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Non ho immagini recenti, però i Syagrus non hanno avuto danni e sono in ottima forma.
La Phoenix roebelenii della foto sotto invece ha sofferto molto, le foglie si erano completamente bruciate, per fortuna però il proprietario l’ha lasciata lì (d’altra parte saranno almeno una decina di anni che è lì) ed ora si sta riprendendo molto bene, presto mostrerò una foto. Allego anche una tavola con i dati delle minime rilevate nella zona, purtroppo quella rilevata dalla stazione di Massa, la più vicina, è posta nel centro abitato sul tetto di un palazzo di 7 piani, per cui io penso che la temperatura raggiunta sulla costa sia intermedia tra i -2,1 ed i -4,6 rilevati nella vicina Forte dei Marmi.Gianpiero
Scritto Da – green68 on 29 Giugno 2010 16:39:54
Davvero molto interessante.
Certo che con simili minime il numero di palme che si possono coltivare si estende enormemente rispetto a chi come me abita nell’interno della regione.
Grazie
Enrico
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neve anche a Massa stamattina……….
Scritto Da – green68 on 19 Dicembre 2009 16:14:02
Salve,
vedere queste foto adesso con oltre 30 gradi fa una certa impressione!
Mi domandavo, per capire la resistenza alla neve ed al freddo dei syagrus, se sono sopravvissuti o hanno avuto danni dal freddo di quei giorni.
Saluti
Enrico
Salendo al centro-nord ti posso dire che nelle zone non costiere è di gran lunga più diffuso il Trachycarpus per la sua rusticità e la relativa velocità di crescita. Dalle mie parti (Pistoia) rappresenta la quasi totalità, non ho dati precisi ma indicativamente potrebbero essere il 90%. Seguono Chamaerops humilis e Phoenix canariensis, ancora meno diffusi (presenti in qualche giardino pubblico o di vecchie ville) Phoenix dactylifera, Washingtonie, Butie e Jubea. Per darti un’idea della rusticità ci sono esemplari di Trachycarpus anche sull’Appennino pistoiese, ne ho visto uno a 820 m di altezza!
Ciao
Enrico
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dalla foto no, però la forma bassa sviluppa una specie di ‘bernoccolo’ laterale 😀 ma forse adesso è troppo piccola. Comunque avrebbe dovuto dirtelo il venditore, normalmente se uno ha la forma eretta lo sa bene
L’ho presa su internet e non era specificato se è di forma eretta, ma la foto che era sul sito dava l’idea che lo fosse.
Comunque anche se fosse così mi sembra sempre una palmetta graziosa e da quel che sento molto più rustica di quanto pensavo.
Forse ha qualche speranza di sopravvivere in terra anche da me.
Grazie
Enrico
Salve,
ho da poco acquistato una radicalis e vorrei rinvasarla dato che stanno uscendo dal vasetto alcune radici.
Mi potreste dare un consiglio sul terreno da utilizzare?
Dato che è una pianta da sotto bosco pensavo ad terriccio con una buona parte di torba.
Questa è la piantina.
Si può stabilire già adesso se si tratta di forma arborea?
Ciao
Enrico
E’ stimato che la jubaea più grande sia alta circa 15 m.
Quando avrò occasione farò altre foto con una luce migliorejavascript:insertsmilie(‘ 😎 ‘);…
Enrico
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Ps
Ricordo di aver visto a Montecatini terme una enorme Jubaea e diversie butie, parecchi anni fa, ci sono ancora?Federico
Si, sono ancora vive e vegete, ho fatto alcune foto un paio di mesi fa.
Questa deve essere l’enorme Jubaea di cui ti ricordi
Questa un po’più piccola poco distante dalla prima
e queste sono alcune butie
questa l’unica che non se la passa molto bene
Ciao
Enrico
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Per puro caso ho trovato questa butia capitata alla fiera di Pordenone, secondo voi è pronta per essere messa in piena terra o è meglio farle raggiungere maggiori dimensioni in vaso e poi tentare la fortuna? Mi è sorta qualche preoccupazione perchè quest’inverno il termometro ha toccato i -12°C qui da me…
Anche dalle mie parti si sono avute le stesse temperature e ho potuto osservare in un vivaio diverse decine di Butie grandi all’incirca come la tua in piena terra e senza alcuna protezione, che risultano perfette. Comunque, per precauzione, concordo anch’io che sarebbe meglio proteggerla per i primi inverni, anche perchè potrebbe essere una pianta cresciuta sempre in serra non abituata a temperature così rigide.
