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Anche secondo me è una yunnanensis. Quando si parla di Bauhinie è sempre difficile fare una classificazione perchè ve ne sono tantissime, però alcune di difficile fioritura. Anche la monandra ha un fiore del medesimo colore, ma ha un petalo di colore molto più marcato, cosa che non vedo nella foto.
Ciao,
adesso non ho presente come sono i semi della Hovenia, perchè li ho seminati 2 anni fa.
Ad ogni modo io proseguo così per i semi in generale.
Se sono semi di piante rustiche li metto in frigo, nello scomparto della verdura, perchè all’interno hanno un enzima detto della “dormienza” per cui si può dire che vanno in letargo. Hanno bisogno di questo periodo di gelo per poter poi attivare in primavera un nuovo enzima che fa sì che germinino. Questo periodo, secondo i semi, va dai 2 ai 12 mesi che servono per poter sviluppare bene al suo interno l’embrione e le sostanze di riserva.
Se noi abiamo i semi, o li abbiamo raccolti dalle nostre piante prima che cadano, dobbiamo far sì di riavvicinarci il più possibile alla natura, per cui dobbiamo porli in ambiente freddo.
Tipico esempio di questo sono i semi delle CLEMATIDI.
Se i semi sono duri, come dice Pietro, li pongo in acqua calda o acqua calda + olio per 1,2,3 ecc. giorni, finchè non si rammolliscono. Ogni giorno rinnovo l’acqua. Se questo metodo non basta uso fare escoriazioni con la carta vetrata o cerco di fissurarli con un chiodino (attenti però, solo l’involucro esterno, non l’embrione ).
I semi della Lapageria invece hanno bisogno di una scarificazione in frigo per almeno 40 giorni, in superficie. Quando si vede la radichetta ( è una monocotiledone ) si tolgono dal frigo.
Vi sono però alcuni semi particolari, come quelli delle Acacie africane, che germinano solo dopo aver attraversato il tubo digerente degli uccelli che si nutrono dei loro baccelli, perchè solo il succo gastrico è capace di “rompere” il loro tegumento. Noi possiamo ovviare a questo trattando questi semi con Acido solforicio tiepido. ATTENZIONE: LE INALAZIONI DI QUESTA SOSTANZA NON E’ CHE SIANO MOLTO BENEFICHE, PER CUI E’ MEGLIO TENERLA SOLO COME NOZIONE.
Possiamo paragonare il nostro seme, grande o piccolo che sia, alle cellule del nostro corpo.
La porzione esterna si chiama TEGUMENTO e ha una funzione protettiva e serve a regolare gli scambi di acqua, ossigeno, luce dall’esterno all’interno ed è spesso un elemento fondamentale di classificazione di molte specie.
All’interno troviamo L’ENDOSPERMA che è formato da materiale nutritivo che serve all’embrione per svilupparsi durante il processo della germinazione. Può essere Farinaceo, Oleoso, Corneo, Gelatinoso ecc.. Le dimensioni del seme dipendono proprio dalla maggiore o minore q.tà di questo componente. Infatti le piante che hanno un processo germinativo lungo hanno fornito i loro semi di enormi riserve ( vedi le Palme ). Invece nelle Orchidee si ha una assenza di endosperma perchè le sostanze nutritive vengono fornite da funghi simbionti.
EMBRIONE, paragonabile la nostro nucleo. A lui è affidata la trasmissione della vita. E’ già organizzato per emettere verso il basso la prima radichetta e verso l’alto i cotiledoni, quelle 2 strutture simili a foglioline divaricate che derivano proprio dall’apertuta del seme.
Spero di non avervi annoiato.
Buona Domenica
Fine della prima puntata…………..
