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    In risposta a Quiz
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      10 Ottobre 2008 alle 9:11 - Views: 638 #13417

      Dettaglio delle foglie.

      [img][/img]

      SergioPosts: 671
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        9 Ottobre 2008 alle 19:07 - Views: 849 #36956

        Ciao Carlo,
        le nuove piantumazioni all’aperto di questa estate sono state:
        – Acrocomia aculeata
        – Hedyscepe canterburiana
        – Ravenea glauca
        – Livistona speciosa (secondo tentativo)
        – Wallichia densiflora
        – Arenga tremula
        – Syagrus sp.(semi raccolti nello Yucatan)
        – Kentiopsis oliviformis.

        SergioPosts: 671
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          9 Ottobre 2008 alle 16:49 - Views: 680 #36987

          Ciao Pietro,
          complimenti anche da parte mia! Veramente una bella fioritura!
          Vorrei spendere qualche parola su questa specie anche per avere un tuo parere.
          Come sai, fino ad alcuni anni fa T. acanthocoma e T. brasilinsis erano considerate due specie separate. Poi qualche tassonomo ha ritenuto opportuno riunirle nella sola specie “brasiliensis” ritenendo che evidentemente le differenze non erano tali da giustificare l’esistenza di una specie a parte.
          Queste differenze consistevano nella differente divisione dei singoli segmenti fogliari a partire dalla punta. In pratica nella T. brasiliensis i segmenti sono bifidi per circa 20 cm. mentre nella T. acanthocoma lo sono fino a circa 5 cm.
          Non avevo mai visto quella che una volta era definita brasiliensis, credo che in Italia non esistano.
          Mi è capitato di vederla finalmente questa estate in una foto pubblicata sul n° 54 di “Chamaerops”, rivista della EPS e devo dire che appare significativamente diversa da quella che una volta era chiamata acanthocoma. I segmenti così profondamente divisi sono ricadenti, probabilmente lo spessore della lamina è anche più sottile, e danno alla pianta una sembianza che ricorda in qualche modo, ovviamente in piccolo, quella della Livistona decipiens.
          Le nostre T. brasiliensis (mi sembra di vedere che nella tua i segmenti sono poco bifidi) sono tutte appartenenti al vecchio gruppo di “acanthocoma” alle quali i segmenti rigidi e poco divisi danno un’apparenza piuttosto diversa.

          SergioPosts: 671
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            3 Agosto 2008 alle 10:19 - Views: 627 #36693

            Lilio,terrò in particolare osservazione gli sviluppi di questa “testa” nel prossimo anno.

            SergioPosts: 671
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              1 Agosto 2008 alle 11:07 - Views: 665 #36596

              Fede,per ciò che riguarda il clima di Sabaudia,direi che personalmente non ho dubbi sul fatto che i violenti attacchi fungini sulla Butia siano qui causati dall’alto tasso di umidità nell’aria.Ho spostato la coltivazione di alcune specie del genere Butia in un terreno che ho in Sabina a circa 250 m. di altitudine, un posto molto freddo d’inverno (punte di -10°C) ma molto asciutto perchè ventoso ed in questo posto crescono molto bene e non sono soggette a malattie, sopportando bene queste punte minime.

              Ale,attualmente l’infiorescenza dell’Archontophoenix cunninghamiana sta crescendo, i fiori sono ancora chiusi. Aggiornerò sicuramente sullo sviluppo.

              Caio, grazie per l’offerta dei semi di Butia capitata ma qui a Sabaudia, dopo varii tentativi, ritengo sia inutile insistere.
              Grazie ancora!

              SergioPosts: 671
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                1 Agosto 2008 alle 10:43 - Views: 585 #36658

                Un ulteriore dato che forse può interessare: attualmente la “pusilla” è alta 65 cm.

                SergioPosts: 671
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                  1 Agosto 2008 alle 10:36 - Views: 627 #36691

                  Ciao Ale, grazie!

                  Lilio,può anche darsi che la testa si sdoppi,però devo dire che la prima volta che è successo la testa non si è sdoppiata.
                  Ciao.

