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…nel condominio dove ero ospitato sono arrivate anche li…
Daniele MATERA-TARANTO
zona climatica 9b
marino con microclima di bosco
chiesa di Ciampino, la seconda palma è già stata tagliata…
Daniele MATERA-TARANTO
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Daniele MATERA-TARANTO
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Daniele MATERA-TARANTO
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siamo a Ciampino a 2 passi dall’aeroporto subito fuori del Raccordo anulare
Daniele MATERA-TARANTO
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ti ringrazio moltissimo Pietro, le tue risposte sono sempre puntuali e precise 🙂
Daniele MATERA-TARANTO
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…non ho mai visto una Pritchardia dal vivo, mi sbaglio o è molto più vigorosa di una Sabal…
Daniele MATERA-TARANTO
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Aecreazioni, a te una cena pagata… 😉
ti ringrazio per il fatto che cerchi di scagionarmi, ma purtroppo mi sa che Pietro e Caio hanno ragione.
Augusto il terreno in foto inganna, ma li è semplicemente sabbia colorata, quindi niente ristagni, semmai il contrario, in estate l’acqua “svanisce” come per magia (per questo cerco di arricchirlo in tutti i modi).
Anche se è vero che il terreno è molto acido, essendo in pineta alta, tanto che qui una qualità di felci nasce spontanea dapertutto.L’acidità potrebbe essere una causa???
La cosa che mi lascia perplesso è come mai trattando tutte le palme con la stessa quantità di concime (syagrus, sabal, washingtonia, livistona, phoenix) abbia riportato danni solo questa howea?
Pietro, una volta nei tuoi post parlavi di palme sensibili agli esteri fosforici, potrebbe essere questo il caso??? perdonami ma di concimi ne capisco poco, anzi nulla…
e visto che mi trovo, volevo già chiedertelo, cosa sono e dove si trovano gli “esteri fosforici”???
Daniele MATERA-TARANTO
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Scritto Da – maculato on 05 Novembre 2010 09:56:55
Come si può osservare dalla foto il germoglio centrale sta seccando, senza alcun rimedio!!!
Daniele MATERA-TARANTO
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Scritto Da – maculato on 04 Novembre 2010 12:18:32
questa la foto durante la fase calante…
LUGLIO 2009
Daniele MATERA-TARANTO
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Nelle caratteristiche chimiche c’è qualcosa che uccide le Howea, chi sa mi faccia partecipe, un ringraziamento anticipato!!
Daniele MATERA-TARANTO
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Daniele MATERA-TARANTO
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OTTOBRE 2010
Daniele MATERA-TARANTO
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Scritto Da – maculato on 04 Novembre 2010 12:25:57
ciao Federico, ho provato più volte ma non si riesce a visualizzare il tuo articolo… 😡
Daniele MATERA-TARANTO
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Ciao, grande Federico, hai sempre le notizie e la foto pronta…
pensi che sia più delicata di sua “cugina” K.oliviformis, perchè quest’ultima sta crescendo anche qui da noi…(sicilia)
sarei grato a chi mi darà la conferma 😡
Daniele MATERA-TARANTO
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…so che non potrà mai arrivare alla magnificenza delle zone d’origine, probabilmente le foglie rimarranno sempre più corte e più piccole ma dai almeno in versione bonsai avremo pure una Bz in giardino 😀
Daniele MATERA-TARANTO
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quote:
Ciao domenica andando a trovare degli amici del forum ho scoperto che nel loro giardino a due passi da me c’è una Bismarckia Nobilis piantata già da 3 anni… e la cosa che mi ha sorpreso è vedere nello stesso giardino phoenix roebellina e strelitzia nicolai completamente bruciate dai venti freddi dell’inverno ovviamente tutte senza protezioni. Per questo penso che la rusticità di questa palma sia molto sottovalutata, è vero la pianta ha riportato delle bruciature sulle foglie presistenti ma si è già ripresa alla grande, ecco le foto… voi che ne pensate??? maggio 2009
Ieri sono passato a distanza di 1 anno e 5 mesi e con grande sorpresa vedo che la Bismarkia di Castellaneta marina cresce e prospera come da foto… che ne dite??
