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ciao
la comprai anni fa nel vivaio ligure da cui presuppongo l’hai vista. E’ abbastanza rustica, ma teme il caldo eccessivo. A me è morta tempo fa a Milano proprio in un’estate torrida. E’ una di quelle piante a mio parere che teme l’afa e la mancanza di sbalzo termico tra giorno e notte. I fiori sono molto belli.
nel dubbio fai una prova: se il tronco tende a sfogliarsi è una dipelta (floribunda o yunnanensis)
ciao
ciao
credo si tratti di una dipelta floribunda.
pianta semirustica.
ciao
i primi anni puoi circondarla con dell’ondulux e pacciamarla. in alternativa fino a che è in vaso puoi metterla in cantina. quando la pianta diventa più grande subisce meno la rigidità del clima e arriva tranquillamente a -10 gradi senza problemi
ciao
la coltivazione è facile e si semina da sola per tutto il giardino se non stai attento a togliere i frutti prima che si aprano. i fiori sono piccoli e il profumo molto tenue. ci sono rampicanti più belli, dal suo ha una discreta resitenza alle temperature rigide (testata fino a – saluti
ciao
posso dirti che il mio passa la vita in casa, appoggiato su un calorifero (funzionante d’inverno) a pochi centimetri da una finestra esposta al tramonto. nessun problema: cresce e fiorisce tutti gli anni.
a me a milano resiste senza problemi. considera quindi un -10°, temperature più rigide non le ho sperimentate. tieni conto che la mia pianta è piuttosto grande, quelle piccole probabilmente potrebbero essere meno rustiche
ciao
effettivamente in alto adige d’inverno è parecchio freddo, la mia esperienza si limita a milano dove se non bagnate mai superano l’inverno senza nessun problema
saluti
ciao
le agavi sono piuttosto resistenti al freddo (non tutte, ovviamente), le aloe, tranne raru casi, invece, basta poco perchè scoppino nel vero senso della parola…
Sulle plumerie si legge di tutto. io le tengo in serra fredda in liguria. la minima più volte toccata questo inverno è stata di -2/-3 gradi. nessun problema, hanno perso le foglie, ma a marzo hanno subito ripreso a vegetare.
ciao
premesso che dire campania è un po’ generico. bisognerebbe sapere la zona usda o quantomeno le minime indicative raggiunte nella tua zona. ti indico comunque un sito con indicazioni delle cactacee rustiche.
a me vive a milano da qualche anno in vaso in posizione non particoarmente protetta. non ha mai sofferto nemmeno nel penultimo inverno particolarmente rigido. unico neo non fiorisce (almeno per ora)
Interessante, mi sa che la provo anche io
grazie
la parte aerea permane, perdendo però le foglie.
vedo solo ora il tuo messaggio.
resiste bene al freddo anche inteso. nessun problema a Milano o anche nella zona di parma.
sinonimo a. drurior
scusate la ripetizione:
aggiungo che si riproduce facilmente da seme, fiorisce il secondo anno dopo la semina e cresce velocemente. altezza fino a 3 metri. nessuna esigenza particolare se non tanta acqua e sole.
quote:
Ciao,
è una specie del nordamerica: Hibiscus coccineus. E’ perenne, ma d’inverno perde tutta la parte aerea e rispunta in primavera, vive in aree paludose e può stare anche semisommerso.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
quote:
[blue]
La tua Incense ha, nelle vicinanze, piante di Caerulea e/o di Incarnata ?
Te lo chiedo perchè il grande J.Vanderplank nel suo libro la definisce “self-sterile”; la mia, che ho in piena terra da oltre dieci anni, fruttifica abbondantemente perchè è circondata da piante di Caerulea e di Incarnata; una pianta ottenuta dalla mia Incense (pollone), che ho dato a Pietro Puccio (che non ha nè Caerulea , nè incarnata), pur fiorendo ogni anno alla grande, non ha mai fruttificato!
non ho nelle vicinanze caerulee, ma considerando che un’ape può compiere giri di impollinazione di raggio fino a 2/3 km dall’alveare credo ci siano ottime probabilità che si sia verificata un’impollinazione da altra passiflora.
saluti
di quelle che ho io sono sicuramente autocompatibili la incense, la tulae (ma di questa la fruttificazione non mi è mai giunta a termine) e se non mi sbaglio la tucumanensis.
per i frutti è sufficiente una pianta.
