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Scusami,
ho letto dopo che volevi i “Frutti Tropicali” di G. Betto e non Francesco Calabrese. Deduco che questi li hai?
Attendo risposta perchè devo disdire il mio ordine presso la libreria
😳
Ciao,
per il testo di Umberto Quattrocchi posso scrivere a lui per vedere se sa dove reperirlo.
Riguardo Le piante insolite di G.Betto ne avevo più copie, ma ora le ho finite. Me le aveva portate un mio cliente le quali le aveva prese a Torino. Ma non posso contattarlo perchè non ho nessun recapito. Penso che ritornerà in primavera. Non so però se ne ha ancora.
Per i 2 testi di Francesco Calabrese ho già telefonato a una libreria di Torino dove li avevo presi lo scorso anno ( Libreria Reimander’s appunto ) per dei miei clienti ( anche per Franco ) e ne ha ancora. Ne ho fermato una coppia. Non ricordo il costo, so solo che erano a metà prezzo. Forse Franco se lo ricorda. Ti va bene? Vuoi che chieda se possono spedirteli loro? Fammi sapere.
🙂 😀
Io so solo che la Plumeria caracasana è esente da profumo ma mi sembra che abbia le foglie più stilizzate. Ma può essere……..e non ne hai preso un pezzetto?
😡
Grazie della risposta sulla Dieta del pellegrino.
Oggi ho confezionato il pacco e domani la tua pianta insieme ai semi parte da Torino per Cagliari. Speriamo arrivi bene.
Ho letto la tua immensa lista ( non pensavo )e al più presto scriverò le talee che mi interessano.
😀
Vedo che parliamo di piante tropicali e invece andiamo a passare le feste nei posti freddi. Io sono appena tornata dalla Val D’aosta, neve e neve. Devo dire però che nele ore di punta, nel terrazzo, abbiamo avuto 26°C. A gennaio?
Eravate tutti via che nessuno ha scritto?
Doami di riprende, Francesco la scuola e chi non ha il vantaggio di essere in pensione il lavoro. Che bello!!! 😎
Ciao,
hai affrontato il problema che ormai affligge tutti. Prevenire o curare?
Personalmente non uso antiparassitari sistemici ma verso Febbraio uso irrorare le piante in serra con Equiseto. Non serve a molto, se non a niente, per gli insetti, ma irrobustisce le piante. E’ giusto però il discorso di Franco.
Diciamo che hai una “calamita” attira afidi che è la Arauyia. Questo è tipico di tutte le Asclepiadiaceae.
👿 👿
Zona 8
Ciao Berto, ben arrivato. Ci parli un pò di te e dei tuoi interessi in modo che possiamo conoscerti?
😉
Lucia Barabino
E come era? Buono? Come era preparato? Io penso che anche con una Enciclopedia non capirei nulla vedendo solo il frutto.
😡
Ah, i nomi locali mi fanno impazzire!!!
Mi scrivono persone che mi dicono che cercano determinate piante e mi forniscono solo il nome volgare dato a una pianta nel luogo dove sono stati. Cari miei, ogni località o addirittura ogni singolo paesino dà un nome diverso a un frutto o a una pianta. Come si fa a conoscere tutto?
Questo per dire che il Jack fruit ( inglese ) non è il vero albero del pane ma è il nome volgare dell’Artocarpus heterophyllus mentre l’Albero del pane è l’Artocarpus altitis ( Bread fruit ) Tutte e 2 sono commestibili ma mentre il primo è più facile da trovare perchè è meno importante e produce semi, il secondo fa pochissii semi e ne esistono addirittura varietà che non ne producono. Il vero Albero del pane ha un frutto molto più piccolo rispetto all’altro e le foglie sono simili ad una Aralia, mentre l’altro ha foglie lanceolate e i frutti arrivano anche a pesare 35 Kg.
Vi è poi un terzo Artocarpus chiamato “Albero del pane e noci” ( Bread-) nut tree ).Questa varietà è molto apprezzata per i semi che si mangiano bolliti o arrostiti e che hanno il sapore delle castagne.
Non so Fiorenza quale frutto abbia mangiato, ma dicendo semi piccoli direi proprio il vero Albero del pane ( di cui non so i semi come sono )perchè delle altre 2 varietà i semi sono grossini. 😛
Cosa è la Dieta del Pellegrino??????
😡
Ma a che temperatura le hai queste piantine nate da seme? Io ne ho un centinaio anch’esse di 3 mesi ma ora sono ferme. Le ho in una stanza fredda, sui 10°C.
😮
Il mio elenco l’ho già scritto. Sono d’accordissimo per scambi.
