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Bella pianta davvero.Il collasso delle foglie non è mai un buon segno.Azzardo però un’ipotesi che è anche un augurio:ma hai visto mai che sta morendo di sete?Il terreno intorno è molto secco e inoltre può tranquillamente essere possibile che se è stata messa a dimora di recente e le vecchie radici non hanno ancora colonizzato il terreno circostante,l’acqua di irrigazione percoli senza bagnare il vecchio apparato radicale.Puoi verificarlo scavando un pò in profondità intorno al bulbo;se è così taglia tutte le foglie,tanto non le rizza più nemmeno il viagra,e controlla dopo qualche giorno se i residui dei piccioli hanno riacquistato fermezza.Se succede puoi tirare un respiro di sollievo,se non succede…compratene un altro.
saluti
Belle,ma non vedo alcuna phoenix accanto! 😀
ustione di 2° grado
Scritto Da – roberto bruno on 04 Settembre 2011 13:40:45
quote:
gli studiosi pensano che in un tempo di cinque /sei anni , potremmo finalmente avere completamente eradicato il punteruolo dai nostri giardini
Caro M@x,tanto impegno nella lotta contro il punteruolo oggi mi sembra tardivo e anche inutile,visto che verosimilmente tra 5/6 anni il punteruolo non sarà più un problema per le nostre piante.Le Canariensis attaccabili sono sempre meno e la colonizzazione di altre specie è stata sporadica in periodo di alta endemia e tale sembra sia rimasta.Tra l’altro anche nel genere umano ciclicamente alcuni patogeni di specie animali possono trasmettersi all’uomo(suina,aviaria)ma si tratta di episodi eccezionali e circoscritti.Sottoscrivo pienamente la teoria di Lilio Appulo secondo il quale il punteruolo morirà di fame,esattamente come sta sucedendo ad esempio al Panda cinese per l’esaurimento delle foreste di bambù.Questo,almeno,è quanto mi auguro.
Ciao,
potresti allora tradurmi in parole povere,cosa significa che una palma è da zona 9a(in Italia ovviamente).se dovessi fare una media delle temperature minime sperimentate dalle mie parti negli ultimi 20 anni non andrei sotto i -3/3,5C° come da zona 9b.Insomma non è che ci ho capito molto!
quote:
USDA 9a significa resistere fino a -6°C ; 8B fino a -9.4 °C
Come no,certamente una zona 9a è quella che non va sotto i -6C°,poi però ti basta una notte a -5 e perdi il 90% delle specie da zona 9a,come è successo a me quest’inverno.
Qualche volta ho avuto anch’io problemi in dogana,ma quasi sempre risolti.Vi consigliavo di acquistare un solo esemplare per specie e un massimo di tre esemplari perchè in questa maniera non avranno nulla a cui appellarsi.Per chi importa piante protette a fini non commerciali c’è un limite di specie e di esemplari che è interpretato in maniera personale dall’impiegato di turno a cui chiedete informazioni,e comunque non avrete mai la garanzia che una volta ottenuto il permesso di importazione le piante arrivino a casa vostra senza problemi.Discorso diverso paradossalmente per chi è iscritto al RUP per il quale non c’è limitazione di specie o esemplari importabili.Comunque date un’occhiata qui
http://www.mincomes.it/cites/indice_cites.htm
E’ consigliabile contattare preventivamente l’ufficio cites di Roma(nel sito ci sono tutti i contatti)la cui dirigente è molto cortese e disponibile e potrà chiarirvi eventuali dubbi che certamente avrete dopo essevi sciroppato tutti i regolamenti,leggi e modifiche.In particolare è importante chiedere un chiarimento circa il Regolamento (CE) 997/2010 della Commissione (che sospende l’introduzione nella Comunità di esemplari di talune specie di fauna e flora selvatiche)secondo il quale sembra sospesa pro tempore l’importazione di alcune specie di animali e piante,tra cui le nostre.Sarebbe bene quindi che qualcuno si prendesse la briga di passarsi mezza giornata al telefono per chiarire questo punto e poi farci sapere.
Premettendo che non sono socio in affari di questo vivaista,confermo la bontà delle sue piante delle quali ti fornisce le foto di quelle che eventualmente decidi di acquistare.Sono tutte riprodotte da seme e pertanto hanno apparati radicali ben sviluppati.Circa i prezzi ognuno può facilmente farsi un’idea di quanto siano vantaggiosi.Infine non ci marcia con spese di spedizione,certificazioni cites e fitosanitarie.Il consiglio che posso darvi per evitare noie con il Cites è di acquistare non più di tre specie e un solo esemplare per specie ma non chiedetemi il perchè dato che non lo sanno nemmeno loro.
