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in vaso dentro casa piano piano deperiscono, meglio fuori all’ombra.
Non è un caso, quasi tutte le piante tropicali vivono in ambienti umidi e hanno bisogno di spazio alle radici. L’umidità relativa dentro le mura domestiche, è sempre eccessivamentebassa. Provate a misurarla per credere…. Le piante tropicali di solito non hanno mai problemi se tenute in un ambiente molto luminoso, con una umidità relativa superiore a 70% ma meglio 90%. Poi le alocasia hanno bisogno di terreno dove mettere le nuove radici, se non trovano lo spazio giusto saranno costrette a sacrificare le foglie più danneggiate o vecchie, per rinnovarsi mantenendo le stesse dimensioni, visto che è come se ogni foglia dipendesse da una parte di radice. E’ normale, ogni pianta prima di accrescersi deve sempre garantire che le radici stiano al passo col fogliame, altrimenti si affloscerebbero morendo, non potendo assorbire oltre un certo quantitativo di acqua ad un ritmo sostenuto.
Scritto Da – Licuala on 16 Ottobre 2010 08:38:47
Di questa felce ne avevo già sentito parlare in un’altra discussione dove si accennava alle piante con il fogliame particolare di colore blu, notevole ma davvero è così “riflettente”??
Bhè, guarda io ti faccio vedere già quale è il guinness dei primati per la pianta vivente con le foglie più blu di tutto il mondo vegetale, giusto per non meravigliarti di fronte a niente. Sembra la livrea con gli stessi reverberi blu elettrico di un pavone, onde il nome.
Begonia Pavonina. Le begonie ci fanno ancora più onore di prima, così 😉
http://www.flickr.com/photos/lungfish2000/466455926/
Peccato che noi italiani siamo i soliti sfi….ti che non abbiamo molte chance di collezionare piante insolite. Io ordino tutto dalla germania, o quasi, se non fosse che almeno qualcosa Lucia la tiene in catalogo…
Io ho una rubra, ma vorrei da parte di qualcuno un consiglio su come meglio poter stimolare la fioritura, ancora è in ripresa vegetativa. Ancora non si vedono fiori, e’ normale?
Se mi mandate un pm vi posso indicare dove ottenere talee di hoya a pochi euro, premetto che non ne faccio parte ed è un sito straniero, comunque ne vale la pena menzionarlo sul forum solo perchè ha nel catalogo circa 140 specie diverse di Hoya vendute come talee. 😎 😎 😎 😎
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Richiede elevata luminosità ed umidità ambientale
Questo è imperativo, abitando lontano da zone umide come i boschi, mi tocca ogni giorno spruzzare tutte le mie piante in vaso, visto che manca sempre l’umidità necessaria, che si forma quotidianamente come rugiada di condensa notturna, è utile tenerle in un luogo chiuso come una serra oppure spruzzarle perchè l’allungamento delle foglie e dei fusti è tutt’un’altra musica 😀 😎 , come normalmente accade nelle foreste pluviali.
Scritto Da – Licuala on 14 Giugno 2010 18:36:57
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Sono partita anche io con l’avventura della Jaracanda. in bassa Sabina tra Rieti e Roma, ora è alta solo 15 cm. e trascorrerà l’inverno in serra,poi si vedrà, già la sogno con i suoi bei grappoli celesti, semplicemente meravigliosa. Grazie Lucia.
Fai bene, infatti ha probabilità di sopravvivere all’inverno solo quando è già grande. Ti conviene solo cambiarle vaso ogni anno, aumentandolo di una dozzina o più di cm in diametro.
Sapessi come t’invidio, pochi frutti di maracujà costano quanto diversi kg di frutta non esotica, giustappunto non è molto consumata da me. Purtroppo qua non ho neanche un clima adatto per una buona fruttificazione, almeno credo. Che sistema di coltivazione usi??
😀 😎
E’ una pianta abbastanza comune, intendo la forma non variegata, ma ultimamente non mi sembra più di vederla dal fioraio. 😛
Grazie per averla riproposta-
Altrimenti, puoi farti delle talee, quando raggiungeranno abbastanza foglie nello sviluppo allora puoi vederle fiorire lo stesso.
Infatti, ci vogliono più di 10 anni per farle fiorire, nel frattempo, tenetele con amore, può darsi che ricambino il vostro affetto con qualche fiore 😀
Strana, non avrei mai pensato che una plumeria arrivasse a ridursi così. 🙂
Quello che pensavo anche io, le fitolacche hanno l’unicità di avere quei frutti disposti così a grappoli, con il centro raggiato.
Ti svelo io il quid, io ho dimestichezza con le talee di Hoya sp.
