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brutta storia…….
te lo auguro di cuore Claudio, che possa accadere, la natura a volte stupisce !!!
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e io che credevo che in sicilia si potesse coltivare di tutto!
salvo allora dovrebbe coltivare palme che resistono a – 2/-3 gradi ?giuseppe
Ciao Giuseppe
la Sicilia è vasta ed al suo interno esistono varie zone climatiche, alcune molto calde altre fredde, ad esempio alcuni paesi del calatino hanno un clima che si avvicina adirittura a quello lombardo !!!
Ragusa città è una delle città più fredde della Sicilia , ben lontana climaticamente dalla zona litorale palermitana dove io vivo, per darti un idea la mia minima invernale è superiore alla media di temperatura giornaliera di ragusa città. considera che in quella città non è strano vedere la nebbia !!!!
io rimango dell’avviso che se si trova in zona esposta deve indirizzarsi verso palme da zona usda 9a/8b
saluti
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in giardino ho una phoenix roebelenii, questo può essere un buon segno?! Ne avevamo messe in giardino 2 (senza protezione in inverno) e una è morta…ma quindi che palme “tropicali” mi consiglieresti? sono stanco della solita phoenix canariensis o livistona…
specie di palme c’e’ ne sono un infinità, quelle intese come tropicali sono palme che hanno bisogno di temperature medie abbastanza alte tipo 15° in sù tutto l’anno..capisci bene che a ragusa cosi come a Palermo c’e’ le possiamo sognare !! il problema che vedo a ragusa senza guardare i dati climatici, come ti ho detto sopra è la forte umidità e le temperature basse di notte, ma anche le massime diurne, che alla fine determinano una temperatura media giornaliera abbastanza bassa , provabilmente inferiore a 10° nella stagione invernale…
detto quanto sopra io proverei a dilettarmi per avere margini di quasi certezza con piante da zona usda 9a/8b , penso che tanti amici del forum in tal senso che conoscono molto meglio di me tale aspetto possono consigliarti molte specie….
per la zona proverei butia capitata, chamaerops humilius var cerifera..per dirne due diverse dal normale, la P.reclinata penso dovrebbe farcela, sicuramente washintonia filifera…se dai una idea di cosa vuoi, magari possono nascere suggerimenti più appropriati…
ciao
Scritto Da – salvo.a on 11 Settembre 2010 19:17:41
Ciao
il perchè della tua ubicazione era comprendere il clima , se abiti a Ragusa città forse puoi incontrare qualche difficoltà nel coltivare le palme citate, la sera d’inverno ho dormito spesso in città e la temperatura è abbastanza bassa e sopratutto c’e’ umidità…ricordo che ho visto nella zona di espansione residenziale qualche syagrus romanzoffiana, con evidenti danni da freddo, e ricordo che qualcuno mi disse che ci aveva provato ed aveva avuto insuccessi….fatto diverso ovviamente è il litorale ragusano da vittoria a modica marina, dove per assurdo a pochi km di distanza si possono coltivare specie anche tropicali !!!!
saluti
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le vorrei collocare in un viale semi ombreggiato di pomeriggio, il terreno è compatto e calcareo…
mi riferivo all’ubicazione del tuo giardino, a quanti metri sul mare e la sua vicinanza, se sei in una zona fredda o meno…se dici il paese o la città ancora meglio..anchio sono siciliano
cmq i migliori terreni per le palme in genere sono quelli abbstanza drenanti, tuttavia molti coltivano in terreni calcarei , la mezz’ombra nel pomeriggio non desta particolari problemi.
Ciao e benvenuto
in linea di massima non dovresti avere problemi con nessuna delle specie da te citate in Sicilia, poi se specifichi meglio dove si trova il tuo giardino si può meglio dettagliare.
saluti
Salvo
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Salvo,per esperienza personale posso dire che le palme del genere Rhopalostylis non sopportano il trapianto.Quando si trasferisce la piantina da un vaso più piccolo ad uno più grande o si pone direttamente in terra,bisogna fare molta attenzione a non smuovere le radici.
Saluti,
Sergio.