Belle!Avrei detto che sono delle Archontophoenix.
quote:
Io avevo pensato di fare lo stesso con questo sito sudafricano http://www.cyckos.co.za.
Lasciate perdere Cycos.Qualità scarsa e prezzi altissimi.Molto meglio questo
http://cycadfarm.co.za/index.php
Caio,mi sembra di aver capito che ti piacerebbe un Tomaselli.Secondo il mio parere è il meno ornamentale tra i Dioon ma de gustibus non est sputazzandum…Il sistema che proponi per averne uno è senz’altro il più complicato e rischioso.Tanto vale che te ne compri uno un pò più cresciutello dal teutonico,che costa un pò di più ma almeno hai qualche chances di vederlo crescere.Ma se proprio vuoi buttare 50 euri dalla finestra,fallo in modo reale.Ti risparmierai un sacco di sbattimenti e avrai l’eterna riconoscenza di chi se le vedrà piovere dal cielo.
P.S.
Se deciderai di farlo(dico di buttare i soldi dalla finestra)dimmi per favore il giorno,l’ora e l’indirizzo 🙂
quote:
Sicuramente sarà una carenza di ferro,somministra del sequestrene e vedrai che miglioramenti.
Ciao Augusto,l’ingiallimento fogliare tout court non è un elemento sufficiente a fare diagnosi di carenza di ferro in una palma.In linea di massima una clorosi ferrica si manifesta inizialmente sulla nuova vegetazione,coinvolgendo in seguito l’intera chioma se la carenza persiste.Se pure non è infrequente nelle palme in vaso,è piuttosto rara nelle piante in pieno campo ed è dovuta,più che alla carenza di Ferro nel suolo,ad una sua insufficiente utilizzazione,come nel caso di terreni poco arieggiati e drenanti,e quando la palma è piantata troppo in profondità,con successiva asfissia radicale.La somministrazione di solo sequestrene a una pianta che manifesta carenze non meglio identificate è un retaggio del vivaismo”d’epoca”,secondo i cui canoni costituiva la panacea per tutte le esigenze di una pianta.Fossi in Pasquale,oltre al ferro,aggiungerei anche qualche buona manciata di microelementi.
Saluti
Io aspetterei un pò prima di celebrare le esequie.Mi è capitata la stessa cosa diverse volte con palme in vaso e in più di un’occasione la pianta si è poi ripresa.Escluderei uno stress termico se dici di aver avuto 10c° di minima.Io ne ho una grandicella in piena terra che ha assaporato diverse gelate e -4C° di minima riportando(per ora)solo lievi bruciature.
Servirebbe una foto.Ti riferisci alla nuova vegetazione o alle foglie vecchie?L’ingiallimento fogliare è un sintomo carenziale a carico di un qualsiasi micro o macroelemento(Fe,N,Mg,Mn)sia per scarso apporto sia per insufficiente utilizzazione della pianta(problemi radicali,PH alcalino).Fertilizzala con un comune concime per piante verdi a lenta cessione che contenga anche microelementi e fallo più volte durante la stagione vegetativa.Per far ritornare verdi le foglie gialle le devi verniciare.
Saluti
Pieno sole tutta la vita.Puoi certamente tenerla fuori dalle tue parti,pregando che non si ripeta un inverno come l’ultimo.Da me(-4 di minima solo una notte) ha arrostito tutti i Lehmanni e i Trispinosus e ha cotto al dente gli Horridus.
quote:
Sul fatto che devono stare all’ombra perchè si bruciano le foglie, non ci credo
Scritto Da – palmente on 20 Aprile 2011 11:00:56
E invece ci devi credici 🙂 .Può certamente stare al sole ma non sarà mai una bella pianta.Fa foglie compatte e diritte e se il sole è forte diventano verde opaco.In mezz’ombra esprime in pieno le caratteristiche di una delle cicadee più ornamentali.I danni delle piante che hai fotografato non sono dovuti nè al sole nè al gelo:sono semplicemente danni meccanici dovuti alla delicatezza delle pinnule di questa specie.
