Forum replies created
Più che normale, i primi fiori li ho visti a metà aprile, è una pianta estremamente rustica, cresce tranquillamente in inverno se contro un muro esposto a sud.
Paolo
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Mannaggia, e io pensavo fosse una specie a parte…
Non che non mi piacciano le canariensis, ma sono come il prezzemolo, ovunque guardi ne vedi.
Paolo
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Dimenticavo, hai seminato semi nel guscio o sgusciati?
Dicono che il guscio sia durissimo
Paolo
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Ci vorrà tempo ma dovrebbero fruttificare, magari non sul tuo terrazzo 😀 😀
Pensavo di seminarle anch’io, Francesco ne ha una pianta che fruttifica, magari qui in Liguria ci vorrà una protezione invernale.
Paolo
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Credo che mettendo un cavo riscaldante interno da pochi W il consumo è certamente inferiore di quello della stufetta che scalda il piccolo locale. Poi per mia esperienza di semine tropicali il caldo dato dal basso è la cosa migliore per lo sviluppo di un buon apparato radicale.
Anche l’umidità è facilmente controllabile perchè l’aria calda tende a salire e si può tenere il coperchio un po’ sollevato.
Paolo
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Non mi pare niente di tropicale, piuttosto proprio la vite del Canada, non è che l’hai rampicante su qualche muro??
Lo scorso anno ho coltivato con amore una piantina spuntata in un vaso dove avevo seminato delle Annone. Era terriccio sterile, e alla fine ho riconosciuto la pianta: un orniello, un frassino da manna che abbonda nella macchia mediterranea che mi circonda.
I semi volano, rotolano, lontani dalla pianta madre, è il loro scopo…
Paolo
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Perchè non metti sul fondo della scatola di espsnso, tra l’argilla espansa, un filo riscaldante da 25 W, magari con un termostato di regolazione?
Così puoi tenere socchiuso il coperchio per evitare umidità eccessiva. Quando le piantine saranno germinate mettendo un coperchio trasparente puoi trasformarlo in piccola serra per i primi mesi di crescita.
Cavo riscaldante e termostato si possono trovare in un negozio di animali, vengono usati per terrari per rettili (si trovano anche da acquistare in rete, aziendanaturaviva.com)
Paolo
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La macrocarpa ha il portamento di un alberello, se invece è a portamento prostrato è la Carissa magniflora.
Paolo
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La mia varietà di Asimina triloba è autofertile (sunflowers), anche quest’anno iniziano a crescere i fiori, ho anche provato a impollinarli tra loro.
Il fatto è che nonostante le pappine con cui la nutro cresce di 15. 20 cm all’anno.
Oggi finalmente ho visto che il biricoccolo ha allegato parecchi frutticini, anche lui è coetaneo di Pecan e Asinima.
Paolo
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Anche l’Asimina è di una lentezza allucinante, stessa età (presunta) del pecan ma solo fiori e niente frutti.
La Casimiroa invece è di crescita abbastanza veloce, rustica, in inverno nonostante il nevischio non ha perso una foglie ed ora è in fioritura. E’ in terra dalla scorsa estate ma promette bene.
I guava in piena terra in inverno hanno cambiato colore, diventando color bronzo, ma sopratutto è il vento che ha strappato le foglie alle piante più esposte.
Quelli in serra invece hanno continuato a vegetare tutto l’inverno, anche se più lentamente. Però il colore è rimasto verde e solo i nuovi germogli sono rossicci. Ora vedremo cosa succederà col caldo, se quelli fuori recupereranno il tempo perso per il riposo invernale.
Paolo
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Sulla pianta della terza foto c’è già una chiocciola che si nutre… 😀 😀
Il pecan è molto piccolo? è una pianta che fruttifica tardi, io spero di vedere i frutti quest’anno, stanno aprendo le gemme e qualcuna mi sembra più “cicciottella”.
Ormai dovrebbe avere sei o sette anni, è sui 3 metri.
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Nessuna preoccupazione, qui seguono le nostre stagioni 😀 😀 😀
Le mie piante hanno un anno, sono alte circa un metro e da un paio di settimane hanno ripreso a vegetare (in serra fredda). La prossima settimana una la metto in piena terra, le altre le terrò in vaso per il momento.
Le mie avevano germogliato entro 10 gg, avevo messo i semi un giorno in acqua tiepida.
Paolo
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Ciao Lucia, dai un’occhiata a questo link, sempre del mago Apulo:
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/phpBB2/viewtopic.php?t=1550&highlight=haemanthus
Io ho una piantina di H. albiflos, ma deve ancora crescere per fiorire.
Paolo
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Io mi sono costruito un bancale caldo che utilizzo in serra:
http://amicidellorto.splinder.com/post/16165470
sia il cavo che il termostato non costano molto, il resto è tutto di recupero.
Paolo
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Qualche info: la talea è possibile solo dal ciuffo apicale o le piante emettono anche polloni che possono essere usati?
Certo che come ciclo di coltivazione è abbastanza lungo; ci sono poi accorgimenti particolari come terreno acido o altro?
Paolo
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Non credo che il mango si possa fare da margotta, sicuramente l’apparato radicale non sarebbe lo stesso di un semenzale.
Anche il limone si può fare da margotta, ma il limone innestato, ad esempio su arancio amaro, ha un’altra vigoria.
Per la margotta comunque io uso questo sistema: lego ben stretto un rametto con del filo di rame rigido (o ferro zincato), metto del terriccio o torba attorno fasciato con del nylon, legato sotto e sopra; per tenere bagnato faccio colare acqua dalla parte alta.
