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Hai fatto bene a dirmelo… Conosco bene Reto. Fose andrò da lui il prossimo mese…
Ho acquistato da Eisenhut alcune specie di Michelia e proverò anche io ad acclimatarle nel mio giardino… invece di tenerle in vaso.
Ciao
Maurizio
Ciao Stefano, e dove l’hai trovata questa rarità? Io ho visto su Internet che la Manglietia insignis viene data come adatta dalla zona 7a in su. Io 15 giorni fa ho messo in piena terra, in fiducia, un esemplare, ma a fiori rosa, acquistato da un vivaista inglese. Vedremo come si comporta.
Ciao
Maurizio
Ciao Passiflora7575,
la P. edulis è detta P. edulis Sims dal nome dell’autore della denominazione botanica. Insomma è per distinguere la P. edulis forma edulis dalle altre P. edulis, es. P. edulis f. flavicarpa e da ibridi, selezioni o cultivar. La edulis Sims è la forma botanica.
Ciao
Maurizio
Ciao Gabriel, conosco le esperienze di passiflore a Brissago (Lago Maggiore). Il clima è incredibilmente mite e ho visto risultati stupefacenti. Al Lago di Lugano ho tempo fa visitato il giardino di Peter Smithers, scomparso recentemente (Morcote) e anche in questo microclima sicuramente si possono adattere numerose passiflore.
Ciao
Maurizio
Sicuramente la migliore è la P. edulis Sims. Molto buona la P. alata.
Tanti saluti
Maurizio
Le foglie di Hardenbergia sono semplici, uguali a quelle della fotografia e se cercate con Google/immagini ne avrete conferma.
Ciao
Maurizio
Sono d’accordo con Lucia che la papilionacea sia una Hardenbergia comptoniana, simile alla H. violacea. I fiori però non sono ancora completamente aperti.
Esistono cultivar compeltamente bianche , molto belle.
Quanto al Polypodium… chiedo scusa…. le mie idee sono poche e confuse non essendo questi generi di piante di cui mi sono occupato.
Tanti saluti
Maurizio
Ciao a tutti!
Si è instaurato un particolare interesse da parte di alcuni miei amici/e riguardo alla Cochliostema jacobina.
Questa pianta pare sia rara e misteriosa.
Una mia amica vuole trovare altri collezionisti che la posseggono per capire se lacune forme diverse per colorazione e portamento appartengono alla stessa specie oppure no, ed anche per tentare impollinazioni con esemplari diversi poichè sembra che sia autosterile.
Potete vedere l’immagine anche qui:
http://www.passiflora.it/CochliostemaJacobina.htm
Tanti saluti
Maurizio
Grazie!
Come ho detto a Lucia, sono disponibile a dare informazioni sulle piante di cui ho esperienza per averle coltivate. Il sito è in costruzione, il ‘copia/incolla’ spesso fa strani scherzi e sarei grato a tutti se mi segnalerete gli errori.
Maurizio
Ormai mi sembra evidente che si tratta della P. actinia. Complimenti Traudi. Io ce l’ho in piena terra e resiste benissimo d’inverno.
Maurizio
Le stipole della P. actinia sono caduche e spesso non ci sono per questa ragione. Ecco due fotografie delle foglie e delle stipole.
ed ecco le stipole e le ghiandole del picciolo:
Aspetto la Macro per fare un confronto.
Tanti saluti
Maurizio
Scritto Da – Maurizio on 01 Novembre 2007 10:12:09
Ok, per la P. ‘Amethyst’.
Le foglie(non si vedono bene), se si tratta di una passiflora, sembrano quelle della P. actinia, ma sarebbe interessante una foto a distanza ravvicinata in cui si vedano anche le ghiandole del picciolo.
Ciao
Maurizio
La P. manicata viene indicata come temperatura minima + 7°C
Ciao Celeste,
quello in basso a sinistra è un Syngonium wendlandii, quella appena sopra dovrebbe essere una Monstera non ancora classificata. Quella a sinistra con i baffi è la mia micetta Luna.
Quanto ai tuberi del mercato, credo che si tratti proprio del taro, ma mi informerò meglio dai miei amici francesi. Alocasia? Colocasia? La si trova su Internet con entrambe le denominazioni…
Maurizio
Non ha l’aria di essere molto rustica. Comunque io la tengo in serra d’inverno o in casa. Il prossimo anno posso fare qualche esperimento.
Si, hai indovinato. Me l’ha data un vivaista.
Ecco altre Araceae:
e poi questa:
Vediamo se qualcuno indovina cosa sono…
Ciao
Maurizio
Confesso che anche io vado matto per le araceae. Ho portato dalla Guiana tuberi di Alocasia esculenta… anzi non sapevo cosa fossero e li ho comprati sul mercato della Cajenna, dove erano in vendita tra le verdure. Poi, piantati e sviluppati, ho capito che si trattava di questa aracea.
In Guiana mi ha affascinato anche la Anaphyllopsis americana, non ho potuto portarla con me, ma la sto cercando.
Vi manderò una foto.
Se riesco a riprodurre il P. billietie penserò a Celeste!
Ciao
Maurizio
Ciao Ale, ho controllato su Google/immagini e vedo che il Philodendron andreanum è diverso. Puoi vederlo qui:
http://www.aroid.org/genera/philodendron/andreanum/index.html
Ha le foglie di forma e di colore diverso, ed è originario della Colombia.