Il segreto per avere buoni risultati è indispensabile metterle a radicare in estate. Tutte le Hoya crescono di pari passo con la temperatura, più è caldo e più velocemente si sviluppano, io ne ho fatte radicare una decina indoor, sotto i 18-20 gradi si arrestava la crescita (autunno-inverno-e alcuni mesi della primavera), ecco perchè.
grazie, proverò a seguire i tuoi preziosi consigli e vedremo… 😎
Questi reportage sono ottimi anche di lunedi. 😎
ciao
Io di Hoya ne avevo una decina, ma veramente per me è impossibile riuscire a farle fiorire. Sono facili da ottenere, perchè basta ordinare delle talee che costano nemmeno pochi euro, che attecchiscono quasi sicuramente al 100%. Una di quelle che avevo ordinato era la suddetta, ma di fiori, stupendi per il loro aspetto ceroso quasi come le decorazioni di una torta, neanche l’ombra. Se le tengo esposte al sole però ingialliscono, e allora? 😮
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Io ne ho una in vaso da tanti anni ma non fiorisce (e. caffra) credo debba stare in terra,
questa fioriva a Pisa:🙂
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Fede hai detto benissimo, io sto a Pisa e ogni tanto vedo una E.crista galli in piena terra alta un paio di metri, che fiorisce abbondantemente e non risente molto del freddo.
Io ti posso dire questo, che è molto importante, che tutti o quasi i semi delle palme sono cosiddetti recalcitranti, e vanno seminati il prima possibile, pena la perdita di tutto. Se vuoi avere successo ti conviene aspettare almeno un mese, visto che i semi di palma rispondono bene a 28 C° (range 26-35’C) dentro dei vasi coperti da del cellophane per mantenere tutta l’umidità. Il substrato deve essere sano e igienizzato, 30% sabbia, 20% torba 20% terriccio e poi il resto ghiaia ed argilla comune. Se non rispetti le condizioni di temperatura è probabile che i semi non rispondano e nel frattempo l’endosperma, che serve a nutrire l’embrione nelle fasi iniziali viene aggredito da microorganismi, e come puoi ben vedere se la semina è andata male i semi marciscono o ammufiscono. Per questo è fondamentale seminare nel periodo giusto.
Scritto Da – Licuala on 09 Aprile 2010 03:18:29
Se avessi ancora spazio, io avrei già annuito. Ma per adesso, mi limito a guardare le foto di google. 😀
Bellissime, comunque il secondo è una carrellata di piante in maggioranza coltivate provenienti un pò da tutto il mondo, se sei esperto te ne puoi accorgere facilmente. E pensare che noi coltiviamo meno dell’1 per mille di tutti i tesori botanici che appagano sia la vista, oltre a superare l’immaginazione in fatto di forme e colori.
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Ciao Massimo, io ho coltivato in passato l’ heliconia rostrata ma non ho mai avuto problemi di clorosi solo che le foglie erano sempre secche ai lati, sicuramente era scarsa l’umidità, non è mai fiorita lo regalata per mancanza di spazio nella serra, sono delle piante giganti non sò che fine ha fatto.Nella torba aggiungevo aghi di pino e polvere di carbone in dosi limitate. Ti consiglio di metterla in piena terra visto la tua ottima situazione climatica.Hai perfettamente ragione, alcune piante (non so le altre) come musacee/heliconia-zingiberacee/globba winitii che sono prossime geneticamente condividono questo difetto, quando l’umidità è bassa (in casa di solito è intorno al 50%) le foglie seccano prima ai bordi, forse non riescono a mantenere un buon rapporto turgore cellulare/traspirazione, oppure non tollerano mai bene i sali dell’acqua di irrigazione, che probabilmente vengono scartati male. Poi quoto ancora, le heliconie sono dei giganti, non riesco ad ottenere molti risultati, quasi sempre se fioriscono bene è perchè godono di un bel fazzoletto di terra e bene esposto. 😡 Ho provato con la semina, ma anche quella è sicuramente una delle più lente ed impegnative. 👿 👿
ciao
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Ciao Massimo, io ho coltivato in passato l’ heliconia rostrata ma non ho mai avuto problemi di clorosi solo che le foglie erano sempre secche ai lati, sicuramente era scarsa l’umidità, non è mai fiorita lo regalata per mancanza di spazio nella serra, sono delle piante giganti non sò che fine ha fatto.Nella torba aggiungevo aghi di pino e polvere di carbone in dosi limitate. Ti consiglio di metterla in piena terra visto la tua ottima situazione climatica.
Hai perfettamente ragione, alcune piante come musacee-zingiberacee che sono prossime geneticamente hanno questo difetto, quando l’umidità è bassa (in casa di solito è intorno al 50%) le foglie seccano prima ai bordi, forse non riescono a mantenere un buon rapporto turgore cellulare/traspirazione. Poi quoto ancora, le heliconie sono dei giganti, non riesco ad ottenere molti risultati, quasi sempre se fioriscono bene è perchè godono di un bel fazzoletto di terra e bene esposto. 😡 Ho provato con la semina, ma anche quella è sicuramente una delle più lente ed impegnative. 👿 👿
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Ciao Guiliana,Mi dispiace per il mesaggio vuoto, ma sono nuovo al forum e non capisco bene como funziona. Mi perdonate se faccio dei errori in Italiano, sto imparandolo adesso.
