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Avete qlc consiglio da darmi su semi da portare a casa dalle mauritius ??
c’e’ qlc pianta interessante ??
Angelo
Fai un giro al giardino botanico di Pamplemousses,vicino a Port Louis.Il posto è meraviglioso e puoi trovare di tutto,senza che i semi che casualmente scivoleranno nel tuo zaino abbiano il minimo impatto sulla specie in questione.Per esperienza personale ti dico che portarsi dietro souvenir come semi o piante può essere un problema al nostro controllo doganale,dove quand’anche potessi dimostrare che appartengono a specie non protette,potrebbero sempre richiederti il certificato fitosanitario.Ma stai tranquillo,non succede quasi mai.Saluti e buon viaggio.
Roberto
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Il colore sembrerebbe più vicino a quello di una livistona piuttosto che una brahea edulis??
Esculederei la dulcis.
Un’altra caratteristica che potrebbe indirizzare verso la livistona, poichè già grandicella, sono le foglie poco arcuate, non so se può dipendere dalla crescita in serra?
Trovarne qualcuna dalle sue parti per fare un’analisi sarà dura, in compenso c’è un numero illimitato di Phoenix C.(chiamate dai locali “bombardoni”), Washingtonia Filifera/Robusta, Chamaerops humilis, in particolare negli ultimi anni i Syagrus romanzoffiana.
Traiano potrà confermare.Per il riconoscimento ti consiglio il SUPERATTICO!
Enzo
calabria / costa tirrenica meridionale s.l.m./ 5 m dal mare/ 9b
Ma come,sta in vaso da 15 anni,per di più in una serra,e state a discutere di forma,colore e varie?!Secondo me fanno bene a non rispondere dal superattico.
Se vuoi sapere con certezza la specie fai così:mettila a terra,pazienta qualche decina d’anni finchè non fruttifica e poi mangia una decina di semi.Se stai male è una Livistona,se sono buoni è una Brahea .
Stai più che certo che si tratta di Brahea Edulis e penso che tu Fede possa tranquillamente metterla a terra.All’Orto Botanico di Pisa c’è una Brahea che non ricordo bene se Edulis o Dulcis che sta una meraviglia e là non credo che faccia molto più caldo che da te.
Saluti
Scritto Da – roberto bruno on 18 Dicembre 2008 22:15:29
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Ho letto da qualche parte che c’è una varità di Cocos Nucifera che potrebbe tollerare lo 0c°.Forse Golden Malayan? Io un pensierino lo farei 😮La più resistente, relativamente parlando, dovrebbe essere la ‘Jamaican Tall’. Naturalmente tentar non nuoce, ma non si ricava lo stesso il classico ragno dal buco (a meno di non trovare una Cocos OGM). Nella Cocos nucifera alla temperatura di +10/12°C si blocca la fotosintesi e la proliferazione cellulare nel meristema (alias inizio della fine). Nel sud della Florida le cocos superano le sporadiche e brevissime ondate di gelo perchè:
a) avvengono in inverno (ovviamente) che è la stagione secca;
b) la temperatura del suolo per la brevità del fenomeno rimane costante intorno a +20°C;
c) sempre per la brevità del fenomeno la regione meristematica non raggiunge la temperatura esterna, ma si mantiene superiore;
d) nei giorni antecedenti e seguenti l’impulso freddo le temperature diurne sono solitamente superiori ai + 20°C.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Certo è che il Cocos Nucifera è l’essenza della tropicalità e su tutti i forum di palmofili di ogni parte del mondo le discussioni sulla possibilità di coltivarlo in questa o quella zona climatica si sprecano.Sul sito di un referenziato vivaista della Florida(www.bizmark.8m.com) c’è un interessante database sulla rusticità di moltissime specie comunemente coltivate da quelle parti.Riporta che un”Jamaican Tall” è sopravvissuto sebbene defoliato a 19 F che dovrebbero equivalere a -7C°ed è tutt’ora in vita.Io 10 euri al fioraio sotto casa li spenderei.
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In effetti la prima somiglia molto alla mia Brahea Edulis
a proposito secondo voi è una Edulis? o una Dulcis?
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A raffrontarle bene sembrano piuttosto simili, quanti anni ha la tua? Proverò a fare delle foto migliori, sperando che qualcuno” dei piani alti” ripassi da qui 😀
Ho visto il tuo album belle foto davvero, hai foto di livistonia australis?