Quando il rametto ingrossa il filo metallico provoca una strozzatura ed un callo che presto emette radici, quando si vedono ben sviluttate si taglia il rametto, a volte basta piegare che si spezza nel punto di legatura.
Paolo
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Effettivamente ha ragione Pietro, i banani delle foto sono ibridi Musaxparadisiaca, possono avere tracce di semi abortiti ma niente di più.
I semi li hanno i banani che ho piantato lo scorso anno, sono di origine indiana ed i frutti si trovano solo sui mercati locali.
Infatti due piante sono fatte da seme, gli Helen’s Hybrid, un ibrido fertile tra Musa sikkimensis e Musa chini champa.
I due Chini Champa invece erano rizomi, importati. Entrambe le varietà sono secondo me più rustiche del banano comune, stanno già vegetando entrambe.
Spero che fruttifichino questa estate, sto’ concimando a tutto spiano 😀 😀
Paolo
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margotta si, ma su che pianta?
Io ho fatto qualche margotta sulla Feijoa, con buoni risultati anche se ultimamente ho fatto anche piantine da seme.
Paolo
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Forse hai sbagliato sezione, questa è quella delle palme 🙂 🙂
Guava: in piena terra col vento freddo hanno perso molte foglie e le rimanenti sono color bronzo, ma stanno iniziando a vegetare.
Pecan: molto resistente, come il noce comune penso, è in terra da 4 – 5 anni.
Casimiroa: non ha perso nessuna foglia neanche il giorno del nevischio. Sta’ ripartendo con germogli fioriferi.
Mango: inverno passato con qualche foglia mezza secca, una delle piante ha un apice secco, l’ultimo che ha fatto in autunno.
Asimina: resistentissima, peccato cresce molto lentamente
Cherimola: nessun problema, normale perdita di foglie in gennaio – febbraio. Ha patito di più la siccità estiva del freddo invernale.
Tutte le altre sono in serra fredda.
Minima invernale +3° due o tre notti, speriamo che sia finita.
Paolo
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Io sono golosissimo di datteri ed ho un amico algerino che quando torna da casa me ne porta sempre.
Io getto i semi dove capita, sopratutto nell’aiuola delle roselline e così adesso ho alcune palmette da trapiantare, cresciute sotto le rose. 🙂 🙂 🙂 🙂
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Io avevo rinnovato il taglio proprio perchè la parte basale iniziava a marcire o perlomeno a seccare senza emettere radici.
Poi avevo lasciato ben cicatrizzare alcuni giorni e messa la talea in sabbia umida ha prontamente radicato.
Era in un bicchierino trasparente in modo che ho potuto accorgermi subito delle nuove radici, così con cura l’ho trapiantata in vaso dov’è cresciuta bene. E’ un’acutifolia, era una talea piuttosto corta già in partenza.
Purtroppo invece un’altra talea, troppo annaffiata in mia assenza, aveva il marciume così avanzato che non sono riuscito a salvarla
Paolo
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La cactacea che si intravede nella foto cos’è?
Ne ho alcune, cresciute da rami rotti dal vento da una pianta molto grossa, è un Cereus a frutti commestibili?
Paolo
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Ho visto lo scorso anno che le talee emettono le radici proprio nella zona del taglio, non sarebbe bene prima di interrarle rinnovare il taglio a pochi cm e ovviamente lasciar cicatrizzare qualche giorno?
Lo scorso anno avevo fatto così per una talea che non radicava con ottimo risultato.
Paolo
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Dimenticavo: Carica pentagona (babaco) non fa’ semi, è un ibrido naturale. Si riproduce solo per talea.
Paolo
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quote:
caro mikrotone tu qua sei su un forum di amici che se pur non si conoscono tutti sono uniti dalla stessa passione.
Tu mi sembra che sei venuto a fare l’affarista o il commerciante cosa che a mio parere mi sembra molto fuori luogo
Qui non si commercia, si scambia 🙂 🙂 e questa sezione è fatta apposta.
Ho semi di P.edulis flavicarpa, Psidium cattleyanum lucidum, raccolti da miei frutti,
per la Malpighia glabra occorre aspettare che rifaccia frutti. Lo scorso anno ne ho seminati ma sinora non hanno germogliato. Però è meglio la talea.
Anche l’Asimina non conviene seminarla, troppo lenta a crescere poi non si sa cosa esce.
Mi interesserebbe mimosa, albero del sapone.
@Paolino: devo inviarti i semi, mi ricordi quali? Ho avuto problemi col PC e non solo.
Paolo
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Piante selvatiche o domestiche?
Piante selvatiche: lentisco, terebinto, alanterno, leccio, carrubo
Piante coltivate: bouganvillee, opuntie, aloe varie, limoni e agrumi in genere, ficus elastica, jacarande
Paolo
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Ma questa varietà, Zutano, che caratteristiche ha?
Lo hai trovato in zona?
Paolo
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Personalmente non mi piacciono molto gli innesti a spacco, preferisco quello a triangolo o a corona.
Poichè l’avocado vegeta in continuazione, almeno in serra, io proverei un innesto a scudo, se cicatrizza bene, altrimenti danni non ne fa’…
Paolo
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La scorsa estate mi hanno dato una piantina di 60 cm praticamente a radice nuda, l’ho messa in vaso da 18 in serra fredda ed ora è un alberello di 120 cm. in piena vegetazione.
Tra qualche mese la metto in piena terra, sono piante a crescita veloce ed hanno bisogno di spazio. Diventano alberi molto grossi anche qua in Liguria.
Paolo
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In rete avevo visto innesti a spacco, ma si trattava di climi caldi.
Io proverei un innesto a scudo, per tagliare poi il selvatico non appena si è sicuri della cicatrizzazione.
Si possono innestare anche due o tre gemme…
Paolo
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