Forum replies created
Ciao
Non ci sono specie di Encephalartos e di cicadee in generale che tu non possa coltivare dalle tue parti.Anzi molte specie troverebbero condizioni climatiche anche più favorevoli di quelle delle zone di origine.La scelta del vaso vs terra dipende solo dai tuoi gusti personali,mentre per molti di noi “nordici” la scelta talvolta è obbligata.Se opti per il vaso fa’ come ti dice Feedee circa il substrato;però non eccedere nelle misure di questo,in quanto un vaso più è pieno di radici e meno rischi hai di ristagno idrico..All’uopo può avere discreto beneficio anche la crescita nello stesso vaso delle infestanti che io non rimuovo nelle stagione invernale.Compenserai il minore sviluppo di apparato radicale con concimazioni periodiche.Circa la velocità di crescita nessun Dioon è veloce,anzi.Idem con patate per le Macrozamia.Degli altri generi ci sono specie più o meno veloci.Fa’ un giro all’Orto Botanico di Palermo:cisono piante messe a dimora non molti anni fa come giovanili che oggi sono esemplari stupefacenti.Circa le specie di Encephalartos”nani”,non posso dirti esattamente a quali si riferisca Feedee.Ci sono specie acauli,che cioè hanno un tronco a sviluppo sotterraneo e quasi mai aereo e specie che non raggiungono mai grandi dimensioni anche in età matura:entrambi possono essere definiti nani.
per la Licuala chiedi ai tuoi conterranei.
Saluti
Roberto
quote:
Quote:Da Modena (vedi traduttore google)
Vè Roberto, ma csa credat ke ké a sudema dal keld? Aghem zle anc agli urecc 😀Scritto Da – giuliana on 16 Dicembre 2010 10:42:45
Scritto Da – giuliana on 16 Dicembre 2010 12:30:08
😀 😀 😀
quote:
da Melbourne in Florida:
Cold here too, yesterday 28F [-2 1/2 or so] and this morning 33, just over freezing.
Da Nardò(Lecce) in Puglia:
Puru quai sta face friddu:ieri a mmane -0,5 e osce 1,5 e nce stata puru la cilata 😡
quote:
Roberto mi meraviglio di te … Le previsioni peggiori sono per venerdì 17…Da tre giorni qui abbiamo un bel sole e la notte fa più freddo, stanotte minima a +3, ma in campo aperto deve essere lievemente sotto zero
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Aaargh,Venerdì 17!ti prego Fede,non infierire,non ti sei accorto che sono appena appena superstizioso? 😀
quote:
[
Lo scorso inverno fu così: più caldo all’estremo sud e più freddo al nord..
speriamo vi arrivi un po’ di freddo anche laggiù e non rimanga solo qua 😀freddo condiviso è meno freddo 😳
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Iettatore e menagramo che non sei altro,eccoti servito:stanotte 5 C° di minima e previsioni anche peggiori per la prossima.Non è che per favore potresti augurare all’Inter di vincere il mondiale per club?
C’è un post nel forum con giusto 233 risposte.Puoi trovare tutte le informazioni che cerchi.Io però fossi in te il cocco lo mangerei.
Saluti
Roberto
Non disperare,ci sono possibilità che la radice si rigeneri o che ne venga emessa una nuova.Molto dipende anche dalle condizioni in cui si trova il seme al momento della germinazione.L’esperto di Chicago( 🙂 )parla però di cycads non di seeds.
Saluti
Roberto
Leggendo le ultime mail le mie mani hanno sentito un irrefrenabile desiderio di toccare una parte del corpo che il decoro mi impedisce di dire qual’è:la minima in questo momento è 17 C°.
Ciao Josè,piaciuto e goduto anche me.Ritengo di poter confermare i dati sulla rusticità della C.Alba,sebbene -5 la mia non li abbia mai sperimentati.Piuttosto ho trovato interessanti i dati sulla Acrocomia Aculeata.Se condivide l’habitat con la Copernicia dovrebbe avere una uguale resistenza al freddo.Mi sembra che l’esperienza diretta di Sergio e i report di Augusto lo confermino,a fronte di dati in letteratura pittosto discordanti.Tu que pensas de esta cosa?
saluti
Roberto
quote:
Lo scorso inverno fu così: più caldo all’estremo sud e più freddo al nord..
speriamo vi arrivi un po’ di freddo anche laggiù e non rimanga solo qua 😀freddo condiviso è meno freddo 😳
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Non sarebbe meglio che un pò di caldo di quaggiù salisse lassù?