😳 😮 😡
Caro Pietro, bè che siamo sotto Natale ma che mandino i semi………
Io ho trovato altri siti dove erano menzionati, ho scritto ma mi hanno sempre risposto o che non arrivano a produrre semi o che non spediscono. Ho trovato molta disponibilità nei vari Garden americani nel dare permessi per poter inserire le loro foto, ma come semi nessuno. Sono alla ricerca anche dei semi della Ipomoea horsfalliae di cui l’anno scorso ho preso i semi da una ditta tedesca. Sono germinati tutti ma……….non erano quelli. Alla mia protesta mi hanno scritto che loro non ne hanno colpa, i semi gli arrivano. E così i semi della Chonemorpha di cui adesso ho 4 piante da classificare perchè chissà cos’è.
Non vi è più molta serietà per cui tu cresci una pianta con la speranza di riuscire a vedere il fiore, vedi il bocciolo, sei in attesa trepidante del fiore che si sta aprendo, vedi che il colore, non sembra proprio quello del fiore desiderato ma pensi che in boccio sia così e…..voilà, il fiore si è aperto, ma…….è una schifezza!!!
Ah, se avessi pensato prima la Forum!!!
Avevo ordinato all’inizio di quest’anno parecchie talee da un Ditta in Thailandia. Era la mia prima esperienza di talee di Plumeria dall’estero. Sono arrivate subito, belle, ma nel giro di pochi giorni hanno cominciato a marcire. Ho subito “amputato” finoo al buono e mi sono rimasti solo tanti piccoli apici dell’altezza di circa 10 cm. Ho messo quelli in vaso ma poi sono marciti, troppo piccoli. Se avessi pensato alla tecnica dell’innesto forse qualcuno ne avrei salvato.
Grazie dei consigli.
😀
Cia Pietro,
io non ho mai tentato l’innesto su nessuna pianta per cui vorrei tentare proprio sulla Plumeria. Ho un esemplare di acutifolia alta più di 2 metri, molto bella ma è pur sempre una acutifolia. Posso tentare in una pianta così adulta? Ha 20 rami apicali. Su quanti posso tentare nello stesso momento. Quale è il periodo migliore? Marzo, prima del fogliame?
Il Chilopsis. Mi fa dannare quest pianta. L’ho seminata più volte, ne ho avuta una regalatami da Emisferosud che l’ha estirpata dal terreno ma mi è morta. Ho seminato i semi delle sue piante ma niente, non riesco ad ottenerla. Non vi è feeling!!!
E poi invece Emisferosud ( Stefano ) ne ha 3 in piena terra. Che rabbia!!!
Scusa Francesco,
il discorso che è stato fatto per Michele vale per tutti. Si può parlare di piante, si può dire cosa si cerca ( questo perchè altri potrebbero avere dei doppioni o talee o semi ) ma non si fa nomi di vivai, sia italiani o stranieri di dove si reperiscono.
Grazie! 😡
Fai anche innesti. So che molti li fanno con le Plumerie ma io non ho mai tentato.
Copio ciò che mi hanno spedito proprio sugli innesti dal gruppo delle Plumerie. L’ho tradotto e spero si capisca.
Plumeria tecnica di Innesto di Colla Calda di Paula Furtwangler
Io concepii questo metodo dopo avere guardato molti esperti di innesto, come Luc Vannoorbeeck ed Ampol. I loro metodi erano eccellenti, ma troppo complicati per me, così io adottai i loro concetti di base e li semplificai per andare bene le mie necessità. Quando Lei arriva in giù a lui, io sono klutzy per lavorare con spille e ricoprire di gomma nastri anche. Come loro il vecchio detto va, la “Necessità è la Madre di Invenzione.”
Materiali di cui ebbi bisogno invece furono:
· giovane pianta sana per fare taleaggio con calibro simile alla punta per essere innestato
· plumeria sana forniscono di punta almeno 3″ lungo (legno verde sta bene)
· coltello da innesto, o alcuno molto acuto coltello-disponibile
· purses and torches?
· pistola di colla calda
· bastoni di colla caldi (ecco bastoni di temp non funzionano)
Bambù di · palo-disponibile
· asciugamano
· “Amico Nastro” un nastro elastico e pre-perforato http://www.amleo.com.
