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c’era una volta 😀 ora non ho più niente e non spedisco niente
Scusa Lulù solo ora vedo questo post.
Le foglie di Haemanthus coccineus sono anche più grandi di quelle dell’albiflos, quella foto si riferisce a semenzali di due anni. Questa invece è un’anteprima alquanto interessante, una semina ibrida di albiflos x coccineus evidentemente riuscita. Le foglie di albiflos sono prive di linee rosse sulla pagina inferiore, in qualsiasi stadio. Quest’ibrido, detto King Alfred, non è più in circolazione da parecchio in Europa, aspettiamo qualche anno e vediamo che viene fuori 😎
P.S. puoi usare le foto che vuoi. Comunque l’email privata è attiva
Scritto Da – lilio apulo on 01 Aprile 2008 13:22:28
non coltivo questa specie ma solo la radians. E’ a ciclo invernale, così come le altre specie e i generi affini come Babiana, Freesia, Ferraria etc. I cormi si piantano in autunno. La resistenza al freddo non la conosco
è il freddo. Il Cryptocereus è molto più delicato dell’Epiphyllum x ackermannii
quote:
In Bretagna ci sono dei Canariensis da sogno con con una media annuale di 10-11°C.
…..
La Corrente del Golfo secondo te è solo una reminiscenza scolastica?
se è per questo, c’è una zona in Cornovaglia (Saint Ives) dove ci sono delle Strelizia augusta da 50 anni mai gelate, la temperatura non va mai sotto +3°C ma non supera nemmeno i 25°C. Inutile dire che le dimensioni di queste piante non sono minimamente confrontabili con piante di pari età a Catania, dove pure periodicamente si bruciano. Possiamo dire che quindi questa specie ha delle potenzialità di acclimatazione fuori delle zone ‘classiche’ ?
Scritto Da – lilio apulo on 23 Febbraio 2008 15:14:09
posso dire con prove certe che la cocoides è la più delicata del genere. Dopo la nevicata di metà dicembre e le due notti di ghiaccio (-3.6°C) la cocoides di una certa dimensione (transizione tra foglie giovanili ed adulte) è completamente bruciata. Torallyi, microcarpa e sunkha anche più piccole non hanno subito praticamente danni, tranne i soliti pois invernali verde scuro. Torallyi con foglie adulte non hanno danni visibili e sono già in vegetazione da qualche settimana
riesumo questo post. Pietro hai notato se queste piante fanno semi o no? Ho trovato che la Canna iridiflora ‘Ehemannii’ in realtà è un ibrido sterile, benchè identico alla C. iridiflora la quale invece fa molti semi (fonte : The Gardener’s guide to growing Cannas by Ian Cooke )
ho seminato delle Dyckia con successo, nello stesso modo delle cactacee, solo tenendo molto più umido
si l’ho spulciata anch’io e mi sembra spudoratamente una roebelenii
si però come ha già detto Elio è necessario che la pianta sia autocompatibile per ottenere semi dall’ibrido e vedere se nella generazione successiva si manifestano i caratteri del genitore ‘nascosto’.
Reincrociandola con una delle due specie genitrici (backcrossing) si può ottenere una progenie fertile, almeno così accade in altri generi e famiglie, da cui selezionare un ibrido stabile che successivamente può essere riprodotto da seme
ripiega su una Livistona chinensis o saribus se il clima te lo consente
giusto per sfottere un pò, ma un catalogo non aggiornato dal 2005, tra le palmacee 😮 ancora presente Chamaerops excelsa … non depone molto a favore no?
quindi il problema è nella difficoltà di replicare l’ibrido per l’incompatibilità delle specie. Ma da questi semi di Incense nessuno ha visto cosa viene fuori finora? spesso le seconde generazioni non vanno ‘lontano’ dai genitori e si potrebbe ottenere un ibrido stabile e fertile
con molta calma 😀 ogni tanto trovo una foto mentre tento di fare ordine sul pc (è un processo innaturale?)
il vaso è 24cm e le foglie raggiungono i 60cm a completo sviluppo. Questa è la forma di Boophane disticha della Tanzania, a foglie dritte e verdi e vegetazione estiva
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:06:39
il Dasylirion è l’acrotriche, la Brahea è l’armata. L’età è difficile stabilirla, ma sono sicuro che sono state piantate già grandi, diciamo con buona approssimazione tra i 10 e 15 anni
le lumache non gradiscono al momento, le foglie delle amaryllidacee sono velenose ma loro non lo sanno così dopo averne rosicchiata una metà scappano via col mal di pancia 😀
riesumo questo post. Ecco le B.haemanthoides da seme che quest’anno stanno mettendo un bel ventaglio. la coltivazione in piena terra sembra congeniale a queste specie, dal forte apparato radicale
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:04:07
oops David hai fatto un elenco delle palme NON rustiche 😡 la meno delicata sarebbe la Rhopalostylis sapida, che in effetti ha qualche possibilità di riuscita in UK solo in certe zone della Cornovaglia, ma con minime raramente inferiori a -3°C.
Faccio un elenco di palme +/- rustiche che poi son sempre le solite, sorry:
Butia
Brahea (molte)
Chamaerops
Chamaedorea (1-2 specie)
Jubaea
Livistona (alcune)
Nannorrhops
Phoenix (molte)
Rhapidophyllum
Sabal (molti)
Serenoa
Trachycarpus
Trithrinax
Washingtonia
tutte queste arrivano almeno a Roma sulla fascia costiera e certamente oltre.