Calabria – Golfo di Sant’Eufemia – 445 s.l.m.
Latitudine 38°50′
Zona climatica 9a/9b (USDA)
Clima temperato subtropicale (Koppen)
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Mi sembrano entrambe delle Edulis ma non chiedetemi perchè.Per questo quesito rivolgersi al piano superiore 😉
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Roberto, Le juania nella foto sono disponibili in Irlanda . Mi e’ appena arrivata una mail di conferma disponibilita’. Ma io non provero’ mai piu’ questa pianta, mi muore solo a vedere il sole!!
Per l’indirizzo, mandami una mail,
ciao M@xMax sei un grande è già lo sapevo.Io voglio quella al centro." />
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Grazie PietroCiao Roberto, in effetti sono troppo sul mare, le palme le sistemerei nel giardino dietro casa, lato mare è impossibile poichè una o due volte l’anno il giardino è inondato a causa mareggiate. In compenso non va mai sotto zero e posso sbizzarrirmi.
Ho preso dei sabal che dovrebbero star bene qui.Enzo
Calabria/costa tirrenica meridionale est s.l.m./ 5 m dal mare/ 9b
Posizione davvero invidiabile,puoi farne un piccolo tropico.Ho letto da qualche parte che c’è una varità di Cocos Nucifera che potrebbe tollerare lo
0c°.Forse Golden Malayan? Io un pensierino lo farei 😮
Scritto Da – roberto bruno on 17 Dicembre 2008 20:21:25
Scritto Da – roberto bruno on 17 Dicembre 2008 20:24:50
Enzo
Calabria/costa tirrenica meridionale est/ 2 m s.l.m./ 5 m dal mare
Latitudine 38°5o’ / Zona climatica 9b/10a (USDA)
Clima temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – judenzo on 04 Dicembre 2008 08:28:19
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Ciao Enzo,vedo che vivi a 5m.dal mare.Grande privilegio,ti permetterà di crescere quello che ti pare,a patto di selezionare le specie che non risentono degli spruzzi di acqua salmastra.Se la costa è sabbiosa io inizierei con dei Cocos Nucifera.Scherzi a parte puoi trovare da più parti indicazioni sulle specie resistenti alla salinità.L’Archontophoenix non mi sembra sia una di quelle.Una nota: le tue foto sono datate 12/12/2013.Mamma mia,ci scrivi dal futuro?!Che ci aspetta di bello?
Saluti
Roberto
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Molto curiosa questa foto! Non ho scattato foto al fogliame, ma vi assicuro che la pianta apparentemente goda di buona salute. Quale patologia ha provocato la “grotta”? Si poteva evitare di usare il cemento magari utilizzando un altro materiale?Calabria – Golfo di Sant’Eufemia – 445 s.l.m.
Latitudine 38°50′
Zona climatica 9a/9b (USDA)
Clima temperato subtropicale (Koppen)
In effetti mi sembra che di cemento ne abbia già a sufficenza intorno.
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Quote:Pietro,forse sbaglio,ma la palma della prima foto non è una Brahea Edulis?
Roberto, non metto assolutamente in dubbio la tua competenza in materia, di gran lunga superiore alla mia, tuttavia mi pare di aver letto che il colore della “armata” si avvicina a quella da me postata. Mi spieghi quali caratteristiche ti hanno indirizzato verso la “edulis”? Grazie
Calabria – Golfo di Sant’Eufemia – 445 s.l.m.
Latitudine 38°50′
Zona climatica 9a/9b (USDA)
Clima temperato subtropicale (Koppen)
Mi riferisco a quella che tu ritieni essere una Livistona Australis.La tua Armata è una Armata.
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Un mio amico, nota la mia passione per le palme, mi ha regalato la palma di cui alle prime foto, credo dovrebbe essere una Livistonia Australis. Mi dareste suggerimenti per la messa a dimora ed il relativo periodo, esposizione solare, drenaggio, e preparazione del terreno, concimazione, irragazione. Quanti anni approssimativamente potrebbe avere e quale il suo valore commerciale?Scritto Da – Traiano il 16 Dicembre 2008alle ore 18:55:38
Pietro,forse sbaglio,ma la palma della prima foto non è una Brahea Edulis?
Ma è anche bella oltre che rara e complicata?
