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ricevuta mail dalla sig.ra Lucia. Ha la champaca. Grazie Franco e Grazie alla Lucia.
Ho trovato il sito del vivaio dove leggo che resterà chiuso fino ad Aprile. Nel catalogo trovo la Michelia Figo ma non la champaca.
ringrazio per il consiglio. Appena letto ho scritto un messaggio alla sig.ra Lucia Barabino. Come posso accedere al suo vivaio per conoscere la presenza o possibile reperimento della pianta?
Grazie ancora
chiedo scusa se mi intrometto. Recentemente ho spedito una mail ad Angelo. Purtroppo non ho ottenuto risposta. So che anni fa proponeva semi di varie piante. Mi interessano quelle di eleagnus, non olivigno. Sto cercando di farne delle talee, ma al momento, dopo venti giorni, sembra non abbiano attecchito.
Grazie
siccome vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatai per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie
sono d’accordo
Può interessare il video seguente
http://www.youtube.com/watch?v=isbGKb7Snzk
Tratta l’innesto di due angurie ma credo sia valido quando si sostituisca una anguria con la zucca e l’altra con il melone. Nel video viene omesso un passaggio intermedio che però viene spiegato in inglese. In pratica le due piantine vengono messe insieme per quattro giorni dopo di che si separano e nel nostro caso viene lasciata la zucca con le radici e in alto il melone. A disposizione per chiarimenti
Quella tecnica è usata molto nel sud d’italia: Se conosci qualche vivaista meridionale puoi farti spiegare da lui oppure con molta pazienza in internet trovi una marea di notizie sull’ argomento. Io non la ho mai eseguita ma probabilmente la eserciterò in marzo: ciò significa che dovrò seminare zucche e meloni in Febbraio
Il mio amico vivaista mi suggerisce intanto di optare per i semi. Quando li avrai ? Nell’occasione avrai avuto modo di assaggiare quei meloni e verificarne il sapore pepato. Per le talee esse saranno interessanti a Febbraio: allora potranno essere innestate (la cima delle talee) su zucche portainnesto per una produzione abbondante e di dimensioni superiori
Annarella grazie. Domani andrò dal mio amico e ti farò sapere se può tenrmi la talea: se lo farà sarò sicuro della sua sopravvivenza.
Sto cercando quei semi per conto di amici di Rovigo. Quella pianta era ben conosciuta dai vecchi ortolani della bassa padana. Ho anche inviato due email all’istituto Zanelli di ReggioEmilia, che pare si interessi alla conservazione di piante in via d’estinzione, ma finora non ho ricevuto alcuna risposta.Un amico vivaista aveva ricevuto i semi da un altro vivaista di Bologna che a sua volta li aveva avuti da un ortolano di Bologna o dintorni. Li aveva piantati ma la grandine ha azzerato la piantagione.La pianta sta scomparendo perchè i suoi fruttti non sono commerciabili: hanno scarsa conservabilità, andrebbero consumati dopo poco dalla raccolta. Quel melone viene chiamato rampichino o ramparino per la proprietà di arrampicarsi su pali di sostegno; è meglio conosciuto come “pevarin” per il sapore pepato. Attenzione: non è il rospo, nè il Zatta, varietà del rospo, tantomeno il Tazio: di questi si trovano in commercio i semi. Sarò ben lieto di riceverei semi dalla Annarella, nel modo e tempi da concordare. Per le talee chiederò al mio amico vivaista se potrà tenerle in serra. C’è comunque il problema del trasporto. Non mi è facile passare per Rieti e la spedizione mi sembra poco conveniente. Considero molto più semplice ricevere i semi. Ringrazio tuttti per l’interessamento
Il vivaista che si interessa della papaya e, nel caso, degli ormoni nanizzanti, assicura che questi non sono tossici. Per legge chi fornisce quei prodotti deve dichiarare la tossicità del prodotto. Ogni pianta inoltre ha il suo specifico ormone ed esso viene ricercato e poi ricavato da piante che si mantengono nane, dopo uno studio sui fattori che ne hanno impedito la crescita.
In altre parole è la natura stessa che fornisce l’occasione di far crescere le piante come si desidera.
Non lo so , approfondirò l’argomento. Quel poco che so al riguardo dei vari ormoni à che anche se prodotti in laboratorio essi riproducono qualcosa che già esiste in natura.