Pietro, hai trovato i baccelli della pianta di cui mi avevi scritto? 😀
Certo che per avere una recinzione così al Nord ci metterei la firma. Qui nelle recinzioni vedi solo la Passiflora caerulea e non ne posso più di vederla. Almeno mettessero la Clematis montana, no, solo la caerulea.
Io ho una Beaumontia enorme, in un grosso vaso, ma la fioritura non l’ho mai vista. Non l’ho mai potata sperando che un anno si decida ma finora nulla!! 👿
Io ho alcuni Hedychium:
coccineum, erroneamente scambiato per greenei che è tutt’altra cosa
coronarium
flavescens
gardnerianum
greenei
densifolium Assam orange
e altre varietà che non mi sono fiorite lo scorso anno ( per il discorso che giustamente ha fatto Pietro )per cui sono da classificare.
Se qualcuno ne ha di diversi si possono fare scambi.
Sono piante che richiedono un terriccio ricco e umido.
Eugenia smithii o Acmena smithii non sono sinonimi di Eugenia myrtifolia o Eugenia australis. Tutte e due però provengono dall’Australia.
😮
Io ho avuto lo scorso anno la D.squarrosa ma le felci non sono la mia passione, amando quasi esclusivamente piante da fiore.
Ad ogni modo contatto sicuramente la mia amica, anche perchè prima abitava a Como ora abita dalle tue parti, o Rovigo o Bassano del Grappa, non ricordo.
Le scrivo e le invio la tua E.mail
Nessun danno nelle Filippine? Avete visto che disastro? E dire che io avrei voluto andare in THAILANDIA a Febbraio! Il mio primo viaggio!!
Allora noi tutti aspettiamo dei semi, di qualsiasi cosa che abbia fiori o frutti.
😉
Io lo scorso anno ho fatto una scorpacciata di Litchi ( non piace a nessuno in famiglia ) nel periodo natalizio, acquistato al Supermercato, come scrive Pietro, ma non è germinato nemmeno uno. Devo dire però che non li ho seminati subito, li ho messi in frigo fino alla primavera, così come quelli della Garcinia mangostana. Adesso però ne acquisterò qualcuno e lo seminerò subito. Chissà!! Anche io ero e sono prevenuta perchè pensavo in un trattamento per la conservazione.
In 2 vasi invece avevo seminato anche 2 semi di frutti, mangiati ai Tropici, e ne sono nati 2, uno diverso dall’altra ma bellissimi. Non so però cosa siano, sono ancora piccoli.
So di molti però che acquistano frutti in un tipico negozio di Milano e poi seminano i frutti che germinano senza problemi.
😉
Ciao Gianni, anche a me interessano le talee di Erythrina humeana. Io potrei cambiare con semi di E.subumbrans.
Ti va bene?
Io anche ho solo la cooperi. Ho una amica che ha diverse varietà di felci riprodotte da spore. Come avviene questa pratica? Vi è un periodo preciso di raccolta come per i semi. Come fai?
😳
Caro Francesco,
io penso che ormai molte piante si siano naturalizzate in molto Paesi tropicali, per cui non si parla più solo di “zona d’origine. Vedi come esempio tipico la Plumeria rubra che è nativa dell’America centromeridionale ma ormai diffusa in tutti i tropici.
Questo vale per molte piante che hanno un certo interesse o di ornamento o di investimento commerciale.
Una può essere per il Syzigium aromaticum ( chiodi di garofano )che è originario delle Isole Molucche ma diffuso in tutti i tropici.
L’Hevea brasiliensis ( albero della gomma )invece è originaria del Brasile, come dice il nome, ma delle grandi piantagioni sono sorte in Indocina e Malesia.
La Pimenta dioica ( Pepe della Giamaica ) è dell’america centrale è anch’esso però è molto diffuso.
l’Artocarpus altitis ( Albero del pane ) è indigeno delle Isole della Sonda ma è coltivato in tutta l’Asia tropicale e adesso anche in America.
Questo per dire che Fiorenza nel suo giro ( beata lei ) può aver modo di incontrare queste piante e, chissà come mai, di riuscire a prendere qualche seme, per errore logicamente……
😎 😮
Concordo con Pietro. Anche io non la amo particolarmente non perchè sia “invadente” ma perchè aspetti un anno per vedere il fiore che, come ho già scritto, dura pochissimo.
Gianni, a me in vaso fa 2 fioriture, però, come scrive Martina, la tengo sempre molto asciutta dopo la fioritura, cioè tendo a farla un pò “soffrire”. Questo espediente ,secondo me, vale per molte piante….
Toccato sul vivo???
Non sapevo nemmeno andassi via!!! 😎
Tu una cartolina?? Non ci credo???
In cambio allora ti invio le foto……….
Contento???
Attento alla valanga che ti arriverà!!!