saluti
Sembrano piccole zone di marciume,di importanza puramente estetica,frequenti nelle specie blu coltivate all’aperto in zone ad alta umidità ambientale invernale come la tua.Circa la giusta osservazione di Feedee,vorrei precisare che non è rara la presenza di dentini isolati sui lembi fogliari di un Lehmanni,specie nella fase giovanile.Nella tua pianta però si possono facilmente notare dei veri e propri lobi,non tipici per la specie,che farebbero pensare che un Trispinosus ci abbia messo il naso,per non dire altro,nella faccenda.Comunque tra una trentina d’anni,anche 20 se è un maschio,fiorirà e ti toglierai ogni dubbio.
saluti
quote:
quella bassa circondata dai fiori rossi è una cycas del genere Dioon;
Dioon proprio no.E’ un Encephalartos,probabilmente Longifolius
Kobeb Koobeeeb Kooobeeeeeeb!
Niente,se n’è andato.Mi sa Lilio che stiamo giocando a tressette col morto.Le tue piante sono già belle così,ma se hai una trentina d’anni di pazienza ti ritroverai esemplari unici.Non è comune la divisione spontanea dell’apice in nessuna delle tre specie,a differenza di quanto accade più frequentemente in Cycas,Ceratozamia e Zamia.
Fede anche a un mio Spinulosum accade la stessa cosa;dopo un marciume apicale sviluppò 6 piccole caude delle quali però ne sopravvissero solo 2.
Non è una regola del forum essere dotati di senso dell’umorismo,che evidentemente Kobeb non ha,ma è una regola non offendere in alcum modo un membro come Kobeb invece ha fatto.L’assenza di un moderatore permette talvolta ad alcuni di noi di eccedere un pò in”giustizialismo”,cosa che è successa anche me nel recente passato(vedasi vicenda Demostene).Se Kobeb ha piacere a frequentare il forum credo non avrà alcuna difficoltà a fare pubblica ammenda. Voi però in futuro eviterete di fare gli spiritosi con lui visto che è permalosetto.
Scambiatoci un segno di pace,vi posto le foto di una Revoluta Aurea a tre teste.
Ciao Kebab,non è una pianta comune ma neanche una rarità,certamente però molto ornamentale.E’ un fenomeno molto più frequente nei maschi dopo la fioritura oppure nelle piante di entrambi i sessi in seguito a danneggiamento meccanico o infettivo dell’apice vegetativo.Non dare retta a tutti questi furbacchioni che ti hanno risposto:se fosse il risultato di una contaminazione radioattiva oltre che tre teste avrebbe anche quattro braccia e sei gambe 😀
Il bulbo che hai raccolto è di Thouarsii.Non radicano con la stessa facilità della Revoluta e comunque dipende.Diciamo che se non deperisce prima,due anni almeno saranno necessari per avere un apparato radicale adeguato a farla vegetare.Se nel tuo giardino coltivi in piena terra furfuracee(?) e Circinalis(??)sopravviverà anche la Thouarsii.Circa il tempo necessario per avere delle piantine dai semi di Encephalartos varia da mai a 12-18 mesi.Dipende se i semi sono fertili e da che grado di maturazione hanno.
Pasquà,ma lo sai che è vietato fare quello che hai fatto?Se qualcuno del cites legge questo post,domani mattina ti ritrovi la forestale in assetto da guerra sotto casa. 😎 😀
mi sembra una Veitchia Merrillii.Non è facile a reperire ma molto facile a morire,specie se pensi di poterla tenere fuori da te.Dalla foto sembra però che i semi non siano maturi(dovrebbero essere rossi).Perciò mi sa che dovresti tornare a fare la spesa più in la’ 🙂
quote:
non ci resta che sognare !
…e seminare
Ciao Alfonso,certamente non è una Communis.Quasi certamente è una Moorei.Delle dimensioni della tua pianta sono le due uniche specie in commercio.
@ Caio:se vuoi a tutti i costi un Tomaselli e non riesci a trovare una offerta più conveniente non ha senso chiedere se ne vale la pena:compralo e basta.Nella fattispecie avrei qualche dubbio sulla qualità della pianta a cui ti riferisci:un bulbo di 5 cm con una sola foglia è verosimilmente un pollone con apparato radicale tutto da verificare.