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“Alla faccia del bicarbonato di sodio”, complimenti, direi un ottimo esemplare.
Mi sorge un dubbio, se hai allestito un giardino od un Orto Botanico ??
comunque noto che è in ottima compa-zamia…. 😉
Saluti, caio. 🙂
Ciao Caio,oggi non è difficile trovari grossi esemplari di specie come questa a prezzi abbastanza abbordabili,dato che anche il settore vivaismo sembra in affanno.Comunque è in compa-lepidozamia.
Saluti
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Pietro, bella pianta ed anche in perfetta salute per quanto vedo! Ricordo anche quella ad alto fusto dell’Orto batanico di Palermo.Personalmente ho smesso ormai da tempo i tentativi di coltivare un Coccothrinax a Sabaudia.E’ rimasto soltanto un ultimissimo tentativo relativo al Coccothrinax argentea, quello della Repubblica domenicana come ricorderai benissimo. Secondo T. Spanner, persona per altro seria su questi argomenti,potrebbe essere insospettatamente la specie del genere più resistente al freddo. Ho due piantine che in serra fredda, insieme a tre piccole Thrinax morrisi, hanno sopportato 0°C senza riportare alcun danno.Promettono quindi bene ma può anche darsi che un altro grado in meno sia fatale.
Hai fatto qualche esperienza con questa specie?
Non so se qualcuno di voi ha mai avuto l’oppotunità di vedere le bellissime Coccothrinax etichettate come Alta dell’Orto botanico di Firenze.Sono coltivate in vaso da decenni ma in effetti non sembrano risentirne tanto.Sono tenute in serra fredda e sono sicuro che a Firenze fredda voglia dire veramente fredda.Io ho da qualche anno una Miraguana in vaso che riparo in inverno e che sebbene venga descritta come una delle meno resistenti,non ha mai dato segni di sofferenza da freddo.E non mi sembra neanche tanto lenta.Non mi sono mai attrezzato di un termometro con memoria ma da me una minima di -3 non è inusuale.Qualche esperienza con questa specie?
Saluti
Roberto
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Nessun’altro ha in “casa” un L. Decora, ex Decipiens ?
saluti, caio. 🙂
Se l’importante è partecipare questa è la mia Decora 😉 .E’ a dimora da poco ma si farà.
Saluti
Roberto
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Roberto,è bella ed in salute la tua brandegei.Ti sarei grato se potessi inviare anche una foto della parte sottostante di una foglia ed un’altra di un picciolo fogliare per vedere così le caratteristiche. Grazie e saluti.
Eccole
Saluti
Roberto
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ho controllato su un sito sudafricano, il friderici e’ uno di quelli a crescita vigorosa, fino a 4 m.
Non così il trispinosus lento e solo fino a 1 m.Ciao 😉
Federico
Ravenna
Fede,mi fido di più di quella che è la tua esperienza di coltivazione del Friderici che di quello che dicono libri o siti web.La letteratura botanica è piena di opere realizzate da chi una pianta non l’ha mai avuta e che si limita a raccogliere dati di qua e di là spesso poco esatti.In fondo le piante crescono nella terra,mica sui libri o sullo schermo di un pc.Pure il Milan quest’anno era favorito”sulla carta” e poi… 😉 😉
Avevo un Friderici bello grosso che in 10 anni aveva vegetato 4 volte prima di defungere chissà poi perchè,da qui la convinzione che somigliasse a un sopramobile.
Saluti
Roberto
Riguardo la pubblicià, personalmente, da semplice utente del forum, ritengo sia scorretto farla.
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Pietro,avevo il sospetto che fare pubblicità commerciale potesse essere scorretto e ti ringrazio del garbo con cui me lo hai fatto notare,però,cavolo,me lo potevi dire prima!Mi scuso con chi ci ospita,col moderatore e con tutti gli utenti del forum.Spero sia possibile cancellare il mio messaggio precedente.