Ciao Sergio
non sapevo questa intolleranza del genere ai trapianti , adesso capisco perchè è andata…
alla prossima saro molto più attento…
grazie della info
cari saluti
Salvo
avevo comprato una piantina quest’anno, ed è andata purtroppo, ma penso sia un prblema riconducibile al reinvaso che ho fatto , dove è venuto fuori un terriccio poco drenante….
a Palermo non ci dovrebbero essere problemi di coltivazione, proverò nuovamente…
saluti
Salvo
provata piccola ed una sola volta, esito negativo.
saluti
Salvo
Bello l’arredamento della strada, e se si pensa che si può fare anche con pochi soldi , con piante anche piccole che nel giro di pochi anni saranno d’effetto, dovrebbe essere da esempio per molte città del sud…
saluti
Salvo
se riduci le dimensioni del file ed il suo formato forse qualcuno potrà aiutarti…
per favore non postare immagini cosi…
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Ho letto che va bene anche per far germinare i semi di palme e cycadeeFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
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quindi sarebbe un vantaggio,ma dove si trova in vendita ?
giuseppe
Ciao
Si va anche benissimo per fare germinare i semi restando sempre umida al punto giusto , è la propietà appunto della fibra.
Per la vendita non so dirti bene al dettaglio chi la vende, quella che io uso me la favorisce un amico che produce ortaggi e la compra da un distributore in quantità, so che esiste in sacchi sfusa tipo il terriccio ( molto costosa per via del trasporto ) , ed in panetti quella che io uso, che si mettono a contatto con acqua e si sglioglie dopo un ora circa e una volta asciugata si pò usare.
cercando con google ci sono molte informazioni.
saluti
Salvo
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Ciao a tutti, vorrei sapere se qualcuno di voi fa uso della fibbra di cocco da mescolare nel terriccio è con quale risultati. Dicono che vada molto bene come substrato nella coltivazione dei banani. Grazie per eventuali risposte 😀
Ciao Augusto
io l’ho usata e la uso tutt’oggi..il vantaggio sostanziale è che la fibra di cocco trattiene residui di acqua, quindi innaffiature più lunghe, non tende a creare ristagni quindi minori possibilità di marciumi…per me è ottima !!
alcni seedling che ho comprato arrivano in fibra di cocco, ragione per cui penso sia apprezzata, da considerare che costa di più rispetto alla torba e deve fare molta più strada quindi i costi aumentano, ragione per cui penso non si diffonda velocemente…anche se arriva in pani da sgliogliere in acqua.
saluti
Salvo
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(PS voglio precisare che il mio non e esibizionismo ma e che mi fa piacere raccontare le mie esperienze di germinazione)
giuseppe
Ciao Giuseppe
intanto complimenti per le piantine e per il risultato !!
concordo con Frenck, come pensino lo facciano tutti gli iscritti del forum, che il tuo non è esibizionismo ma portare all’attenzione di tutti i risultati di na tua esperienza, di cui altri fanno tesoro e se cui si dibatte.
Credo che questo è il perno di questo forum, come di altri similari, quindi se pensi che sei esibizionista allora pensa che lo siamo tutti e non sei il solo !!!
saluti
Salvo
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si finalmente ne ho fatta una!so che alcune persone di questo forum le stanno cercando,alcuni venditori del nord europa hanno comprato i semi da RPS e tra poco dovrebbero metterle in vendita(sempre se germinano)
giuseppe
complimenti Giuseppe, io aspetto le piantine…sperando come dici tu che nascano…
Ciao
sulla vegetazione della pianta non so dirti nulla…
ma la foto mi ricorda appunto una radice che viene utilizzata come variante della patata, che ho visto più volte in viaggi in america latina…in venezuela ricordo la chiamavano ” yucca ” e veniva usate comunemente come contorno, e venduta massicciamente nei mercati per via del suo basso costo… il sapore è molto dolciastro…
saluti
Salvo
Ciao Pietro
il mio post sopra non era altro che un ragionamento su cui discutere, so perfettamente che non escludi il tentativo di coltivazione di specie a Palermo , e la testimonianza è quello che hai fatto negli anni. Il post chiaramente non voleva essere ne un appunto ne tantomeno una critica a te , parlavo di Palermo come mio punto di riferimento , che considero una zona specie nella fascia costeriera in cui vivo fra le più propense alla coltivazione di specie un pò più tropicali e non diffse in Italia.