                  SergioPosts: 671
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                    31 Luglio 2008 alle 19:52 - Views: 628 #36688

                    Questa pianta , col tempo, ha sviluppato alcune “teste” ed attualmente ne ha 7 od 8. Ogni anno alcune di queste producono un giro nuovo di foglie,altre danno luogo ad un cono pollinifero. Quest’anno una testa ha prodotto un doppio cono pollinifero. E’ la seconda volta in 19 anni che mi capita di vedere questo fenomeno sulla stessa pianta per cui ho pensato che potrebbe essere interessante vederlo.
                    [/img]

                    Doppio cono su una stessa testa.

                    SergioPosts: 671
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                      31 Luglio 2008 alle 19:36 - Views: 576 #36606

                      Caio, non ti saprei dire la causa del parziale seccume della foglia perchè la pianta mi è stata regalata lo scorso anno ed era già così.Ciao.

                      SergioPosts: 671
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                        30 Luglio 2008 alle 16:21 - Views: 585 #36656

                        Ciao Caio,aggiungo volentieri qualche dato relativo all’esperienza fatta con questa piccola palma.
                        Ho raccolto il seme in Tailandia, in occasione della visita al parco botanico di Nong Nooch. La pianta è stata seminata nel 2000 e quindi ha 8 anni. L’ho piantata in giardino molto presto, alla prima foglia caratterizzata.Nel primo inverno la foglia uscente si è sfilata completamente marcita sia per il freddo che per l’umidità.Pensavo che la palma morisse. Invece, nella tarda estate successiva,lentamente ha prodotto una nuova foglia e da allora è cresciuta senza più problemi neanche d’inverno.E’ riuscita ad adattarsi a questo clima ed ha resistito bene anche a minime pari a -3°C con solo qualche lieve bruciatura sulle estremità delle pinnule nelle foglie più esterne.Accetta senza problemi il pieno sole. Come puoi vedere, è realmente una Phoenix molto piccola!

                        SergioPosts: 671
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                          30 Luglio 2008 alle 12:58 - Views: 580 #36604

                          Caio,non si tratta di Sabal perchè entrambe le palme hanno spine ai lati del picciolo, la seconda in modo molto più pronunciato della prima, mentre in tutte le specie del genere Sabal il picciolo è liscio, senza spine. Sono convinto anch’io, come suggerisce Carlo, che si tratti di una notevole variabilità all’interno della specie wrightii.Ciao.

                          SergioPosts: 671
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                            28 Luglio 2008 alle 19:44 - Views: 669 #36592

                            Ciao Federico,se le cose stanno così, sono convinto che a Sabaudia c’è un’umidità dell’aria decisamente più alta di quella che può verificarsi a Ravenna.Sabaudia sorge su un lago, in una zona che era fortemente paludosa,con altri tre laghi molto vicini, all’interno del Parco nazionale del Circeo che ancora mantiene alcune limitate zone a palude così come erano prima della bonifica.
                            Non riesco a coltivare nemmeno una Butia. Mi consolo con le Archontophoenix.

                            SergioPosts: 671
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                              28 Luglio 2008 alle 19:22 - Views: 669 #36591

                              Caio, ho fatto il trattamento antifungino all’inizio dell’estate e l’ho ripetuto a settembre.A causa dell’alta umidità dell’aria, qui a Sabaudia non esistono praticamente palme del genere Butia.C’è solo una Butia capitata che riesce a sopravvivere in un giardino privato molto aperto, esposto evidentemente alla brezza marina che in qualche modo porta via l’umidità. Ciao.

                              SergioPosts: 671
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                                27 Luglio 2008 alle 12:51 - Views: 614 #36645

                                Ciao Caio,
                                per quello che ricordo, il Syagrus yungasensis arriva fini a circa mille metri sulle Ande boliviane. Non so che temperatura ci possa essere di notte a quell’altitudine in quei luoghi.Confermo però che a Sabaudia, se la temperatura scende a -2°C od a -3°C, le parti terminali delle pinnule delle foglie più esterne si bruciano.La stessa cosa succede ad esempio con due Phoenix rupicola che ho in giardino.La forte umidità invernale che c’è a Sabaudia certamente a queste minime fa la sua parte.Per altro queste temperature minime, quando e se si verificano, qui sono di breve durata.