1. cominci con una giovane pianta vigorosa che ha un sistema di radice sano per il Suo rootstock. Tagli via la fine crescente diritto attraverso con un coltello acuto, lasciando almeno 5 pollici sopra della linea di suolo. Faccia il Suo taglio nel 1-2 anno vecchio legno grigio. Il vecchio legno non è pieno di lattice come il legno giovane
2. colleghi nella Sua pistola di colla calda e carichi con un bastone di colla di temperatura alto. Non usi un basso-temp pistola di colla. Pistole di colla sono molto poco costoso e sono disponibili a Walmart o alcun negozio di arte.
3. scelga un ramo duro di plumeria da innestare. Si assicuri loro sono uguali di calibro. Lo tagli diritto. Rimuova tutte o la maggior parte delle foglie sulla punta. Ambo le fini di taglio goccioleranno lattice. Se loro non lo fanno i suoi campioni non sono buoni, sono malati. I migliori risultati si ottengono quando Lei tenta innesto quando piante attivamente stanno gocciolando lattice.
4. abbia una presa di amico la punta in luogo in cima al rootstock tagliato? Il lattice si comporterà come un agente adesivo e mite. Mentre l’amico sta tenendo la punta, Lei può mettere una perlina di colla calda circa la linea di giunzione. Attenta, colla calda può scottare le Sue dita!! Sigilli completamente sulla linea di giunzione con colla calda. Questo può essere disordinato, ma se Lei fa uno sbaglio, la colla calda può essere spellatasi via e Lei può ricominciare.
5. mentre la colla è calda, prenda un pezzo di “Amico Nastro” e stira il nastro, mentre avvolgendolo circa la calda colla calda. Il nastro si conficcherà a lui che lo fa veramente facile. Lei può volere usare due pezzi. Avvolga sulla linea di giunzione, sopra della linea di giunzione e sotto la linea di giunzione.
6. Posizioni un palo ( bambù ) vicino alla pianta innestata ed assicuri il taglio al palo con una cravatta di torsione. Si assicuri il palo si conficca su approssimativamente 2-3″ più alto della punta della pianta. Questo non permetterà alla borsa di interdire la crescita nuova di foglie sulla punta.
7. inumidisca un asciugamano di carta con acqua. Piega a mò di fisarmonica l’asciugamano in un pezzo lungo, sprema fuori l’acqua di eccesso, e l’avvolga sotto l’innesto e l’assicuri con un’altra cravatta di torsione.
8. prenda una borsa di produzione di plastica chiara e lo metta sulla pianta e l’assicuri sotto l’innesto con un’altra cravatta di torsione. Questo catturerà l’umidità dall’asciugamano di carta inumidito che crea un effetto serra.
9. il luogo del vaso sul patio, preferibilmente al coperto. L’innaffi, e lo tratti come una pianta crescente e normale. Lasci la borsa su per approssimativamente 1 mese. Dopo 3 a 4 settimane, rimuova la borsa, e Lei dovrebbe vedere foglie nuove che crescono sulla punta.
10. Due giorni più tardi, metta il vaso nel pieno sole e lo tratti come tutte le plumerie in vaso. Fertilizzi col Suo fertilizzante favorito. Lasci la colla e “Amico Nastro” su; eventualmente degraderà nella luce del sole ed autunno via. Se non cade da solo, il prossimo anno Lei può sceglierlo attentamente via.
La buon fortuna a tutti che provano questo metodo. Io amerei sentire sui Suoi successi. 😮
Lukrezio,
mi ricordo che ami le Plumerie e mi piacerebbe sapere le tue esperienze in merito e sapere quali coltivi.
Ecco perchè anche io come Stefano ho seminato più volte il Boldo ma non è mai germinato. Non sapevo tutto questo.Invece non ho mai trovato difficoltà a far nascere l’Hovenia, 10 semi, 10 piante. Si vede che tutte vivono in posti con questo fungo. 😮
Che meraviglia. Anche se sfuocata si capisce che la fioritura deve essere una cosa strabiliante.