Anche io confermo con ciò che dice Franco. Che lista!!! Di alcuni semi poi direi che è impossibile la ricerca, visto che da noi non fruttificano per cui chi ne viene inpossesso è perchè li ha acquistati.
Stai attento ad acquistare, se lo volessi fare, i semi di piante da frutto, perchè per germinare devono essere freschissimi, quindi non acquistati dalle ditte di semi. O mangi il frutto e raccogli i semi o non se ne fa nulla.
Io posso darti:
Clitoria ternatea
Hibiscus palustris
Macadamia ( il discorso di prima, i semi sono dello scorso anno per cui non so se germinano.
Jathropha multifida
Ceiba pentandra devo vedere se ne ho ancora
Poi in piena terra ho:
Eleagnus edulis ( Goumi )
Dyospiros virginiana
😀
Mi sono state chieste da Franco notizie sulla Carica pubescens.
Io ho solo le notizie riportate sul testo di Giorgio Calabrese ( che ha anche lui ) e null’altro.
Qualcuno sa qualcosa in più.
Dopo tutti questi paroloni mi sa che “salto” il pranzo di Natale. Sono già sazia!!
Ricambio gli auguri e inoltro anche i miei, a chi resta e a chi va via. 😉
Anche a me la Solandra fiorisce sia ora ( sono in boccio infatti ) che in primavera- estate. La cosa negativa di questa pianta è che il fiore dura pochisimo. Io ho una amica che abita in Liguria, con un esemplare enorme, che l’ha debellata dopo anni di coltivazione in piena terra, ma non ha mai visto un fiore. In vaso non dà problemi, forse perchè, come dice Franco, viene potata per poterla contenere, ma in piena terra non si ha questo problema…. Chi ha esperienza di coltivazione non in vaso?
Io ho avuto lo scorso anni una Musaenda incana, dai fiori gialli insignificanti e lieve variegatura delle bratteesempre tendenti al giallo. Sinceramnete non mi piaceva. Ho una amica però, appassionata di piante tropicali che con le festività si iscriverà anche lei al Forum, che le ha viste in piena terra ( così come nella foto )in Costa Rica mi sembra e penso proprio di ricordare che fosse la erythrophylla e me ne ha parlato in maniera molto entusiastica.
Personalmente non amo molto le piante i cui “fiori” sono brattee, ma se le vedessi anche io in piena terra forse cambierei idea.
Chissà! 😡
Scusate se riprendo di nuovo il discorso sul fatto che non bisogna mettere nomi di vivai o sito web sul Forum.
Ho letto dopo che Paolo (il moderatore e creatore del Forum ) lo aveva scritto e che la pagina si legge durante l’iscrizione.
Chi lo aveva letto mi scusi se l’ho riscritto e chiedo scusa anche a Paolo per aver dubitato della sua efficienza. 😡
Lucia Barabino
Ciao,
volevo continuare a scrivere qualcosa riguardo le piante mediterranee ma non sono riuscita a trovare ciò che avevo scritto. Questo per farvi capire quanto io sia imbranata con il pc……….
Ad ogni modo il tema era L’USO DELLE PIANTE MEDITERRANEE…………
Abbiamo parlato di Macchia, Chaparral, Matorral, Kwongan, Finbosch.
La vegetazione di queste aree ampiamente disperse è impressionalmente simile: pioggia invernale, siccità estiva e incendi periodici ( zone piroclimatiche ).
Questo dimostra il fenomeno conosciuto come Evoluzione convergente, per mezzo del quale piante e animali non imparentati, soggetti a similari condizioni ecologiche, dimostrano una similarità nell’apparenza e nello stile di vita.
Ad un esame + minuzioso è evidente che 2 di questi sistemi a clima mediterraneo, cioè il Fynbos ( Sudafrica) e il Kwongan ( Australia)dimostrano una similarità. Mentre le terre coperte di arbusti generalmente comprendono un singolo strato di arbusti a foglia larga, che formano una densa volta/copertura, Fynbos e Kwongan hanno uno strato basso, di cespugli di ericacee e di restioidee.Nel Fynbos lo strato alto è predominato da arbusti di Proteaceae e nel Kwongan da una mistura di Proteaceae e Eucalypthus arbustivi chiamati “mallees”.
Sebbene tutte le 5 zone coperte da macchia ( arbusti )dividono delle comuni piogge invernali e siccità estiva, Fynbos e Kwongan hanno un altro addizionale fattore comune: entrambe crescono su suoli che sono estremamente poveri di nutrienti. Questo conduce a una similare alta infiammabilità della vegetazione di tutte le aree e questo, a sua volta, conduce a incendi molto più frequenti in queste 2 zone che nelle altre 3 macchie di tipo mediterraneo.
fine secondo capitolo