E’ in buona salute e promette bene.

                              SergioPosts: 671
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                                17 Aprile 2008 alle 15:53 - Views: 1004 #35825

                                Ciao Daniele,
                                concordo con quanto espresso da Pietro (come si fa a non essere d’accordo con lui quando si parla di palme!) anche sulla Brahea edulis.

                                SergioPosts: 671
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                                  17 Aprile 2008 alle 15:41 - Views: 927 #35775

                                  Ciao Marina,
                                  è esatto, le palme nel mio giardino sono molto, troppo vicine. Purtroppo il giardino è di 550 mq soltanto e le specie da provare invece, come ben sai, sono tante! Come rinunciare a provarle?
                                  Sempre parlando di palme per l’Italia centrale, vorrei suggerire un’altra specie che si può coltivare all’aperto e che ha resistito a -4°C senza alcuna bruciatura:
                                  Jiubaeopsis caffra.
                                  Allego una foto di due piccoli esemplari che ho in giardino, di circa 14 o 15 anni.
                                  Rimane per me un mistero il fatto che una sia tanto più piccola dell’altra.[img][/img]
                                  Jubaeopsis caffra

                                  SergioPosts: 671
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                                    15 Aprile 2008 alle 15:24 - Views: 853 #35762


                                    Caryota urens

                                    SergioPosts: 671
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                                      15 Aprile 2008 alle 15:22 - Views: 854 #35761

                                      Ciao Alee a tutti,
                                      l’Arenga engleri ha circa quindici anni. Ti confermo che, contrariamente a quanto accade con la decipiens, la Livistona chinensis ha una crescita molto lenta.
                                      Per quanto riguarda le Caryota, ti suggerirei di coltivare innanzi tutto Caryota ochlandra, a mio avviso la più rustica e resistente, e Caryota urens.Le ho tutte e due in giardino, la prima con le foglie arriva ormai al secondo piano, la seconda sta crescendo rapidamente.Per avere un’idea allego le due foto.Quella dell’ochlandra purtroppo è di qualità molto scadente e la palma si confonde anche con gli alberi di Feijioa.
                                      Caryota ochlandra

                                      SergioPosts: 671
                                        • 88Topic
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                                        14 Aprile 2008 alle 17:16 - Views: 836 #35802

                                        Salvo, se all’interno c’è gocciolamento vuol dire che hai messo troppa acqua!
                                        Prova ad utilizzare solo uno strato di perlite di circa 6 o 7 cm.e non torba e sabbia che trattengono comunque acqua.

                                        SergioPosts: 671
                                          • 88Topic
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                                          14 Aprile 2008 alle 15:47 - Views: 1079 #35759

                                          Ciao Ale,
                                          Livistona chinensis e Arenga engleri sono state acquistate molto piccole mentre Livistona decipiens e Trithrinax acanthocoma sono state fatte da seme. La piccola Caryota sulla sinistra è una Caryota maxima Himalaya messa in terra l’estate scorsa, quella sulla destra è una Caryota obtusa che è al quarto inverno. La Trithrinax a. viene dai semi dell’esemplare dell’Orto botanico di Roma che è ormai morto da alcuni anni. Una curiosità: vedi quella piccola palma a destra della Trithrinax a.? Forse non ci crederai, ma è una Trithrinax campestris da me seminata ed ha esattamente la stessa età dell’acanthocoma.Fatti un pò un’idea della velocità di crescita di questa palma quando è piccola.
                                          Vorrei infine aggiungere che consiglierei spassionatamente di coltivare, almeno nelle zone costiere dell’Italia centrale (ma anche in altre zone, tentar non nuoce) la Livistona decipiens. E’ una bellissima palma, molto decorativa, resistente al freddo, a crescita rapida, rustica.Come si dice “dà soddisfazione”. Allego una foto di un secondo esemplare che ho in giardino, un pò più vecchio del primo.[img][/img].
                                          Livistona decipiens

                                          SergioPosts: 671
                                            • 88Topic
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                                            14 Aprile 2008 alle 15:04 - Views: 836 #35800

                                            Ciao Salvo,
                                            questo metodo va benissimo l’inverno qui nell’Italia centrale perchè la scatola di polistirolo, che può essere anche più grande in modo da poterci mettere semi anche di diverse specie, si tiene chiusa all’interno dell’appartamento vicino ad un termosifone ed i semi si spruzzano con acqua ogni tre o quattro giorni. Bisogna stare attenti a non esagerare con l’umidità perchè la nuova piccola radice può marcire facilmente. E’ un metodo empirico che si è visto funziona bene anche senza misuratori di temperatura e di umidità.Basta non esagerare con le spruzzate d’acqua. Periodicamente controlli i semi e poichè sono tutti poggiati sulla superficie, vedi subito quelli che stanno germinando o meno.Aspetti che la radice esca bene, almeno 1 o 2 cm. dopo di che puoi interrare il seme germinato in un vasetto singolo, continuando però a tenerlo vicino ad una fonte di calore e a non esagerare con l’umidità nel terreno perchè, ripeto,la nuova radice corre il rischio di marcire. Personalmente uso questo metodo: inserisco il vasetto con il terriccio un poco inumidito in un sacchetto di plastica per alimenti(tipo Cuki)e chiudo con l’apposito ferretto.In questo modo l’umidità rimane costante e non ho il problema di dover periodicamente innaffiare il vasetto. Quando la prima foglia è emersa per 3 o 4 cm., tolgo il vasetto dal sacchetto di plastica e lo tratto come deve essere trattata quella particolare specie di palma.
                                            Sulla base delle esperienze fatte relativamente a questa fase, posso dire che l’eccesso di umidità è l’elemento più pericoloso (se escludiamo ovviamente le basse temperature).

