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a distanza di una settimana dall’aver concimato il lehmannii fu princeps con algatron + eclat 15 i miglioramenti appaiono evidenti…sto giungendo alla conclusione che si sia trattato di carenza di azoto piuttosto che di ferro…metto la foto di quando la pianta era sotto trattamento con chelato di ferro e quella del post algatron + eclat…
Prima…
Dopo…
il Mikrom non ce l’hanno al momento…mi hanno dato questo campione da provare sciolto in acqua da somministrare nel terreno…che ne pensate? L’agronomo mi ha detto che secondo lui potrebbe essere anche una carenza d’azoto!!!! bohhhh non so più che pensare…chiedo il parere dei più esperti del forum su encephalartos…
dopo aver somministrato per due volte nel terreno, con intervallo di 2 settimane chelato di ferro, la situazione non è migliorata molto. Facendo delle ricerche ho trovato un articolo sulle carenze da microelementi degli encephalartos…qualche piccola fogliolina più in basso sta sviluppando delle necrosi…tutte le altre foglie no e quelle vecchie hanno mantenuto l’azzurro…pensate possa essere carenza di magnesio? per curare più in fretta potrei somministrarlo per via fogliare? oppure per tagliare la testa al toro gli somministro un concime a base di microelementi tipo Mikrom? rispondete numerosi please…grazie
grande Fede!!!!
non sono sicuro che il mio sia un lehmanni…guardando le nuove foglie mi sembra che le pinnule si sovrappongano eccome…
Fede notizie del tuo seme di encephalartos arenarius x latifrons…?? il mio lehmannii molto lentamente sta mettendo qualche pigmento verdastro…bohhhhhhh ho continuato a fare ricerche e ho saputo anche di un caso di longifolius blu con le foglie nuove del mio stesso colore che poi hanno assunto quello caratteristico della specie…la cosa bella è che ho sempre somministrato regolarmente concimi specifici ad alto titolo di azoto con aggiunta di microelementi quali ferro manganese boro…gli altri non hanno accusato alcuna carenza nutritiva…per curiosità hai avuto qualche ence che ha saltato il turno quest’anno o che sta facendo le foglie ora? buona domenica a tutti… 😀 😀 😀
il colore dei lehmannii di Georg è identico al mio…non può essere un caso identico di clorosi…anche perché ad essere precisi il colore è passato da salmone, al giallo e adesso sta virando al celestino chiaro…che siano una varietà diversa di lehmannii…bohhhh…la cacciata precedente è del 2010…e non ricordo il colore…dovrei andare a prendere qualche foto (sempre che le abbia fatte)
colore identico alle mie foglie…sono ben accette le opinioni di collezionisti di questa specie…grazie
non ci avevo pensato alla clorosi…eppure le foglie vecchie sono tutte azzurre…se fosse mancanza di ferro non dovrebbe manifestarsi anche su quelle? cmq gli ho somministrato un po’ di chelato…vediamo che succede…ps hai qualche foto di foglie di lehmannii in crescita per fare un paragone? grazie…
guardando la prima foglia a destra si vede come il colore stia virando gradatamente verso l’azzurro…ps anche il tuo è molto bello…ci vuole tanta tanta tanta pazienza (per fare questo flush ci ha messo solo due anni)!!!!!
😮 😮 😮 😮 😮 🙂 😀 😎 😳 😳 😎
le foglie sono 13!!!! 😀 😀 😀
Grazie Maurizio 😀 😀 😀
anche l’Arenarius è stato generoso…dopo aver emesso due foglie a luglio ne sta mettendo altre due…
sembrano 8/9…tra qualche giorno si vedrà meglio….non me lo ricordavo questo color salmone così intenso…!!!!! 😎 😎 😎
finalmente dopo ben 2 anni il lehmanni mi ha fatto uno splendido regalo…
bello Fede…anche il mio (che purtroppo non si muove)ha i margini finali delle foglie leggermente ingialliti…che sia una caratteristica della pianta? in compenso i manikensis vanno alla grande…
stanno facendo due tre foglie ciascuno ma lo strano è che non le hanno portate avanti tutte contemporaneamente…alcune sono già formate ed altre stanno per uscire dalla lanugine.
