Forum replies created
Mi prenoto anch’io se possibile
Ciao
Enrico
Ciao, in questa foto vedo un filo che percorre tutto il fusto della palma, si tratta di un tubicino per le irrorazioni contro il punteruolo rosso?
Ciao Enrico,
ammo molto le Butia, è possibile avere una foto che ritrae tutto l’esemplare?
Ciao
Stefano
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Salve Seba, allora quali sono i tuoi dati? la butia a superato bene l’inverno con il tuo metodo?
Buonasera, le butia (e non solo) hanno superato splendidamente l’inverno e sono raddoppiate durante questa estate. Ho formulato una discussione dettagliata in merito nel forum della EPS al seguente link http://www.palmsociety.org.uk/forum/topic.asp?boardid=1&show=31&page=0&topicid=3999
Appena trovo un pò di tempo traduco tutto e lo posto anche qui
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Quote:Buon giorno Seba anche io vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatati per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie ciao Nico
Ciao Nico,
ti rispondo in privato.
Stefano
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A dire il vero la chioma non sembra se la passi troppo bene 😡 O è solo un’impressione?
In effetti è tutta spennacchiata, nulla a confronto con la cugina genovese che scoppia di salute
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sicomoro ? ho visto che le volpi volanti se ne cibano e volano da isola ad isola. no, forse no. ma le ho viste anche io quelle noci in spiaggia.Scritto Da – costiero on 27 Marzo 2011 11:41:11
Anche io ho visto le volipi volanti, figurati che ho assistito ad un comportamento ancora poco documentato, ovvero a quando volano sul mare e bevono piccoli sorsi d’acqua per integrare i sali minerali. Non si tratta di sicomoro, ha frutti simili ma foglie diverse
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io le ho entrambe ,la coltivazione e facile ma sono super lentissime.
Ciao, se hai tempo e voglia posta una foto, si tratta di esemplari di media grandezza?
Da un seme è nata una bella pianta, secondo me è una pianta di Calophyllum, ora riuscite ad indentificarla?
Ecco una presentazione della pianta:
http://agroforestry.net/tti/Calophyllum-kamani.pdf
Scritto Da – Seba on 24 Marzo 2011 20:26:55">
Scritto Da – Seba on 24 Marzo 2011 20:26:55
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Le bordure in legno si interrano.
Eviterei di creare il foro come quello in foto, in inverno sarà sempre pieno di acqua piovana, il che non penso govi molto all’ospite.
Comunque se hai bambini a portata di “mano” pensa bene a quello che vuoi realizzare……te lo dico per esperienza.
saluti, caio.quote:
Buonasera a tutti,sto pensando di circondare il tronco di alcune palme con un cerchio in pacciamatura (lapillo) per evitare che cresca erba intorno, rendendomi più semplice l’utilizzo del tagliaerba e probabilmente assicurando un maggiore risalto alle piante in oggetto. Vorrei creare un effetto del tipo
evitando però la corteccia.
Vorrei allo stesso tempo delimitare la circonferenza della pacciamatura in modo che quest’ultima non venga dispersa sul manto erboso da vento/pioggia e tagliaerba, ma vorrei evitare sassi, rocce, piastrelle o bordure in legno troppo alte come quelle che esistono abitualmente in commercio:
Esiste una soluzione a questa mia idea? Esistono bordure in legno più basse ed uniformi oppure lastre ad hoc in plastica molle da interrare parzialmente che resistano alle intemperie? Ho cercato in alcuni garden ma non ho trovato nulla. Grazie, StefanoScritto Da – Seba il 22 Marzo 2011alle ore 00:01:43
Grazie per la risposta. Oggi ho acquistato molto lapillo e diverse bordure in legno come quelle della foto, ma basse e meno vistose. Ho già adornato cinque palme con questa tecnica e devo dire che spiccano ancora di più. Ciao, Stefano
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Le bordure in legno si interrano.
Eviterei di creare il foro come quello in foto, in inverno sarà sempre pieno di acqua piovana, il che non penso govi molto all’ospite.
Comunque se hai bambini a portata di “mano” pensa bene a quello che vuoi realizzare……te lo dico per esperienza.
saluti, caio.quote:
Buonasera a tutti,sto pensando di circondare il tronco di alcune palme con un cerchio in pacciamatura (lapillo) per evitare che cresca erba intorno, rendendomi più semplice l’utilizzo del tagliaerba e probabilmente assicurando un maggiore risalto alle piante in oggetto. Vorrei creare un effetto del tipo
evitando però la corteccia.