A me comunque il federalismo climatico non dispiace.
quote:
un paradiso di gentilezza e benessere economico inaspettato.a livello europeo.
Gentilezza e benessere economico in Europa?Ma dove?!
Vai a visitare il giardino botanico di Aburi,vicino ad Accra,ne vale veramente la pena.
…eppure sono così carini!Dispiace quasi doverli schiacciare. 👿
Ciao Sergio,grazie per la risposta.Ho acquistato la pianta in questione come Schizophylla e qualche piccola differenza con la Campestris mi era sembrato ci fosse,attribuendola però al fatto che si trattava di un esemplare molto più giovane.In questo momento stanno fiorendo entrambe,pensi che le caratteristiche dei semi possano essere un ulteriore elemento dirimente?
Saluti
Roberto
Qualcuno può confermare se la pianta in foto è una Schizophylla?Non sono riuscito a individuare caratteristiche distintive rispetto alla Campestris,forse solo la divisione dei segmenti fogliari che nella pianta della foto sembra interessare meno della metà della foglia.Qualche indicazione?
Saluti
Roberto
A quanto pare neanche le cavallette disdegnano le palme! 😳
Ciao Augusto,si intravedono sullo sfondo cosucce interessanti,sono Trithrinax?
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Mi è capitata 2 anni fa ma una cosa lieve, è stato più insidioso mio figlio piccolo che ha 1 anno e mezzo e si diverte a staccare le foglie
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
[/quote]
Molte delle nostre piante hanno sofferto danni da”figlio piccolo”.Preoccupati di più se le tue piante avranno a soffrire danni da”figlio grandicello”come pallonate,tiro a segno,il piccolo chimico e altri divertimenti vari 👿
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Roberto tu hai sempre delle belle piante! complimenti!Io la mia furfuracea la tengo a mezzombra perché siccome d’inverno la porto in casa, dove la luce non è molta, si brucerebbe a metterla in pieno sole a primavera.
ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Immagino quindi che avrai a che fare spesso con la cocciniglia,di cui queste piante sono”portatrici sane”,specie se coltivate in semi ombra.Una più prolungata esposizione solare elimina completamente questo problema da questa specie.
Saluti
Roberto
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Ciao Salvo,
se può esserti utile la mia esperienza relativamente le zamia furfuracea, puoi tranquillamente esporla in pieno sole, io ho fatto così e la pianta non ha dato segni di sofferenza, il terreno è molto sabbioso 😉
SalutiEnzo
Calabria tirrenica meridionale (sul mare)
zona climatica 9b (USDA)
Confermo.La Furfuracea al sole ha per me un’aspetto più florido,molto compatta e con più”furfura”sulle pinnule.La pianta nella foto ha sviluppato un vero e proprio tronco ,dicotomizzandosi solo all’apice,contrariamente a quanto accade comunemente alle furfuracee che accestiscono fin dallo stadio giovanile.
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Sti due zozzoni non mi sembrano poi tanto “Rhynco…”!!!Ahahahah scostumati… l’hai ziccati paru paru tannu!
Ciao Fede,
Traduco per i non salentini:
li hai beccati proprio nel mentre!
😀
Scritto Da – roberto bruno on 06 Ottobre 2010 12:24:24
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Caro Caio,
non sarei cosi’ ottimista sulle capacita’ magiche degli Americani. In passato hanno avuto altre infestazioni fitosanitarie di importanza commerciale anche molto elevata. Spesso gli agenti patogeni venivano dall’Europa o dall’Asia ma non hanno mai avuto una soluzione miracolosa. Per questo i loro controlli doganali sono cosi’ stretti. Sanno benissimo che la prevenzione e’ l’arma piu’ forte e un parassita fuori dal suo ambiente naturale puo’ avrere effetti catastrofici.Filippo Del Bene
Parigi, Francia.