per risolvere il problema della clorosi non ti consiglio di utilizzare i chelati di ferro perché sembra che abbiano un’azione tossica nei riguardi delle importantissime micorrize…meglio cambiare totalmente terreno e abbassare il ph a 5,5 6…come ben sai queste piante amano il ferro e un ph elevato lo rende insolubile e quindi inutilizzabile per la sintesi clorofilliana
da quanto ce l’hai? non si capisce se è una foglia nuova o preesistente…
grazie…uhmmm potrebbe essere sintomo di eccesso idrico oppure di clorosi ferrica? il vaso mi sembra grandino per quel caudice e forse con un tantino di terriccio di troppo…))) io per non rischiare darei un bel fungicida sistemico…
Anche io ho letto che il lanatus soffre i rinvasi…credo che dentro quel vaso ci rimarrà per un bel po’…al massimo se vedo che le radici iniziano a uscire fuori lo sposto, senza rinvasare, direttamente dentro uno più largo e profondo, allargando eventualmente i fori di drenaggio. l’arenarius da quanto ce l’hai? io lo presi a settembre del 2012 e fece subito una foglia dopo circa una settimana…invece horridus, eugene maraisii, longifolius (tutti seedling) e il lehmannii grande dormono ancora…ho letto da esperienze di altre persone che non è infrequente che il lehmanni salti uno o più cicli vegetativi…ho notato però che il caudice si è ingrossato parecchio da un anno a questa parte e le foglie non tendono minimamente a seccare…forse non sente l’esigenza di emetterne di nuove!!! chi lo sa…se hai tempo metti qualche foto. ciao
Lorenzo
quote:
La maggior parte delle cicadee gradisce concimazioni ricche in azoto a lenta cessione.Io utilizzo l’Osmocote top dress della Scotts nella formula N/P/K 23-5-10 a durata 2/3 mesi da Marzo a Luglio e il 22-5-6 della durata di 5/6 mesi a fine estate.Ma non ti aspettare miracoli,specie per le due specie di cui parli,notoriamente lentine.Ultimamente ho letto di notevole beneficio dall’inoculazione nel terreno di
Mycorrizae,funghi simbionti presenti nelle radici coralloidi delle cicadee che migliorano la captazione del fosforo e l’utilizzazione dell’acqua nell’apparato radicale che si traduce in una migliore fissazione dell’azoto da parte dei cianobatteri.Sono in commercio in forma liquida e ampiamente utilizzate nelle colture bonsai.Va certamente bene anche il sangue di bue il quale,in quanto concime organico,può essere dato in qualsiasi periodo dell’anno dal momento che l’azoto che contiene è utilizzato solo dopo sua trasformazione.ma c’è una cosa che devi fare se veramente vuoi fare crescere meglio le tue piante ed è evitargli il freddo invernale.Una cicadea sottoposta a stress termico,specie se non rustica, molto facilmente salta uno o più cicli vegetativi.Di contro ho notizie che un coltivatore di cicadee in Costarica ottiene facilmente in alcune specie anche tre vegetazioni nell’arco dell’anno.
avete mai utilizzato l’humus di lombrico? io l’ho comprato quest’anno per la prima volta e lo sto utilizzando per le cycas revoluta che ho in piena terra e in vaso, steso superficialmente sopra la cornunghia…dovrebbe essere ricco di microflora batterica e di enzimi,ovviamente tutto ultra biologico…si tratta di un prodotto organico naturale che trae origine da una miscela ben bilanciata di letami (bovino, suino, equino) digeriti da ceppi selezionati di lombrichi della California.
ANALISI CHIMICA MEDIA
Azoto organico (N) sul secco: 1.5%;
Azoto (N) totale sul secco: 1.7%;
Carbonio organico (C) di origine biologica sul secco: 24%;
Sostanza organica sul secco: 40%;
Sostanza organica estraibile in percentuale sulla sostanza organica: 6%;
Sostanza organica umificata in percentuale sulla sostanza organica estraibile: 10%;
Rame (Cu) totale sul secco non superiore a 230 mg/kg;
Zinco (Zn) totale sul secco non superiore a 500 mg/kg.
forse ne aggiungerò un pochino in superficie anche agli encephalartos…ps sembra si stia preparando il ferox e l’arenarius inizia a fare la tipica lanugine a forma di capelli color rame.
un saluto a tutti
Fede vedo che il terriccio che usi presenta una buona percentuale di organico…non pensi che possa essere pericoloso per funghi o marciumi vari? cmq effettivamente dal tuo reportage sembra meno lento del solito…qualcuno ha mai usato humus di lombrico (ovviamente mischiato)…dicono che sia molto buono…probabilmente favorirebbe proprio l’ instaurarsi delle simbiosi di cui sopra…