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Ciao Paolo, non si vede da imageshack?
L’ho vista a Cipressa, in una zona molto riparata. Non so se ti ricordi di me, ero venuto tre anni fa nel tuo uliveto e mi avevi dato un’erythrina e una guava. Eravamo in due,io e una ragazza di Albenga!
ho fatto la foto alla pianta in questione. So che sarà stato chiesto mille volte, ma come faccio l’upload di una foto?
1. Le minime assolute sono più importanti delle minime medie, fermo restando che le minime medie devono essere comunque molto miti
2. Non è che ci siano esattamente “piantagioni” di arance sul lago maggiore, semplicemente c’è qualche appassionato che ha qualche pianta
3. L’arancio in realtà è meno delicato del limone. Ho fatto questa esperienza sul lago di Garda, dove le arance sopravvivono benissimo e senza protezioni, mentre i limoni sono più problematici
4. Il dato di Malcesine lo hai letto su Wikipedia, ma è un dato probabilmente sbagliato o senza una lunga statistica. Per darti qualche numero, ho appena comprato un libro “Atlante dei climi e microclimi di Lombardia”, in cui sono riportate anche le T medie di zone lacustri. Come T min medie (Gennaio), nel periodo 2004-2010 (breve per considerazioni globali), si è visto che le zone più miti erano:
1. Gardone Riviera
2. Lago Maggiore centrale, Garda bresciano (Salò, Manerba…), Milano centro
3. altre zone di lago
Ciao Virsing,
io in realtà sono orginario del lago di Garda, per cui conosco bene sia il lago di Garda, sia il Maggiore.
I climi si possono riassumere così:
Più mite in termini di temperature minime medie il Garda (soprattutto tra Gardone e Limone), più mite in termini di temperature minime assolute il Maggiore.
Il lago Maggiore, infatti non è esposto direttamente ai venti orientali invernali, che sono quelli maggiormente responsabili di temperature talora molto basse sul Garda. C’è da dire, inoltre, che soprattutto il basso Garda è fortissimamente influenzato dalle brezze, tanto che se a Desenzano c’è il sole, a Rivoltella c’è la brina e a Peschiera la galaverna.
Le minime invernali medie del lago Maggiore sono cmq relativamente elevate nella zona centrale e settentrionale, tra Pallanza e Brissago. Io ho una casa sulla sponda lombarda, a Caldè (frazione di Castelveccana), dove c’è una rocca che ripara moltissimo da venti settentrionali. Ai piedi della rocca, nei giardini vicino al mio ci sono alcuni appassionati che hanno messo in terra diversi agrumi, soprattutto arance e limoni. C’è anche un bellissimo kumquat che avrà almeno 70-80 anni.
Purtroppo la sponda lombarda del lago non è molto valorizzata in termini di colture di piante esotiche.
Proverò ad andare a vedere, magari non li ho mai visti io ma ci sono A questo punto però ci vorrei provare pure io nel mio cortile. Io ho un cortiletto molto riparato dove mi cresce e fruttifica un arancio dolce che non vede il sole da settembre a marzo. Il problema è: dove cappero lo trovo un Banano Comune di Sicilia al nord?
Scritto Da – pungolo del sole on 26 Settembre 2011 13:02:50
Il punto è che a Cannero ci vado molto spesso, ma i “comune di Sicilia” non li ho mai visti!!! A Cannero ci sono moltissimi agrumi, piante esotiche, bouganville…ma comune di Sicilia non li ho mai visti proprio!
Banani con caschi ben sviluppati sul lago Maggiore? Dubito onestamente. Probabilmente era un collage di qualche immagine che desse l’impressione di banani sul lungolago.
Io ho una casa sul lago Maggiore e gli unici banani che ho visto sono i Basjoo (che fruttificano regolarmente).
L’oasi climatica a cui si faceva riferimento, probabilmente era la zona di Cannero Riviera, nota per una piccola produzione locale di agrumi che, peraltro, crescono bene in tutto il medio lago
ehh lo so. Ma una qualche idea sul tipo di piante? Sembrava un mango, ma direi di no
Il giardino delle isole di Brissago è effettivamente molto bello. Onestamente non lo ritengo bello come quello dell’isola madre, forse più per la posizione meno pittoresca di quest’isola rispetto all’isola madre.