Sarei contentissima di riprovare a seminarla, anche se in vaso le Bauhinie non danno il meglio di sè, a parte la bowkeri,ma quando fioriscono sembrano veramente delle leggiadre farfalle.
Non ho sperimentato la Cassia alata perchè le ho solo seminate lo scorso anno e le ho trovate bellissime nel fogliame. Qui da me la temperatura scende sui -10°C. in inverno per cui non vorrei perderla. Ne ho solo una. Ma il prossimo anno ne riseminerò e una la sperimenterò.
Ho tenuto per alcuni anni in piena terra il Melianthus comosus ( Sudafrica )ma lo proteggevo con tessuto non tessuto, mi fioriva d’inverno sotto il telo e intravedevo solo i fiori, ma un bell’anno, kaput!!!
In piena terra ho la Caesalpinia gilliesii, la Melia che lo scorso anno in inverno è morta ma l’ho rimessa, la Acca sellowiana che ho tenuto anche lei in piena terra per molti anni, fruttificava poi un bell’inverno più freddo è seccata.
Ora sto tastando la Caesalpinia decapetala di cui ho visto un esemplare enorme e fiorito in un giardino a Vercelli, quindi zona fredda e umida. Che spettacolo!!! Chissà se resiste anche qui. Ho fatto una buona pacciamatura e incrociamo le dita…………
Ciao,
ho letto della Bauhinia kockiana che non conoscevo. Sono subito andata su Internet e ho visto lla foto. Bellissima!!! ma le foglie non sono come le classiche foglie delle Bauhinie ma assomigliano di più a quelle delle Thunbergie.
Come mai la germinabilità dura pochi giorni?
Il Lysiphyllum l’ho seminato parecchie volte ma non mi è mai nato.
Personalmente, visto che una vasta parte di piante tropicali sono alberi so che non vedrò mai la fioritura ma il fatto di possederli, di averli visti nascere e crescere mi basta già.
E della Cassia alata, di cui amo moltissimo il fogliame, che mi dite? Vive al sud?
Scusa Michele,
avevo scritto una lettera a Paolo, il moderatore, perchè la inserisse nel Forum ma adesso che ho letto la tua risposta a Francesco, mi sono accorta che non l’ha inserita. La riscriverò………
Il discorso è che non vorrei che si facesse nessuna pubblicità o nomi di Vivaisti nel sito. Se si devono dare indicazioni per favore fatelo in privato.
Il mondo del Vivaismo è settoriale, cosi’ come tante altre attività, per cui non vorrei accattivarmi nessuno.
Spero di essere stata chiara!
Ho girato alcuni Forum prima di costruire questo e ho notato che i nomi di Vivaisti, forse per simpatia, forse per vicinanza, ecc. erano sempre gli stessi, per cui non vorrei che si iniziasse anche in questo una campagna pubblicitaria.
Premetto che questo discorso che state facendo non mi tocca, non ho lo Styrax, e anche se lo avessi non ho problemi di invidia, credetemi, ma il mio discorso è tutt’altro.
Sperando che mi abbiate compreso e non frainteso mi permetto di dire che è stato molto esauriente il tuo discorso sulla pianta in questione e credo proprio che siano le risposte come queste che Francesco si aspetta.
E in questo contesto mi riallaccio un attimo a quello che chiedeva Maurizio riguardo la lista delle piante mediterranee. Questa è una delle piante tipiche del Chaparral ( California ) 😡
Giuseppe,
ho una signora finlandese che mi ha scritto che cerca semi di Begonie per scambiare con altri semi e si è iscritta alla mia mainglist. Se vuoi posso darti la sua E.mail.
Okei per le Ipomoee e Hibiscus acetosella. Mandami il tuo indirizzo in privato così aggiungo ancora nella lista dei semi per vedere se ti interessano.
Più avanti ti invio l’Ipomoea fistulosa e la Bauhinia bowkeri.
Le Bauhinie, come tutte le leguminose ( caesalpiniaceae ) sono a crescita veloce e i semi si mantemgono freschi per alcuni anni, avendo all’interno molto amido.
Che emozione!!!
