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quote:
sta benissimo malgrado l’inverno fuori.
Vado a fare una foto e continuo poi…
Nei frutti ci sono semi 🙂 🙂 tienimene qualcuno…
A proposito, ho preso dei semi dal nasturzio rosso scuro, ma dopo qualche giorno è sparita tutta la pianta 👿 👿 … evidentemente non eri la sola a cui piaceva!
Paolo
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Credo che il migliore sia il concime organico, letame di erbivori.
Io uso pacciamare molto con foglie di ulivo, che ho in abbondanza quando c’è la raccolta e uso l’attrezzo per separarle dai frutti.
Servono a tenere l’umidità alle radici, credo che anche da te in Sardegna sia il problema principale.
Poi letame di caprette e pollina della piccionaia, fatto macerare in acqua e cenere di legna.
Paolo
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I miei non sono ancora fioriti, è il secondo anno da quando ho piantato il primo pollone (ora sono sette).
Le piante da cui ho preso il pollone fanno banane che sono la metà o poco meno delle banane commerciali; c’è da dire però che pur essendo a pochi km. dal mio terreno, sono in una zona dove le minime possono anche essere di -5°, al mattino in inverno c’è spesso la brina, non so se questo possa influire sulla dimensione dei frutti.
Sono comunque banani ornamentali, molto diffusi in zona.
La foto è dell’ottobre scorso
Paolo
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E allora se son rose, pardon banani… fioriranno!
Anche i banan davanti allo chalet si sono ripresi alla grande, dopo vento e grandine, uno o due dovrebbero fiorire, bananine da friggere 😛 😛
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Moooolto bello, se da seme complimenti alla mamma!
A proposito di semi, il nasturzio rosso scuro sulla scala è stato asportato senza il mio permesso cioè “volée”. Per fortuna avevo già preso semi, anche se come immagini la variabilità genetica è massima.
Paolo
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Ora che mi sono informato un po’ in rete, ho capito quale era il fiore che ho visto nel giardino di un amico, lui non sapeva nulla della pianta avendola trovata già all’acquisto della casa.
Mi aveva solo detto che prima era di proprietà di un inglese giramondo, la prossima volta che vado a trovarlo farò più attenzione.
Comunque cresce bene da seme e fiorisce già il primo autunno, così pare. Speriamo.
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Io sono dell’idea che le piante sappiano perfettamente cosa serve a loro nei vari periodi di vegetazione, basta mettere a loro disposizione il necessario.
Io prendo il concime delle caprette nella stalla, lo metto in recipienti con acqua a fermentare alcuni giorni, aggiungo cenere di legna presa da un cumulo esposto alle intemperie dove è ammucchiata da anni.
Questa miscela ha tutti gli elementi necessari e nella forma più adatta ad essere assorbiti dalle radici, più una bella palata di composto e il pranzo (per la pianta) è servito!
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Io una vecchia “cassarea” la uso per prendere il terriccio dal sacco da 70 lt, mentre invece un vecchio mestolo montato su un manico di legno lo uso per distribuire il concime alle piante. Le forchette sono anche ottime per sarchiare nei vasetti e per estrarre piante infestanti. In serra ho una cucina intera
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Credo proprio che non avresti problemi, visto il tuo clima.
Avevo visto su alcuni siti francesi che vegeta tranquillamente in climi non soggetti al gelo, poi se a ridosso di un muro protetta dai venti da nord vivrà tranquilla. Al limite, in caso di giornate particolarmente fredde basta un po’ di protezione, non diventa un albero grande, anche nei paesi di origine viene coltivato a cespuglio per facilitare la raccolta.
Magari tienimi qualche seme, mi piacerebbe farli germogliare 🙂 🙂
Paolo
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Qui ad Alassio nelle varie aiuole comunali ci sono parecchie E. crista galli, sono spettacolari i fiori, ma anche il tronco delle piante ed il fogliame non sono da meno.
Mi sto curando 5 piantine sul bancale caldo che crescono veramente veloci, come la Delonix e i Guava…tutte le mattine, subito dopo il caffè vado in serra a vedere 🙂 🙂
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Anche io semino doppio come hai fatto tu, in bicchierini di plastica.
Nel caso che entrambe siano belle piante, ne trapianto subito una in un altro vasetto, io uso una vecchia forchetta e tiro via quasi mezza terra e la piantina, poi aggiungo la terra mancante.