Comunque è un giardino assolutamente bellissimo e incredibile come collezione di piante a quella latitudine
Arancio dolce o amaro? L’arancio amaro è molto resistente e, rispetto a piante come per esempio le Phoenix, è molto più resistente a condizioni di umidità persistenti
E’ un pò off-topic, ma lo chiedo ugualmente:
sul lago di Lugano ci sono anche oleandri spontanei? Capperi? Sul lago di Garda sono molto frequenti sia gli uni sia gli altri, mentre sul lago Maggiore mi è capitato di vedere alcuni oleandri spontanei
Accidenti!!! Non sapevo si fosse inselvatichita questo tipo di opuntia anche sul lago di lugano e sul maggiore.
Per quanto riguarda la maturazione del mio arancio dolce, credo sia un problema solo della mia pianta. E’ esposta a nord-est e questo fa sì che il terreno sia molto umido. E lo è per 5 mesi l’anno. Vedo gli agrumi dei miei vicini di casa, esposti al sole, che invece hanno frutti molto più polposi.
Sul lago maggiore ho un arancio dolce e un limone. L’arancio dolce è in completa ombra da novembre a febbraio, ma nonostante tutto riesce a fruttificare. La maturazione tuttavia non è ottimale.
Il limone l’ho appena preso, per cui devo ancora vedere come si comporterà.
A Desenzano ho esperienza con Kumquat e clementina e fanno frutti deliziosi. Credo che sia un clima davvero ideale per questo tipo di agrumi.
Avevo un limone che però è morto dopo l’ondata di gelo dell’anno scorso, insieme a delle aloe vera che ormai avevano raggiunto dimensioni notevoli.
Tra le grasse, a Desenzano, ho una piccola rarità, che è opuntia engelmannii, cresce spontanea sulla Rocca di Manerba, a 10 km da qui, ma non l’ho mai vista altrove, nè al mare. E’ molto resistente all’umidità.
Io ho esperienza di agrumi su due laghi:
-Garda: Desenzano del Garda
-Maggiore: Caldè, sponda lombarda
A Desenzano le temperature minime assolute sono più basse rispetto a Caldè. Tuttavie le massime sono più alte. Ho notato che questo clima comporta il fatto che sul Garda si ha un rischio di mortalità di agrumi delicati (limoni) più alto rispetto al lago Maggiore, tuttavia se sopravvivono all’inverno, la maturazione è molto migliore, proprio per via delle massime più alte.
Il discorso vale ovviamente per le due zone dei due laghi considerati, cambiano di molto se ci si sposta in zone diverse.
La Jubea cresce magnificamente sui laghi lombardi. Un clima ideale credo che sia proprio quello del lago Maggiore, dove cresce con una certa facilità.
Trovo che questa sia una palma splendida, sottovalutata rispetto alle varie del genere phoenix
Anche sul Garda (parlo di Desenzano) la situazione è critica:
Diverse Phoenix Canariensis sono con le foglie secche, mentre le washingtonia sono messe molto meglio. Nessun danno per le butie.
Per quanto riguarda gli agrumi, i limoni versano in condizioni critiche, mentre arance e mandarini non hanno praticamente subito danni.
Le mie aloe vera sono morte tutte per la prima volta in 8 anni che le coltivo. Altre piante grasse come Agavi e fichi d’india non hanno avuto problemi.
Bouganvilee: incredibilmente pensavo sarebbero morte tutte e invece, soprattutto le più robuste, stanno già gettando le nuove foglie.
Mimose: alcune sono morte, ma la maggior parte ha resistito
Eucalipti: metà sono morti
In definitiva mi sarei aspettato più resistenza da parte delle Phoenix, considerato che la minima assoluta è stata di -5/-6. Forse il perdurare del gelo, oppure la nevicata tardiva di marzo
concordo con Costiero circa l’annata che arriva e crea danni. Quest’anno per esempio sono morti quei ficus elastica che sopravvivevano all’aperto (in condizioni cmq riparate, contro muri).
