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Sig, sig!!! Io sono in rete???? ma meno male che non ho i bulbi suddetti!!!
😡
Lulù
Proverò a chiedere!
Ciao
😉
Lulu
Ciao Clerodendrum…..
io so di un Garden club di Livorno che ha la blakeana in piena terra ( almeno mi è stato detto dal responsabile ) e fiorisce senza problemi. La butto lì!!!
Pietro, le foto da dove vengono? Un albero grande così!!!
😡
Lulu
Ciao Pietro,
io non sono molto amante dei bulbi, un pò perchè in serra mi vengono mangiati e quindi non so dove farli svernare, un pò perchè, come scrivi, i risultati non sono subitanei, ma direi che il fiore dell’Eucharis è bellissimo. Ho provato a coltivarlo 2 anni fa senza risultati soddisfacenti per cui poi ho lasciato perdere.
😳
Lulu
Riguardo alla Mimosa pudica non è facile farla svernare per cui di solito viene trattata come annuale. Se hai 2 baccelli sei fortunato perchè la semina è semplice. Questi devono essere maturi ( marroni, non verdi ) prendi i semi dentro al baccello e mettili qualche in frigo, nello scomparto della verdura, sotto, poi dopo a inizio aprile li semini in vasetto con terriccio sterile da semina.
😎
Ciao Giovanni,
se ci dici che cosa in concreto ti interesserebbe forse potremmo aiutarti. Quale è in sintesi il titolo esatto dela tesi? Su cosa l’hai già impostata?
Entroterra Nord Italia dove, precisamente?
Lucia Barabino
Carissimo Pietro,
Tenerife, Canarie e Madeira sono nei miei pensieri per un futuro viaggio, manca solo il “compagno o compagna o compagni” di viaggio che è difficile reperire. Ad ogni modo questa è l’occasione buona, se a qualcuno viene voglia di farsi un viaggetto io mi aggrego.
La pianta in questione, dal fogliame, mi sembrava una Dombeya, ma il colore mi deviava via. Non sapevo che appassendo virassero a quel colore. Il tal Natale lo conosco bene!! Birbantello!!!
👿
Scurzunera e cannella. Penso che mi piacerebbe, anche se non sono molto amante dei sorbetti….. La cannella poi abbassa il colesterolo per cui dagli anta in sù farebbe proprio bene!!!
😉
A me piace l’Odontonema e la Blechnum brasiliense. Che colore!!!!
Anche io non riconosco la pianta che dice Martina. Delucidaci Pietro………….
😎
la granita di Gelsomini. Blasco, ma dove vai atrovare quester novità ?? Mi dà l’idea che sia “dolce”. Tu l’hai già assaggiata? Che origini ha?
Baci
Lulù
😳
Cara Martina,
non direi che la tua pianta ha pochi baccelli. Certo, non tutti gli anni sono uguali e l’anno scorso era fuori dal comune. Con tutti i semi che mi hai inviato potevo fare “pasta e fagioli” per tutto il paese!!! E’ un pò come la frutta, un anno va bene e l’anno dopo porta poco. Sicuramente vi è un perchè!!
Avrai più fortuna con altre piante che lo scorso anno ti hanno fatto pochi semi?
😡
Peccato che non abbiamo visto nulla!
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Lucia Barabino
Ciao e benvenuto.
Prima di tutto dovremmo sapere di che varietà di Annona si tratta ma, visto la zona di acquisto, direi la cherimola ( Chirimoya). Gli alberi di Annona hanno uno sviluppo fitto e cespuglioso ma per una abbondante fruttificazione bisogna educarle fin dall’inizio affinchè abbiano una crescita monocaule ( tronco unico ) almeno fino a 80 cm.
Le foto del sito sono piante coltivare in Sicilia da un appassionato e spero che dia consigli……
😀
Lulù
Ciao,
direi che per quanto concerne la Passiflora avrai molte delucidazioni sul capitolo delle Passiflore che ha stilato in maniera eccellente il caro amico Elio Gulino. Devi quindi andare a ritroso a cercarti l’articolo. Per quanto concerne la Brunfelsia le regole scritte per l’Argyreia sono le stesse per tutti gli altri semi. Differenzia solo se vanno o no posti in acqua tiepida………
🙂
Ma la mia conterranea, Frensy, è rimasta scioccata dal mio “racconto” che non scrive più???
