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Il longan in Sicilia fruttifica (Max69 del forum ne ha due esemplari fruttificanti non innestati)…
So che nelle zone di Milazzo fruttifica…
E anche il longan (ma non ho capito se è più rustico del litchi o no)…
Il problema è che gli esemplari particolarmente delicati crescono solo con temperature ben superiori allo zero e non COSTANTEMENTE di poco superiori…
La sopravvivenza di una palme in quello che non è il suo habitat è determinata da una pluralità di fattori: l’umidità dell’aria e del terreno, il drenaggio del terreno (più è elevato, più aumentano le possibilità di sopravvivenza), il perdurare della minima assoluta, le massime raggiunte di giorno, ecc…
Ora: Ptycosperma tollera -2°C se di breve durata e se seguiti da massime ben superiori.
Qui in Italia questa differenza così importante, in termini di valori, tra massime e minime, spesso, non si ha.
Ad esempio, quando a Ragusa si registrano -2°C verso le 6, possibilmente alle 13 non farà molto più caldo e quindi ci saranno 6°C.
Quello che uccide le palme è il freddo prolungato, non le sporadiche gelate cui seguono temperature decisamente più alte.
Enzo, se è qualcosa che può interessare anche me manda 😉
Poi è da ricordare che, in inverno, il litchi gradisce temperature fredde intorno ai 5°C ai fini della fruttificazione…
Sabal uresana e bermudana credo tu possa coltivarli tranquillamente senza coprirli in inverno (poi dipende dalle dimensioni della pianta). Il mauritiiformis è il più delicato, per cui farei esprimere in merito gli esperti del forum.
Riguardo ai sabal credo che la serra mobile non sia necessaria, per piante delicate come, ad esempio, le Archontophoenix (in riferimento alle tue condizioni climatiche), credo possa risultare molto utile soprattutto nella fase iniziale di acclimatazione…
Bisogna vedere se vorrai coprirle in inverno a vita o solo per i primi anni in piena terra…
sìsì, gli sono morte anche la tuckeri e la maxima se non erro…
Ancora non credo…mi informerò in questi giorni 😀
Come sostiene anche Augusto, molti fattori influiscono sulla sopravvivenza o meno di una pianta. Una persona che conosco ha un litchi a Milo (paese alle pendici dell’Etna), in piena terra in uno dei punti più esposti e senza alcuna protezione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Milo_(Italia)
Da precisare che lui ha un terreno DRENANTISSIMO. La pianta in questione vive senza problemi, in inverno di certo non gode…ma vive!!!!
infatti…troppo bassa!!! Pensa che in quell’occasione sono morte TUTTE le archontophoenix alexandrae, la myolensis, la purpurea e parecchie cunninghamiana (non tutte)…
I Sabal sono parecchio resistenti al freddo, ma credo che non amino particolarmente elevati tassi di umidità.
Non è un genere che mi piace molto ma le specie che trovo più interessanti sono: uresana, bermudana, mauritiiformis (il più delicato).
Le palme della tua lista da “beccariophoenix” in poi sono tutte da escludere (alcune stentano anche nelle zone costiere più miti della Sicilia)….
La chambeyronia di Sabaudia è morta nel dicembre del 2010, dopo -7°C (di breve durata)…
Ah ma allora vuoi ricreare l’Eden???? 😉
A me lo spazio non manca ma la mia è una zona ventosa….
verooooooooooo non avevo pensato a questa possibilità O.O mmm…ma sai che quasi quasi una serra la realizzo anche io?! 😀
In effetti in serra il vento non le rovina e stanno benissimo (ricreando il loro habitat d’origine)…
Però a me piacciono le piante in piena terra 😀
Anche a me piacerebbe costruire una serra, ma credo che le piante in piena terra, ove possibile, diano il massimo di se’!!!!
Su questo concordo…
Io so ad esempio che a Ragusa la minima più bassa mai registrata fu di -4°C nel 1959. Da quell’anno le minime assolute non scendono sotto i 3°C (anch’essi rari e di breve durata)….
sì, però se non fosse arrivata quell’ondata di freddo eccezionale ce l’avrebbe fatta…
In questa discussione Sergio ha indicato le specie che hanno resistito a quei fatidici -7°C…
La palma in questione mi risulta che sia morta durante l’ondata di gelo storica del dicembre 2010…
Qui ci sono le foto dell’esemplare di Sergio…
io non escluderei neanche la chambeyronia perchè Sergio l’ha coltivata a Sabaudia per parecchi anni con successo (in un punto riparato). Il suo esemplare è sopravvissuto a punte di -3°C….
sicuramente il frutto potrà essere candito…
Hai ragione, ma forse perchè hanno il tronco troppo piccolo O.O
Il punteruolo, se ha particolarmente fame, attacca qualunque genere o specie di palme (correggetemi se sbaglio).
Non so se attacca le beccariophoenix perchè non mi risulta che in Italia ci siano esemplari di dimensioni tanto significative da essere oggetto di attacchi…
Ma figurati 😉
quote:
Ciao Alberto, scusa ma non ho capito cos intendi dire con“ma per quel che costa non si poteva con l’acclimatazione !!!! “
Comunque l’ho pagata 20 euro circa piu spedizione, direi poco.
Ho appena costatato che tutte le gemme apicali se tirate vengono via come niente. ad esclusione di uno dei tanti getti laterali alla base. Ecco perchè il colore, eppur non c è odore di marcio. 👿 chissa se riesce a recuperare.
Non sono ASSOLUTAMENTE un esperto del settore, ma un novellino 😀 So però che le piante che ricevono luce filtrata e, quindi, vivono in semi – ombra, vanno abituate gradualmente all’esposizione diretta ai raggi solari (poi dipende anche dai generi e dalle specie di palme che si coltivano….
Forse l’ ingiallimento è causato da questa brusca esposizione al sole e da fattori di stress da trasporto…
Avrà bisogno di tempo per adattarsi alla nuove condizioni 🙂
Forse se indichi come la coltivi (terriccio, esposizione, innaffiature, ecc…) puoi fornirci un quadro generale funzionale alla risoluzione del problema 😀
la solanacea con fiori gialli e vellutati potrebbe essere solandra maxima…