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eh, mi sa di si, in caso si dovrebbe aprire una nuova discussione…
Se per terra libera intendi la terra sabbiosa è normale che non abbia resa poiché necessita di terreni leggeri e ricchi di sostanze; se volessi tenerla in piena terra dovresti preparare un alloggio almeno con corteccia. Quando ho cambiato il vaso ad uno quest’anno ho trovato la corteccia sfatta e compostata dai lombrichi, e le radici in maggior quantità proprio in questa situazione.
Cambi il vaso al Cymbidium? Forse sta stretto e soffoca. Concimi? Se si, con cosa?
La polverina dentro le capsule sono i semi a migliaia, per la germinazione serve un procedimento con cappa sterile e medium, anche se ci sono i metodi casalinghi ma non ho mai provato nulla.
Si li tengo in vaso ma solo perché così quando fioriscono li metto in casa e me li godo dato che la fioritura è a dicembre e non sto al mare ma in città. Altrimenti non cambierebbe assolutamente nulla, sono messi tra le altre piante a mezz’ombra e con della corteccia che non cambio da mai, infestati dai lombrichi, dalle lumache e dalle erbacce.
Prima li tenevo tranquillamente in balcone in città al posto dei gerani solo che il vento li inibiva un po’ ed ho optato per il trasferimento; li sostituiscono degnamente le bergenie che non le ammazza niente.
Diciamo che è terrestre anche se come tutte le terrestri tropicali è semiterrestre, io la tenevo in giardino ma avevo preparato un alloggio nel terreno con corteccia ed agriperlite.
I fiori assomigliano molto ad una doritis ma foglie e fusto sono come la bletilla; è di facile coltivazione, necessita di poche cure.
Ciao Stefano, si la bletilla è ricresciuta però quest’anno non è fiorita. Certo, del cespuglio che avevo sono uscite fuori quattro misere piantine di cui non so neanche il colore in quanto tenevo l’alba e la rosa insieme.
La Spathoglottis è definitivamente persa, l’avevo sia gialla che bianca, era uno splendore che tristezza 😡 . Credo che il colpo di grazia l’abbia data una violenta grandinata di qualche giorno dopo che è stata quella che mi ha mezza distrutta la papaya (quest’anno mi sto preoccupando di fornirla di tettoia infatti).
Ai Cymbidium invece la neve di sopra sembra avergli fatto benissimo, quest’estate sono stati un’esplosione, mi aspetto una consistente fioritura tra pochissimo!
Mi piace il modo in cui è cespitosa, molto contenuta, poi con bei fusti verde acceso…appena troverò una piantina potrebbe finire in un angolo del giardino dove non so cosa mettere! Stavo ponderando pure su una Rhapis Excelsa ed ora sono indeciso…
Purtroppo ne sono cosciente, le sto facendo per metterle in salone al posto delle inflazionatissime howee; nulla toglie che un tentativo lo farò, non si sa mai, ma sicuramente non prima che abbia tre-quattro anni di vita e con un adattamento graduale. Chissà. Quello che frega, almeno dalle mie parti, sono le temperature notturne che scendono costantemente per due mesi sotto i 10°
p.s. ho lasciato il vaso con i semi fuori in posto soleggiato, dite che potrei avere problemi e l’inverno potrebbe uccidere gli embrioni? Me le aspetto spuntare per la primavera prossima, sempre che i semi siano vitali…
Frank, scusami torno sulla lutescens: l’hai ricavata da seme o hai acquistato una pianta? nel primo caso, velocità di crescita alle nostre latitudini?
Aggiungo una domanda generica sulla decarii: è normale che faccia una foglia all’anno o è colpa del fatto che stia in vaso in salone?
Pietro è comunque bella, complimenti! Certo sono d’accordo con te che ad arbusto ramificato è decisamente meglio, aspetterò di poter fare una talea ed intanto ne comprerò una a foglia rossa 😎
Frank, ho chiesto proprio perché la più piccola mi sembrava un’adonidia; esperienza per la nascita e la crescita? Comportamento in crescita? Ho messo i semi a luglio ma non si recuperano molte informazioni in giro purtroppo…
Interessante, frank, interessante… sicuramente potrei provare con la varietà a foglie rosse vista la tua esperienza e l’avallo di pietro.
p.s. quelle palmette piccole sotto il banano cosa sono? Non è che per caso hai qualche lutescens da scambiare con non saprei cosa…
pietro, la mia è a foglie verde chiaro con numerose striature bianche, dici che è meglio non rischiare ed aspetto di poter sperimentare una talea? Quando l’ho acquistata era rovinatissima, il tizio che me l’ha venduta a 5 € diceva di tenerla all’esterno ma ha anche aggiunto che fosse una dracena (sic!) infatti non gli ho creduto.
ho qualche domanda riguardo la Cordyline Fruticosa: hai già testato la sua resistenza all’esterno pur lasciandola in vaso? Se si, con che esposizione? Riparata o no? Notati eventuali problemi (bruciature alle foglie o perdita della parte aerea, crescita rallentata, sofferenza di alcun genere)?
Ne ho una molto bella variegata da cui non posso ricavare una talea per sperimentare e che non voglio perdere, quindi ogni particolare è ben accetto!