Ancora scuse
Roberto Bruno
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Scritto Da – roberto bruno on 15 Dicembre 2008 19:14:38
Caro Caio,sono d’accordo che queste piante costano molto,ma è una legge di mercato:poca offerta,molta richiesta.Bisogna però riconoscere che da quando il Cites ha giustamente regolamentato il commercio delle cicadee,non c’è più alcuna possibilità di commerciare piante adulte e quindi le poche che ci sono in giro costano una fortuna.Non sono molto d’accordo sul paragone con un auto:una Mercedes vale più di una pianta per chi ha la passione per le auto.Nello stesso modo a molti di noi può sembrare assurdo spendere migliaia di euro per un tappeto,un brillante,un quadro ,ma è una questione di passioni.Le piante di cui discutiamo esistevano ai tempi dei dinosauri e se noi vogliamo,esisteranno anche quando andremo su Plutone.Una macchina al confronto dura un battito di ciglia.Per il resto io ho avuto pessime esperienze con l’importazione di piante dal Sudafrica.Sono ormai care anche là,ottenere il permesso di importazione è uno sbattimento senza fine,si compra a scatola chiusa,per non parlare poi della discreta percentuale di piante che non sopravvive.Ci sono diversi esportatori che aggirano il Cites,ma da qualche tempo importare illegalmente piante o animali protetti è un reato perseguibile penalmente.Conosco qualche privato che vende belle piantine:se avrò il loro nulla osta vi posterò i contatti.
Saluti
Roberto
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Aggiornamento sulla zamia
Seguendo i preziosi consigli di Pietro a metà novembre l’ho ritirata in veranda, giusto in tempo perchè poi sono iniziate le grandi pioggie. Ma nonostante ci sia una temperatura media di 18° lei sta iniziando ad ingiallire…con mio grande sgomento. Vorrei tanto farla sopravvivere, per piacere datemi un consiglio.
Ciao Emanuela,una foto dice di più di qualsiasi dettagliata descrizione.L’ingiallimento interessa le pinnule uniformemente?o i margini?oppure inizia dall’attaccamento della pinnula al rachide?Nei primi due casi potrebbe non essere un problema serio.Nel terzo caso inizia a pregare.Palpa la cauda:se è solida nessun problema,se è molle non serve più nemmeno pregare.Potrebbe semplicemente essere che le foglie appartengano a una ormai datata vegetazione e quindi la pianta se ne libera oppure sono state prodotte da una pianta che non ha un adeguato apparato radicale per sostenerle,come accade frequentemente per piante importate di recente a radice nuda o addirittura senza radici.Comunque in questo periodo dell’anno puoi fare poco o nulla.Taglia tutte le foglie,mettila al caldo,aspetta e spera.La prossima primavera la rinvaserai usando un terriccio mooolto drenato(il terreno in cui vivono in habitat è sabbioso)e un vaso di terracotta,la stimolerai con un concime a lento rilascio che abbia un elevato titolo in azoto e bassissimo fosforo del tipo Osmocote 23/5/10 e la terrai al riparo dal sole sino a nuova vegetazione.
Auguri
Roberto
Ciao Federico,se il tuo Friderici cresce così velocemente o è geneticamente modificato o è perchè avete lo stesso nome e quindi potrebbero bastargli solo 20-30 anni per fiorire 😉 .Speriamo che sia femmina!Io mi prenoto per qualche seme.Per quanto riguarda l’horridus,faceva parte di una collezione di piante adulte che ho acquistato circa 10 anni fà.Penso sia molto vecchio,sicuramente centenario.Dal 1976 il Sudafrica ha bandito il commercio di piante che abbiano più di 15 cm di diametro e dallo scorso anno,per alcune specie più rare(Cupidus-Dyerianus-Dolomiticus-Latifrons-Cerinus-Nubimontanus)non più di 7 cm.A tutt’oggi gli altri paesi africani non si sono ancora allineati e questo spiega come oggi ci siano in commercio belle piante appartenenti a specie centroafricane. Comunque nel napoletano(isole incluse) ci sono 2-3 vivai in cui ho visto belle cose ma a prezzi irragionevolmente alti,sebbene anche alcuni esportatori”regolari”sudafricani da cui ho acquistato piante nel recente passato si stiano adeguando.Mi sembra che le regole del forum non permettano di nominarli.Oppure sì?
Saluti.Roberto
Scritto Da – roberto bruno on 14 Dicembre 2008 05:54:37
Certamente il friderici-guilielmi ha più l’andamento di un sopramobile che di una pianta.Il laurentianus è forse il più veloce tra tutti gli encephalartos,come d’inverso le specie xeriche sono tutte un pò più lente.Ti riferisci a piante giovanili o adulte?
Queste sono le foto delle Butie di cui vi ho parlato.