tral’altro come tu hai ben evidenziato ho commesso un grande errore, ritenendo che il parque del majuelo, si trovasse a la rinconada , cosa che ho visto cercando su internet che in realtà esiste anche , ma non è quello oggetto del post sopra che si trova appunto ad Almunecar, ho provato a cercare pertanto qualche dato sul clima ma non trovo nulla di interessante, sarebbe curioso raffrontare i due climi per cercare di capire quali sono i fattori di successo….tu hai dati sul clima del comune spagnolo ???
cari saluti
Salvo
Ciao
Condivido con Pietro gran parte del suo ragionamento , avevo già visto qualche foto ed anche testimonianze di appassionati spagnoli circa la presenza di specie abbastanza tropicali coltivate in piena terra. Ragione per cui penso che forse qui a Palermo ci potrebbe essere più spazio per qualche specie aprioristicamente scartata.
Ho trovato in internet una elaborazione dei dati climatici di ” La Rinconada ” comune che ospita il parco e nella tabella sotto ho correllazionato le medie climatiche con quelle di Palermo Punta Rais.
Le medie appaiono sensibilmente più basse, ed anche le precipitazioni sono inferiori , solo che vantano una massima diurna nell’inverno leggermente superiore rispetto a quella Palermitana, rendendo il clima leggermente più simile a quello sud americano. Tuttavia non si può non considerare la presenza di gelate nel comune spagnolo, che dalle notizie prese in rete, perdurano per qualche giorno , evento totalmente assente nella costa palermitana , infine mi ha molto colpito la minima storica del comune spagnolo che è stata -5,5°.
credo che a tirata delle somme , le due condizioni climatiche non possano classificarsi come ”estremamente diverse ” ….qualche speranza in più verso la coltivazione di qualche specie ???
saluti
Salvo
Scritto Da – salvo.a on 29 Luglio 2010 14:07:02
riprendo questa discussione , perchè si era parlato dell’apertura della nuova foglia della chambeyronia macrocarpa, con le alte temperature, e più precisamente delle diverse esperienze di apertra fra chi vive più a sud o meno, e del fatto che il caldo faccia venir fuori una foglia meno rossa.
quest’anno contrariamente agli anni precedenti, una delle mie c.macrocarpa, ha aperto la nuova foglia con notevole ritardo, nonostante sembrasse pronta da più di due mesi , è la prima foglia rossa che vedo a Palermo in Luglio ( di solito maggio/giugno e settembre/ottobre ) nonostante l’inconsueto periodo devo dire che è uscita con un rosso abbastanza accesso.
questa pianta rispetto all’altra ha i piccioli tendenti al giallo, ricordo che Carlo disse, in altro post, che esiste chi asserisce che questa particolarità corrisponde a foglie più rosse !! da quel giorno ci ho fatto caso e devo dire che in effetti sembrerebbe vero…
ecco una foto fresca di giornata
saluti
Salvo
Scritto Da – salvo.a on 27 Luglio 2010 22:03:48
la mia hyophorbe lagenicaulis ( piantina ) c’e’ l’ha fatta questo inverno a resistere , è stata fuori senza alcuna protezione , ed ha subito bruciatre su la quasi totalità delle foglie..adesso ne sta aprendo una nuova in pieno sole , vegetando quindi regolarmente…sicuramente qui a Palermo è più che al limite , ma visto che l’ho presa continuo nell’esperimento…
ho preso da poco anche una Hyophorbe verschaffeltii, sulla quale nutro più speranze vista la sua più nota rusticità e velocità di crescita.
quanto sopra come testimonianza della mia esperienza ad oggi.
Complimenti Augusto per l’esemplare molto bello.