Funziona sempre al 100% usando un po’ di attenzione, ho appiattito una vecchia forchetta a martellate 😉 😉
Io sto aspettando che germoglino le papaye quercifolia, ogni giorno spero di vedere qualcosa spuntare 😡 😡
Paolo
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Sempre in argomento: in uno dei vasetti dove ho seminato le Coccoloba un mese fa’, sta uscendo uno stelo simile ad un asparagino… è lei o un seme abusivo di quella specie di mostro che mi si arrampica sull’olivo, l’Aspargus falcatus?
Paolo
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Ecco qua la mia piccola, seminata il 20 febbraio quindi ha 22 giorni…
Però anche l’Erytrina crista galli cresce veloce, pochi giorni per germinare poi crescita da fagiolo… dopotutto non è di famiglia? 😉 😉
Paolo
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Finalmente so come si chiama quell’albero che c’è nei giardini del Comune… avevo chiesto ad un amico giardiniere e mi aveva detto che lo chiamavano albero delle scimmie (perchè non ci possono salire 😡 😡 )
Non è che ti avanzano dei semi?
A proposito, oggi ho visto che sono tornate le raganelle in serra, anche se non capisco da dove siano entrate…
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Scritto Da – paolob44 on 07 Marzo 2007 21:12:11
Anch’io proverei a fare una margotta, ora che dopo i fiori farà le foglie.
Io uso il sistema di fare due giri di filo di rame attorno al ramo, crescendo il ramo fa’ un callo e radica, senza problemi di muffe o altro.
Paolo
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Non credo, il primo seme è stato in acqua solo due giorni, era gonfiato subito, l’ultimo invece è stato parecchio in acqua, ogni giorno una grattatina finchè non è gonfiata la pellicina.
Comunque una pianta mi basta, spero tenendola in serra di vederla fiorire.
Mi interessa la Delonix perchè alcuni anni fa’, in Corsica, avevo visto questa magnifica pianta in fiore (era in un grosso vaso che credo al riparo in inverno) e quando ho chiesto cos’era mi hanno detto Flamboyant.
Paolo
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I primi due semi di Delonix seminati appena gonfi non hanno germogliato e sono marciti internamente, il terzo, che era più restio a gonfiarsi, l’ho seminato il 20 febbraio e sta crescendo veramente a vista d’occhio…
La foto è di ieri, oggi aveva già una terza foglia vera in crescita, per fortuna andiamo verso il caldo e posso metterla in vaso.
I semi di coccoloba invece dormono ancora.
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Concimi chimici?? 👿 👿 👿
qui si usa solo pellets di caprette e cenere di legno, in abbondanza…
Paolo
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Ho trovato due rizomi di Dwarf Cavendish che dovrei ricevere a giorni, penso di piantarli in serra anche se per il futuro vorrei coltivarli all’esterno, logicamente in un punto molto riparato.
Ho cercato info in rete e qualcosa ho trovato, però delle esperienze da chi già lo coltiva sarebbero moooolto gradite.
Sopratutto, visto che lo coltiverei per i frutti, mi piacerebbe sapere se può fiorire al secondo anno (ho letto di fioritura dopo 35 foglie ?!?). I banani che già ho fanno frutti che sono buoni solo fritti come zucchine, credo si tratti del cosidetto banano platano, a me interessano sopratutto come ornamentali… uno chalet di legno con davanti un boschetto di banani e strelitzie fa’ molto tropic.
Paolo
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Io li ho seminati 10 giorni fa’ e oggi ho visto che uno ha germogliato. Sono su bancale caldo, in bicchierini di plastica, di notte li copro con della plastica.
I semi sono presi da un frutto secco dello scorso anno, mia sorella ne ha una pianta in giardino.
Se i tuoi nn germinano, te ne posso inviare io.
Paolo
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I semi di Coccoloba uvifera li ho seminati dopo un giorno di ammollo, quelli di Delonix regia li ho “grattati” come suggerito, uno dei tre è gonfiato molto e si è rammollato (quindi l’ho seminato), gli altri ancora una grattatina e di nuovo in ammollo…
Paolo
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Ho letto su un sito inglese che hanno fatto germinare dei semi tropicali di 500 anni, erano in un libricino sequestrato ad un corsaro rinchiuso nella Torre di Londra… 😉 😉
Domani metto i semi in ammollo, grazie per la conferma. Ho anche semi di jacaranda che mi ha dato mia sorella, ma quelli non hanno certo problemi, a lei crescono tra l’erba del prato sotto la pianta come i carrubi da me.