Però Filippo concorderai con me che da quelle parti certamente non assisteranno all’immobilismo da parte delle istituzioni preposte che stiamo sperimentando noi riguardo al problema.Certamente d’accordo che prevenire è meglio che curare ma in questo caso l’unica prevenzione efficace consiste nel divieto di importare specie a rischio dalle zone di endemia.Molti di noi hanno potuto constatare quanto rognosa sia la procedura d’importazione di specie vegetali per i controlli fitosanitari effettuati alle nostre dogane anche in periodi precedenti questa emergenza.E d’altronde se altre fitopatologie possono esere diagnosticate fin dall’esordio,ciò non vale per un’infestazione da Rhyncophorus,che nessuno dei servizi fitosanitari dell’universo può riconoscere in fase iniziale.Mi tornano in mente le misure inutili e ancorchè costose adottate qualche anno fa per cercare di limitare la pandemia di SARS mandando gli infettivologi agli aeroporti a misurare la febbre ai passeggeri provenienti dai paesi a rischio.Che utilità potevano avere dal momento che la malattia in questione aveva un’incubazione di 2 settimane?Se non si può prevenire allora si deve curare,da noi però non si fa neanche quello.
Saluti
Roberto
Sti due zozzoni non mi sembrano poi tanto “Rhynco…”!!!
Il resort si chiama Donna Carmela ed è a Riposto,all’interno dell’azienda vivaistica Faro.C’era una femmina con strobili pieni di semi di cui mi è stato concesso di raccoglierne alcuni,giusto per la curiosità di vedere se era avvenuta un’impollinazione naturale.
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Ma piante come quelle in foto faranno presto anche dei semi?
Eccome se fanno semi,e anche fertili.Sono stato ospite in quel resort paradisiaco un anno fa e raccolsi qualche seme che adesso è pressappoco così
Per me è una evidente carenza di Magnesio e forse anche di Manganese.Le due specie da cui deriva il Butiagrus sono entrambe a rischio di sviluppare deficit di tali microelementi specie se il substrato è alcalino.Ti consiglierei quindi di lasciare la pianta dov’è,di non utilizzare concimi azotati che spingendo a vegetare la pianta amplificherebbero il problema e somministrare solo microelementi sia per via foliare(più prontamente utilizzabili)che per via radicale.Ne esistono in commercio forme solfate che nel contempo acidificano il terreno.Fallo però costantemente perchè la ricostituzione del patrimonio di Mn o Mg necessita di somministrazioni periodiche ripetute.Di seguito una foto di un Butiagrus che mostra chiari segni di carenza di Magnesio però solo sulle foglie vecchie.
Saluti
Roberto
Ma l’Encephalartos Caffer x Latifrons si chiama Caffelatte?E il Dioon Califanoi x Merolae si chiama Calimero? 😀
Concordo pienamente con i dati circa la rusticità.Io però non ho avuto fortuna con questa specie avendo perso due piante adulte per motivi non chiari.Hanno vivacchiato per qualche anno perennemente carenti di magnesio sino all’exitus.Non so se hanno risentito di più dell’alcalinità del terreno o della insufficiente umidità di quest’ultimo.
Saluti
Roberto
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Roberto quanti anni hanno i tuoi esemplari??
Che peccato vederli così…
Sono piante di circa 10 anni in piena terra da 3.Cresciute senza alcun problema al ritmo di 1-2 foglie l’anno in Settembre-Ottobre all’ombra di una Canariensis defunta per Fusariosi.Ho buone speranze comunque che riusciranno ad adattarsi alle nuove condizioni di esposizione.
Saluti
Roberto
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Sempre per esperienza personale vorrei aggiungere che sarebbe opportuno tenere all’ombra le Rhopalostylis non solo quando sono molto piccole,ma anche per buona parte della fase giovanile, il che significa per almeno 10 anni circa.Se la pianta è un pò cresciuta non muore ma le foglie si bruciano facilmente al sole diretto e l’estetica ne risente molto.
Saluti,
Sergio.
Parole sante!