Vorrei allo stesso tempo delimitare la circonferenza della pacciamatura in modo che quest’ultima non venga dispersa sul manto erboso da vento/pioggia e tagliaerba, ma vorrei evitare sassi, rocce, piastrelle o bordure in legno troppo alte come quelle che esistono abitualmente in commercio:
Esiste una soluzione a questa mia idea? Esistono bordure in legno più basse ed uniformi oppure lastre ad hoc in plastica molle da interrare parzialmente che resistano alle intemperie? Ho cercato in alcuni garden ma non ho trovato nulla. Grazie, StefanoScritto Da – Seba il 22 Marzo 2011alle ore 00:01:43
Grazie per la risposta. Oggi ho acquistato molto lapillo e diverse bordure in legno come quelle della foto, ma basse e meno vistose. Ho già adornato cinque palme con questa tecnica e devo dire che spiccano ancora di più. Ciao, Stefano
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Buonasera a tutti
di ritorno da un bellissimo viaggio per ora inserisco solo le foto delle Hemithrinax per fare una cosa gradita (spero) a Carlo Morici che in una precedente discussione sul Montgomery aveva “dichiarato” di esserne il “padre”.
Si rassicuri, le figliole sono 9 e godono di ottima salute. Carlo (mio marito nella foto in versione campesino) e io ci siamo messi lì per dare un’idea delle proporzioni.Ciao Giuliana, purtroppo è visibile solo una fotografia per altro bellissima
Stefano" />
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Per piacere sapreste dirmi a che specie appartiene questa palma fotografata in un centro commerciale “ho preso anche qualche seme” 😳
Scritto Da – fiorenzo2072 il 16 Marzo 2011alle ore 21:15:48
Per caso la palma si trova all’interno dell’Orio Center?
Scritto Da – Seba on 19 Marzo 2011 18:23:49
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siccome vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatai per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie
Ti ho risposto in privato
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io non sono purista, ma penso che sia meglio mettere nella propria zona piante che possano farcela, per il loro benessere!
In un altro forum hai scritto che abiti vicino a Milano e che coltivi in terrazzo Jacaranda, Bougainvillea, Kumquat, Stephanotis e Stevia rebaudiana, senza offesa non mi sembra sia così differente dal coltivare palme con protezioni in Olanda 😀 Non credo che le tue piante in vaso, durante il gelo invernale misto a smog milanese si trovino come nel proprio ambiente naturale 🙂
Scritto Da – Seba on 24 Novembre 2010 15:49:59
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Secondo me il fatto che non sia ancora arrivato in pianura padana dipende semplicemente dalla rarità con cui si trovano le palme al nord. Se non erro la prima segnalazione è stata a Pistoia nel 2004, su palme arrivate dall’Egitto, seguita poi da segnalazioni in Sicilia nel 2005. Potrebbe essere che si siano create diverse popolazioni parallele di Rincoforo in centro e in sud Italia. Non credo che sia tanto il freddo invernale a fargli paura, visto che uova, larve e molti adulti se ne stanno tranquilli a mangiare nel midollo della palma, che certo non è gelato in inverno. Piuttosto se tra una palma e l’altra intercorrono centinaia di km credo sia più difficile che gli adulti possano colonizzarle. Di Phoenix in pianura padana ce ne sono proprio poche… vicino ai laghi, in qualche serra, in zona protette del litorale adriatico. Per lo più si tratta di Trachycarpus che non sono le predilette del Rincoforo, anche se non ho ancora capito se gli sono proprio indigeste oppure no.
Tra Genova e casa mia intercorrono solo 120 Km e nel tragitto è pieno di Trachycarpus, che segnalo è già stato più volte attaccato dal coleottero. Nella mia zona una villa su due ha almeno una palma di Trachycarpus. E se questa specie come si dice può percorrere almeno 1 Km di distanza, ti assicuro che tra la Liguria e la Lombardia trovi Trachycarpus a distanza di 1 Km (mia moglie ha una casa proprio in Liguria e percorro molte volte l’anno il tragitto), non sono così rare come credi, fra l’altro ogni garden center ormai li vende qui al Nord.
