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Si, le lampade da incubatrice genereno anche loro infrarossi, le lampadine sottoalimentate le usavo anche per una mia incubatrice fatta in casa. La lampadina ad incandescenza costa meno, avendo minor potenza puoi dare un caldo più uniforme in modo che il termostato faccia meno attacchi e stacchi.
Io ti consiglierei di avvolgere i vasi dei tuoi mango con del cartone, per isolarli meglio, oppure interrarli come faccio io in serra.
@Nelumbo: le ventoline devi alimentarle in parallelo, tutte sulla stessa linea a 12 V. che uscirà da un trasformatore 220/12 Vca. che troverai facilmente da un negozio di elettricità. Non so però se le tue ventoline sono a 12 V CC, cioè corrente continua, perchè allora ci vorrebbe un alimentatore 12Vcc.
Paolo
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Funziona ovviamente anche a 24 v., magari prova a metterne tre in serie tra loro, vedi se il filamento arrossa bene. Il vantaggio degli infrarossi è che scaldano direttamente le foglie, come quando sei davanti ad un fuoco all’aperto con l’aria fredda.
Presumo tu abbia delle batterie a 24 V, io sto pensando seriamente ad un eolico verticale oltre ai pannelli fotovoltaici, qui il vento soffia forte…
Tornando ai mango, ieri ho messo sopra il tnt un tettuccio di polietilene e poi altro tnt, ben fissato per il vento. Ora i miei mango sembrano le tende dei crociati 😀
Paolo
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E’ molto semplice, prendi due portalampadine e due lampadine da 100 W per esempio, le colleghi in serie tra loro, ciascuna lampadina quindi avrà ai suoi capi metà tensione, cioè 110 V, e sarà percorsa da metà corrente (resistenza doppia), quindi dissiperà un quarto di potenza, cioè 25W e quasi tutto in raggi infrarossi.
Oltretutto le lampadine, così sottoalimentate, avranno una durata molto superiore. Per concentrare verso il basso questi infrarossi uso appunto queste teglie di alluminio che fanno da riflettore.
Paolo
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Io ho una serra fredda abbastanza ampia, fatta parecchi anni fa’ con vetrine di recupero dalle serre di Albenga, dove lavoravo per gli impianti di climatizzazione. Ora per rimediare a vetri rotti e fessure ho ricoperto tutto dall’esterno con polietilene fissato con listelli di legno.
Ho un bancale caldo per le piantine tropicali fatto con cavo riscaldante e termostato, ma i primi anni, quando usavo la serra per le verdure, la riscaldavo con lampadine sottoalimentate, cioè con due lampadine da 220 V in serie, con delle teglie da pizza in alluminio come riflettore verso il basso. La lampadina alimentata a metà tensione emette poca luce ma molti infrarossi, che scaldano le piante sottostanti, consumando metà potenza (in due). Una lampadina da 100 w così alimentata ne produce solo 25, ma quasi tutta energia utile, cioè calore.
Paolo
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Grazie delle info, Pietro.
Allora spunterò un po’ i 4 rami che gli ho fatto fare cimando il primo anno, se vorrà fiorire lo farà in estate o il prossimo anno.
Per ora ha una forma “civile”, a vaso aperto, ma in rete ho visto che ha una crescita disordinata. E’ in un grosso vaso, troverò un posto adatto.
Paolo
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Gialla no, ho alcune Pitaya ibride ma ancora piccole. Credo però che il gusto non sarà come quelle che crescono al caldo.
Io quest’anno le ho piantate in serra fredda, dove stanno crescendo bene, lo scorso anno erano fuori ma pativano un po’, troppa pioggia col freddo.
Paolo
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Personalmente la vedo un po’ dura in piena terra a Firenze, a meno che non fai una copertura e dentro ci metti pure del riscaldamento, visto certe temperature minime.
Io sono sulla Riviera ligure di Ponente, minime sotto lo zero molto rare (il famoso venerdì 17 qui c’erano +2°) eppure i manghi escono dall’inverno un po’ malconci.
Ho messo due Kensington tre anni fa’ appena finito un terrazzamento, con le piante a ridosso del muro ed aperte a sud, davanti solo il mare che è 100 mt. sotto. Protezione di tnt, a fine inverno parecchie foglie avevano la punta secca, ma poi hanno vegetato bene. Inverno successivo idem, ma una bella fioritura e buona crescita in estate.