😡
Lulù
Ciao,
io ti dico secondo la mia esperienza.
La sabbia non è il substrato più adatto per far germinare i semi perchè è privo di sostanze utili alla crescita. Puoi usare del terriccio sterile ( molti usano la terra che viene scavata dalle talpe, perchè molto arieggiata e smossa) ma poi questa ti fa nascere di tutto, per cui ti ritrovi con semi germinati ma anche con erba, ecc. Per questo vendono terriccio sterile apposito per semine e talee.
Io copro le semine con un telo apposito per favorire l’umidità ma va benissimo il nylon.
Poi veniamo alla semina vera e propria:
Semine di piante rustiche:
alcuni semi per germinare hanno bisogno di un periodo di freddo che stimoli dentro di essi la produzione di particolari ormoni ( si inibisce l’acido che genera la dormienza e si accresce la Citochinina responsabile della prontezza del seme ), Es per piante alpine, erbacee perenni, Clematis ecc.
Tutto questo discorso per dirti che va bene quello che scrivi riguardo il freddo, ma questo serve per imitare la natura. Se un seme di piante rustiche cade nella stagione autunnale-invernale si prende in “natura” il necessario per sopravvivere e poi germinare in primavera, con il primo caldo. Se noi però abbiamo i semi, sia che siano stati raccolti da noi sia che ci siano regalati dobbiamo far noi ciò che la natura non ha fatto, quindi dare una “scossa” fredda al seme. Come? Mettendolo in frigorifero almeno per una settimana!
Semi duri:
come già scritto per la Argyreia al seme, per germinare, deve penetrare l’acqua al suo interno, per cui dobbiamo aiutarlo. Come? Ponendo il seme in acqua calda, per 24-48.72 ore, ecc. cioè finchè non si ammorbidisce cambiando l’acqua ogni giorno. Se non basta perchè il seme è durissimo bisogna scalfirlo o con carta vetrata, con un chiodino ( attenta a non incidere il tegumento ) , con Acido solforico, però è un pratica dannosa da far fare agli esperti .
Alcuni semi necessitano di un trattamento con il fuoco, ovvero devono subire altissime temperature per sbloccarsi. Questo procedimento si chiama Pirotrattamento ( Es di Palme, Conifere, Eucalipti, piante di origine australiana ).Es. sono i semi delle protee che possono subire questo trattamento ponendo il seme in un piattino con un pò di carta e dando fuoco. Premetto che non l’ho mai fatto ma mi avvalgo di esperienze di altri. Direi se uno vuole provare di non mettere tutti i semi, non si sa mai………
Metodi di semina
Terreno: sciolto, fresco, ben drenato, leggermente umidificato ( sacchi di terriccio per semine )
Luce : nulla nei primi giorni, sempre di più man mano che spuntano le piantine.
Temperatura : 18-25°C e deve essere costante
Profondità : mai esagerare, di solito 1, 1 volta e mezza lo spessore dei semi. Quelli piccolissimi si mischiano a sabbia.
Curiosità :
In Toscana hanno attuato questa iniziativa con circa 300 specie di vegetali che non erano più richiesti per cui si presumeva l’estinzione. Li pongono in una cella frigorifera e vengono coltivati da alcuni agricoltori locali.
Nel 2003 nasce la Banca dei Parchi e delle Riserve Naturali d’Italia, una vera e propria «banca del seme» per salvare le specie vegetali a rischio di estinzione.
Spero di essere stata esauriente.
Ciao
😉
Lucia Barabino
Cara Piera,
io invece amo moltissimo la semina, non tanto seminare quanto rinvasare ciò che è nato, ma lo spuntare delle piantine ha qualcosa che mi affascina. Il vedere come nasce e cosa nasce, come è fatto, dare almeno una classificazione provvisoria a una specie di cui non sai nulla, il vedere, dopo aver tolto il telo che le ricopre la terra smossa e andare a visionare cosa sta nascendo, insomma lo spuntare di una nuova vita!!!
Evviva la primavera!!!!!!!!!!!