@ Ffeeddee:le piante in appendice II non necessitano di un certificato di importazione ma è necessario un permesso di esportazione che garantisce che detta specie è stata riprodotta in coltivazione e non proviene dall’habitat.Attenzione però su un punto:Dal 2001 non è più sufficiente la fattura d’acquisto di una pianta o animale in appendice I Cites.Il venditore ti deve rilasciare una dichiarazione di vendita ai fini Cites che contiene i dati relativi alla licenza dell’esportatore e al permesso di importazione della pianta.Se non sei in possesso di questa dichiarazione,la tua pianta può essere confiscata.Paradossalmente,con la fattura d’acquisto è documentabile l’avvenuto cambio di proprietà dell’oggetto e quindi la rintracciabilità del nuovo proprietario che la detiene illegalmente.
@ Vassily:le copie delle certificazioni Cites del venditore di cui parlate sono assolutamente regolari,sebbene inutili ai fini di una detenzione legale da parte dell’acquirente per i motivi che ho spiegato sopra.
Comprare piante per corrispondenza presuppone la conoscenza del rischio che si corre.Il venditore di cui parlate è un broker che ti procura qualsiasi pianta dietro richiesta.Se provi a contestare qualcosa ti risponde che la colpa non è sua ma di chi gliele fornisce,dato che ti gira le piante così come gli arrivano dal suo fornitore sudafricano.E’anche vero però che certe specie puoi trovarle solo da lui.
Sono sorpreso che siate sorpresi.Si tratta di un banalisimo spam di quelli che periodicamente circolano in rete come le richieste degli estremi dei cc bancari o delle carte di credito o le offerte di intermediazione commerciale.
Basta scaricare gratuitamente un qualsiasi filtro anti-spam e queste mail vengono automaticamente cestinate.
Ciao Pindo,è certamente strano che la pianta abbia maturato i semi,pochi dubbi però sul fatto che siano fertili.Come ha già detto Lilio,ad esclusione degli Encephalartos,le cicadee non portano a maturazione i frutti se non avviene l’impollinazione.Che poi possano germinare è un altro discorso.Conoscevo l’articolo cui fai riferimento,secondo il quale,come ho già detto in un mio precedente intervento,l’impollinazione nelle piante del genere Zamia avviene grazie a insetti vettori e solo raramente grazie al vento.Però,come puoi vedere dalle foto,i due coni hanno portato a maturazione una percentuale altissima di semi per poter ricondurre l’impollinazione al vento.
Molto più semplicemente la mia idea è che non può essere escluso che un comune insetto nostrano abbia potuto fungere da vettore.Ho descritto tempo fa un caso analogo con un Dioon,per il quale genere l’impollinazione tramite il vento è praticamente impossibile.Mi piacerebbe avere tempo e mezzi per approfondire l’argomento.
@ Lilio: Come si riconosce la Palatka Giant secondo te?A parte la dimensione delle foglie,hai visto le misure dello strobilo di questa?
E’ molto più grande dei coni che generalmente ho visto sulle Integrifolia che mi sono capitate.
Questi invece sono i coni della pianta di cui parliamo.
Saluti
Sono molto perplesso anch’io.La pianta è iniziata a fiorire in primavera e in luglio il cono era maturo e recettivo.stessa cosa per il cono di un’altra cauda della stessa pianta ma con tempi leggermnte diversi.Anche quest ultimo cono ha qualche seme in maturazione.Le altre tre specie di Zamia che ho in giardino,tutte maschi,sono fiorite in tempi diversi durante l’estate.In particolare la Furfuracea ha prodotto coni maschili a ripetizione ed era molto vicina.Da quel poco che so l’impollinazione naturale di una Zamia è alquanto erratica,specie in assenza di insetti vettori che per questo genere hanno un ruolo determinante.Tra l’altro neanche nei vivai che possegono grandi quantità ad esempio di Furfuracea mi è mai capitato di vedere coni con semi fertili.Intanto proviamo a seminarli,poi ne riparliamo
Ok,il tempo è scaduto.
@ Feedee:carina quella della Lepidozamia del vicino;annullata la penalizzazione.
@ Pindo e Caio:magari!
@ Mammolino :da’ del sorgo tipo questo alle tue galline e non saranno più buone nemmeno per il brodo.
Tre risposte esatte ma…the winner is Lilio Apulo(e te pareva).Però tu quoque,Lili,fili mi:se sono maturi saranno certamente fertili,o almeno hanno altissime probabilità di essere fertili,o sbaglio?
Resta da dire che non ho maschi di Integrifolia ma di Furfuracea,Vazquezi e Skinneri.Ammenocchè un vicino.. 😀
Indirizzi plis(di tutti i partecipanti)
Scritto Da – roberto bruno on 28 Gennaio 2011 16:48:16