Saluti
Salvo
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Ciao Salvo,
sono del parere che,come Joe ha fatto notare,la causa sia l’eccessiva umidità. La B. capitata non gradisce l’eccessiva umidità nè nell’aria, nè alle radici.Molto probabilmente l’acqua delle innaffiature ristagnava e non era bene eliminata.Saluti,
Sergio.
Ciao Sergio
grazie intanto dell’intervento
il drenaggio del vaso non era male, forse con lo svilupparsi dell’apparato radicale è venuto un po meno..riguardo l’umidità potrebbe essere possibile..sono convinto che le cause del malessere siano frutto di un mix di condizioni determinatesi..spero solo che adesso la pianta si riprenda…
saluti
Salvo
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Salvo, disculpa …no puedo pensar en Italiano !!!1- puedes cortar las tres ultimas hojas sin problemas.
2- que no le falte agua, pero asegurate que el exeso se escurra por los agujeros del fondo del contenedor.
3- una alternativa para estos casos , es enterrar la palma con maceta incluida, para que la planta extienda sus raices por la tierra a travez de los orificios del drenaje.
Tambien puedes usar un contenedor con rejilla en el fondo o hacerle agujeros de buen tamaño antes de enterrarla.
Es suficiente enterrarla hasta la mitad de la maceta.Saludos y suerte amigo
Visit my site
http://www.palmasenresistencia.blogspot.com
and comment meScritto Da – pindo on 18 Luglio 2010 16:51:20
Ciao Josè
grazie mille dei preziosi consigli.
saluti
salvo
Ciao Josè
Molte piante le tengo in vaso per adesso perchè prima di andare a dimora devo fare diversi lavori sul terreno. So che rallento di molto la crescita ma purtroppo non ho grandi alternative , altrimenti dovrei metterle in terra per poi spostarle e li cosa succede ???
Comunque oggi ho dato una nuova dimora alla butia, vaso da 200 lt , le radici non sembravano esageratamente ammassate, anche se ne ho incontrata qualcuna marcita !!!
Adesso vediamo cosa succede…
ecco la foto della pianta, pensi possa essere utile tagliare la chioma bassa, per diminuire il fabbisogno idrico viste le temperature sopra i 30 ° in questo periodo ???
Saluti
Salvo
Scritto Da – salvo.a on 17 Luglio 2010 16:57:48
Ciao
domani provvedo a fare un reinvaso , anche se quello dove sta l’ha ospitata negli ultimi tre anni, e piante di più grossa dimensione vivono bene in questo formato. Altra cosa strana e che non vedo radici fuori uscire o premere sulle pareti, cosa che ho riscontrato spesso, questo mi fà pensare possa non essere solo un problema di vaso.
Le innaffiature nelle ultime tre settimane sono in effetti state un pò scarse, per mancanza di tempo, una volta a settimana !! tuttavia la terra non è completamente asciutta…
in giugno ho concimato la pianta , e stranamente a Palermo c’e’ stato per due giorni una temperatura minima inusuale circa 17/18° , che non mi aspettavo la notte. Non vorrei sia frutto di questo !!!
Domani travasando faccio qalche foto all’apparato radicale e la posto per confrontarci.
Intanto grazie dell’aiuto
Saluti
Salvo
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Ciao Salvo,
in vaso, in balcone cittadino esposta a sud sopravvive discretamente, provata in giardino in piena terra, credo 4 volte (in corso la quinta) non è durata due anni consecutivi. Un esemplare a San Vito, a pochi metri dal mare, è sopravvissuto per molti anni (scambiato per una Dypsis “strana”), poi morto nell’inverno 2000. Quindi se il giardino è in posizione particolarmente favorevole, puoi tentare a ridosso di un muro esposto a sud.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Ciao Pietro
grazie sempre delle tue pronte e gradite risposte.
Ho comprato già qualche giorno fà una piantina di hyophorbe V, per fare la prova di coltivazione , mi rincuarano le tue informazioni e credo che forse in posizione favorevole potrebbe anche farcela, considerate le prove spagnole e il fatto che un esemplare ”diciamo cugino” di hyophorbe lagenicaulis ( piantina ) , che ho e tengo in vaso , ha passato l’inverno senza alcuna protezione riuscendo a vivere ed oggi sta facendo una nuova foglia , anche se ha evidenti bruciature postumi della stagione fredda !! ritengo che considerato quanto successo all’hyophorbe lagenicaulis che dovrebbe essere più sensibile possa essere una marcia in più per l’hyophorbe verschaffeltii.
