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Ha già detto tutto Lilio:crescita lenta,rusticità poca(defolia completamente a -1)
Probabilmente anche la Jubaea della foto non c’è più.Non ne vedo la chioma quando ci passo davanti e non credo sia solo un problema di miopia.
@ Pisellino:ha il tronco un pò diverso,le foglie un pò diverse e i datteri un pò diversi.Ti sarai accorto che la tassonomia non è il mio forte.
Encephalartos horridus
Strobilo maschile e nuove foglie contemporaneamente.
Strobilo maschile diviso,mai visto niente di simile.
Ciao Sergio,belle palme.Ho anch’io una Decora in età matura e una ancora no.Lo scorso anno è fiorita contemporaneamente anche una Australis che ha prodotto poche decine di semi che non ho raccolto.Ques’ultima si comporta come la Decora? In tal caso è possibile che quei semi fossero ibridi?
saluti
quote:
si , per alcune specie c’è un divieto totale altre solo sopra i 7cm
Nel maggio scorso le autorità sudafricane hanno bloccato pro tempore la commercializzazione interna e internazionale di zamiacee acquisite dopo tale data in attesa di una nuova e più restrittiva regolamentazione.Il divieto non è però retroattivo e quindi le piante detenute legalmente a tale data possono essere commercializzate secondo la normativa vigente:piante di non più di 15 cm di diam. di cauda per tutte le specie(nessuna esclusa) e di non più di 7 cm di cauda per Caffer,Humilis,Ngoyanus,Cupidus e Cerinus.Circa poi il generico”piccolo quantitativo”di piante in app.I del cites che possono essere importate a fini non commerciali è ora fissato a cinque piante,di specie e dimensione non specificate.Comunque chi volesse avventurarsi in un acquisto di piante extracomunitarie,sappia che agli uffici doganali e fitosanitari aeroportuali di Milano ci sono dei furfanti che troveranno qualsiasi appiglio per non consegnarvi le piante,specie quando sono accompagnate da fatture d’acquisto di centinaia o,come nel mio caso,migliaia di euri.Vi consiglio di affidarvi a spedizionieri doganali che curano la pratica fin dal’inizio e sono molto”ammanicati” in dogana.Avrete certamente le piante a casa con solo una accettabile commissione in più.Ecco perchè il consiglio di Lilio è da seguire.In fondo con il paesano della Merkel basta essere chiari sulla qualità della pianta che si intende acquistare.Io da lui ho avuto un bel pò di pacchi,intesi come bidoni,ma non avrei mai potuto avere se non grazie a lui un Cupidus di quasi 20 cm di cauda che mi è stato venduto come Nubimontanus.
quote:
Se posso intromettermi, la differenza più evidente con la specie è la parte terminale della foglia che non è “reclinata” come dovrebbe (nella specie l’estremità punta diritto al suolo).Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Le tue intromissioni sono sempre gradite.L’aspetto della mia Reclinata che più mi fa pensare sia molto vicina a una pianta pura è il fatto che le pinnule sono tutte,ma veramente tutte su un piano e molto ravvicinate tra loro.Proviene dal cento Africa dove non credo abbia molte possibilità di ibridarsi con altre Phoenix.E’a dimora da due anni e pertanto solo i getti basali hanno iniziato a prendere vigoria,mentre il tronco principale ancora stenta.Tra l’altro le foglie vengono descritte come “gentilmente arcuate”mentre “reclinata” fa riferimento all’atteggiamento dei tronchi e non delle foglie(R.Lee Riffle”Encyclopedya of cultivated palms”/S.Quercellini “Il genere Phoenix”)Infine anche cercando foto di Reclinate sul web è molto frequente vedere piante con chioma non sempre ricadente,come ad esempio quelle all’orto botanico di Sidney
http://www.pacsoa.org.au/palms/Phoenix/reclinata.html.
Altre intromissioni sono gradite
quote:
Le reclinata in circolazione sono per la maggior parte ibride, oserei dire tutte 🙂
Ma proprio tutte tutte?Dimmi che ne pensi di questa.
Forse potrebbe interessare una foto attuale della mia Brandegei dopo quattro anni.Tra le doti di questa specie c’è certamente il fatto che in pratica vegeta anche d’inverno.