Ho la Amherstia nobilis qui a Porto Rico. Sta fiorendo adesso… e bellissima!!! L’ho comprata a Hawaii.
Cari saluti,
Bryan
Salve a Bryan e ai forummutenti,
Io la prima volta che vidi questa pianta fu sfogliando anni fa un libro di fotografia di grandi dimensioni alla feltrinelli, ovviamente me ne sono innamorato subito. Sarebbe magnifico se riuscissi a farne qualche margotta (air layer tradotto), e magari sigillando il pane di radici per trattenere umidità, dopo che abbia radicato ben bene, se la facessimo pervenire al vivaio Tropicamente con corriere celere, in futuro potremo acquistare delle piante adulte da Lucia senza troppi problemi, sempre che abbia interesse a farlo.
Purtroppo a differenza di moltissimi alberi, il motivo proprio per cui nessuno la coltiva (come la cassia “rainbow shower tree”) è che sono piante sterili e non semplici da riprodurre, il metodo più conveniente è tramite la margotta ed è anche molto utile perchè riproduce dei cloni già maturi e radicati prima di recidere a differenza talea… a volte per raggiungere la maturità sessuale alcuni alberi possono impiegare perfino 80 anni, in questo caso una decina di anni forse. Essendo un’ impresa riuscire a produrne tanti esemplari, questo fatto ha ostacolato ingiustamente la sua diffusione. 👿 Comunque alle hawaii è ben coltivata ed assestata.
Scritto Da – Licuala on 27 Febbraio 2010 08:27:38
Scritto Da – Licuala on 27 Febbraio 2010 08:31:22
Io farei prima tacere, dato che avrei un libro intero, comunque elenco solo quelle “del giorno”. Io guardo solo al fiore, le foglie invece possono essere di qualsiasi forma, giusto per evadere la monotonia. Quando ne ho voglia, amplierò la mia ‘wishlist’:
Burbidgea schizocheila
Amherstia nobilis
Medinilla (tutte)
Plumeria
Aspidistra
Plumbago (tutte)
banisteriopsis
stephania
😀
Salve, se posso sconsigliarvi la semina che è dura e faticosa (bisogna aspettare un anno solo per la germinazione), prima di poterla ammirare ne passeranno di anni 😡 mentre su ebay.de, le davidie si possono trovare a pochissimi euro, saranno piante alte 40cm… Costa quasi quanto ordinare i semi. Io ho già tutto ordinato, ed avrei intenzione di farle crescere in vaso (educarle a bonsai medio gigante), col rischio di fallire, da quel che leggo sopra- 👿
Ciao, il fiore della prima, che porta lo stesso nome della strelitzia, trattasi di aspidistra nicolai, che coincidenza hanno entrambe lo stesso colore nero dei fiori in comune. la pronuncia sembra eufonica, per il suono delicato.
Ti ringrazio per la tua offerta gentilissima, ma già sono riuscito ad avere una bellissima Aspidistra elatior, che adesso mi sta addirittura fiorendo. (per ora ne ha fatti 2). Comunque speriamo bene che la Barabino si metta contatto con qualche asiatico che ne coltivi altre, visto che ha un catalogo così ricco. 😛
ehehe, di bignoniacee ce ne sono per tutti i gusti, ma la mia preferita resta la pandorea.
La Canavalia ensiformis la puoi trovare su B & T World Seeds, il più grande sito sementifero al mondo. Per la vicia non so come aiutarti, sono piante comunemente reperibili allo stato selvatico in tutto il mediterraneo. Specialmente nei luoghi incolti, ne esistono tante specie, ma non so se per te una vicia vale l’altra, in antichità era coltivata come legume in quanto congenere alle fave… E’ molto facile da riconoscere per il suo portamento prostrato, le foglie paripennate e la struttura florale tipica delle leguminose. I semi si possono raccogliere in estate.
Scritto Da – Licuala on 27 Dicembre 2009 10:01:19
Vero, se nei climi temperati è un fenomeno raro e molto ristretto, nei climi tropicali è invece molto comune. esempio: http://www.tradewindsfruit.com/candle_stick_tree.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/File:CanonBall_treebark.jpg
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purtroppo la caulifloria non è una esclusività di myrtaceae e moraceae
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Hai ragione, io mi riferivo alle altre hoya, che sono un centinaio forse e quasi tutte intolleranti al gelo, a parte la carnosa e qualche hoya australiana forse-
Dipende da quale intensità di freddo ci riferiamo, qui nei pressi di Roma, sverna senza problemi.
Saluti, caio.
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