Le foto sono un pò da lontano perchè i proprietari non c’erano e le ho fatte dall’esterno della recinzione, spero che rendano lo stesso l’idea.
ottobre 2010
Daniele MATERA-TARANTO
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Scritto Da – maculato on 25 Ottobre 2010 13:43:47
ciao grazie ad entrambi per averci reso partecipi di questa esperienza…
pensavo anch’io che la hillebrandii fosse la più resistente, chissà se da me sulla sabbia potrebbe avere delle chance?
grazie ancora 😀
Daniele MATERA-TARANTO
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…trovato http://www.sgaravattiland.it ha davvero una bellissima collezione di hibiscus… provar non nuoce!!! ciao ciao
Daniele MATERA-TARANTO
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ciao c’è un vivaio in Sardegna che è specializzato anche in varietà di hibiscus… non ricordo come si chiama ma è molto noto, prima aveva sul sito la vendita dettagliata delle specie, fiore per fiore ora non più … prova a cercare io nel frattempo cerco come si chiama. a presto Daniele
Daniele MATERA-TARANTO
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ciao rick, è arrivata la Allagoptera Arenaria? in che condizioni??? sono affidabili?? a presto Daniele
Daniele MATERA-TARANTO
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l’Italia ha una notevole estensione delle fascie climatiche, per cui prima bisognerebbe decidere, valutare quale clima rappresentare per la nostra nazione.
Ovviamente mi viene di pensare che sarebbe più semplice trovare il clima più diffuso in Italia e cioè il clima mediterraneo che per definizione è clima subtropicale con estate asciutta (che però è anche tipico di Grecia, Spagna, Portogallo, Tunisia, Marocco, Turchia ecc)
Inoltre il clima mediterraneo (e di conseguenza anche la sua flora) non è presente in tutte le regioni, per cui si correrebbe il rischio di non rappresentare tutta l’Italia. Un bel dilemma!!!
L’estremo Sud ha clima e quindi flora comune con i Paesi vicini così come l’estremo Nord ha in comune il clima con i Paesi confinanti col nostro.
La fascia centrale dell’Italia è un po’ il cuore della nostra nazione, datemela per buona, per cui quale pianta è più tipica del centro se non il Pino ad ombrello che cresce su tutta la costa???
E per contro ha in comune il fatto che NON cresce sia sulle montagne del sud come su quelle del nord e del centro ma cresce e prospera solo sulle coste!
Quindi 10 e lode per il Pino italiano!!!
PS. quelli del nord non possono obiettare perchè cresce anche sui laghi di Garda, di Iseo e di Como!!!
😀
Daniele MATERA-TARANTO
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ciao Rick, sono colui che ha aperto un anno fa la discussione “palme da sabbia”…
Ho intenzione di fare un bel reportage sulla mia esperienza di palme e affini a proposito di sabbia, nel frattempo vi anticipo qualcosa…
La mia situazione:
– terreno non sabbioso, ma sabbia bianchissima sporcata in superficie da detriti organici, siamo in una pineta preesistente nella quale è stato contruito (per intenderci è come se fosse contruito nella pineta di Ostia)
– assenza di venti per la presenza di vecchi e grossi pini
– bassa insolazione sempre per gli alberi o limitata a poche ore nei punti dove ci sono radure aperte
– clima costiero a 10m s.l.m(3 km dal mare) con una scarsa escursione termica, minima registrata d’inverno -2 per una notte o due
– molta umidità nel periodo freddo
Dalla mia osservazione diretta da quando ero ragazzino girando in bicicletta su circa 3000 case con giardino, parlo di Castellaneta Marina:
Phoenix canariensis, lente a causa della poca insolazione, ma attecchiscono benissimo con o senza irrigazioni, dove presenti crescono meglio e + velocemente.