Circa le piante notate sul Garda…c’è un pò di tutto. Purtroppo non ho possibilità di andare spesso nella zona di Gargnano/Limone dove, anche per questioni di tradizione, c’è la maggior parte di piante esotiche.
Riporto questo splendido reportage dal sito del centrometeolombardo, in cui si illustra con numeri e mappe molto esplicative, cosa si intende quando si parla di microclimi in lombardia..
http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?contentid=4039&ContentType=Articoli
interessante…non ne avevo notati di limoni a Rimini. Ma rimangono in piena terra? senza protezioni invernali?
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La scorsa estate a San Mauro Mare sulla riviera Romagnola a una manciata di Km da Cesenatico praticamente in spiaggia svettava alta, circa 4 metri, una W. Robusta, non credo che la coprano ci vorrebbe un telone da circo. C’erano anche molte Phoenix. A qualche centinaio di metri in un Hotel credo già a Savignano Mare ho visto 10 Butie di almeno 2 metri e mezzo, anche queste non credo che le coprano. Le minime di questo tratto di costa devono essere sicuramente migliori del basso Garda altrimenti addio W. Robusta. Se qualcuno abita in zona può riferire.Giovanni
mah..dubito, anche a Desenzano (che è costa sud-ovest) ci sono parecchie Washingtonia e Phoenix…che però sono relativamente rustiche. Da noi ci sono anche agrumi e bouganvillee, lì ci sono?
Secondo me no. L’inverno del Garda (come quello degli altri laghi del nord) è più mite della costa romagnola.
Anche perchè sul Garda bisogna fare notevoli distinguo..sulla costa ovest prosperano limoni e bouganville senza protezioni, si può dire lo stesso della costa romagnola?
Probabilmente le zone più miti della costa romagnola hanno avuto un inverno più mite delle zone più fredde delle coste gardesane.
🙂 🙂
Sicuro…le brezze sono molto importanti. Comunque tieni conto che la costa tra Colombare e Garda è probabilmente la più fredda, soprattutto a causa della minore frequenza e intensità delle brezze.
A Desenzano, per esempio, molto spesso intorno alle 23 si osserva un aumento della temperatura, proprio a causa delle brezze
Arcontophoenix direi che non ce ne sono sul Garda…ma credo che il problema sia che nessuno prova a piantarle…piacerebbe sapere anche a me se ce la farebbero..
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La stazione meteo di Termoli per esempio, quella che si vede in tempo reale sul televideo, che se non sbaglio è gestita dall’AM/ENAV, rileva le temperature a 15 metri su di una torre in mezzo al mare.
Ciao Emanuele,
da quel che mi risulta la stazione dell’AM di Termoli misura la temperatura dell’aria a 2 m e la velocità del vento a 10 m (come da direttive internazionali), ha anche una “dipendenza” a mare che misura parametri marini (moto ondoso ecc.) finalizzati all’assistenza della navigazione in mare.Poi perchè trovi strano che le stazioni di Catania siano in località extraurbane, ritieni che ai fini dello studio del clima siano importanti i dati presi nella bolla di calore cittadina, rispetto a quelli indisturbati? Ed ai fini agricoli, ritieni di scarsa importanza lo studio climatico di una zona a vasta vocazione agricola che ogni tanto sperimenta gelate che arrecano gravissimi danni, rispetto al microclima che si ha nella villetta dietro casa di Via Etnea?
Per quel che riguarda i dati di Firenze che spesso vengono tirati in ballo, con “fantasmagorico” intendi che erano fasulli? E anche qui, ritieni che da un punto di vista climatico ed agronomico siano più significativi i dati presi nella bolla di calore cittadina, rispetto a quelli extraurbani? Ed infine per ritornare un attimo all’oggetto della discussione, volendo costruire una mappa a larga scala delle zone USDA, cosa dovrei prendere in considerazione per la temperatura, quella rilevata nel balcone cittadino al quinto piano ed esposto a sud, dove da 18 anni vivono (in vaso), per fare qualche nome, Hyophorbe verschaffeltii e lagenicaulis, Latania loddigesii e verschaffeltii, Ptychosperma elegans, o quella del giardino in zona appena periferica dove le stesse specie, più volte tentate, sono sempre morte?– Pungolo del sole,
Io la canna fumaria la vedo, come vedo la torre; riguardo alle “offese”, ti prego di rileggere ciò che ho scritto. Infine riguardo alla uniformità dei dati misurati dalle stazioni, spero non sia così. Le uniche statistiche riportate, se non è un errore di stampa, dicono che vi sono in quella ignota località, 71 giorni con temperature minime inferiori o uguali a zero tra ottobre e marzo inclusi, se puoi chiarirmi il mistero di questa stazione, te ne sarò grato.