Potrebbe interessare a qualcuno la riapertura al pubblico del giardino dopo circa due anni di completo abbandono.Le palme fotografate da Osvaldo sono quasi tutte vive e vegete,comprese Neodypsis Decaryi,Ravanaea e Caryota Mitis.Non ci sono più la Jubaea e la Bismarckia,probabilmente a causa del Rhyncophorus ferrugineus,ma ahimè anche diverse cicadacee,certamente a causa dell Homo Sapiens 😡
Grazie a Pietro e Angelo per i suggerimenti.Vorrei però chiedere ad entrambi se c’è una formula per calcolare l’esatta quantità di principio attivo da utilizzare e se questa varia a seconda che il trattamento sia profilattico o terapeutico.E ancora come varia la quantità da utilizzare a seconda che si adoperi la formulazione pronta o a lento rilascio.E infine,sempre parlando di profilassi,è sufficiente un solo trattamento?
Ciao Mau,leggiti questo articolo,mi sa che si tratta proprio della tua pestifera farfallina.
http://www.pacsoa.org.au/cycads/Articles/blue_butterfly.html
Cono femminile maturo:
Dwarf form
(foto di me)
Per rimanere in tema,uno strobilo maschile.
Ciao Mmarcellus,intendi Bari di Puglia?10 B?vabbè che il clima sta cambiando ma per ora più di un 8B non puoi aspirare.Il tedesco famoso(più per i suoi pacchi)è quello di rarecycads.com.comunque per una encephalartos appariscente basta che a una normale le metti tacchi 12 e gonna corta.
La maggior parte delle cicadee gradisce concimazioni ricche in azoto a lenta cessione.Io utilizzo l’Osmocote top dress della Scotts nella formula N/P/K 23-5-10 a durata 2/3 mesi da Marzo a Luglio e il 22-5-6 della durata di 5/6 mesi a fine estate.Ma non ti aspettare miracoli,specie per le due specie di cui parli,notoriamente lentine.Ultimamente ho letto di notevole beneficio dall’inoculazione nel terreno di
Mycorrizae,funghi simbionti presenti nelle radici coralloidi delle cicadee che migliorano la captazione del fosforo e l’utilizzazione dell’acqua nell’apparato radicale che si traduce in una migliore fissazione dell’azoto da parte dei cianobatteri.Sono in commercio in forma liquida e ampiamente utilizzate nelle colture bonsai.Va certamente bene anche il sangue di bue il quale,in quanto concime organico,può essere dato in qualsiasi periodo dell’anno dal momento che l’azoto che contiene è utilizzato solo dopo sua trasformazione.ma c’è una cosa che devi fare se veramente vuoi fare crescere meglio le tue piante ed è evitargli il freddo invernale.Una cicadea sottoposta a stress termico,specie se non rustica, molto facilmente salta uno o più cicli vegetativi.Di contro ho notizie che un coltivatore di cicadee in Costarica ottiene facilmente in alcune specie anche tre vegetazioni nell’arco dell’anno.
Dipende a quali inverni ti riferisci.La lista del link di Federico è davvero molto ottimistica e comunque è dettata da motivi commerciali:2/3 di quelle piante defungono a -3C°.
Dai un’occhiata a questo sito che mi sembra molto più attendibile
http://ct.4t.com/crdb/crdbcycs.html
Diciamo che di anni ne hanno molti di più e che sì,certamente sono da habitat.Tutto vero quello che dice Mau ma è anche vero che la specie in questione non è minimamente minacciata data l’enorme estensione del territorio in cui cresce e lo scarso appeal ornamentale,che la protegge da quei prelievi che rendono vulnerabile una specie.Risulterebbe poi abbastanza difficile spiegare alla gente del posto che sono piante protette e che non possono essere raccolte,quando per poche decine di dollari da quelle parti si abbatte un rinoceronte o un elefante.Augù,ma se tu chiedi di procurarti qualche piantina e quelli ti portano piante di un metro di tronco che fai,le butti via?
Per i tanti fan del Cocos Nucifera(me escluso),una forma strana fotografata in Ghana
Maurizio le tue piante sono Cycas,non Lepidozamie.Dalle foto si vede che le pinnule hanno una evidente nervatura centrale che è assente nella Lepidozamia.Verosimilmente potrebbero essere delle Rumphii,endemiche dello Sri Lanka.
In piena terra da sette anni e non era neanche tanto piccola.Nessun problema a -5 come a + 40.Lentezza estenuante…
Federico e Giuseppe,quasi certamente il problema delle vostre piante non è nutrizionale bensì una clorosi.
La Debaoensis e probabilmente anche la Petraea sono cycas molto sensibili ai cloruri presenti nelle acque da acquedotto.Il problema è ingigantito se le piante hanno intensa esposizione solare.Le mie Debaoensis hanno lo stesso problema.
Un metodo economico per abbassare i cloruri nell’acqua è lasciarla decantare un giorno in un contenitore prima di utilizzarla.
Auguri per le tue Debao Maurizio.Il clima di quelle parti è ideale per questa specie.Sono piante acauli ma molto veloci.A cinque anni di età producono già foglie di due metri.