Per cronaca infine ti dico che mi sta stupendo la roystonea regia , che và una meraviglia e non ha subito nessun danno evidente dall’inverno !!!
Saluti
Salvo
ciao Augusto
Complimenti bella pianta, e condivido con te che si presta molto a rompere i colori con tocco tropicale.
Parli di facilità di riproduzione , immagino per talea o rizomi, giusto ???
Possibilità di averne qualche pezzo da riprodurre ???
Saluti
Salvo
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Si tratta di un altra palma che non sopravvive all’aperto? 😡
Un anno sì e dieci no….
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Ciao Pietro
riprendo questa vecchia discussione per chiederti quante prove hai fatto a Palermo di coltivazione in giardino ???
in spagna mi risulta che qualcuno la coltivi…sempre per la serie ho qualche speranza ???
ciao
Salvo
la domanda oltre l’identificazione della specie, è il perchè di questa sua particolare conformità..quale incurcamento ( quasi sicuramente ombra )…diametro dei fusti molto sottili ( credo ache derivante dall’ombra e dal suolo e dalla presenza di piante di grosse dimensioni vicine )…
cosa credete che abbia influenzato questo esemplare rendendolo cosi particolare ???
saluti
Salvo
PD: Josè si tiene alguna dificultad para entender este debate en italiano, dimmello que me voy a traducir en español para ti.
Scritto Da – salvo.a on 25 Giugno 2010 16:04:53
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Ciao Salvo,
un amico a Milazzo ne ha alcune, ormai adulte, in terra senza alcuna protezione. Ma nonostante ne abbia molti esemplari è d’accordo con me che è veramente al limite, anzi troppo, nonostante le coltivi a Milazzo che notoriamente è una delle zone più vocate d’italia. Coltiva anche le Wodyetia bifurcata, sempre in terra e senza protezioni varie.
SalutiEnzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare)
zona climatica 9b (USDA)
Ciao Judenzo
anchio concordo sul fatto che la roystonea regia sia al limite di coltivazione in Sicilia.
Tuttavia mi rincuorano alcuni fatti. L’esistenza di esemplari in piena terra , orto botanico, il tuo amico di milazzo, ed anche Pietro ne ha avuta una per molti anni, e leggendo un suo vecchio post la morte non è apparentemente riconducibile alle temperature.
Inoltre ho scambiato qualche informazione con amici spagnoli che hanno esemplari che sembrano acclimati nella penisola iberica e nelle isole baleari, dove le temperature sono certamente più rigide rispetto a quelle della costa Palermitana.
Inoltre come la maggior parte delle specie ” al limite ” gli anni più duri di acclimamento sono certamente i primi, passati quelli si ha qualche speranza in più di riuscita di coltivazione.
Le mie piantine ritengo abbiano passato una sorta di selezione genetica, ne ho seminate un migliaio , e me ne ritrovo oggi una ventina , quest’ultime hanno subito grandinate e temperature prossime allo zero e sono rimaste vive al contrario dell’altre. Le ho volutamente lasciate fuori questo inverno senza alcun riparo, proprio per cercare di farle abituare, e per giocare il tutto per tutto , per la serie o vive o morte !!
Sono cosciente che questa oggi non si può chiamare vittoria, ma qualche segnale positivo lo riscontro e quindi vado avanti…spero di vederle fra qualche anno in piena terra a vegetare , la particolarità di questa specie è che cresce come un razzo !! forse è la palma più veloce in crescita che io oggi abbia coltivato in raffronto ad altre decine di specie da me coltivate…che come puoi ben comprendere essendo anche tu un appassionato , questa caratteristica ti da non poche soddisfazioni…
Ti lascio chiedendoti, il tuo amico che ne ha esemplari in terra a Milazzo, è NT ??
Saluti
Salvo
Scritto Da – salvo.a on 21 Giugno 2010 10:09:30