PS: conosco benissimo il clima del Garda e degli altri laghi, come quello della riviera (di ponente) ligure e sulla cui estrema mitezza, nei confronti dei territori circostanti, credo che nessuno abbia mai dubitato.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Prendo atto che conosci bene le nostre zone. Il motivo della statistica errata è evidentemente un errore, sennò non ti potresti spiegare come possano crescere strelizie, limoni e bouganville.
Nelle statistiche ufficiali 61-90 i giorni con minime sotto zero per la stazione di Salò, più fredda di Sirmione, sono in numero di 12 all’anno. Comunque, in linea generale, credo che Gabriel abbia fatto un ottimo riassunto del pensiero globale di questa discussione 🙂
Pietro: non volevo offenderti, ma io il camino non lo vedo. Comunque ci sono 8/9 stazioni su meteogarda e tutte segnano temperature omogenee tra loro, secondo la zona.
Dire che è una trovata pubblicitaria per promozione turistica è OFFENSIVO nei confronti di chi, con fatica, gestisce il tutto; forse dovresti delle scuse.
Poi: Judenzo e Pietro, siete mai stati sul Garda per più inverni? conosci la zona bene? E’ fondamentale per capire la vostra affidabilità.
In linea definitiva:
Il Garda ha temperature minime medie di gennaio allineate a quelle dell’italia costiera centrale tanto per capirci NON a quelle di Palermo. I picchi di temperatura negativi sono generalmente più alti.
Come temperature massime, invece, è più allineato ai valori della zona prealpina.
Più chiaro di così non so come si possa dire.
@Pietro Puccio: quello che tu definisci “camino” nella stazione di sirmione è una torre del castello!!!!!
Se non è scarsa conoscenza dei luoghi questa…vabbè è una causa persa.
Scritto Da – pungolo del sole on 12 Marzo 2009 21:53:45
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Eccellente utente Judenzo, converrai con me che uno specchio d’acqua protetto e grande come il Benaco la dissipa molto più lentamente. Si chiama calore latente
Convengo, anche se sarebbe più corretto parlare radiazione “terrestre” e quindi di riemmissione di raggi IR. Questa radiazione si trova tutta nel campo dell’infrarosso(invisibile), ma ad onda più lunga dell’IR solare, detta anche “a onda lunga” per contrasto a quella emessa dal sole detta “a onda corta”.Enzo
Calabria s.l.m. / Zona climatica 9b (USDA)
Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)
Allora parliamo di Forcing radiativo già che ci siamo….Calore latente va più che bene Judenzo..Sennò se ci addentriamo in questi discorsi si apre un vaso di Pandora 😮
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Il discorso di Judenzo sulla radiazione solare non c’entra nulla quando si tengono in considerazione temperature minime (solitamente notturne..o sbaglio pure qui?), in cui, appunto la radiazione solare è ASSENTE. Non è un dato scientifico questo, ma un dato di fatto.
Si sbaglia,
quando cessa l’apporto esterno di energia(radiazione solare) la superficie dissipa nell’atmosfera una buona parte del calore immagazzinato durante il giorno(quando gli apporti superano le perdite 🙂 ). Questo determina la temp minima, si chiama Bilancio energetico.Enzo
Calabria s.l.m. / Zona climatica 9b (USDA)
Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)
Eccellente utente Judenzo, converrai con me che uno specchio d’acqua protetto e grande come il Benaco la dissipa molto più lentamente. Si chiama calore latente