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La “mistery palm”(se vi riferite a quella affianco ai Syagrus)è un Syagrus Oleracea o Macrocarpa,entrambi presenti all’orto.
Ciao Sergio,ma dai semi di una Strictior nasce sempre una Strictior?
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Grazie a tutti dei consigli chiarissimi ma… un’ultima domanda: far germinare ora, inizio inverno, i semi di Dioon (nascerebbero in casa, non in serra) non esporrebbe le plantule al rischio di filare a causa di giornate brevi e, magari, poco luminose? Non sarebbe meglio aspettare Febbraio, Marzo per questo genere di operazione?Grazie ancora a tutti!
tra la germinazione di un seme e l’emissione della prima fogliolina trascorre um tempo variabile,anche mesi,talvolta anni.Pianta subito quei semi prima che deperiscano.
Saluti
Benvenutos Josè,e molte grazias a Salvo per el suo esforzo. 😀 😀 😀 Circa la preoccupazione di Josè a proposito dell’introdurre specie che non abbiano predatori naturali,mi sento di tranquillizzarlo:in Italia è la stagione della caccia e si spara a tutto ciò che vola,sia esso un Tordo o un Campylocoso.
Ciao Antonino,certamente i semi di Dioon edule sono tra i più semplici da far germinare però permettimi una perplessità:produrre un foro nei semi è una pratica non univocamente ritenuta efficace nel favorirne la germinazione o comunque utilizzata per talune specie,in maggioranza palme,che hanno un seme con guscio molto duro,vedi Jubaea.Metterli poi in ammollo con il guscio forato equivale certamente a farne marcire una buona parte e in effetti,ottenere una germinazione del 50% in una specie come il Dioon Edule è un risultato molto scarso che ha comunque in questo caso poca rilevanza visto il costo contenuto dei semi di questa specie ma che assumerebbe un significato ben diverso nel caso di specie i cui semi sono molto più costosi.Ribadisco però l’importanza della pre-germinazione:a meno che non si conosca l’esatto grado di maturazione è sempre utile favorire in qualche modo quest’ultima perchè aumentare il tasso di germinazione anche di pochi percentili in semi che possono costare diversi euri non è roba da poco.
Saluti
Roberto
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Ciaoho cercato nel forum, magari un po’ superficialmente, ma non mi sembra di avere letto molto che mi possa essere utile. Quindi un paio di domande:
* come conservare i semi di Dioon edule et similia? Sacchetti di carta? Plastica? Ve lo chiedo perchè quelli che mi sono appena pervenuti sono contenuti in un sacchetto di plastica e tendono a sviluppare condensa…
* quando consigliate di seminare? Con quale tecnica?
Grazie, soprattutto a Federico, Caio, Roberto e Antonino per le risposte al mio precedente post.
Non sono esperto di semine come altri del forum ma posso contribuire.Intanto perchè conservarli?Mettili a bagno per 2-3 giorni in acqua con un po’ di candeggina cambiandola quotidianamente.Poi falli pregerminare al caldo in un sacchetto di cellophane chiuso riempito per un terzo di perlite appoggiandoli in superficie e umidificandoli di tanto in tanto con un antifungino tipo Imidacloprid.Aspetta che abbiano emesso una radichetta di 2-3 cm e poi mettili a dimora in un substrato che rispetti tre principi fondamentali:drenaggio,drenaggio e infine drenaggio.Spero di esserti stato utile.
Saluti
Roberto
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…… George Clooney divento come lui?
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Ciao Roberto
non si era già stabilito che tu sei il “bello del Forum” (dotato inoltre di indubbia competenza botanica) dato che assomigli a quel bel tenebroso sciupafemmine di cui non ricordo il nome?