Phoenix dactilifera incominciano adesso a diffondersi qui, credo che necessitino di + sole della canariensis
Phoenix roebellina cresce bene ma richiede irrigazioni e concimazioni costanti, per capirci dove presente il prato inglese con irrigazione automatica (sabbia arricchita con terricci organici)
Altre phoenix stanno arrivando ora…
Howea fosteriana, resistono a queste temperature, ma viste deperire se non hanno irrigazioni costanti. La sabbia, non riesco a capire se sia un elemento a favore o contro, sta di fatto che la mia in semi-ombreggiamento sta passando a miglior vita, dopo 10 in vaso (bellissima) piantata in giardino ha cominciato a rimpiccilire e perdere la nuova vegetazione. Le cause? concimazioni sbagliate e/o irrigazioni irregolari, per via delle mie assenze durante l’estate, credo…
Butia capitata, attecchisce e cresce molto bene sia sotto gli alberi che nelle radure aperte, solo dove non sono presenti le irrigazioni automatiche. Con le irrigazioni costanti ingiallisce e perde il caratteristico colore verde glauco
Arecastrum o Syagrus romanzoffiana, ottima per la sabbia, dove irrigata e concimata cresce meglio. Nelle radure o spazi aperti, per via della maggiore insolazione cresce molto più rapidamente e in modo vigoroso.
Washingtonia robusta, qui ho osservato comportamenti contrastanti: spesso piante adulte piantate, non riescono ad attecchire per finire in una lenta agonia o passano anni (anche 10) prima di incominciare a vegetare decentemente. Ho osservato dove presente maggiore insolazione un attecchimento più rapido. Non sono riuscito a capire se l’irrigazione sia un elemento a sfavore oppure no, sta di fatto che quelle in agonia le ho viste sia in giardini
con irrigatori automatici che senza.
Sabal palmetto, in questo caso ho osservato solo la mia. Partito da seme di orto botanico, dopo 8 anni di vaso in terreno scuro e ben drenato ha cominciato a soffrire gli spazi, seppur grandi, ma sempre limitati del contenimento, con un rimpicciolimento delle nuove foglie. Ora sono due anni che è in piena sabbia e sta sviluppando una bellissima vegetazione anche se le ore di insolazione solo limitate a quelle centrali della giornata. L’irrigazione avviene settimanalmente e la sabbia cerco di arricchirla con terricci organici e concime chimico
Trachicarpus fortunei, lussureggianti solo con concimazioni e irrigazioni regolari. Dove non presenti assumono un aspetto sofferente e asfittico, per poi morire lentamente. Soffrono molto la scarsa o/e l’assenza di precipitazioni nel periodo estivo. La sabbia con loro non da ottimi risultati.
Chamaerops humilis, adattissima sia per clima che per terreno. Dove presente l’irrigazione costante, almeno una volta settimanalmente, si presenta lussureggiante e con una crescita più veloce. Sotto gli alberi o con poche ore di sole tende ad avere un aspetto più elegante per via degli steli più lunghi e delle foglie più grandi.
Strelitzia Nicolai, NO palma (scusate off topic) anche se molto tropicaleggiante, mi ha sorpreso e continua a farlo per la eccezionale crescita che mostra avere sulla sabbia e con limitate ore di sole. Irrigate settimanalmente diventano gigantesche creando alla base sempre nuovi polloni. In pineta hanno un aspetto più elegante per via delle foglie e degli steli più grandi, le mie dopo 10 anni non hanno mai fiorito.
Sono così vigorose che gonfiano il terreno che hanno intorno, il che potrebbe essere anche un problema… attenzione quindi a posizionarle vicino strutture o costruzioni!
A breve saranno sperimentate nel mio giardino:
Bismarckia nobilis (silver)nel posto con maggiore insolazione del giardino (a poche centinaia di metri da me ne vegeta una fuori dalla pineta). vedremo?
Archontophoenix alexandrae, pare abbia necessità di terreno sabbioso. Primo inverno superato decentemente, ma in vaso.
Sabal bermudana, che seppur lentissima,credo possa crescer bene sulla sabbia. Le mie faranno un anno adesso, sono ancora in vaso
Chambeyronia macrocarpa, su questa ho qualche dubbio, non tanto per l’ombreggiamento quanto per la sabbia. Le mie ora compiono un anno e in vaso.
Dypsis decary, dubbi per la minima invernale (-2). Ora d’inverno in casa
Livistona decipiens, primo anno da seme non so ancora come possano reagire.