Queste altre sono marginali, ovvero occasionali gelate:
Acoelorrhaphe
Allagoptera
Archontophoenix (alcune)
Arenga (1 sp.)
Caryota (alcune)
Ceroxylon (scarsa adattabilità)
Chamaedorea (molte)
Dypsis (1-3 specie)
Howea (con riserva)
Parajubaea
Rhopalostylis
Syagrus (pochi)
Wallichia (1 sp.)
tutto il resto … è noia 😀
Scritto Da – lilio apulo on 24 Ottobre 2007 15:14:48
Orazio è alquanto complicato impollinare artificialmente un Encephalartos e Zamia, per non parlare poi dei Dioon. Richiede un certo occhio, il periodo fertile degli strobili femminili è di pochi giorni e spesso impercettibile. Non che sia una pratica impossibile, anzi una volta fatto l’occhio non è certo un intervento chirurgico, ma devi osservare quotidianamente lo sviluppo per capire quando è il momento giusto. La Cycas revoluta è molto diversa, la sua struttura riproduttiva è in qualche modo più ‘semplice’ e ha un periodo di ricettività molto più lungo, un paio di settimane. Per giunta gli insetti nostrani riescono ad impollinarla, pur non essendo specializzati, lo fanno in modo involontario attratti dal profumo di melone. In effetti è proprio la differenza fra Zamiacee e Cycadacee la chiave di lettura
quello è un ‘fiore’ maschile e quelle bollicine solo le sacche che rilasciano il polline. La fioritura del dioon edule avviene con una notevole regolarità tra l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre in tutto l’emisfero nord. Il profumo è penetrante, con una nota di nocciola fresca, ho avuto la malsana idea di trasportarne uno in auto per un riuscito tentativo di impollinazione, ma l’auto rimase per mesi ammorbata con questo nuovo Abre magique al Dioon 😀
in effetti i soliti inglesi la hanno da sempre nei loro giardini insieme alla Canna musifolia, spesso sotto il nome di Canna x iridiflora ‘ehemannii’ ( non ho ben capito se è effettivamente un suo ibrido o la specie pura) ed esiste anche una rara forma bianca, sempre a fiori penduli … ma qui come al solito arriva tutto con molto ritardo 😡 eppure i piroscafi sono andati in pensione da parecchio 😀
ma si chiama davvero così? 😀
certo che ridicola lo è davvero
ma la virosi si trasmette anche nei semi?
ripetendo l’ibrido con sue genitori sani non si ottinere nuovamente l’Incense ma non virosata?
attenta però che il crinum asiaticum non ha bulbetti 😀 per scavare uno di quei germogli devi usare davvero un piccone. Si fa molto prima con i semi, che germinano rapidamente e peroducono piante fiorifere in tre anni se vengono ben nutrite. Tralaltro questa è una pianta avidissima, se la innaffi e concimi cresce ad una velocità suprsonica 🙂
Martina non ti resta che ripassare fra un mesetto e troverai tanti bei semini ad aspettarti 😀
si anche a me la caerulae sta per fiorire mentre le candida lo sono già da un paio di settimane. Solo che devo ricordami di andare in campagna ad un orario decente, diciamo con il sole, visto che quando vado ad innaffiare di sera le trovo già chiuse 😡
oddio, non dirmi che l’hai comprata 😮
è un’Asphodeline lutea, una tipica pianta spontanea dei pascoli aridi, le cui infiorescenze emergenti raccolte quando sono sui 15cm sono ottime fritte
gli inglesi le mettono in giardino al solito 😀
ok trovata almeno una. Queste sono B. disticha ‘invernali’ a fogliame ondulato e glauco, di provenienza sudafricana, non ricordo se le ho seminate il 2000 o 2001
Da un pò si trovano delle B.disticha proposte come cauduciformi con il bulbo esposto, in realtà il bulbo esce un terzo fuori e le tuniche vecchie sono soffici al tatto, oltre che ignifughe 😮
Questi bulbi solitamente provengono dall’Africa centrale, sono a foglie dritte e verdine e sono a ciclo estivo. Dopo una qualche difficoltà iniziale per recuperare il giusto ciclo vegetativo nell’emisfero opposto, producono un grande ventaglio ma i fiori tardano ancora a comparire. L’haemanthoides ha foglie anche più ampie e corte. Chiaramente per noi al sud quelle a ciclo invernale hanno il grandissimo bonus di fare tutto da sole 😀 … basta tirare le erbacce ogni tanto
Scritto Da – lilio apulo on 05 Giugno 2008 17:02:23
bel post Pietro ! io ne ho fatti diversi da seme, di haemanthoides e di disticha e alcuni sembrano in forza da fiore, dopo 6 anni. L’haemanthoides è a crescita invernale, la disticha può essere estiva o invernale in base alle provenienze. Poi la disticha è anche molto variabile nel fogliame, alcune hanno foglie dritte che formano un ventaglio perfetto e piatto, altre invece hanno foglie spiralatissime a molla. L’ernestii-ruschii è un pò il Santo Graal del genere. Dovrei avere delle foto da qualche parte, provo a cercarle