Alcuni giorni fa mi ha contattato il signor Umberto Quattrocchi( per questo ho scritto che emozione) e anche lui, come dici tu, ha puntato molto sul fatto che nei Vivai e nei giardini del Sud, dove avete il clima giusto per potervi sbizzarrire con le piante, non vi è la ricerca della novità. Nei Vivai si trovano le stesse identiche piante di tanti anni fa, se guardi il giardino a sinistra del tuo vicino ha le stesse piante di quello a destra. Mi diceva anche che ha provato a consigliare piante nuove ma i vivaisti fanno orecchie da mercante………
Diciamo che al nord invece vi è abbastanza la ricerca della novità, non si fanno problemi se devono ritirare una pianta in casa, e sapete, secondo la mia esperienza,la zona che ricerca di più le piante tropicali? Il Veneto!!!
Se interessa allora, appena possibile, faccio un sunto del discorso sulle Piante mediterranee.
Ciao 😎
Ciao,
ho solo i semi della gtewia occidentalis. 😀
Caro maurizio,
io posso solo darti i semi di Clitoria.
la Ipomoea fistulosa e la Bauhinia bowkeri non mi fanno semi, ma posso scambiare le pinate con altre piante o talee.
Ma scusa, non dare credito a quello che dico io. Metti la Lonicera tatarica se ti piace. Poi fa anche le bacche!!!
Ciao,
sono molto contenta di questo Forum perchè vedo che imparo molto sugli esperimenti che altri, vivendo in condizioni climatiche più
consone al mondo tropicale, possono dare. Con la loro un’esperienza si possono acquisire notizie di coltivazione migliori di quelle che potrei dare io, dovendo ritirare quasi tutto in serra.
Quando parlo di piante difficili nel clima del nord mi rifaccio a insuccessi che ho nel periodo invernale, cioè quelle piante che in serra non trovano una situazione ottimale per poter essere coltivate.
Non pensavo nemmeno io che la Myristica fragrans potesse vivere in piena terra al sud. Grazie.
Sono d’accordo anche con quello che ha scritto Michele sul Synsepalum. Pianta molto, molto lenta. Notizie non se ne trovano molte e quelle che ci sono su Internet sono in inglese.
Aggiungo ai libri che ha consigliato i 2 testi sui fruttiferi tropicali di Francesco Calabrese, credo fuori commercio, che io sono riuscita a reperire in un negozio a Torino.
Francesco, un libro che penso possa interessarti per i tuoi esperimenti”culinari” è” LA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE TROPICALI E SUBTROPICALI” di S.Rehm della Edagricole. In esso vengono descritti dettagliatamente i vari aspetti della pianta, ciò che viene utilizzato, la produzione, la Morfologia e Anatomia, il Miglioramento genetico, la Ecofisiologia, ecc. soprattutto è un testo in Italiano.
Heilà, vedo che si è iscritto con il nome di Emisferosud un mio amico di S.Marino che sarà un pò conciso e restio a scrivere ma da lui, chi ha bisogno di sapere quali pianta possono essere acclimatate in quella zona potrà avere tante di quelle notize e nomi di piante da fare invidia.
Non ho mai saputo quante piante ha ma, credetemi, deve avere un giardino incredibile. Grevillee, Chilopsis, Lagunaria, melaleuche, Eucalypthus ecc.ecc.
Ci racconterà ungiorno la sua esperienza?
Chissà!!! 😛
Caro Maurizio,
mi sembra che gli esperti qui siate voi, non io. Si vede benissimo che siete tutti preparati e mi fa piacere sapere e vedere che non si coltiva più solo per trarre profitti ma perchè si crede in quello che si fa.
Credo che ognuno di noi possa veramente “crescere” nel gruppo ed era un pò il mio intento.
Ognuno di noi ha in mano un pezzo del puzzle e solo se tutti collaboriamo potremmo mettere insieme tutti i pezzi.