A mio parere G.C. non ti allaccia neanche le scarpe!! 😉
saluti
giuliana
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Ciao Giuliana,se un giorno indiremo il concorso”Mister Tropicamente”io sarò fuori concorso,ma molto fuori.Ciò che mi intriga di un forum è il fatto di dialogare con qualcuno di cui non si sa nulla ma con il quale si crea sempre un pò di feeling condividendo idee e interessi.E ognuno di noi postando con altri forumisti almeno una volta avrà provato a immaginare che faccia potrebbe avere lo sconosciuto interlocutore e magari se l’è costruita idealmente.Bene,io somiglio a Banderas tanto quanto un Trachicarpus somiglia a una Thrinax.Però anche secondo mia moglie il Clooney mi fa un baffo.E poi magari di piante non ne capisce nulla 😉
Saluti
Roberto
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Quella della segnatura o signatura è una teoria antica (e superata) secondo la quale è possibile mettere in relazione le proprietà di un oggetto con la somiglianza dello stesso alla forma di alcuni organi del corpo umano. ….
Ciò significa che se mi guardo ogni giorno un film di George Clooney divento come lui?
Scritto Da – roberto bruno on 27 Ottobre 2009 12:33:37
Belle palme Sergio.Hai tutta la mia invidia.La Butia è uno dei generi che più mi piace ma che proprio non riesco a far crescere.Chili di acidificanti e microelementi ma nisba,sempre gialle e sofferenti fino all’immancabile exitus.Quello che in parte mi consola è che dalle mie parti moltissime piante di questo genere presentano lo stesso problema,verosimilmente legato alle caratteristiche del terreno.Eppure non passa come una specie molto schizzinosa.
Saluti
Roberto
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… basandomi sulla teoria della segnatura 🙂 ,
Scusa l’ignoranza,ma che dice la teoria della segnatura?
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Ciao a tuttiquale è la rusticità di Dioon spinulosum? Può stare in serra fredda, qui nel Nord Italia (Monza), dove le Strelitzia e, ancor meno, Cycas revoluta non subiscono danni di sorta?
Me ne hanno regalato tre esemplari, di cui uno piuttosto vecchio (quindi pregiato), che non vorrei perdere.Grazie
Tasha
Monza
Ciao Tasha,io sarei un po’ più ottimista circa la rusticità di questa specie,che certamente non è pari a quella di altri dioon ma che certamente è sufficente a farlo sopravvivere in serra fredda.La temperatura minima che una specie può tollerare non è mai un valore assoluto ma piuttosto influenzata da altri fattori come umidità,vento,condizioni ed età della pianta e substrato.All’orto botanico di Pavia,mi pare non molto distante da te,cresce benissimo in serra non riscaldata un esemplare molto vecchio di Spinulosum,oltre che una Zamia Lindeni,specie ancora più delicata.Dalle mie parti,con minime intorno a -1 gli Spinulosum mostrano solo una lieve”abbronzatura”delle foglie,senza defoliare completamente,con puntuale recupero nella stagione vegetativa.Certamente però non sono piante dall’aspetto florido come quelle che crescono a latitudini più temperate.Utilizza un substrato ben aerato,nutrila bene in primavera-estate,tienila asciutta in inverno e non sottovalutare un trattamento foliare con rame metallo prima di metterla a riposo:tutto ciò sicuramente aumenterà la resistenza della tua pianta.Stimare l’età che può avere non è semplice:se è cresciuta in vaso e dalle tue parti certamente è molto vecchia,altrove,in condizioni favorevoli,potrebbe metterci anche solo 10 anni per raggiungere tali dimensioni.Infine,circa la fioritura,potrebbe farla a breve se è un maschio,mi sembra ancora”piccola”per fiorire se è una femmina.
Saluti
Roberto
quote:
Roberto, con “poco dinamica” intendi dire che è molto lenta nella crescita oppure che sembra imbalsamata e quindi non si muove proprio?!?!?
Comunque grazie per le informazioni.Ciao
GiovanniNoci (BA)
USDA 8b/9a
La prima che hai detto
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Alle specie che ti ha già suggerito Federico aggiungerei la Copernicia Alba e la Jubaeopsis Caffra.Da me hanno sopravvissuto intatte agli ultimi inverni di cui l’ultimo non poco freddo.
Ciao Roberto, sono incuriosito dalla tua Jubaeopsis Caffra!!!
Potresti dirmi se durante l’inverno subisce dei danni o se non dà alcun segno di sofferenza???
