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    In risposta a Il genere Sabal
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      14 Novembre 2008 alle 21:00 - Views: 920 #37079

      Il tuo è sicuramente un sabal palmeto, ne ho di diversi tipi e il tuo è sicuramente quello.
      Io ho:
      S palmeto
      S messicano
      S minor
      S monor delle luisiana
      S bermudana
      e ora ho piantato anche il S texano.
      Abitando ad Arezzo devo tenere palme che tollerano bene il freddo
      ciao

      Federico, mi verrebbe da dire, scherzando, hai studiato male, studia di più!
      A parte gli scherzi, l’argomento, come ho già accennato, non è dei più facili. Per tentare l’identificazione di un Sabal, la pianta deve avere almeno le foglie già caratterizzate. La foglia ci può dare già delle indicazioni importanti per restringere il campo di ricerca. Ma spesso ci troviamo davanti una foglia che non ci consente una identificazione univoca come può avvenire ad esempio per il S. palmetto, per il S. bermudana e per il S. yapa.In questo caso è necessario osservare il tipo di infiorescenza prodotta dalla pianta o la forma e dimensione dei frutti, il che significa, se la palma è giovane, aspettare una quindicina di anni.
      Stando così le cose, la monografia non è uno strumento che ti consente di identificare immediatamente un Sabal (anche se in qualche caso è possibile), ma è un qualcosa che ti permette da subito di restringere il campo di ricerca.
      Faccio un esempio venendo al caso tuo del Sabal fatto da seme raccolto a Cienfuegos, Cuba,del quale dici che la foglia presenta dei filamenti. Se leggi bene la monografia, questo elemento ti consente già di scartare sette specie su sedici.Se poi avessi osservato quanto sono divisi i segmenti centrali della foglia, se fino a metà o più di metà, forse avresti avuto la fortuna di identificare la tua pianta con un S. palmetto (secondo caso).
      Ho fatto solo un esempio ma, se non si ha un occhio più che esperto per cui si è in grado di riconoscere la specie alla prima occhiata,bisogna procedere per esclusione, restringendo il campo. A questo scopo può essere utile, a mio avviso, la monografia.

      [/quote]

      Ho fatto un ripasso..
      Ho anche un palmetto, sia pur più piccolo, e mi pare diverso dallo sconosciuto.. ha foglie di colore verde scuro e più sottili.
      I segmenti centrali della foglia dello sconosciuto sono divisi oltre la metà:
      Etonia?, no perché le foglie sono coriacee, si perché sono verde giallastro con segmenti molto divisi
      Uresana ? forse no perché le foglie non sono così coriacee, rigide,
      Causiara ? Maritima ?
      Il mistero si infittisce

      ecco una foto dell’anno scorso

      ipponzioPosts: 7
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        20 Agosto 2008 alle 15:13 - Views: 883 #34773
        Quote:
        Ciao Ipponzio,
        all’Orto botanico di Roma, come certamente sai, c’è il Nannorrhops ritchieana più vecchio al mondo,ultracentenario, un vero monumento.Fruttifica regolarmente e, negli anni passati, più volte ho raccolto semi ed ho distribuito le piantine a varii amici palmofili.Tra tutti i miei amici ad oggi forse sono l’unico che continua a tenere Nannorrhops fatti da semi, gli altri hanno ormai rinunciato.Definirei la crescita nella fase giovanile come “mostruosamente lenta”.Non aggiungo altro per non deluderti ulteriormente. Allego solo una foto di un Nannorrhops di 16 anni fatto da seme che ho in giardino.[/img]
        Nannorrhops ritchieana

        P.S.
        Mi sembra di ricordare che a Sabaudia dovrei avere qualche piantina di Nannorrhops di appena due foglioline. Se sei sempre interessato mandami per e-mail il tuo indirizzo fisico e la prossima volta che vado a Sabaudia la prendo e te la spedisco.

        Ciao Sergio,
        scusa se ti rispondo sono adesso, ma non sono stato in italia, sarei sempre interessato alla Nannorrhops ritchieana, non so se le poissiedi sempre, fammi sapre tue notizie.
        Ciao e grazie

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          10 Dicembre 2007 alle 18:58 - Views: 883 #34763

          Ok, ti ringrazio, ne sarei interessato, teniamoci aggiornati.
          A presto.
          ….. io come al solito l’ho trovata su ebay, ma non in italia, se vuoi una soluzione “domestica” in privato provo a darti qualche dritta.
          Saluti
          Gianpiero

          [/quote]

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            28 Novembre 2007 alle 21:25 - Views: 1270 #34429

            Ciao ice
            non credo che tu abbia problemi per la judaea, sinceramente non capisco perchè parli di perdita delle foglie, per quanto ne so io può avvenire me solo in esemplari adulti, indica una stato di sofferenza delle pianta non attribuibile al freddo; il caule inizia a restringersi a livello apicale e le foglie cadono in numero maggiore rispetto alla ricomparsa.
            Fai magari attenzione a dove la collochi, magari coprile un il tessuto anti gelo per i primi inverni. Da me ad Arezzo ci sono 2 esemplari ottocentechi ed inverni rigidi ci sono stati, primi novecento piccola glaciazione, la palma era giovane ma ha resistito.
            Io proverei, è cosi belle, ed è un peccato un averla in giardino.
            Ciao

            Scritto Da – ipponzio on 28 Novembre 2007 21:28:39

            In risposta a jubaea chilensis
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              28 Novembre 2007 alle 18:44 - Views: 1004 #34734
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              Ciao Green 68,
              per quanto riguarda la Versilia, ne ho vista una all’orto botanico di Pisa, è un esemplare davvero bello,la scarsa diffusione credo sia legata al clima, non ana temperature troppo calde, a Firenze ce ne sono 3 o 4 sparse per la città, una molto belle la puoi vedere alla fine del raccordo di FI sud, prima del semaforo sulla sx.
              In Arezzo, nelle mia città, ce ne sono solo 2 esemlari a Castiglion Fiorentino e a Cortona.
              Sepero pai io….
              La passione è iniziata da poco, per il momento ho questa specie:
              washingtonia filifera e robusta
              phenix canariensis, roebelenii e dactylifera
              brahea armata e edula
              butia capitata
              trachycarpus fortunei
              chamaerops humilis due tipi.
              alcune in vaso e altre in terra, ma penso di metterle tutte in dimora stabile, appena sono più grandi.
              ciao
              In risposta a jubaea chilensis
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                27 Novembre 2007 alle 19:05 - Views: 1003 #34733

                Ciao Caio,
                si che sarei interessato, ti ringrazierei moltissimo se me lo potessi inviare, e-mail o telefono fà lo stesso.
                Consultando internet avevo trovato un vivaio in Spagna, ma mi sembra troppo, comunque aspettavo risposta.
                Grazie mille poi ti farò sapere.

                In risposta a jubaea chilensis
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                  26 Novembre 2007 alle 22:49 - Views: 1003 #34728

                  Ti ringrazio ma ci sono stato di persona qualche mese fà, non conoscevano nemmeno la sua esistenza, dicendomi che mi ero confuso con un altro nome.
                  Grazie lo stesso.