Il Philodendon da me trovato nella foresta della Guiana francese è reperibile anche su Internet, ad esempio:
http://mgonline.com/philodendron_billietiae.jpg
Come vedi anche le nervature principali delle foglie hanno decorso diverso.
Entrambi hanno le foglie a forma sagittata.
Il mio esemplare ha fatto nuove foglie, sempre più grandi. Invierò un’altra fotografia.
Non vedo l’ora di poterlo moltiplicare
Tanti saluti
Maurizio
Eccomi, ho visto ora le foto. Non è facile capire poichè sono sfuocate e di cattiva qualità. Ma direi che si tratta di P. x decaisneana, più che di P. alata. Quest’ultima infatti ha la corona più chiusa e più corta. Tanti saluti.
Maurizio
Ciao Lucia, Odette è più graziosa nel momento dell’apertura, come puoi vedere qui, nell’immagine che ho colto ieri mattina:
Ha il diametro di 9 cm.
Quando i petali e sepali sono completamente retroflessi mi piace meno.
Riguardo alla rusticità non sono molto ottimista, poichè i genitori dei due ibridi non lo sono. Quindi occorre il ricovero invernale, nel nord Italia, per entrambi.
Ciao
Maurizio
Scritto Da – Maurizio on 16 Ottobre 2007 17:00:54
Ciao Paolo, io di solito semino da 5 a 10 semi per volta. Gli altri li tengo in disparte per il futuro. Ma dipende da quanti ve ne sono nel frutto maturo. A volte 2 o 3 solamente.
Non è detto che tutte le piante risultanti da queste semini siano identiche. Vi sono leggere differenze ed in questo caso, si sceglie la migliore.
Tanti saluti
Maurizio
Ciao Lucia, è bellissima sicuramente. Roland Fischer probabilmente ha fatto vari passaggi poichè la P. gritensis è sempre molto, anzi troppo dominante nei suoi ibridi. Se guardi gli altri, si assomigliano tutti e sono simili alla P. gritensis. Facendo vari passaggi ha ottenuto un ibrido un pochino diverso… ma non troppo.
Tanti saluti
Maurizio
E’ arrivato il 5° ibrido, bianco puro poiché sono state incrociate la Passiflora caerulea ‘Constance Eliott’ e P. eichleriana.
Il diametro è di 10 cm e questo ibrido ha gli stessi genitori della P. ‘White Wedding’ creata dall’ibridatore olandese Henk Wouters.
Eccola
Buona notte
Maurizio
Scritto Da – Maurizio on 23 Settembre 2007 01:28:18
Glauco ha centrato l’argomento, infatti una delle tecniche per eliminare il virus è quella di stimolare la crescita molto veloce della pianta, aumentando la temperatura anche fino a 40° C in modo che il virus ‘rimanga indietro’ e non riesca più ad arrivare ad infettare gli apici vegetativi in crescita. Così verranno prodotti tralci sani che potranno essere fatti radicare.
Il virus viene trasmesso facilmente da insetti volanti, acari ecc, specialmente per le piante confinate in serra od ambienti chiusi ed in presenza di esemplari ammalati.
Tanti saluti
Maurizio
http://www.passiflora.it
Scritto Da – maurizio on 21 Settembre 2007 13:21:52
Caro Paolo,
la P. quadrangularis è una specie, la P. x decaisneana è un ibrido.
I vivaisti vendono la P: x decaisneana (P. alata x P. quadrangularis) con il nome errato di P. quadrangularis.
Comunque queste sono le due passiflore:
http://www.passiflora.it/decaisneana.htm
http://www.passiflora.it/quadrangularis.htm
Quest’ultima produce un frutto di dimensioni ragguardevoli che, nelle zone di origine viene consumato.
Tanti saluti
Maurizio
Ops… Daniele, effettivamente ho sbagliato messaggio. Auguri per le impollinazioni.
Maurizio
Grazie Paolo per i complimenti.
La P. x decasineana (immagino che sia l’ibrido venduto con il nome errato di P. quadrangularis) può essere impollinata con la P. caerulea. Sicuramente otterrai ibri di interessanti e di valore.
Ti conviene perciò trafugare qualche fiore con antere dotate di polline.
Tanti saluti
Maurizio
Ciao Paolo,
i frutti di passiflora impiegano normalmente da 2 a 3 mesi per maturare. Naturalmente dipende dalla specie.Io ora sto pulendo i frutti impollinati a metà luglio, ma ve ne sono di impollinati in giugno che non sono ancora maturi.
Riguardo alla tecnica di impollinazione non uso cotton fioc, pennelli ecc, poichè vi è dispersione del polline. Io stacco l’antera con una pinzetta o con le dita e la sfrego sullo stigma dell’altro fiore. La resa è migliore.
Saluti
Maurizio
Non sono stato io a tirar fuori la storia del certificato fitosanitario, ma Giannipa. Vero che la Datura metel è comune e diffusa (da me, la varietà a fiori bianchi, si è naturalizzata come pianta annuale), ma con questo colore non l’avevo mai vista.
Al di là del controllo fitosanitario, spesso è proibito esportare semi e piante per le norme internazionali sulla biodiversità. In Brasile sono severissimi.
Saluti
Maurizio
D’accordo che servirebbe sempre il certificato fitosanitario, ma i rischi reali in questo caso sarebbero inesistenti. Aggiungo anche che, se la Datura metel è parente della menanzana, è però molto velenosa. Lo stramonio (Datura stramonium), altra specie del genere, è infatti chiamata ‘Erba del Diavolo, per la sua pericolosità.
Comunque il fiore è molto ornamentale.
Ciao
Maurizio