La potatura, a mio avviso, non è necessaria, se non per sopperire all’invadenza delle piante.
saluti
embothrium coccineum, provenienza Lucca. Preso da poco, non ancora fiorito. non ho ancora sperimentato rusticità. chi me l’ha venduto – persona di grande esperienza – ha fatto questa scheda:
Provenienza: Cile
Famiglia: PROTEACEAE
Colore (fiore): ROSSO
Periodo di fioritura: PRIM-EST
Rusticità (° centigradi): -15
Zona fitoclimatica: 8
lo terro’ quindi fuori in quel di Milano. Per ora cresce velocemente ed ama l’acqua. mi spiace per le foto, ma scrivo sul forum dall’ufficio e quindi è macchinoso postare foto che ho a casa.
saluti
dimenticavo…
l’embothrium coccineum, altro stupendo arbusto cileno. L’ho preso qualche mese fa, è alto mezzo metro, ma cresce velocemente. attendo la sua stupenda fioritura.
non sono sicuro che il clima in franciacorta sia simile a quello di milano. la zona fitoclimatica è la stassa, ma la città a mio parere beneficia di un effetto calmiere sulle temperature minime dovuto proprio alla sua “chiusura”. Si registrano quindi minime contenute, umidita’ invernale ed estiva, poco sbalzo tra notte e giorno d’estae. tutto ciò porta a riuscire ad acclimatare alcune piante tropicali che in realtà non sarebbero compatibili con la zona fitoclimatica di appartenenza.
Non ho esperienza delle piante che tu citi, non le ho mai trovate in giro.
i miei crinodendri gli ho messi esposti al mattino, per ora stanno benissimo. sono in vaso. uso terra e concime per acidofile. come riferimento di temperature per il patagua in letteratura ti direi -10 zona fitoclimatica 8.
ti mando una mail con l’indirizzo del patagua, non faccio concorrenza a lulu che non lo tiene. saluti
mi è fiorito giusto ieri il crinodendron patagua: molto bello, non ho le foto, ma lo consiglio, fiorellini bianchi.
mi intrometto. io mi regolo così: ad aprile concimazione con concime granulare a lenta cessione del tipo 15/10/15 oltre che aggiunta al terreno di leonardite. successivamente a giugno/luglio concime fogliare 20/20/20. a settembre ancora un po’ di concime a lenta cessione. faccio così per tutte le piante tropicali tranne che per le australiane che non sopportano il fosforo (tipo telopea) che concimo con cornunghia.
chiedo a Pietro: ma un 10/50/10 come quello che hai dato non è più adatto alle fasi vegetative iniziali di piante nate o riprodotte da poco piuttosto che a piante già formate?
per quanto riaguarda la rusticità posso dirti che il mio resiste a milano senza nessun problema da ormai un paio d’anni.
saluti
puoi iniziare con alcool e un batuffolo di cotone. isola la pianta finchè non la tratti, prima che si propaghi ad altre e appena puoi mettila all’aperto,le cocciniglie amano gli ambienti chiusi.
se sul tuo terrazzo non gela mai (o solo per poche ore e sporadicamente) può sopravviverti. io farei una bella talea e proverei a lasciare fuori quella e poi se sopravvive lasciare l’anno dopo anche la madre. per la mia esperienza di passiflore le indicazioni sulla temperatura che trovi su siti e libri sono sopravvalutate di 3/4° rispetto al nostro clima. si basano infatti su studiosi tedeschi ( mi riferisco ad esempio al testo Colour Atlas Passionflower / Torsten Ulmer – 580 color photos of Passiflora)che hanno fatto studi molto precisi, ma con il loro clima, che ha estati più brevi e quindi piante che alla fine dell’estate hanno subito un minor sviluppo vegetativo e quindi hanno meno “forza” per superare l’inverno, che da loro è più lungo.
Sottogenere: Passiflora
Sezione: Tilifoliae Sottogenere: Passiflora
Supersezione: Stipulata
Serie: Kermesinae
dopo la carta d’identità ti posso dire che l’ho seminata da frutto qualche anno fa, non ha ancora fiorito, ma cresce rigogliosa. nessuna cura particolare rispetto alle altre passiflore se non ricoverarla d’inverno perchè non tollera il gelo, anche se fino 3/4° sopravvive senza problemi. fioritura estiva e produzione di frutti eduli. saluti
no, non farlo, le piante non amano spostamenti. Sono a Milano anche io, piove, ma non è così freddo da dare problemi alle piante tropicali. la temperatura minima di 15° che riporta il sito è indicativa. per il problema che citi mi sa che l’hai bagnata troppo nei giorni passati. lascia che la terra si asciughi prima di dare ancora acqua.
saluti