Per i banani ci vorrà tempo sicuramente.
Paolo
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Effettivamente all’inizio ho cercato di distribuire la vegetazione su parecchi fili di supporto, ma poi è sfuggita ad ogni cura, alcuni rami si sono infilati tra le pietre del muro. Diciamo però che la struttura principale è abbastanza ordinata, quindi non ci vorrà molto lavoro.
Sulla bustina di semi parla di produzione a 8 mesi dalla semina (in Brasile ovviamente) e di frutti da 150 – 170 gr.
Il frutto da cui ho preso i semi di queste piante era sui 90 gr., rotondo come un guava. Sempre nelle informazioni si parla di fiori che devono essere impollinati tra loro da insetti o manualmente, presumo che polline e ovario maturino in tempi differenti nell’arco delle 24 ore, che dicono il tempo di apertura del fiore.
Ti ringrazio caro Elio per le info, prevedo una dura battaglia per gustare le maracuja ma sicuramente ne vale la pena…
Nel frattempo sto allevando una Incence ed ho semi di quadrangularis, i muri ben soleggiati non mancano.
Paolo
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Non mi ero spiegato bene… io mi riferivo solo alla fioritura invernale del nespolo, non certo alla sua rusticità .
Anche qua, con un clima mite, negli anni più freddi e per piante esposte al vento, i nespoli possono aver difficoltà a fruttificare, anche per problemi di malattie fungine. Questo vale sopratutto per le varietà più pregiate.
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Dimenticavo… certo che anche i fiori del mango sono molto belli, complimenti Pietro!
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Io ho la fortuna di avere un clima mite, nonostante sia esattamente sul 44° parallelo.
Mare sotto i piedi, costa inclinata di 40° come fosse un pannello solare, carrubi molto grossi, bouganville in fiore tutto l’anno, fichi d’india…da almeno 5 anni non si scende sotto a -1.
Nel caso poi di alberi abbastanza contenuti li potrei mettere in serra, ma anche quelli coltivati a ridosso dei muri in inverno potrei proteggerli con una struttura di legno e polietilene. D’altronde da come ho capito ha esigenze simili al nespolo del giappone, anche quello fiorisce in inverno e le temperature basse ne impediscono la fruttificazione, anche se la pianta resiste.
E poi se gli inverni diventano come questo… la minima sinora sono i 5° di ieri l’altro, con il temporale. 😎 😎 Scherzo ovviamente, so’ bene che non è finita.
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Scritto Da – paolob44 on 28 Gennaio 2007 17:34:37
Caro Pietro ti ringrazio per le info.
Avevo pensato di metterli entrambi, gardnerianum e coronarium, dietro le strelitzie, che sono abbastanza alte, ma sarà meglio che il coronarium lo metta in pieno sole; dove intendevo metterli lo spazio è aperto, ma con degli ulivi verso il mare che tolgono un po’ il sole al mattino.
Paolo
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Grazie a tutti per i consigli, con la fantasia vedo già le spighe fiorifere…
Lulù mi parli di spazio, però prima parli di vasi del 18; io pensavo ad un grosso vaso senza fondo interrato per proteggere questi rizomi dalle invadenti radici di strelitzie e banani, poi ho pensato di tenerle almeno a 150 cm. di distanza.
E poi concime a piene mani, quello grazie alle caprette non manca!
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Grazie Pietro dei chiarimenti, ho visto queste piante su internet ed ho subito pensato al mio angolino tropicale, vicino a strelitzie e banani. In rete si parla di altezze sui due metri, non so se qui cresceranno cosi, comunque è un angolo abbastanza riparato dal vento di libeccio e maestrale.
Paolo
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Certo, l’intenzione era di metterla in piena terra, in serra l’ho messa in attesa di preparare bene il posto dove metterla, visto che raggiunge dimensioni notevoli.
Ora penso sia meglio lasciarla in ambiente protetto, almeno sino a fine febbraio, non credo che questo periodo climaticamente strano duri per molto…
Paolo
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