Grazie
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
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Ciao Giovanni,la mia Jubaeopsis ha circa 10 anni ed è in piena terra da cinque.L’ho protetta per i primi due anni ed è passata attraverso gli ultimi due inverni senza alcuna protezione senza danni evidenti.E’ però vero che non ha mai sperimentato temperature inferiori a -1C°,pertanto non posso darti dati certi circa le minime che può tollerare.Certo è che non mi sembra una palma molto dinamica!
Saluti
Roberto
quote:
magari!!! 😀 😀
è comunque molto bella anche da tenere in vaso considerate le lunghe fronde che fa. L’hai fatta da seme o acquistata?Moris
Non ho più l’età per crescere piante da seme 😡
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Una domanda ? ma la cycas revoluta variegata come si è evoluta ?
Colpa di virus ?
grazie, di nuovo saluti.
Le causa della variegatura è da ascrivere a un danno delle cellule meristematiche che producono la clorofilla.Occasionalmente il fenomeno può essere causato da una infezione virale e in tal caso si può verificare una”regressione”.Nella prima circostanza,essendo il difetto genetico,potrebbe essere trasmesso alla prole e in effetti sembra che i polloni basali di queste piante rechino la stessa caratteristica.Sarebbe interessante riprodurre questi soggetti per vedere se le piantine nate sono anch’esse variegate,ma non ho notizie di piante “gialle”in età riproduttiva.Per quello che ho potuto constatare,sono piante meno vigorose,dalla crescita più lenta e che tollerano meno il sole pieno come l’ombra.La natura sa eternarsi liberandosi dei propri difetti,pertanto nell’habitat naturale verosimilmente le piante sane vincono la sfida della riproduzione su quelle malate che sopravvivono in coltivazione grazie alle nostre manie.
Saluti
Roberto
L’emissione di nuove foglie in una cicadea è ciò che più appassiona di queste piante.E’ come una statua che immobile tutto l’anno e talvolta anche di più,d’un tratto si anima e offre uno spettacolo spesso emozionante.Quelle che seguono sono state alcune delle mie emozioni estive:
Encephalartos Ferox
Cycas Pectinata
Encephalartos Horridus
Zamia Vazquezi
Encephalartos Gratus
Encephalartos Munchii
Encephalartos Chimanimanensis
Encephalartos Turneri
Cycas Sexeminifera
Cono femminile di Macrozamia Fraseri
Zamia Fischeri
Cycas Revoluta Variegata
Saluti
Roberto
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A quanto si legge la Cycas taitungensis originaria di Taiwan dovrebbe essere una delle più resistenti al freddo.
Somiglia alla Revoluta ma più in grande, non si vede molto in vendita
qualcuno l’ha provata?
Grazie e ciao 🙂Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Rispetto alla revoluta è altrettanto resistente ma molto più veloce.Ma concordo con M@x, sicuramente meno bella.
quote:
ciao Max, dove trovarla questa cycas? so che ce l’ha il solito m.garden ma piccoline, dove trovare esemplari un pò più grandicelli?Moris
Ciao Moris,ne cerchi una così?
oppure una così?
Bella e ornamentale ma rognosetta.Intima amica della cocciniglia e molto suscettibile di marciumi della parte aerea.Da me defolia completamente a 0 c° e defunge a temperature di poco inferiori.Però si presta molto bene alla coltura in vaso dove può rimanerci per anni…finchè non raggiunge i 10 metri.
Insomma all’aperto è una cosa per siciliani.
Giuliana,visto che nessuno degli esperti del forum ha riconosciuto la pianta in questione,puoi tranquillamente dire che si tratta di una Ansalonea Giulianae.Beh,poi circa le stellette,premiano giustamente chi è più presente nel forum e tu evidentemente lo sei una stelletta più di me.Comunque le stellette che io preferisco sono quelle sulla maglia dell’Inter e quelle del cielo quando è sera,presagio di una giornata di sole.