                                            SergioPosts: 671
                                              • 88Topic
                                              • 671Risposte
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                                              14 Aprile 2008 alle 8:37 - Views: 837 #35798

                                              Ciao Salvo,
                                              penso che il tuo metodo possa funzionare bene. Puoi appoggiare i semi direttamente sulla superficie, senza interrarli.Ogni tanto dai una spruzzatina d’acqua. La scatola di polistirolo va tenuta ovviamente chiusa e, possibilmente, non lontano da una fonte di calore. Auguri!

                                              SergioPosts: 671
                                                • 88Topic
                                                • 671Risposte
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                                                13 Aprile 2008 alle 18:36 - Views: 1079 #35756

                                                [img][/img]
                                                Trithrinax acanthocoma.

                                                SergioPosts: 671
                                                  • 88Topic
                                                  • 671Risposte
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                                                  13 Aprile 2008 alle 18:33 - Views: 1079 #35755

                                                  [/img]
                                                  Arenga engleri tra gli alberi di Feijoa.

                                                  SergioPosts: 671
                                                    • 88Topic
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                                                    13 Aprile 2008 alle 18:30 - Views: 1089 #35754

                                                    [/img]
                                                    Livistona chinensis

                                                    SergioPosts: 671
                                                      • 88Topic
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                                                      13 Aprile 2008 alle 18:27 - Views: 1089 #35753

                                                      Grazie a tutti per le gentili parole!
                                                      Sabaudia è una località che ha ogni inverno delle punte di freddo piuttosto basse ma per fortuna brevi.
                                                      Per ciò che riguarda la Dypdis decaryi, la prima volta che l’ho provata all’aperto è durata 4 anni, ogni anno peggiorava fino a che è morta.Questa seconda volta si avvia a fare la stessa cosa per cui ho deciso di toglierla e di cancellarla definitivamente dalla lista delle possibili coltivazioni all’aperto.Invece voglio suggerire (ma certamente già sapete tutto) quattro specie molto resistenti al freddo per le quali nelle zone costiere dell’Italia centrale non esistono problemi ma penso che anche gli amici palmofili del nord Italia potrebbero,in alcune zone, coltivarle con successo: Livistona decipiens, Livistona chinensis,Arenga engleri, Trithrinax acanthocoma. Gli esemplari nelle foto hanno una quindicina di anni.[/img]
                                                      Livistona decipiens

                                                      SergioPosts: 671
                                                        • 88Topic
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                                                        10 Aprile 2008 alle 19:22 - Views: 1089 #35747

                                                        Grazie Ale, troppo buono.Le bruciature che vedi sono effettivamente dovute al freddo. Sei delle cunninghamiana (quelle della seconda e della terza foto,in quest’ultima se ne vedono solo due se ne vedono solo due) sono state da me seminate, se non ricordo male, nel 1994 e sono state messe in terra quando avevano un bulbo di circa 3 cm di diametro. Quella più grande della prima foto e la illawarra (una delle quattro della seconda) sono state acquistate con il tronco appena accennato.
                                                        Quella più piccola della prima foto (a proposito a sinistra si vede il Syagrus pseudococos) viene dai semi della pianta di Pietro ed è abbastanza recente.
                                                        Nella terza foto puoi vedere anche una piccola Dypdis decaryi ed una Pritchardia hillebrandi ridotte male dopo -4°C. Ho voluto provare con entrambe per la seconda volta ma non è proprio il caso. Saranno sostituite il prossimo mese.
                                                        Allego anche una foto dell’unica A. alexandrae che ho in terra scusandomi per la qualità dell’immagine che è veramente scadente.

                                                        SergioPosts: 671
                                                          • 88Topic
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                                                          10 Aprile 2008 alle 16:45 - Views: 1313 #35744

                                                          Altre A. cunninghamiana. Le foto sono di fine dicembre 2007, dopo che il termometro aveva segnato -3/-4°C.[img][/img]

                                                          SergioPosts: 671
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                                                            10 Aprile 2008 alle 16:32 - Views: 1315 #35743

                                                            Una seconda foto di un gruppo di tre A. cunninghamiana più una var. illawarra

                                                            SergioPosts: 671
                                                              • 88Topic
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                                                              10 Aprile 2008 alle 16:29 - Views: 1313 #35742

                                                              Una prima foto di Archontophoenix cunninghamiana. Pietro, quella più piccola a destra viene dai tuoi semi.[img][/img]

                                                              SergioPosts: 671
                                                                • 88Topic
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                                                                10 Aprile 2008 alle 15:45 - Views: 1314 #35741

                                                                Ciao a tutti,
                                                                invio una prima foto della Brahea decumbens perchè è una palma un pò inusuale ed è anche difficile forse vederne una di questa età(in realtà è la prima e l’unica che sono riuscito a caricare su photobucket e poi è andato in loop il programma. Seguiranno le altre).Come sapete ha il tronco sotterraneo ed ha la caratteristica di avere delle piccole spine appena accennate solo sulla prima metà del picciolo. L’esemplare che vedete ha circa 15 anni ed ha ormai le foglie pienamente caratterizzate sia nella forma che nel colore. Già, perchè questa palma ha anche la stranezza di essere totalmente verde nei primi 7 od 8 anni di vita dopo di che assume il bel colore definitivo che è il glauco. Come quasi tutte le palme che hanno il tronco sotterraneo, cresce obliquamente, sembra quasi strisciare sul terreno. [/img]