Ormoni nanizzanti vengono comunemente usati da floricultori. Ogni pianta ha un suo specifico ormone. Così il geranio ne ha uno la stella di natale (euphorbia pulcherrima) ne ha un altro e via dicendo.Vengono usati, nonostante l’altissimo costo che si aggira sui duecento, quattrocento euro al chilo, principalmente per ragioni commerciali. La stella di Natale alla quale si dedicano attualmente molti vivai, cresce normalmente fino ai due metri, ma viene acquistata tanto meglio quanto più è piccola. L’ormone viene dato sotto forma di nebbia e in quantità limitata, pena l’ingiallimento dei margini delle foglie. Molti ormoni, radicanti, acceleranti, nanizzanti etc. si possono trovare in ebay in quantità piccole e a prezzo vantaggioso. C’è comunque il rischio, se il paese di spedizione è fuori dalla comunità europea, che vengano fermati alla dogana.
le citochinine! ch’io sappia. Domani mi informerò meglio
Ho avuto una piantina di papaya da un amico vivaista che le sta facendo crescere con successo. Purtroppo per eccesso di fertilizzante la pianta è defunta. Il mio amico allora me ne ha dato altre due che per dimenticanza aveva lasciato in vasi piccoli. le ho reinvasate ed ora stanno crescendo alla grande. Tutte le sue piantine le ha ricavate da semi, alcuni provenienti da Cuba, altri dal Kenia. L’idea di fare papaya gli è venuta perchè un altro vivaista
aveva allestito una serra per la coltivazione della papaya; ha avuto un paio di raccolti poi ha dovuto eliminare tutte le piante per la loro altezza. Sembra che voglia ripetere la coltivazione somministrando poi un ormone nanizzante. Personalmente ritengo l’idea ridicola. Comunque tornando alle mie due piante e soprattuto alle sue, cinque giorni fa mi ha mostrato l’abbozzo dei frutti. Lui sostiene che dovrebbero crescere e sarà possibile mangiarli a Marzo. E’ sottinteso che le piante dovranno essere mantenute al caldo
Ho acquistato semi di jacaranda in ebay e li ho fatti germogliare durante l’inverno. Ne avevo moltissimi, sono germinati quasi tutti e quando ho invasato i germogli ho dovuto fare una scelta. Attualmente ho una decina di piante. molte le ho regalate,e di quelle che mi sono rimaste le due che ho posizionato in pieno sole e contro la muratura di un pozzo, che accumula il calore del sole, sono cresciute molto, ora hanno l’altezza di 120 cm., e continuano a crescere. Farò passare a loro l’inverno in casa e le due grandi le interrerò a Marzo. Le altre a Marzo le lascerò all’aperto in vasi più grandi aspettando il Marzo successivo. Spero che sopravvivano in provincia di Padova, anche perchè son sicuro di avere visto una pianta di Jacaranda nella sacca di Scardovari.
Mi interessa la michelia champaca. Probabilmente ne avrò i semi ao primi di settembre. Vorrei sapere da chi è riuscito a farli germinare dove li ha acquistati e quale accorgimento ha usato per la germinazione. Sarà il prossimo il mo quinto ed ultimo tentativo.
Mi interessa sapere da Luigi 13 come ha avuto i semi di quel tipo di Guava. Se li ha acquistati e dove, o se li è fatti spedire opppure ha avuto occasione di portarli a casa di ritorno da un suo viaggio. Ovviamente la stessa domanda è rivolta a chiunque ne sia venuto in possesso. Leggo che hanno una capacità germinativa molto corta e che soffrono il feddo. Mi viene dunque il dubbio che se anche riesco a farmeli spedire dal CostaRica, dove conosco chi ne ha la pianta, la temperatura dell’aereo possa farli morire.
Ho avuto semi di asimina alla fine dell’autunno. Li ho messi in frigo a stratificare per quattro mesi circa quindi li ho seminati., alcuni di essi li ho scarificati. Dopo altri due mesi i semi hanno cominciato a emettere le prime radici, non tutti per la verità. Ne ho ricavato cinque germogli. Due di questi li ho dati alla signora che mi ha procurato i semi. Questa signora ne aveva seminato in inverno senza alcun processo di di vernalizzazione o scarificazione: al proposito solamente un mio seme scarificato aveva emesso una radichetta: i semi li avevo poi messi tuttti in cotone umido ed hanno germinato in parte. I semi della signora non hanno prodotto alcun germoglio. Ora che ho delle piantine esse si stanno sviluppando molto rapidamente, contrariamente a quanto leggo in Internet. Ho appreso poi che dove vivo almeno tre persone hanno piante di asimina avute da uno di loro che lavorava nell’orto botanico di Firenze. Piante avute cinque anni fa. Tutti e tre hanno già gustato i frutti di quelle piante. Uno di loro ha molti polloni in giardino.