                                SergioPosts: 671
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                                  27 Luglio 2008 alle 12:32 - Views: 669 #36588

                                  Ciao Caio,
                                  mi è successa la stessa cosa qualche anno fa sia con una Jubaea s. che con una Butia capitata.Si trattava di attacchi fungini perchè a Sabaudia c’è molta umidità. Con un trattamento antifungino la Jubaea si è ripresa completamente e da allora non ha più evidenziato parti secche nelle foglie mentre ho dovuto eliminare la Butia perchè, negli anni successivi, continuava ad avere parti secche nelle nuove foglie. Quest’ultima ha mostrato quindi di non sopportare i climi umidi.Cresce invece in buona salute in climi, anche freddi, ma secchi.

                                  SergioPosts: 671
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                                    27 Luglio 2008 alle 12:12 - Views: 602 #36661

                                    Grazie Pietro, ho lasciato Genera Palmarum a Roma e quindi non ho potuto consultarlo.Il comportamento è allora allineato a quanto definito nella “Bibbia”.

                                    SergioPosts: 671
                                      • 88Topic
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                                      26 Luglio 2008 alle 16:44 - Views: 603 #36659

                                      Queste piante hanno iniziato a fiorire, tutte e quattro nello stesso anno, nel 2006. Sono risultate tre maschi ed una femmina (il R. histryx è una specie dioica).La femmina ha prodotto infiorescenze che si sono riempite poi di frutti e quindi di semi fertili. I tre maschi hanno prodotto nel 2006 e nel 2007 infiorescenze con fiori staminiferi, per altro caratteristici e diversi da quelli femminili(pistilliferi) perchè le antere evidenziano un particolare colore bruno scuro.
                                      Questa estate due piante maschili hanno prodotto le caratteristiche infiorescenze brune che si sono in breve seccate,la pianta femmina ha prodotto le solite due infioresceze femminili ed la terza pianta maschile, con mia grande sorpresa,ha prodotto due infiorescenze con alcuni frutti. Più precisamente la prima ha nella prima metà parecchi frutti mentre la seconda ne ha pochissimi.
                                      [/img]

                                      Ho pensato immediatamente al comportamento della Chamaerops humilis ed a quello di alcune specie del genere Trachycarpus, in cui anche una palma maschio, di tanto in tanto, può produrre dei fiori ermafroditi e quindi dei frutti e dei semi fertili.Se questo fosse vero,la specie dovrebbe essere definita più propriamente poligamo-dioica anzichè solo dioica.
                                      Qualcuno ha potuto osservare un tale comportamento in questa specie?

                                      SergioPosts: 671
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                                        26 Luglio 2008 alle 16:11 - Views: 596 #36654

                                        Ciao Pietro, piacere di risentirti. Chissà quanti lieti eventi saranno avvenuti nel tuo giardino!Sarei curioso di conoscerne qualcuno. Saluti

                                        SergioPosts: 671
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                                          18 Luglio 2008 alle 17:32 - Views: 596 #36652

                                          Vale la pena di notare il color giallo della parte rimanente dei piccioli.
                                          Questa pianta ha prodotto per la prima volta quest’anno una piccola infiorescenza, talmente piccola che all’inizio non l’avevo nemmeno notata, nascosta dalle foglie uscenti.Dovrebbe trattarsi di una infiorescenza maschile: Tra l’altro sappiamo che anche nella Phoenix canariensis la palma maschio produce una caratteristica infiorescenza “a spazzolino”, decisamente più corta di quella femminile.Questa non sembra a spazzolino, però è molto corta. Comunque qualche dubbio rimane.
                                          [/img]

                                          Infiorescenza di Phoenix pusilla.