Ciao, ma la ravenala non dovrebbe avere le foglie più grandi, più lunghe e soprattutto più “dritte”? L’aspetto ricadente e le foglie corte fanno pensare ad una nicolai…
Poi, non ne sono sicuro ovviamente, la ravenala dovrebbe pollonare pochissimo, ho visto esemplari di 3-4 metri con massimo cinque polloni così come moltissime singole che mi hanno fatto venire il dubbio che quelle in gruppo siano state composte e stop.
Lascio la parola agli esperti però…
Condivido tutto quello che dice Caio, prima cerca una filiera a cui appoggiarti e purtroppo la Calabria è alquanto carente. Essendo del reggino puoi fare un salto a Catania, più precisamente tra Acireale e Giarre, ed andare a parlare con chi coltiva il mango e gli avocado per avere qualche suggerimento.
Secondo me, se il terreno si trova sulla ionica nella zona tra Melito di Portosalvo e Condofuri ed hai la possibilità di fare delle serre, ti conviene puntare sulla Papaya; fiorisce già al primo anno, fruttifica al secondo, non necessita cure ed il mercato è ancora vergine, entre il mango inizia mi pare dal quinto anno, l’avocado verso l’ottavo ed il bergamotto al quarto.
Soprattutto non ha un valore economico irrisorio ed il ritorno potrebbe essere soddisfacente.
Il goji lo lascerei perdere, fa troppo caldo lì per questa pianta a meno che tu non abbia i terreni sulla Limina tra Rosarno e Gioiosa e allora un tentativo sarebbe più che fattibile. Però se non sbaglio richiede moltissime cure tra cui continue potature altrimenti fa pochi frutti solo sugli apici, infatti il metodo migliore per la coltivazione dovrebbe essere a spalliera.
a costiero: la mia reginae non dwarf in vaso è sì bonsaizzata ma fiorisce benissimo e anzi non ha neanche avuto problemi col trapianto dell’anno scorso. La fioritura credo proprio dipenda dallo stare all’aperto e dalla quantità di luce.
ad angelo: in teoria non dovrebbe stare al di sotto dei 10° ma ho una reginae in giardino a Ragusa, in zona molto esposta dove in gennaio/febbraio le temperature notturne arrivano a 3°-5°, e sopravvive. Le foglie sono piccole e con evidenti bruciature, stenta a fiorire ogni primavera, pollona quasi per niente ma, appunto, sopravvive da ben 6 anni.
Sinceramente invece con la nicolai il tentativo non lo farei neanche al di sotto dei 10° non tanto per dubbi sulla sopravvivenza ma quanto per l’aspetto estetico; credo crescerebbe pochissimo e le foglie striminzite sempre strappate e bruciate non devono essere un bel vedere.
Non ho detto che non pollonano ma che lo fanno pochissimo. Le uniche che ho visto pollonare diffusamente nei vasi sono quelle dei vivai, per ovvie ragioni. La mia nicolai è stata due anni in vaso all’esterno in attesa di essere sistemata in piena terra ed in quel frangente avrà fatto si e no un pollone; altresì ho una reginae in vaso all’esterno irrigata giornalmente e concimata settimanalmente ma che negli ultimi tre anni non ha tirato fuori neanche un pollone. Questa è la mia esperienza in merito, ovviamente non sono un esperto… 😉
Sinceramente molto stupito volevo scrivere… Il correttore automatico è odioso!
Ciao e grazie per la risposta ed i complimenti!
Il posizionamento sotto la mia Monstera è stato voluto proprio per il motivo che dici tu, anche se mi chiedevo se è un po’ di sole invernale non le avesse giovato.
Comunque ha già sopportato la gelata, poiché il 31 dicembre dell’anno scorso ha nevicato persino al mare per un’ondata di gelo durata due giorni, infatti ho perso quasi tutte le bletille e tutte le spathoglottis che tenevo sempre in giardino. Le calathee non hanno sicuramente preso la neve diretta ma le temperature sono arrivate senza dubbio vicine allo 0; dopo una decina di giorni ho controllato e la parte aerea era ancora lì, solo con qualche leggera bruciatura alle foglie.
Sono sinceramente molto Vito di questi successi… E anche molto orgoglioso! 😎
a David, non sono affatto lente ma neanche veloci. In piena terra, almeno qui in Sicilia, in 10 anni te le ritrovi alte tre metri e circondate da una quantità considerevole di polloni. Per non parlare della regina che se potesse incederebbe i giardini!
Il problema è il vaso poiché tendono a produrre molte radici che per la loro grossezza occupano velocemente tutto lo spazio; dovresti rinvasare almeno tre volte all’anno ma capisci che è una cosa che a breve termine ti porterebbe a vasi enormi.
Se la vuoi in vaso o sei costretto a coltivarla così rassegnati a vederla crescere pochissimo, a vederla fiorire pochissimo e a non vederla quasi per niente pollonare.
a Costiero: la luce è relativa anche se fondamentale in grandissima quantità. Il vaso, come ho già scritto, è il problema; rinvasala in un contenitore almeno il doppio e la vedrai nuovamente esplodere finché non avrà terminato ancora lo spazio per le radici.