Ciao stella
Ciao Sergio,aka Prof.Trachius,al solito proponi argomenti intriganti e interessanti.Ma il T.Cespitosa è una specie che ha sue caratteristiche peculiari o è solo un comune Fortunei che pollona?La discussione che hai aperto mi ha spinto ha osservare con più attenzione una pianta del mio giardino che è a dimora da circa otto anni costituita da due fusti di 2 e 3 metri così ravvicinati da sembrare avere un unico apparato radicale.Quattro anni fa è comparsa alla base una prima piantina seguita da un’altra due anni fa che però è marcita l’anno scorso.La piantina non è nata nel terreno intorno la base della pianta ma esattamente tra le radici avventizie della pianta madre che è un maschio.Piuttosto inverosimile che sia nata da seme portato la da chi e da chissà dove.Le foto forse non sono abbastanza chiare.Dimmi che ne pensi.
Saluti
Roberto
Hai una domanda di riserva?
La prima è una Cycas(Circinalis,Rumphii o Thouarsi.Certamente straordinaria per aspetto ed età,non tanto come specie visto che a qualsiasi delle tre specie appartenga,sarebbe abbastanza comune.La seconda è certamente una Livistona e l’unico commento che mi viene è”mamma mia”!
A me sembra una Veitchia Merilli.Ma anche se fosse una Hyophorbe non cambierebbe nulla in termini di rusticità che sarebbe pari a zero.
saluti
Io ho fatto il terzo funerale ad un Acrocomia,che mi campa bene per 5-6 anni poi muore di freddo anche non intenso.Quest’anno non ho mai sperimentato temperature più basse di -1 e ritengo che questa sia una specie da 9b.
Ciao
Roberto
Scritto Da – roberto bruno on 17 Aprile 2009 22:43:54
Mi sembra un bellissimo Chamaerops Vulcano.
quote:
Queso lo so e Vi posso dire che non cercavo nella maniera più assoluta di avere più stelline. Avevo solamente espresso un parere: che mi piaceva quella pianta nonstante fosse morta di siccità. Comunque allora cercherò di attenermi strettamente all’argomento senza più soggettività.Senza rancori, 🙂
Andrea Gabrieli
USDA Milano: 7a/b
USDA Numana(An): 8b
Ciao Andrea,ma quale cavolo di rancore!Non c’è nessuna regola del forum che limiti gli interventi di un iscritto.Per fortuna siamo in democrazia e se uno vuole dire 200 cose in un mese le può dire.Converrai con me però che talvolta postare eccessivamente su un argomento può appesantirlo e renderlo meno fruibile da chi lo visita così come alcuni messaggi possono essere scambiati in forma privata quando non contengono informazioni di interesse comune.Il commento di Federico è stato simpatico,i successivi mi sono sembrati eccessivamente severi.
Roberto
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roberto.. io invece non riesco a togliermi dalla testa la tua revoluta variegata!
posso chiederti quanto l’hai pagata?
il color giallo rimane così brillante o cambia tonalita’ quando le foglie maturano? 😛Christian
Ciao Chris,ho visto su ebay la aurea di cui parli,è indubbiamente bella adesso,ma non vorrei che fosse una semplice carenza di Magnesio che sulle cicadee si manifesta proprio con tale fenomenologia.Le vere aurea o variegate conservano nel tempo il loro aspetto,hanno però una crescita meno vigorosa e le foglie che recano il”difetto”sono meno durature delle classiche:abitualmente iniziano a deteriorarsi immediatamente prima del nuovo getto.Inoltre mi sembra che siano meno prolifiche delle cugine”sane”che abitualmente iniziano a pollonare da giovanissime.La mia ha un bel tronchetto ma ha prodotto solo due polloni.Uno aveva già iniziato a manifestare una variegatura simile alla madre e sta da qualche parte in Europa.L’altro è molto piccolo per essere asportato e per ora ha tre foglie che mi sembrano completamente verdi,ma è presto per dire.Ho letto di recente che,a differenza di quanto tutti credevamo circa la responsabilità di una virosi nel produrre tale effetto,la caratteristica ha invece una base genetica e quindi può essere trasmessa alla prole.Alcuni vivaisti orientali sono riusciti a rièrodurre il fenomeno con trattamenti chimici che però servono solo a gabbare l’acquirente in quanto in breve tempo la pianta ridiventa verde.Se campo abbastanza da poterla riprodurre ti faccio sapere,così come non posso sottrarmi alla promessa di regalarti il pollone che ha se sarà variegato,visto che mi sembra che non stai dormendo la notte.Infine ti racconto come l’ho avuta,così dormirai ancora meno 👿 .Era assieme ad un’altra simile ma più piccola in un vivaio di Milazzo,messa in un angolo e abbandonata a se stessa perchè per il vivaista era irrimediabilmente ammalata:le ho portate via entrambe per molto poco.L’altra è all’Orto Botanico di Messina,un pò meno variegata ma molto più prolifica:se capiti da quelle parti valla a vedere.E infine mi sembra che sempre a Milazzo,al vivaio Torre,ce ne erano un paio piccoline,magari le vende.