E’ un Lehmanni.Nel Priceps le pinnule apicali si sovrappongono mentre nella tua pianta si vede chiaramente che sono ben distanziate tra loro.Vedrai che difficilmente supererà i 2 m. di tronco 🙂 .
Circa il caffè,non è un granchè come concime.L’azoto che contiene può essere utilizzato dalla pianta solo dopo essere stato decomposto nel terreno.Sembra invece che la caffeina sia un buon rimedio contro la cocciniglia,ma ad alte dosi.
@ Caio : Con copia del Cites e fattura d’acquisto dovresti essere in regola.Dico dovresti perchè la normativa Cites,che è uguale in tutti i paesi dell’Unione,obbliga i commercianti di cicadee alla tenuta di un registro di carico-scarico delle piante in appendice 1 per avere controllo della movimentazione delle stesse.Per chiarire:il venditore,senza il registro e senza emettere dichiarazione di vendita, potrebbe utilizzare un certificato cites per un numero di piante illimitato,fornendo lo stesso anche per piante importate in modo illecito.Ma questo è un problema suo,tu non hai l’obbligo di avere la dichiarazione di vendita come invece ce l’ha lui di rilasciarla.
@ Feeddee :se ti fornisce una pianta diversa dalla specie indicata nel certificato compie ovviamente un illecito,ti sarà però difficile dimostrare le tue ragioni perchè gli”esperti”della Forestale a malapena distinguono un Horidus da un carciofo.La storia poi delle piante senza certificazione perchè precedenti alla normativa fa ridere non poco.Intanto perchè la regolamentazione è datata 1976 e pertanto le piante in questione dovrebbero essere ultra trentennali e quindi grandi.E poi nel 2000 ci fu una sanatoria che permetteva di regolarizzare tutte le piante e animali detenute a quella data anche senza regolare documentazione.Dopo tale data piante e animali detenuti senza certificazione sono illegali
Anche se i semi sono prodotti da piante intracomunitarie,devono avere regolare certificazione Cites.La commercializzazione delle piante nate da detti semi deve essere accompagnata da “Dichiarazione di vendita ai fini Cites” e fattura rilasciate dal venditore all’acquirente,senza le quali le piantine possono essere confiscate e il possessore denunciato penalmente.
Questa è una pianta di una collezione privata di casa nostra da me fotografata poco tempo fà,e ho il fondatissimo sospetto che sia un Hirsutus.E il proprietario non immagina lontanamente cosa si ritrova.Ha circa trenta anni e quindi non sembra neanche a crescita tanto lenta.Ciò prova come in epoca pre cites venivano commercializzate piante ancora neanche descritte e certamente nelle collezioni private sparse per il mondo ci saranno moltissime piante di questa specie.
quote:
pare non ami il sole diretto alla base
Per me semplicemente non ama vivere.Provati esemplari adulti in tutte le salse,ma hanno campato quanto un gatto sulla Cassia.Non ho esperienza di queste nuove Dypsis,hanno nomi troppo complicati per i miei gusti.
Certo che sti asiatici devono essere messi proprio male!Come se non bastassero i corni di rinoceronte e le pinne di squalo.Prepariamoci all’estinzione pure della Lodoicea.Ma dico io,in tempo di Viagra e Cialis questi danno ancora retta agli stregoni?!
quote:
ma per far sì che possa radicare, non si potrebbe creare una specie di effetto serra? o in terra sarebbe inutile e converrebbe in vaso?
Se hai intenzione di coltivarla in piena terra lasciala dov’è.Certamente ci metterà più tempo a sviluppare un apparato radicale decente di quanto ci metterebbe se la tenessi in vaso e al caldo,ma gli risparmierai l’inevitabile trauma alle radici nel momento in cui la svaserai.Una pianta così grande certamente non è stata coltivata in vaso(lo testimonia la mancanza di radici)ma con una cauda così grande può avere energia sufficiente a produrre foglie ma non tanta da poterle mantenere vitali.Se poi come hai detto,vengono via con una leggera trazione,allora è come se la pianta se ne vuole liberare.Inoltre se gliele lasci tutte,sprecherà parte delle risorse a mantenere il fogliame a scapito della radicazione.Ti consiglio di lasciargliene il minimo indispensabile,o comunque quelle che ti sembrano più vitali,che potrai utilizzare per la concimazione fogliare,visto che quella radicale è inutile e annaffia poco o nulla.Non ti aspettare nuove foglie per due o tre anni,anzi è possibile che faccia un cono(lo fanno spesso le cicadee in risposta a uno stress).Comunque il tedesco è il massimo esperto europeo di piante senza radici,le sue infatti raramente ne hanno!