Ciò che ho scritto sulla macchia mediterranea è una minima parte di un discorso che ho tenuto a Torino dal titolo:
L’USO DELLE PIANTE MEDITERRANEE NELLE REGIONI SETTENTRIONALI.
Era basato sul CLIMA, SUOLO, FLORA E VEGETAZIONE.
Sì è accennato anche alle piante acclimatate al Nord e a una breve lista delle piante nelle zone a tipo mediterraneo ( Cile, Australia, Sudafrica ).
😡
Caro Massimo,
io penso che, viste le condizioni di clima che la Sicilia offre sia “sprecato” mettere la lonicera tatarica, visto che è una pianta rustica, tipica del Nord.
Sta di fatto però che hai già provato molte piante senza successo, che invece Maurizio, che abita in Sardegna, ha collaudato e mi sembra soddisfatto. In questo momento mi viene in mente solo il Melianthus comosus.
Mi sembra di ricordare che non avessi molta possibilità di irrigare in estate per cui da qui la tua scelta delle piante da clima arido.
Secondo me dovresti fare una lista di ciò che hai già provato ma che non è riuscito a sopravvivere ( e sono tante) in modo che chi si trova nelle tue stesse condizioni di clima e terreno possa consigliarti.
Ciao a tutti,
volevo riprendere un attimo in mano il discorso interessantissimo di MAURIZIO.
So che forse è superfluo e se così fosse scusatemi.
Maurizio parla di Chaparral ecc ed è da qui che vorrei iniziare il mio breve discorso.
Cinque regioni del nostro Pianeta, 2 nell’Emisfero sett. ( Bacino del Mediterraneo e California ) 3 in quello meridionale ( Australia sud occ.,Sudafrica, Cile centrale ) condividono lo stesso tipo di clima ( giornate serene a cielo terso, temperature elevate e aria asciutta durante i mesi caldi; cielo variabile, piogge frequenti e temperature basse ma miti durante quelli freddi ).
Questo stesso tipo di clima viene chiamato Fynbos, ecosistema di tipo mediterraneo e prende nomi diversi secondo le Regioni.
MACCHIA nel Bacino mediterraneo
CHAPARRAL in California
MATORRAL in Cile
KWONGAN in Australia
FYNBOSCH in Sudafrica.
Sperando di non avervi annoiato vi saluto
Lucia Barabino
Io mi permetto di scrivere che Cesare, modesto, è un ottimo conoscitore e collezionista di piante succulente.
Martina invece, che noto che non osa scrivere e forse so il perchè, ha un “pollice verde” da fare invidia. Ha un amore spassionato per le piante e gli animali e ha un animo dolcissimo. Si diletta a fare foto e ogni volta che una sua pianta fruttifica o fiorisce mi manda le sue foto.
Sogna una macchina digitale ma penso che il maritino a Natale…………
Francesco invece, nonostante la sua giovane età, è un collezionista incallito di tutto ciò che può servire del mondo vegetale, fa esperimenti in casa e manda la mamma in “Tilt” ogni volta che ha un’idea. E’ da ammirare e credo che diventerà un Biologo doc!!!
Elena invece, che non ha ancora partecipato al Forum, mi sembra di ricordare che fosse olandese.
Ciao Giorgio,
grazie per aver scritto bene l’indirizzo per poter vedere le foto.
Se ti interessa saperlo la pianta che hai scritto”sconosciuta” da talea è un SENECIO PETASITES mentre quella a fiore rosso è lo SCADOXUS MULTIFLORUM
Ciao
Lucia Barabino
quote:
ciao a tutti, sono giorgio, da lecce!
un saluto caloroso a tutti, ed un grazie a lucia per questo forum.
ovviamente anch’io sono un appassionato di tropicali e subtropicali, costretto per questioni “oggettive” ai vasi!
ho un po’ di foto online al seguente indirizzo:
giorgio.fotopic.net
anche se sono di qualche mese fa!
ciao a presto!
Giorgio, non mi si apre la pagina che hai citato delle foto.
Che devo fare?