Andata
andante
andante ma non troppo
Nella prima foto potete vedere un patetico tentativo di salvataggio estremo.Avrà anche una micosi ma voglio risparmiarle la polmonite visto che arriva il freddo.Comunque,scherzi a parte,ho visto diverse volte vegetare nuovamente delle palme,e le butie in particolare,dopo danni dell’apice vegetativo.Gli stipiti dell’apice sono solidi quindi non si sa mai…
Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà prendere a cuore il mio dramma.
Saluti
Roberto
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Grazie a tutti!Roberto, puoi inviare una foto della tua “brandegei”?
Eccola
Saluti.Roberto
Ciao Caio,mi hai solleticato nel punto giusto.Gli Encephalartos sono le piante che più mi appassionano e delle quali ho avuto la fortuna di riuscire a trovare in passato diversi esemplari di belle dimensioni.Ti do qualche dato in base a esperienze personali di coltivazione che non sono sempre sovrapponibili a quelli della letteratura o dei vari siti che forniscono informazioni circa la rusticità di una data specie.Le specie elencate da te e da Federico non hanno alcun problema,aggiungerei Nubimontanus e,ad averceli,Cupidus-Dyerianus-Dolomiticus.Il gruppo Altesteini-Natalensis-Senticosus-Lebomboensis-Longifolius-Manikensis reagisce alle gelate con lievi bruciature del tipo”flying colors”.Il gruppo Arenarius-Bubalinus-Sclavoi-Hildebrandtii-Kisambo defolia completamente ma con buone possibilità di recupero alla ripresa vegetativa.Il gruppo Concinnus-Chimanimanensis-Pterogonus-Munchii-Tegulaneus-Villosus-Ferox-Whitelocki non ha alcuna possibilità di sopravvivere a una gelata.Tutto ciò con riferimento a piante di una certa dimensione e in pieno benessere.
Le piante sono nell’ordine:Altesteini-Munchii-Senticosus-Horridus.Spero abbiate apprezzato.
Saluti
quote:
Grazie a tutti!Roberto, puoi inviare una foto della tua “brandegei”?
Certamente,ma come si fà?
Scritto Da – roberto bruno on 11 Dicembre 2008 13:46:09
Ciao Daniele,non penso si tratti di questo.Le palme sono andate benissimo per diversi anni e il fatto che si siano ammalate contemporaneamente penso sia dovuto all’irrigazione eccessiva e direttamente sul tronco che hanno sperimentato da quest’anno per la prima volta.Se ci riesco posto una foto.
Ciao Enzo,ho acquistato diverse palme la scorsa primavera.Per gli appassionati non “specialist”come me ha una lista di specie interessanti,tutte coltivate in pieno campo e quindi certamente adattabili alle nostre regioni meridionali.I prezzi sono molto buoni ma il fattore limitante è che non spedisce.Ho dovuto organizzarmi il trasporto da me e mi è costato un occhio.Per la prossima primavera volevo giocarmi l’occhio che mi è rimasto.
Delle tue monografie apprezzo in particolare l’aspetto riguardante i dati sulle esigenze orticulturali e sulla rusticità di una data specie.Al riguardo volevo raccontare la mia esperienza riguardo la Brahea Brandegei.Ho messo a dimora circa 6 anni fa una piantina poco più che semenzale senza molte aspettative:beh è una pianta che è passata indenne attraverso una bella nevicata,innumerevoli gelate e i cingoli di un bobcat.Ha un bell’aspetto e cresce veloce come una washingtonia.Il vivaio Palmasur di Alicante vende piante di dimensioni ragguardevoli a prezzi davvero accettabili.(se la pubblicità è vietata,chiedo scusa:giuro che non sono un socio in affari)
Ciao Barbara,io vivo non molto lontano da te e dopo aver immolato diverse Ravenaea ho capito che l’unico modo per poterle coltivare alle nostre latitudini è in un bel vaso di terracotta che oggi sta qua e domani sta là.Eppoi un altro consiglio come già suggeritoti dagli esperti del forum:se una pianta cresce bene nel giardino accanto andrà bene anche da te,ma bastano pochi km per avere oscillazioni di temperature anche considerevoli.Io vivo a 5 km dal mare e da me le temperature minime invernali sono mediamente 3-4 C° inferiori a quelle della costa.Se la trovi,prova la Glauca:è ugualmente bella e forse un pò più rustica.