Ormai R. ferrugineus ha colonizzato quasi tutta l’Italia, ovvero nel 2008 il Molise, nel 2007 Liguria, Calabria, Sardegna, Abruzzo e Marche, nel 2006 Puglia e Lazio, nel 2006 Puglia e Lazio, nel 2005 Sicilia e Campania, nel 2004 Toscana. In tre anni di colonizzazione ligure non credi che avrebbe potuto estendersi anche in Lombardia se è finito pure in Sardegna?!? Inoltre le larve produrranno anche calore all’interno del tronco a causa del materiale marcescente, ma ti invito a riflettere su quanto sia rilevante un – 12°C…
Scritto Da – Seba on 24 Novembre 2010 14:50:57
Scritto Da – Seba on 24 Novembre 2010 15:51:13
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speriamo vi arrivi un po’ di freddo anche laggiù e non rimanga solo qua
Qui non arriva 😀Enzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare)
zona climatica 9b (USDA)
Almeno qui niente rincoforo 🙂
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la penso esattamente come limbo, l’aiuto deve essere limitato, e piantumare solo palme che possono farcela 🙂http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Limitato sì, ma quasi indispensabile. Credo che se molti coltivatori della zona 8 utilizzassero protezioni elettriche per palme giovani o da poco piantumate, in primavera leggerei meno discussioni sul forum con l’elenco dei decessi 🙂
Le palme ci costano amore, tempo e anche denaro. Per chi coltiva bulbose la primavera è una stagione di gioia, mentre per i coltivatori di palme del Nord spesso questo periodo coincide con alcune delusioni. Bene, per quanto mi riguarda voglio affrontare la primavera con la sicurezza che le palme ce la faranno e che cresceranno di anno in anno sempre di più fino a a fare a meno un giorno del mio aiutino.
Consiglio vivamente le protezioni elettriche a chi ha giovani palme in zona 8!!! I cavetti sono una “scoperta” recente, ma bisogna pur cominciare!!! 😉
I “puristi” li bocciano come “forzatura”, ma allora è anche “innaturale” coltivare piante non autoctone nel nostro giardino, mangiare i pomodori a Gennaio, coltivare piante d’appartamento… Perfino molti animali da reddito (suini, avicoli, etc) quando sono giovani beneficiano di lampade a infrarossi o di altri sistemi di riscaldamento… Esistono pure le cucce riscaldate per i cani 😀
Scritto Da – Seba on 23 Novembre 2010 17:56:46
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Quote:Ciao Stefano,attenzione al cavetto riscaldante vicino alla pianta,sicuramente si verificheranno bruciature.
Ciao, si tratta di cavetti di soli 30 Watt che si attivano solo in prossimità dei 4-5 °C, verificherò il grado di calore di persona, ma ho avuto a maggior ragione cavetti di 30 Watt anche per serpenti in stanze riscaldate e non ho mai avuto bruciature di meteriali etc. Nel Nord Europa li utilizzano senza problemi.
Sono senza parole! A momenti svengo nel vedere questi magnifici esemplari
Beh, uno studio di laboratorio sulla mortalità del punteruolo in relazione alle basse temperature – per altro cosa semplicissima – non è necessario che venga svolto in Italia… Se avessi avuto la possibilità di maneggiare degli esemplari mi sarei tolto già da me la curiosità…
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Hai sicuramente ragione, ma chi è qui lo scienziato o il ricercatore che porta avanti un protocollo scientifico di ricerca ?
Nessuno.Confronta però gli andamenti delle temperature minime dei luoghi di orgine dei parassiti e te ne farai una chiara idea.
Sono d’accordo con ICE che forse i trachikarpos del Nord Italia o della Svizzera avranno una sorta di “immunità” dovuta proprio alle rigide temperature.
Poi rimane sempre il fatto che preferirei sempre essere smentito dai fatto…..ma la vedo dura.
Saluti, Claudio.quote:
E invece credo (o meglio, spero) che il gran freddo sia un buon deterrente, ma senza offesa Caio occorrono informazini scientifiche e non pareri come il tuo o il mio
Scritto Da – Seba on 20 Novembre 2010 00:58:00
[/quote]
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non pensare certo di avere la sicurezza di passare l’inverno indenne…..
la butia è comunque una palma resistente, in un inverno non eccessivamente freddo lo passa indenne senza protezioni.
raccontaci a marzo com’è andata.http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Perchè sei così negativo?!? Certo che i cavetti sono una sicurezza, li utilizzano persino in zone del Nord o Centro Europa (ma anche in Canada) dove non hanno la mia zona 8, bensì la 7 o addirittura la 6 !!! E poi sono certo meglio del non far niente…
So che la Butia capitata è di per sè resistente, ma è stata messa in piena terra solo l’anno scorso e non è ancora di taglia adeguata, oltretutto se arriva un inverno come lo scorso è un vero rischio.
quote:
Credo proprio di no purtroppo, è una questione di tempo.