Ciao
Enrico
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A me non è nato nulla, vedremo in estate, ho preso però un seedling di 2 foglie da un sito tedesco, sta spuntando ora la terza..
CiaoFederico
Vedo confermati i miei sospetti…
penso che dovro’ anch’io orientarmi su un seedling.
Comunque se spunta qualcosa ti faccio sapere
Grazie
Enrico
Salve,
anche io lo scorso Ottobre ho acquistato dei semi dallo stesso venditore irlandese (un seme di butyagrus e 4 di syagrus romanzoffiana) e volevo sapere se tuttora vi è nato qualcosa visto che a me non è ancora spuntato niente nonostante si trovino a circa 33° costanti da 4 mesi. Forse non erano poi tanto “super fresh” come indicato.
Ciao
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la robusta non l’ho mai provata perchè ogni anno in seguito al freddo ho una moria di diverse filifere…le canariensis resistono di più in fase giovanile ma quest’anno c’è stato un palmicidio anche di queste.Moris
Beh, farò un po’ + spazio nella serra i prossimi anni.
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resoconto dai colli trevigiani, tutte le piante protette sotto un portico:butia capitata perfetta
brahea armata perfetta
washingtonie giovani polverizzate (vive quelle di 4/5 anni)
phoenix canariensis morte quelle di due anni
parajubaea t. macrocarpa perfetta
cycas revoluta foglie tutte bruciateseedling nati quest’estate:
sabal minor, chamaerops humilis cerifera, phoenix theophrastii tutte in perfette condizioni
sabal bermudana qualche morto
Moris
Ciao Moris,
hai avuto modo di valutare una maggiore resistenza al freddo della filifera rispetto alla robusta nelle giovani washingtonie?
Ho seminato alcune filifere ma non vorrei doverle proteggere per tutti i primi 4-5 anni…
Ciao
Enrico
Salve a tutti, sono nuovo di questo forum ma lo seguo da un po’ di tempo perché anch’io sono appassionato di palme e ho trovato numerose informazioni utili, per le quali vi ringrazio.
Vorrei fare un resoconto dalla zona di Pistoia.
Nella nevicata di Dicembre nel giardino la minima è stata di –11°, ma poco fuori città una stazione meteo ha registrato –12,9°! (http://www.cespevi.it/met/1209met.htm). Ho in piena terra un Trachycarpus che come previsto non ha avuto nessun danno neppure alle foglie più giovani, mentre il phoenix dactylifera di 7-8 anni ha tutte le foglie esterne bruciate, ma spero si riprenda nella primavera.
Anche dalle mie parti le mimose sono tutte seccate, tranne alcune più riparate in città. Ho visto anche qualche alloro danneggiato, mentre gli olivi stanno perdendo parecchie foglie.
Nei vivai ho visto butie con foglie non legate che hanno resistito bene mentre ho visto washingtonie (rubusta) con le foglie esterne legate bruciate. Trachycarpus: alcune molto piccole con bruciacchiature sulle foglie esterne.
Segnalo che in collina vicino ad una villa ci sono alcuni vecchi ed imponenti esemplari di washingtonia filifera e phoenix dactilyfera alti circa 10m che quindi sono sopravvissuti anche all’inverno del ’85 (nella vicina Firenze si registrarono –23°).
Prima della nevicata ho visto in un giardino vicino Montecatini un Syagrus alto circa 3-4m in piena terra, non penso fosse stato piantumato da molto tempo perché sembrava legato ad alcuni pali di sostegno, non ho avuto ancora modo di rivederlo ma temo che questo sia il suo ultimo inverno…
Ciao