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Ciao Lucia, ho conosciuto personalmente Guglielmo Betto. Sul suo terrazzo vi erano piante di tutti i tipi, con vasi messi uno sopra l’altro. Aveva fondato la ‘Società Italiana di Acclimatazione Sperimentale’ che pubblicava una rivista (Hortus) in cui ognuno di noi raccontava le proprie esperienze.
Aveva anche istituito una lista di semi.
A Roma organizzava una scambio di piante tra gli iscritti ed ogni pianta veniva descritta da chi la offriva. Alla morte di G. Betto, il gruppo si è sciolto.
Lucia, io vedo delle foto, non dei links… Mi spieghi perché se metto il link compare la scritta e non la foto? Ci deve essere qualche segreto.
Caro Elio, mi sembra che il discorso sulla P. ‘Blue Moon’, realizzata da Craig Daniel sia assolutamente corretto. Le notizie che tu hai dato sono quelle che ho anche io. Io ero riuscito a trovare 2 anni fa sia la P. quadrangularis ‘Warmland’ (con questa denominazione mi era stata venduta, ma credo che sia semplicemente una P. quadrangularis) che la P. alata ‘Shannon’ per controllare questo problema. Purtroppo d’inverno le due piante sono morte e non sono più riuscito a trovarle.
Il 15 Settembre comunque vi è in Olanda il meeting europeo della Passiflora Society International e magari trovo ciò che cerco.
Henk Wouters (Olanda) ha creato un ibrido di P. ‘Blue Moon’ x P. alata, molto bello e dai colori carichi: P. ‘Precioso’. Ne ho un piccolo esemplare.
Spero di non aver dimenticato qualcosa.
Tanti saluti
Maurizio
Anche io opto per la P. ‘Imperatrice Eugenia’ (P. x belotii: P. alata x P. caerulea) I colori sono un po’ carichi, ma probabilmente dipende dalla fotografia.
Ciao
Maurizio
Ciao a tutti, anzi a tutte. Sembra che i signori siano in spiaggia. Ringrazio per l’affettuoso ‘benvenuto’, ma come ho detto, sono un curioso, e mi piace leggere la vostra fitta corrispondenza. Oltretutto si impara a conoscere nuove piante e a fare delle scelte adatte al proprio gusto e… purtroppo… anche al proprio clima. Ciò significa per molti di noi, tra cui il sottoscritto, fare dolorose rinunce.
In questi giorni mi sta fiorendo la P. ‘Aurora’ di cui abbiamo parlato, ed ho notato che il fiore si chiude presto o tardi in relazione alla temperatura. Infatti, 2 due giorni fa è stato aperto fino alle 16. Faceva freddino. Lucia, come si fa a mettere l’immagine direttamente allegata al testo? Così vi mando una foto recente e la smetto di allegare links.
A Titty devo dire che quest’anno le mie passiflore sono state fino ad ora avare di fioriture. Forse il troppo caldo e forse perchè non vi è stata sufficiente escursione termica giorno-notte. Ora però si stanno riempiendo di boccioli, in particolare la Passiflora ‘Etna’, un ibrido dedicato ad una mia amica siciliana, che già ne possiede una pianta da testare in quel clima.
Oltre alle passiflore raccolgo anche altri generi tropicali e subtropicali, ma senza fare collezioni. Basta che mi piacciano e che abbia il posto in serra per l’inverno: piccole piante di frutti esotici (Artocarpus, Crysophyllum, Durium z., Spondias c., Diospyros m. ecc.), qualche succulenta, agrumi di varia natura, bulbose, annuali ecc…
Ok, tanti saluti
Maurizio
PS.: La P. ‘Guglielmo Betto’ è dedicata al una persona che mi ha contagiato con la passione delle piante insolite.
Ciao Martina,
conosco Lucia da molti anni, e io e lei siamo stati tra i primi espositori (come amatori) a Masino, forse molti anni fa. La mia collezione è ormai gigantesca e mi sa che dovrei andare in pensione per poterla seguire. Sono centinaia e centinaia di vasi. Ho cominciato ad apprezzare le passiflore dopo averle scoperte nei libri di Guglielmo Betto (I frutti tropicali coltivabili in Italia e Le piante rampicanti). Nel 1988 ho pubblicato su ‘il Giardino fiorito’ il primo articolo con fotografie di passiflore, alcune ottenute da seme e fiorite a casa mia: P. capsularis, P. subpeltata, P. alata, P. ‘Amethyst’, P. x violacea, ecc..
Da allora la mia collezione è cresciuta anche perché ho trovato altri appassionati in giro per il mondo.
Questo genere mi ha particolarmente colpito per il grande n° di specie (520) e per la varietà di forme e di colori all’interno di esso. Accostamenti cromatici insoliti e particolarmente artistici, vivacità, presenza di frutti decorativi e commestibili, di foglie colorate, di adattamenti stupefacenti. Credo che sia l’unico genere che abbia arricchito la corolla con una nuova struttura, la corona dei filamenti’ che ha aggiunto quella bellezza in più che altri fiori non hanno.
Poi sono arrivati i primi ibridi, opera in cui ho messo anche molta pazienza per l’attesa della prima fioritura. Da pochi giorni è fiorito l’ultimo, dal fiore grande e profumato, che puoi vedere qui e che spero sia dotato di grande rusticità: http://www.passiflora.it/nuovoibrido1.htm
Ma altri sono in crescita e sono nuove speranze di altra bellezza.
Buona notte
Maurizio
Mi inchino al ‘Membro Senior’, visto che, spinto dalla curiosità, mi sono iscritto per ficcare il naso nelle vostre discussioni.
Se intendo quel Maurizio un po’ matto che si è innamorato delle passiflore, sono io.
Nei mie viaggi in Guiana francese non riuscivamo mai a fotografare la P. foetida poichè alle 8,30 era già chiusa. In Brasile ci siamo dovuti alzare alle 5 del mattino per cogliere la fioritura notturna della P. mucronata.
Ciao
Puoi vedere l’immagine qui:
http://www.passiflora.it/aurora.htm
Ciao
Maurizio
Ciao a tutti, stamattina il mio esemplare di P. arida era fiorito. Appartiene al sottogenere Dysosmia, ed è affine alla P. foetida, specie che comprende circa 50 varietà. Tutte queste specie fioriscono a prestissimo, e chiudono i fiori a metà mattina.
Vi sono invece passiflore che sono veramente a fioritura notturna, come la P. mucronata, la P. trisecta, ed altre. I fiori sono bianchi poichè è l’unico colore visibile. Vengono impollinati da pipistrelli o da farfalle notturne.
Un mio ibrido, P. aurora, è stato così chiamato, non solo per il colore rosa intenso dell’alba, ma perchè fiorisce al sorgere del sole e si chiude prima di mezzogiorno.
Saluti
Maurizio