                                          In risposta a cycas revoluta
                                          SergioPosts: 671
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                                            18 Luglio 2008 alle 17:13 - Views: 751 #36625

                                            Ale,non ho fatto niente,ho aspettato che piano piano diminuisse con l’acqua l’effetto del concime.Ho un’esperienza con le Cycas molto limitata e, per quel poco che ho potuto osservare nel mio caso, direi che l’esposizione in pieno sole nei mesi caldi e per tutto il giorno può essere dannosa per le piante giovani nel senso che le poche foglie tendono ad assumere un colore giallo bruno. Le Cycas della grandezza della tua sono già molto più resistenti ed al massimo qualche foglia molto esterna prende delle sfumature giallo brune.Nel caso della tua non direi proprio che quel tipo di giallo dipenda da una eccessiva esposizione al sole ma da altri motivi.

                                            In risposta a cycas revoluta
                                            SergioPosts: 671
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                                              17 Luglio 2008 alle 12:45 - Views: 751 #36622

                                              Ciao Ale,
                                              mi è capitato due volte che Cycas r., sottoposte a eccessiva concimazione,abbiano emesso foglie gialle. Forse non c’entra niente con il caso tuo,però è successo anche con due specie di Macrozamia: dopo averle concimate, sicuramente troppo, la nuova foglia è uscita completamente gialla.

                                              SergioPosts: 671
                                                • 88Topic
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                                                16 Luglio 2008 alle 16:06 - Views: 621 #36643

                                                Ciao Ale e Carlo,
                                                grazie sempre per i vostri commenti.

                                                Ale,
                                                d’inverno si comporta abbastanza bene nel senso che a -2°C, -3°C si bruciacchiano un pò le estremità delle pinnule delle foglie più esterne. La pianta sembra godere di buona salute per cui anche a me sembra strano che abbia subito un stress (però tutto è possibile).

                                                Carlo,
                                                appena ho letto il nome di Monica Moraes mi sono ricordato che è stata proprio lei a descrivere il S. yungasensis insieme, se non sbaglio, alla Parajubaea torallyi microcarpa e alla Parajubaea sunkha. A Roma ho un libro sulle palme della Bolivia scritto da lei insieme a Rodrigo Bernal, che però potrò consultare a settembre quando rientro.

                                                Grazie ancora a tutti e due e saluti.

                                                SergioPosts: 671
                                                  • 88Topic
                                                  • 671Risposte
                                                  • 759Post totali
                                                  15 Luglio 2008 alle 12:11 - Views: 621 #36640

                                                  [img][/img]

                                                  Syagrus yungasensis pollonante

                                                  SergioPosts: 671
                                                    • 88Topic
                                                    • 671Risposte
                                                    • 759Post totali
                                                    15 Luglio 2008 alle 12:05 - Views: 621 #36639

                                                    Al momento sto a Sabaudia e non ho nessuna documentazione con me ma non ricordo che sia una specie pollonante, anzi mi sembra di ricordare che proprio non lo sia affatto.Invece agli inizi di giugno ha cominciato ad emettere un pollone dalla base del bulbo.Sono rimasto e sono molto meravigliato.Ho pensato che potrebbe trattarsi invece di un S. flexuosa che pollona naturalmente ma ho anche un flexuosa in terra, ancora piuttosto piccolo, e mi sembra che la struttura e la disposizione delle pinnule sia diversa. Escludo anche il S. cearensis che qualche volta è bitronco perchè ha un habitus molto diverso.
                                                    Potrebbe trattarsi di uno stress subito dalla pianta?
                                                    Anche in questo caso ogni possibile commento è gradito.
                                                    Mi devo scusare in anticipo con tutti perchè mi rendo conto che i commenti a casi di questo tipo non sono facili ma,purtroppo, questo mi capita e penso che sia comunque positivo comunicarlo.

                                                    g]

                                                    Pollone di Syagrus yungasensis[/img]

                                                    SergioPosts: 671
                                                      • 88Topic
                                                      • 671Risposte
                                                      • 759Post totali
                                                      14 Luglio 2008 alle 16:18 - Views: 587 #36602

                                                      Ciao Giuseppe e Carlo,
                                                      grazie per i commenti.Anch’io sono convinto che si tratti di una A. wrightii, non saprei altrimenti a quale altro genere o specie pensare.La variabilità in questo caso è realmente notevole!

