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Nella mia zona, le serate invernali sono sempre abbastanza fresche. Le potrei collocare sotto dei pini molto alti.
Conosci qualche venditore? In caso contattami privatamente 🙂
Ad esempio, l’attalea dubbia si trova in giro presso venditori on-line?
Grazie 😀
Qualche sopravvissuta degna di menzione??
Ci credo che i semi sono introvabili 😡
Interpretando forse in maniera arbitraria un desiderio comune a molti membri del forum, prima o poi ci piacerebbe conoscere la reazione di tutte le tue palme ai famosissimi -7°C, magari con una lista riportante decessi o sopravvivenze insperate e miracolose (wallichia). Anche perchè questi dati potrebbero rivelarsi molto utili 😀
Ovviamente quando e se avrai tempo… 😛
La zona di diffusione di questa specie qual è??
forse, prima o poi, qualche impavido vivaista metterà a disposizione nel proprio listino i semi di questa pianta oppure…potremmo fare una bella spedizione in Irlanda 😉
Sergio, ma quindi la tua wallichia è riuscita a sopravvivere ai fatidici -7°C dicembrini??
Forse però entra in produzione a 5-6 anni dalla semina nelle zone di origine o particolarmente vocate alla sua coltivazione. Secondo me qui ci mette un po’ di più…
Vado OT, ma questa è un’immagine troppo divertente per non essere pubblicata…
In primo pianto troviamo l’ascidio maturo di una nepenthes lowii con un simpatico toporagno intento a soddisfare un bisogno impellente 😛
Questa carnivora sfrutta le secrezioni zuccherine e fortemente lassative prodotte e depositate sul bordo esterno dei suoi ascidi per attirare topi e uccelli, i quali, cibandosene e avvertendo un’immediata sensazione di pesantezza allo stomaco, depongono i loro escrementi, a mo’ di water, all’interno dell’ascidio. Credo sia una delle più evidenti forme di evoluzione dei meccanismi naturali: la nepenthes riesce a ricavare nutrimento (gli escrementi) sfoderando le armi di cui è stata dotata dalla natura stessa.
Stupendo 😀
Scritto Da – rafa_nada on 02 Dicembre 2012 00:34:03
Scritto Da – rafa_nada on 02 Dicembre 2012 00:34:54
Drosera capensis e dionaea “big mouth” ce le ho…non sono poi così mostruose!!! Non ho mai visto invece ascidi di nepenthes dalle dimensioni tanto considerevoli 😮
Ciao Marcello,
allora: per quanto riguarda la plumeria, io so che in inverno le innaffiature andrebbero quasi del tutto sospese poichè la pianta potrebbe andare facilmente incontro, a causa dell’abbassamento delle temperature, a marciume radicale.
Per quanto riguarda il black sapote posso dirti che sì, fruttificherebbe anche se non innestato, ma molto tardi anche perchè non vivendo nel suo habitat i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente. Inoltre, i frutti di piante non innestate presenta una certa variabilità per quanto riguarda la qualità e la pezzatura dei frutti (potrebbe produrre frutti piccoli e immangiabili ad esempio). Inoltre, da pareri generali, parrebbe che il gusto di frutti provenienti da alberi innestati, qui in Sicilia, sia assolutamente non entusiasmante.
Dubito che tu lo possa collocare in piena terra. Credo che abbia quanche possibilità in limitate zone costiere della sicilia (a Milazzo fruttifica).
Nel complesso la trovo una pianta delicata: una, non innestata, mi è morta a mare, in balcone, con temperature che sicuramente non hanno neanche raggiunto lo 0; l’altra, presa in estate e travasata, ora si trova in veranda ma i rami si stanno necrotizzando e credo che andrà incontro alla stessa sorte funesta della prima.
Spero di non aver detto castronerie e di averti aiutato
😀
Grazie Sergio,
quindi tra la disticha e la densiflora non è riscontrabile un diverso comportamento nei confronti della nostra stagione invernale?
Mi sa che qui sarebbe spacciata, ma potrei tentare 🙂
è inquietantissima…la vedrei in un certo tipo di composizione floreale 😮
secondo me è il terreno suo…ma guarda un po’ coltiva pure le yuccaaaaaa!!!!!! Non gli mancheranno però nell’elenco delle coltivazioni le piante carnivore (eh eh fede, questo sarebbe inammissibile da parte tua 😛 ?! Fede, ovviamente scherzo, è che mi stupisce come il mondo delle piante sembra, nel tuo caso, non avere segreti 😀
avrei da fare la stessa richiesta 😀
tu che risultati hai ottenuto con questa palma a Palermo? Anche se essi non potranno essere minimamente comparabili con quelli ottenuti a Ragusa…ma sono giusto un pelino curioso 😀
Ma adesso che temperature esterne hai?
Che temperature hai dentro?!
Ciao!!!! Benvenuto e complimenti per la pianta 😉
Non sono un esperto ma azzardo un’ipotesi: hai controllato se il terriccio è troppo zuppo?!
Ok ma mi servirebbe una lista orientativa: vorrei escludere quelle che al 99% potrebbero morirmi.
Dove siete riusciti a procurarvi queste specie?! ecco..vorrei sapere se avete un fornitore di fiducia 😀
Ma reggeranno mai l’umidità queste varietà ? 😡
in effetti…forse solo la howea (ho in mente un posto molto riparato dove sistemarla e poi potrei anche coprirla).
fede scusa, c’è ancora qualche genere di pianta a te sconosciuto?! 😛
io il mare ce l’ho a 30 km 😡
Un vivaista molto noto di Milazzo aveva l’ultimo esemplare a luglio, visto da me di persona (esemplare abbastanza grande).
Ma che temperatura minima hai registrato? C’è stata molta umidità e neve? E la Orinoco dovrebbe essere una delle varietà di banano a frutto edule più resistenti…
P.S.: da notare, Augusto, come invece la monstera si è ripresa benissimo 😀
Concordo con Augusto…non ha decisamente una bella cera!!
Per quanto può valere la mia opinione, potrebbe non avere raggiunto una maturità tale da fiorire.