Per Fede, ora l’endoterapia è a 35 Euro, perchè non funziona…..mi spiego meglio, due anni fà una “una siringa” costava 120 cadauna, escluso i trattamenti accessori (radicali ed aerei) e questo perchè semnrava la soluzione finale.
Io ne ho trattate 30 di palme, di vari generi
Risultato :
di 4 Phoenix adulte, ne ho abbattute 3.Per le altre varietà di palme……gioco ancora con la Paisandysia che si riproduce random.
Non male direi 😡 .
Come dice Giuseppe , tra due anni qui non ci rimarrà neanche l’ombra delle Phoenix.quote:
il freddo del nord ferma il punteruolo?http://picasaweb.google.com/flaviofrr
E invece credo (o meglio, spero) che il gran freddo sia un buon deterrente, ma senza offesa Caio occorrono informazini scientifiche e non pareri come il tuo o il mio
Scritto Da – Seba on 20 Novembre 2010 00:58:00
quote:
il freddo del nord ferma il punteruolo?http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Ciao Flavio, ho cercato e ricercato informazioni scientifiche in merito alla tua domanda, ma non ho mai trovato questa informazione (vivo in Lombardia…). Qualcuno ha trovato più informazioni di me?
Scritto Da – Seba on 19 Novembre 2010 21:18:02
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Quote:Cosa ne pensate di questa pianta? Qui in Sicilia può essere interrata o soffre ??http://www.plantcreations.com/images/Alocasia%20Borneo%20Giant.JPG
La verietà che citi tu (non la specie) è commercializzata sono negli USA e so che è molto difficile ultimamente far arrivare piante dagli Stati Uniti in Italia (molti pacchi sono stati bloccati). So di gente che fa arrivare le piante presso amici in Inghilterra e poi se le fa spedire qui. Sono molto interessato a questa varietà, se trovi una soluzione all’acquisto contattami in primavera. Ciao, Stefano
http://www.stefanobarone.net
[/quoteSi trova anche in europa!
Chi la commercializza?!?
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Cosa ne pensate di questa pianta? Qui in Sicilia può essere interrata o soffre ??http://www.plantcreations.com/images/Alocasia%20Borneo%20Giant.JPG
La verietà che citi tu (non la specie) è commercializzata sono negli USA e so che è molto difficile ultimamente far arrivare piante dagli Stati Uniti in Italia (molti pacchi sono stati bloccati). So di gente che fa arrivare le piante presso amici in Inghilterra e poi se le fa spedire qui. Sono molto interessato a questa varietà, se trovi una soluzione all’acquisto contattami in primavera. Ciao, Stefano
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Ciao Stefano, questa è una foto scattata in un orfanotrofio vicino casa mia alla fine degli anni trenta…
Le puoi notare nei vasi.
Grazie per questa interessante testimonianza. Dalla foto è difficile decifrare la specie, tuttavia è bene ricordare che il rizoma della Colocasia esculenta detto taro è l’ingrediente base di molte popolazioni africane e dell’Oceania, evidentemente alcuni rizomi furono importati in Italia nel primo Novecento e da lì si intuì il suo potere ornamentale…
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E’ una pianta in mio possesso da circa 20 anni, ne ho ricreato diverse piante…. e anche dalle mie parti si è vista da circa 25 -30 anni e anche da me si chiamano Muse, me la regalò un signore di Roma che si era costruito una villa nel mio paese…ed ora non c’è più!!
Sicuri che si tratti di Alocasia e non di Colocasia esculenta?!?
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E’ alta circa 2 metri, fogli più grandi, una volta la misi in piena terra, poi d’inverno è morta, era diventata molto grande, tanto che pensai di non ripararla purtroppo…da queste parti è una pianta molto conosciuta e si vede spesso nei cotili e nei balconi ma difficilmente in piena terra.
Addirittura dalle tue parti – come scrivi – molto conosciuta ?!? Ma da dove scrivi? Hai foto di esemplari?