Carissimi,
allego la lettera che mi ha inviato il moderatore di un Forum sulle Plumerie negli U.S.A. Mi ha chiesto di metterla nel Forum Ha cercato di scrivere in italiano e per me se l’è cavata benissimo. Che ne dite?
I love your forum! Very colorful!!! It must have taken you a lot of
time -very nice………
I tried to post a plumeria message but I was having trouble joining
the group.
“Ciao amici di Lucia, Lucia è un membro della nostra tribuna di
plumeria negli S.U.A.. Noi tutto l’amore lei. Prova molto duro a
continuare in inglese. Bravo Lucia! Sono un moderatore sulla tribuna
di Plumeria Pals(friends) dal 2000. Che cosa abbiamo trovato nel
corso degli anni è che alto calore di plumerias sia che alte piante
di energia chiare… Nei climi che non sono tropicali, più calore ed
il più illuminano il migliore. Il calore sui nuovi tagli dovrebbe
essere 30C per il primo inverno. Ciò realmente aiuta il processo
sradicante. Utilizziamo le stuoie di calore. Inoltre, gradiscono
l’illuminazione supplementare nell’inverno. Uso l’illuminazione di
scarico di alta intensità 1000watt. Ma potete usare l’illuminazione
fluorescente anche. Assicurisi appena che il calore di zona della
radice è molto caldo! Inoltre, il Singapores(never perde i fogli) ed
i colori rossi come le radici più calde ugualmente…. Ciao a tutto!
Scott nel City(mid-continente S.U.A. del Kansas e nel freddo! -6C)”
😉
Caro Lukrezio, sono contenta che ti siano pervenuti i semi di Plumeria. Sono concorde con te nel seminarli in primavera, non tanto per il calore che possiamo offrirgli ma per la maggiore quantità di luce.
Se interessa a qualcuno ( e se riesco a farlo, con l’aiuto di Paolo ) , potrei mettere nel Forum delle foto che ho fatto con le varie fasi di riproduzione della Plumeria da seme.
Fatemi sapere.
Buona Domenica, 😳
quote:
Ciao a tutti, ai vecchi ed ai nuovi amici!
Sono Maurizio, ho 25 anni, mi occupo, tra l’altro, di progettazione del verde, e sono, lo ammetto, un bulimico plantofilo 😀 …Ho accettato subito anch’io l’invito di Lucia, e trovo questa sua iniziativa molto interessante. Per quanto mi riguarda, devo ammettere che le “esotiche”, o meglio le tropicali da clima caldo-umido (scusate l’approssimatività della definizione) mi interessano relativamente: le apprezzo, mi piace vederle e goderne nei giardini… degli altri 😀 ! Ma leggendo ed osservando si scopre sempre qualcosa di interessante e c’è sempre da imparare dagli appassionati 😉 Al momento nel mio giardino, nella costa sudorientale della Sardegna, quello che mi interessa maggiormente testare sono le “esotiche” adatte ad un clima mediterraneo, che non soffrano eccessivamente caldo torrido e siccità, e che si integrino armoniosamente con il paesaggio del luogo. Che siano sudafricane o australiane, californiane, neozelandesi, si chiamino Grevillea, Correa, Melianthus, Dietes, Plectranthus, sono ciò che più di tutto gode -ora come ora- della mia attenzione.
Purtroppo noto sempre più che non è affatto semplice reperirle…Ciao! 🙂
Ciao Maurizio,
ho visto che hai citato alcune piante che io amo ma di cui purtroppo, nel clima del nord, devo solo tenere in vaso. Però anche in Sardegna e Sicilia alcune di queste piante non trovano una giusta collocazione. Parlo principalmente delle piante australiane e cilene a cui, voi potete offrire la temperatura ma non il clima adatto, perchè hanno bisogno di un ambiente umido. Che dire della bellissima Lapageria, emblema del Cile, che vive bene vicino ai laghi lombardi da adulta, o le Grevillee che hanno bisogno anche loro di una certa umidità, soprattutto nel periodo invernale, che il caldo torrido delle isole non può offrire.
Non si può avere tutto!!!
Ciao
😳