Arenga pinnata, lentissiiiiima, dopo un anno dalla radice, ora aprono la prima foglia. Dubbi sia per il clima che per il terreno.
Daniele MATERA-TARANTO
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Scritto Da – maculato on 27 Giugno 2010 16:52:13
…grande Fedeeee, credo che questo report sia molto utile anche per noi, certo le latitudini sono diverse, ma l’intensità e la durata del freddo hanno testato la resistenza di ogni singola palma…
grazie ancora a te… 😀
Daniele MATERA-TARANTO
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Io ho seminato a gennaio 2009 la Arenga pinnata. Adesso ha ancora una foglia! 😀 😀Andrea Gabrieli,
Numana(An):
-zona climatica 8b/9a (USDA)
-clima (Csa) mesotermico umido con estate asciutta (Koppen)
Milano:
-zona climatica 7a/b (USDA)
-clima (Cfb) mesotermico umido (Koppen)
…ciao Andrea, vorrei sapere anche da te, come va la coltivazione di questa specie…
un saluto a presto Daniele 🙂
Daniele MATERA-TARANTO
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Ciao Sergio mi piacerebbe sapere come se la passano le tue A. pinnate, ormai è passato un anno dall’ultima foto messa qui nel post… un saluto Daniele
Daniele MATERA-TARANTO
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ciao Caio, spiegami questa teoria, sono molto interessato anch’io… 😀 😀
ti ringrazio sin d’ora, un saluto
Daniele MATERA-TARANTO
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…grazie Annarella, belle foto e… magari avercele pure noi le stazioni cosi 🙂
Daniele MATERA-TARANTO
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Riprendo questa discussione per chiedere un consiglio: è il caso di dividere le piantine di str. nicolai che sono nello stesso vaso (la foto è la prima pubblicata a pagina precedente)??Sea winds brought her to me: a butterfly, mere one-day miracle of life
and all the poetry in the world finally makes sense to me (Nightwish)
beh considerando la specie sono adesso ancora molto piccole… io aspetterei un anno o forse 2, prima di dividerle. L’unica cosa che farei ora sarebbe quella di metterle in un vaso (di plastica) molto più grande… saluti
Daniele MATERA-TARANTO
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quote:
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Ciao, è allora perchè??? questo esemplare è stato tenuto in serra a min.15° e max. 25° è non ha fatto la foglia rossa? secondo me’ la temperatura è un fattore molto importante. Oppure devo supporre che sia un’altra varietà.No, semplicemente che la copertura della tua serra taglia molto della componente UV.
La colorazione rossa, blu, gialla ecc. nelle piante è dovuta alla presenza di composti (fenolici, per chi si ricorda un pò di chimica) che hanno varie azioni protettive. Il colore rosso è dato dagli antociani, che hanno varie azioni, tra cui quella di proteggere dalla eccessiva radiazione UV. Per la particolare forma di apertura della foglia delle palme, molte in questa fase producono antociani per ripararsi… dal sole, specie nella fase giovanile. Questa produzione è diversa da specie a specie, ma anche all’interno della specie, come capita per gli umani con la melanina (c’è chi si abbronza di più e chi meno, chi velocemente e chi meno. Per curiosità, se vi capita di andare in una serra di riproduzione di Howea, vedrete che un 10% di piante appena germinate hanno una colorazione rossiccia. Venticinque (circa) anni fa mi sono ritrovato in una di queste serre con diverse migliaia di piante ed ho potuto scegliere la più rossa, ancora oggi all’apertura presenta una lieve sfumatura rossiccia, anche sul picciolo.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Grazie Pietro per le informazioni, la metterò all’esterno.
…quindi riassundo tutto, tale colorazione rossa è come l’abbronzatura per noi umani, si costituisce come protezione se siamo in pieno sole… quindi no sole no rosso su Chambeyronie!!!
Grazie Pietro messaggio ricevuto.
Le mie 3 Ch. stanno aprendo ora la seconda foglia che, per tutte, ha solo una colorazione verde con venature vagamente arancione. Beh non si finisce mai di imparare 🙂
Daniele MATERA-TARANTO
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