Poi l’inverno scorso tanta pioggia, che ha compattato il terreno argilloso di riporto e le piante, che sembravano aver raggiunto la primavera senza problemi, sono morte per il marciume delle radici (assieme a due Guava che erano vicino).
Il terreno era diventato duro come un mattone, pressato dall’acqua stagnante, mentre due Litchi ed un Avocado, nello stesso terrazzamento ma a lato dove l’acqua defluiva non hanno patito minimamente.
Così ho messo in estate altri due mango, varietà Kent (non so altro, parlano spagnolo… 🙂 ) che sono cresciuti bene ed ora sono sotto capanne di tnt (come i Litchi, mentre Avocado e Cherimole sono nudi) e vediamo come va’.
Minime degli anni scorsi -1 e -1,5°. Spero ciò ti possa servire (ho anch’io una serra piena di succulente) quello che devi tenere ben presente è un ottimo drenaggio e riparo dalla troppa pioggia, oltre ovviamente al freddo.
Paolo
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Grande come una pallina da golf, o poco più, il sapore sarà migliore nei climi più caldi, so che anche nell’orto botanico di Montecarlo i frutti sono simili anche nel sapore.
Penso sia meglio la Pitaya, di cui ci sono buone varietà ibride di origine USA
Paolo
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Rossi, con polpa bianca e semi piccoli neri, con poco sapore.
Paolo
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Il Cereus hexagonus fruttifica senza problemi qui in Liguria, in genere viene impollinato dai macroglossi. La Carnegia non so, è di crescita lentissima
Paolo
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Ma nessuno la coltiva questa spinosa mela Kei??
Paolo
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Da me in Liguria nessun danno, non siamo andati sotto 0° per fortuna.
Avete tutta la mia comprensione…
Paolo
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Io ho alcuni agrumi da seme, tra cui un pompelmo molto grande, ma coltivati in vaso ci mettono molti anni prima di fruttificare, poi da seme non è detto che rispecchino la varietà, anche se i semi hanno una parte nucellare che produce piante cloni della pianta madre.
Ho alcune piante di kumquat da seme e in vaso, di tre anni, una ha una certa spinescenza mentre le altre no, ovviamente di frutti per ora non se ne parla.
Paolo
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Da delle foto non si può certamente avere una certezza, ma a me sembra proprio una M.basjoo, dimensioni, colore delle foglie più scuro, comunque basta attendere una fioritura.
Paolo
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Ciao a tutti gli amanti di questa bella pianta, oggi approfittando del bel sole, anche se le minime sono pochi gradi sopra lo zero, ho fatto qualche foto della mia pianta, dove fiori e frutti si susseguono anche fuori stagione.
Un frutto che dal colore sembrerebbe maturo ma è ancora duro:
Altri frutti tra le foglie, piccoli e grandi:
I fiori, sempre presenti in gran numero:
Il tronco alla base, guardando bene si vede il punto di innesto, a circa 30 cm da terra, dove il colore del tronco cambia:
ed infine una vista della pianta, sullo sfondo la serra che sto fasciando ulteriormente col polietilene per aumentare l’isolamento:
Paolo
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Grazie ad entrambi per i pareri, bisogna considerare che sono un po’ esposto al vento da libeccio e da scirocco, quindi pensavo ad una potatura più drastica per avere una forma a vaso abbastanza robusta, visto che per proteggere il tronco ho già messo delle canne a treppiede (nella foto non c’erano ancora, ma la foto è di ottobre).
Per quanto riguarda la crescita devo dire che il terreno è tutto di riporto, con parecchio humus, poi come ho detto il segreto è nei vasi, alti circa 40 cm e larghi 15, dove le radici puntano verso il basso e non girano attorno come in un normale vaso da 18.
Paolo
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Approfitto di questo post per chiedere un consiglio. In primavera ho piantato una cherimila presa da un vivaio vicino ma proveniente dalla Spagna.
Era un astone lungo e sottile, in uno di quei vasi stretti e lunghi che io apprezzo molto perchè non creano radici attorciliate.
Ora è cresciuta molto, il tronco si è ben rinforzato ed i rami ben lunghi come potete vedere. Ora sono un po’ indeciso, pensavo a fine inverno di potare questi rami per rinforzare la struttura, io penserei di asportarne i due terzi, ma gradirei un consiglio da chi la coltiva già.
Ho altre due piante in vaso, provenienza italiana, ma sono ben ramificate, anche se in confronto a questa sembrano bonsai.
