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      24 Novembre 2010 alle 12:00 - Views: 795 #46296

      Secondo me il fatto che non sia ancora arrivato in pianura padana dipende semplicemente dalla rarità con cui si trovano le palme al nord. Se non erro la prima segnalazione è stata a Pistoia nel 2004, su palme arrivate dall’Egitto, seguita poi da segnalazioni in Sicilia nel 2005. Potrebbe essere che si siano create diverse popolazioni parallele di Rincoforo in centro e in sud Italia. Non credo che sia tanto il freddo invernale a fargli paura, visto che uova, larve e molti adulti se ne stanno tranquilli a mangiare nel midollo della palma, che certo non è gelato in inverno. Piuttosto se tra una palma e l’altra intercorrono centinaia di km credo sia più difficile che gli adulti possano colonizzarle. Di Phoenix in pianura padana ce ne sono proprio poche… vicino ai laghi, in qualche serra, in zona protette del litorale adriatico. Per lo più si tratta di Trachycarpus che non sono le predilette del Rincoforo, anche se non ho ancora capito se gli sono proprio indigeste oppure no.

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        24 Novembre 2010 alle 11:12 - Views: 968 #46147

        io non sono purista, ma penso che sia meglio mettere nella propria zona piante che possano farcela, per il loro benessere!
        E’ molto bello vedere Jubaea crescere vicino al Lago Maggiore, Phoenix canariensis nella zona del Lago di Garda ecc… e infatti ce la fanno benissimo e senza protezioni vivono da decenni. Poi si, è possibile che un giorno venga un’ondata di gelo artico e tutte quelle piante possano morire, chissà, speriamo di no! Si tratta comunque di zone piuttosto riparate, anche se le piante sono spesso sottoposte a stress termici, ma non sono state piantate in previsione di ripararle tutta la vita. Non ho nulla contro la protezione delle giovani piante, ma è sempre meglio considerare dove vengono piantate, perché un giorno presumibilmente dovranno farcela anche senza protezioni (una palma vive probabilmente più di un uomo). Quella foto di palme in nord-europa completamente coperte da serre mobili mi ha fatto riflettere un po’… non erano manco piante giovani. Presumo che con tutto quel freddo senza protezioni anche una Phoenix canariensis adulta perderebbe le foglie in inverno: perdile una volta, perdile due, tre… alla fine secondo me se un giorno le mancheranno le protezioni sarà destinata a soccombere dopo tutto questo stress e vederla morire dopo che ce l’ha fatta per 40 anni secondo me è triste.

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          22 Novembre 2010 alle 16:42 - Views: 968 #46142

          Ma quando saranno alte (se ci arriveranno) 10 metri come verranno protette?
          Vedendo quelle foto olandesi sento un po’ di pena per le palme… Sarò io un po’ limitato di pensiero… ma non capisco perchè far vivere una pianta che tende a crescere molto in altezza in un ambiente così difficile, dandole tutte quelle protezioni che costano grande fatica e denaro (addirittura costruire delle impalcature edili per creare delle serre mobili…), quando in quell’ambiente è destinata a soccombere prima o poi (e vedere una palma farcela per 40anni e poi vederla morire di freddo perché è diventata troppo grande per poter essere protetta per me è un po’ triste)…

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            26 Ottobre 2010 alle 15:14 - Views: 779 #17989

            Anche a me sembra strano che nemmeno le Dicksonia antarctica, quelle presenti a Villa Taranto, vengano coltivate in piena terra nelle zone dei laghi prealpini… forse i giardinieri preferiscono non tentare l’azzardo, ma credo che ce resisterebbero benissimo considerando il microclima lacustre di un paio di gradi in più rispetto alla pianura circostante… in fondo sono piante che crescono anche nell’entroterra della Tasmania e sulle Blue Mountains dove qualche nevicata se la beccano.
            Sembra che in Cornovaglia si auto-semini.

            Scritto Da – Limbo81 on 26 Ottobre 2010 15:16:09

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              19 Ottobre 2010 alle 17:51 - Views: 1130 #15555

              Ciao a tutti. Anche io ho la C. japonica/sepiaria e a Milano nord resiste bene in inverno contro un muro esposto a sud sul mio terrazzo.

              In risposta a STEVIA REBAUDIANA
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                19 Ottobre 2010 alle 17:44 - Views: 834 #16703

                Ciao a tutti. La mia a Milano resiste tranquillamente anche sotto la neve. Due anni fa in primavera è rigermogliata alla grande, più bella dell’anno prima. Però l’anno scorso il freddo intenso e prolungato a -15°C l’ha debilitata molto, infatti da un cespuglio bello grande qual era, ha ricacciato solo a fine maggio/giugno piccina come la tua che è appena nata da seme… Quindi oltre ai -10°C io non la spingerei. Io quest’inverno provo a tenerla sul pianerottolo in modo che continui a crescere un po’.

                Scritto Da – Limbo81 on 19 Ottobre 2010 17:46:45

                In risposta a Avvistamenti vari
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                  12 Ottobre 2010 alle 16:44 - Views: 769 #17566

                  a Lainate sul Sempione ci sono diverse Agavi piuttosto grandi in un’aiuoletta di un mobilificio.
                  Qualche giorno fa ad Arese ho visto una Mimosa decisamente grandicella, viste le dimensioni e la larghezza del tronco…
                  A Lainate vicino all’Esselunga cresce un mandarino (non meglio identificato in realtà, potrebbe essere un Citrus x unshiu, un ibrido di reticulata o non so che…) di dimensioni maestose, almeno 7-8 metri, che in autunno si riempie di frutti…

                  A Rho nel giardino di un condominio cresce una palma che credo sia una Butia capitata.

                  Scritto Da – Limbo81 on 12 Ottobre 2010 16:45:31

                  Scritto Da – Limbo81 on 12 Ottobre 2010 16:48:39

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                    12 Ottobre 2010 alle 16:40 - Views: 1035 #15855

                    Scusate se resumo questo post vecchio (e ciao a tutti! 😀 ).
                    Anche vicino a dove abito io, a Lainate, nel milanese, cresce un agrume, per ora non meglio identificato, simile a un mandarino, alto 7-8 o più metri, coltivato nel giardino di una villetta a due piani (arriva oltre il tetto).
                    Mi piacerebbe molto sapere a che specie appartiene, sarebbe bello coltivare più agrumi nella pianura padana! 😉
                    Credo che l’albero abbia un bel po’ di annetti, viste le dimensioni, e abbia resistito a gelate davvero consistenti.
                    Appena passerò in quella zona di giorno scatterò una foto e ve la posterò!
                    Io ho da poco acquistato un Citrus reticulata x unshiu ‘Etna’ e spero di coltivarlo all’esterno per molto tempo, visto che è un ibrido di “Mikan” (Citrus x unshiu), che cresce e resiste alle nevicate di Tokyo 🙂