😎
Pistacia
I semi vanno raccolti dai frutti più grossi, di color verde-bluastro, in autunno. Va tolta subito la polpa del frutto. I semi che galleggiano sono abortiti e vanno scartati. Vanno stratificati per 10 settimane a 4-10°C prima della semina. I semenzali mostrano un’ampia variabilità .
😉
Cara Piera, complimenti. Dovresti mettere su un Garden con il tuo pollice verde ( in società con Martina!)!!!
😀
Cara Frensy, ciao.
Rispondo alla tua domanda anche se non so che Argyreia sia la tua. Non vi è una regola precisa da seme a seme, ma bisogna partire sempre dal fatto che nel seme, qualunque esso sia, deve penetrare l’acqua all’interno perchè possa germinare.
Partiamo da alcune nozioni semplici ma che possono aiutarti.
Viaggio dentro al seme
Il seme è contenuto in un frutto ed formato da 3 parti fondamentali:
tegumento
endosperma
embrione.
Il Tegumento ha funzione protettiva e serve da regolatore degli scambi di acqua, ossigeno, luce tra l’esterno e l’interno ed è spesso un elemento di classificazione di molte specie.
L’Endosperma è formato da materiale nutritivo che serve all’embrione per svilupparsi durante il processo della germinazione. Può essere farinaceo, oleoso, ecc.
Le dimensioni del seme dipendono appunto dalla maggiore o minore quantità di questo componente. Infatti le piante che hanno un processo germinativo lungo hanno fornito i loro semi di enormi riserve ( vedi palme ) anche dopo più di un anno. Invece nelle Orchidee si ha una assenza di endosperma perché le sostanze nutritive vengono fornite da funghi simbionti.
L’Embrione. A lui è affidata la trasmissione della vita. E’ già organizzato per emettere dal basso e nel terreno la prima radichetta e verso l’alto i cotiledoni.
Tutto questo discorsone per dirti quindi che il tuo intervento serve per dar adito ai cotiledoni di svilupparsi.
I semi dell’Argyreia in questione mi pare di ricordare che siano piuttosto “duri” per cui la capacità di entrata dell’acqua è piuttosto difficile senza il nostro aiuto. Ti chiederai adesso che ho fatto tanti paroloni ma non sono arrivata al dunque. Invece ecco delle soluzioni per agevolare l’impresa:
mettere i semi nell’acqua tiepida x 24- 48 ecc. ore finchè non siano morbidi al tatto ( morbidi non che si sbriciolino )
passare lievemente con carta vetrata il tegumento esterno ( ecco perchè ho scritto tutto quello sopra ) senza incidere l’endosperma
Ci sono poi altri metodi per semi più duri ma non è il tuo caso.
Attenta però a queste 3 cose:
aspetta la bella stagione per seminare perchè le giornate sono più lunghe e quindi la pianta non “fila”
una volta nate non rinvasare finchè la pianta non sia almeno alta sui 10 cm.
no0n seminare in terriccio riciclato perchè possono nascerti altre piante o malerbe che possono sviarti.
Spero di esserti stata di aiuto, se ci sono altri chiarimenti che vuoi non farti problemi e scrivi.
Ciao
😉
Lucia Barabino
Caro Pietro, Franco si è già messo in contatto con me, quello che lui ha trovato è un link che dice che questa pianta fa frutti eduli ( è stato un pò conciso ) ma io non so nulla di questo particolare. Ho detto io di postare la domanda nel Forum per ampliare le possibilità di riuscire a trovare conferma.
😳
Complimenti Piera, ho deciso di inviarti un pò delle mie appena le tiro fuori dalla serra. Diciamo che lo stato è come la tua prima foto!
😡
Lulù
Caro Pietro, non riesco a capire l’altezza di questa Cyathea. A vederla in foto sembra un bonsai, perchè il tronco è già bene formato, Io però ne avevo una alta 2 metri che aveva le foglie cha prtivano dalla base, quindi mi piacerebbe sapere come si comporta.
😉
Lulù
Allora,
io ho pensato al giardino di una mia amica che ha un terreno prettamente acidifilo, a Ivrea, vicino a Biella ( POLLONE ) dove vi è il più grandre Parco di Rododendri. Se vi piacciono non è da perdere nel periodo di Maggio-Giugno.