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Si, scommetterei anch’io per la Musa basjoo.
Certo che fruttificherà, basta aspettare, ma non credo proprio che siano frutti commestibili.
Paolo
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Ma cresce in esterno o è destinata alla serra?
Paolo
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Si, è il Francesco che frequenta il forum, anche se per lavoro da un po’ di tempo non si fa’ sentire.
Ma lo contatto spesso per telefono, abbiamo fatto parecchie esperienze assieme, anche appunto con la ligularis. A me ha solo detto che finalmente ha trovato una posizione adatta e che sta fruttificando bene, ha sicuramente altre passiflore ma non credo la caerulea. Io non ho il clima siciliano, per me il problema è stato l’inverno, con la troppa pioggia associata alle basse temperature. Ok per la inspiration da seme, qui vegeta alla grande e sopratutto fa’ bei frutti, aspetto un tuo aggiornamento del post.
Paolo
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Ciao Elio, Francesco mi ha parlato di una singola pianta che lasciata arrampicare sull’arancio gli sta fruttificando, quindi dovrebbe essere autocompatibile.
Luigi, la edulis a frutto morato è più precoce e può fruttificare già il primo anno, poi è autofertile e molto produttiva, quella a frutto giallo deve crescere molto prima di fiorire inoltre ci vogliono due piante non cloni, due semenzali diversi per fruttificare. Ed anche così se nn impollini a mano hai pochi frutti, grossi ma pochi…
Paolo
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Ciao, io l’ho tenuta due anni in terra dopo un anno di serra ma ho visto solo foglie poi lo scorso inverno è seccata, probabilmente per il ristagno d’acqua, ha piovuto per giorni e giorni.
Però giorni fa’ ho sentito l’amico Francesco di Giarre che mi ha detto che una sua pianta (le avevamo seminate nello stesso periodo), che ha fatto arrampicare tra i rami di un arancio si era caricata di fiori e poi frutti.
Paolo
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Se ti interessa c’è un post sulla coltivazione qui sul nostro blog:
http://amicidellorto.splinder.com/post/23516302/sechium-edule
Così capirai anche come si sviluppa la pianta, ma hai spazio?
Paolo
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Scritto Da – paolob44 on 06 Dicembre 2010 21:53:11
Se oltre al germoglio stanno uscendo anche le radici conviene che la metti in vaso, coricata e coperta a metà. Poi tienila un po’ al fresco ma con luce, crescerà lentamente ma radicherà bene.
Paolo
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Non è facile dirlo da queste foto, la seconda sembra A.sobria, la prima potrebbe anche essere una normale A. americana.
No A.salmiana, hanno il colore verde scuro e non grigio azzurro.
Paolo
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Si Fiorenzo, germinano facilmente e crescono veloci cone dei fagioli 🙂 ti consiglio vasi profondi e dei tutori per le piante, almeno per i primi tempi, poi sviluppano un bel tronchetto specie alla base.
Paolo
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Ce ne sono parecchie varietà, a fiasco, a manganello, io ho la tonda di Corsica, ma questa forma non l’avevo mai vista 🙂
Tienimi qualche seme, appena posso ti scrivo cosa ho a disposizione, al momento sono occupato a fasciare la serra a vetri in polietilene, voglio migliorare l’isolamento ed evitare che ci piova dentro, ha già qualche anno…
Paolo
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Moringa oleifera, tutta la pianta viene utilizzata, anche i baccelli giovani come i fagiolini.
Io ne ho alcune piante da seme, alte sul metro, dovrebbe essere coltivabile in clima mite, ma te lo saprò dire a fine inverno 🙂
Fatti dare dei semi, germinano facilmente e la crescita è rapida.
Paolo
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I frutti sono molto buoni,una pelle finissima ed una polpa che si scioglie in bocca, burrosa ma dolce e profumata, unico difetto la conservabilità, devi tenerli sott’occhio perchè vanno raccolti quando si staccano toccandoli con la mano.
Non ho mai provato a raccoglierli un po’ verdi, lo farò con quelli che stanno crescendo adesso.
La pianta è bella, un tronco grosso alla base, la corteccia a lenticelle, bel fogliame. Solo i fiori non sono vistosi, piccoli e verdastri, ma non si può avere tutto…
Rusticità simile a limone e avocado.
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@bearking: ti ringrazio per la ricetta, visto che ne ho raccolte parecchie e anche l’olio non mi manca…
Paolo
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