                                                      SergioPosts: 671
                                                        • 88Topic
                                                        • 671Risposte
                                                        • 759Post totali
                                                        14 Luglio 2008 alle 15:50 - Views: 618 #36614

                                                        Ciao a tutti,
                                                        Sabaudia è un posto vocato per le Archontophoenix perchè è molto umido. Inoltre si può avere acqua a volontà con un pozzo poco profondo e d’inverno si verificano punte minime,ma di breve durata e non sempre, di -2°C o -3°C.
                                                        La palma che ha prodotto l’infiorescenza è stata da me acquistata nel 1996 dai vivai Ansaloni che si trovano sul lago di Caprolace, vicino a Sabaudia e all’atto dell’acquisto avrà avuto 4 o 5anni.
                                                        Ne ho anche un’altra fatta più recentemente dai semi di Pietro ma è ancora piccola con un tronco alto circa 20 cm.Tuttavia ho notato che quest’ultima èmolto veloce nella crescita e d’inverno si brucia meno delle altre.
                                                        Stiamo un pò a vedere se l’infiorescenza ce la farà prima a formare i fruti e poi a maturarli perchè i fiori sono ancora chiusi.

                                                        SergioPosts: 671
                                                          • 88Topic
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                                                          12 Luglio 2008 alle 12:08 - Views: 618 #36608

                                                          Dopo tre o quattro giorni l’infiorescenza era già aperta come nella foto:
                                                          [img][/img]

                                                          L’infiorescenza è ramificata su tre ordini ed ha 11 ramificazioni.I fiori,ancora chiusi,sono raggruppati a gruppi di tre o di due. Nel caso di gruppi di tre,in mezzo c’è un fiore femminile ed ai lati due maschili.Il fiore femminile si riconosce bene anche quando è chiuso perchè ha una forma arrotondata mentre quelli maschili hanno una forma appuntita. Inoltre ha un colore rosa decisamente più scuro di quelli maschili.
                                                          Quando sono a gruppi di due, ci può essere un fiore maschile ed uno femminile oppure due fiori maschili.Nella seconda metà terminale dei rametti penduli sono presenti solo coppie di fiori maschili.

                                                          SergioPosts: 671
                                                            • 88Topic
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                                                            10 Luglio 2008 alle 13:30 - Views: 587 #36599

                                                            Scusate,la seconda è la seguente:
                                                            [img][/img]

                                                            Presenta delle robuste spine sui piccioli ed i polloni escono dall’ascella del piciolo, come si vede dalla foto, ad una certa altezza da terra.
                                                            Ho anche pensato che non si trattasse di una A. wrightii.Esistono forse delle varietà all’interno della specie?
                                                            Ogni possibile commento o suggerimento è ben gradito.

                                                            SergioPosts: 671
                                                              • 88Topic
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                                                              21 Giugno 2008 alle 9:05 - Views: 694 #28678

                                                              Ciao Caio,
                                                              gli innesti effettuati da questo mio amico sono:
                                                              – a spacco nel mese di marzo.In questo tipo di innesto bisogna fare attenzione a che le parti interne delle cortecce del ramo ricevente e della marza siano allineate.Normalmente si infilano due marze tagliate a becco di clarino ai lati del ramo ricevente.

                                                              – a penna in aprile e prima parte di maggio.Si fa un taglio a T sulla corteccia, si scostano i lembi e si infila un pezzetto di ramo dopo averlo tagliato a becco di clarino. Questo innesto è più tardivo perchè la linfa deve già circolare altrimenti la corteccia non si stacca.

                                                              SergioPosts: 671
                                                                • 88Topic
                                                                • 671Risposte
                                                                • 759Post totali
                                                                20 Giugno 2008 alle 14:35 - Views: 694 #28676

                                                                Ciao Caio,
                                                                posso confermare, sulla base di quanto ho potuto osservare ad Aprilia presso un amico palmofilo il quale ha una piccola coltivazione di Avocado, che l’innesto funziona molto bene. Cioè innestando una varietà del gruppo A su una del gruppo B o viceversa,si ha una produzione che diventa sempre più regolare via via che il rametto innestato cresce e produce quindi un maggior numero di fiori.
                                                                Sull’impollinazione manuale non posso dire nulla perchè nè io nè questo mio amico abbiamo esperienza in proposito.