Saluti
Roberto
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Spettacolare questa relazione Roberto (mi era sfuggita 😳 )
Contribuisco a stimolare la discussione con questa cinesina:La Cycas debaoensis pare possa resistere in zona 9.
I semi sono piuttosto costosi (88 Eu su RPS) ed è specie ricercata.Questa cycadea rischia l’estinzione in natura, endemica della Cina si trova in 4 piccole popolazioni nei pressi di Debao, nel Guangxi occidentale e una piccola popolazione nello Yunnan orientale. L’ habitat è caratterizzato da cespugli e foreste rade composte da piccoli alberi sulle pendici di colline calcaree, formata da terreni aperti, secchi e soleggiati.
Scoperta nel 1996 è ora definita “Tesoro Nazionale” dal Governo Cinese.
Indubbiamente è una bella Cicadea!!ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Grazie Fede,troppo buono.
La Debaoensis è forse la più bella delle Cycas.Molto ornamentale e molto resistente.Qualcuno azzarda che potrebbe essere anche da zona 8b.Certamente l’esperienza in coltivazione di questa specie è ancora limitata,ma l’interesse è crescente,tanto che credo che sia questa la specie più fortemente indiziata di prossima estinzione.Tra l’altro oggi ci sono in commercio a prezzi neanche troppo alti diverse specie di cycas cinesi come la Guizhouensis,Hongheensis e Sexeminifera,oltre che la citata Debaoensis.Queste specie,come tutte le cycas esclusa la Beddomei,sono in appendice II del Cites,e quindi possono essere commercializzate senza limiti di quantità e dimensioni.Ho acquistato di recente due piante adulte non in buone condizioni che spero sopravvivano e che se saranno di entrambi i sessi potranno saziare a gratis la vostra perenne sete di semi.Quindi pazientate e pregate per loro.
Saluti
Roberto
PS per Greginson
Sì,è una Bismarckia varietà”Rubra”,come tutte le Bismarckia arrostite dal freddo invernale 😀
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Buonasera Antonio
come cantava Violetta “le rose del volto già sono pallenti” ma io mi godo i vantaggi della mia età che non sono certo quelli di andare a ballare in discoteca.(non ci andavo neanche a 20!) e io i miei li dimostro e me ne infischio. 😀
E poi all’aloe vera io preferisco il barolo 😉
ciao
giulianaScritto Da – giuliana on 22 Marzo 2009 18:17:24
Giuliana,questa è saggezza.Io quando avevo vent’anni avevo interesse solo per una pianta che mi piaceva non certo perchè era ornamentale! 😳
E poi che l’aloe faccia bene non ci se ne accorge,di quanto faccia bene il vino invece te ne accorgi subito 🙂
Saluti
Roberto
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….Ciò che mi perplime( 🙂 )di più…..
Buongiorno Roberto,
interessantissima la storia dell’impollinazione naturale del tuo Dioon ma per quanto raro esiste sempre la probabilità che si verifichi questo evento. Cito “tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità” ma il tuo sopra citato perplime mi ha lasciata di stucco. Lo trovo sublime 😀 😀 😀 😀 😀
(fà anche rima).
Saluti
giuliana
Ciao Giuliana,anche un bel sei al superenalotto sarebbe stato un evento frutto del caso e ancora di più della necessità,ma va bene così. 🙂
Saluti
Roberto