Tornando alle piante la mia amica ha un giardino eraviglioso con esemplari enormi di piante acidofile. Cito quello che forse potrebbe andarti bene, avendolo visto da lei, lo Styrax japonica. E’ un alberello non pendulo, ma i fiori sono penduli profumati. Ha però anche piante con ph non acido, che crescono lo stesso been, direi che è il contrario che non si riesce a fare.
Invece un cespuglio pendulo che metterei, al limite aggiustando un pò il terreno perchè adattabile, è la kolkwitzia amabilis.
Io ne una in giardino e la trovo stupenda, in fiore è magnifica.
😳
Lulù
Cara River,
le Grevillee nella tua zona dovrebbero vivere bene, anche se la più rustica è la rosmarinifolia.
Se ne hai già , come ho capito, la coltivazione è la stessa:
substrato: Richiede terreno concimato bene e tendente all’acido. Per la coltivazione in vaso utilizzare un mix di terra principalmente con aggiunta di torba e sabbia.
😉
Lulù
Ciao,
le foto non sono nitide per cui non si vedono bene le foglie e quindi è difficile la classificazione.
Ad ogni modo a me sembra una Grevillea lanigera mounth thamboritha.
Vedo la foto sotto se le assomiglia.
Baci
😀
Lulù
Allora, secondo la mia poca eperienza potrei dirti che:
la Jacaranda fiorisce quando è alta dai 3 metri in sù
Paulownia, la puoi potare senza problemi, fa delle foglie grandissime ma….ahimè, non fiorisce. Qui da me la si vede potata proprio per avere queste grandi foglie…….Vi è la varietà cuspidifolia, ha fiori più grandi ma
Secondo la mia poca esperienza posso dirti che:
La Jacaranda fiorisce da adulta, almeno sui 4-5 metri. Esiste la Jacaranda cuspidifolia che anch’essa diventa alta ma ha la fortuina di fiorire giÃ
sui 2 metri ( almeno questo dicono i testi ) quindi penso che potandola non possa dare problemi
Catalpa, è pollonante, fiorisce anche dai polloni molto presto, però non so dirti se così potrebbe poi fare al tuo scopo.
Melia, anche questa direi che potrebbe fare al tuo scopo, non viene alta, fiorisce sui 2,50, non so però se potandola……..al limite, nel momenti di difficoltà economica, hai sempre le collane………
Koelreuteria paniculata?
E un bel Tetrapanax papyriferus? I fiori sono insignificanti, tipici delle araliacee, ma le foglie sono enormi, tipo la Gunnera. Nella foto vedi l’esemplare in primavera, perchè al nord muore la parte aerea ma ricaccia dai polloni, per cui non riesce arrivare sui 3-4 metri in condizioni ottimali, però arriva a fiorire, alto sui 2 metri.
😀
Bella idea quella del Clerodendrum trichotomum, non so però se regge il caldo torrido, visto che è una pianta che vive bene al nord.
Un bella Acacia dealbata che mi ricorda le mie gite in campagna nell’entroterra ligure da bambina?
Oppure la Catalpa, ma viene enorme…
Il Liriodendron, bellissimo, ha, secondo me, lo stesso problema del Clerodendrum , è rustico, vuole sì posizioni soleggiate, ma anche atmosfera umida e terreni freschi, quindi è da scartare…..
Potrebbe anche andare bene una Melia azedarach., non è proprio ad ombrello ma fa dei bellissimi fiori profumati, le bacche con cui puoi fare le collane perchè i semi sono bucati e passi il tempo……..
😉
La Cobaea che io coltivo in vaso mi dà problemi per la capacità che ha di crescere. La guardi, ti giri, la riguardi ed è già cresciuta di un metro. Tutto questo per dirvi che devo tenerla lontana dagli altri rampicanti. Stessa cosa succede con la Thunbergia grandiflora.
Ho visto un grosso esemplare di Cobaea ad Ischia. Era addossata a un muro vicino alla serra della Victoria ( vedo foto sotto). Che spettacolo, eh, anche se la foto non è delle più belle, non avevo ancora la mia portentosa macchina digitale……
Da noi la Thunbergia alata viene coltivata come annuale, visto la capacità che ha di produrre semi e di germinazione.
Non vale, io ho risposto sull’altra pagina…..
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