Forum replies created
quote:
Qualcun riconosce questa pianta? É un rampicante..somiglia a un pisello..fa i fiori dei piselli ma rossi..cos é?Davide Marzo
Sin. Kennedia rubicunda. Quasi rustica anche al nord. La mia prospera e fiorisce su una terraccia argillosa.
Anch’io sono stato a Orticola di Milano, e non mi è sfuggita una Dicksonia antartica di oltre 1 metro di altezza ! Anche la tua è bella; fortunato tu che la puoi coltivare senza problemi di clima ! Ricordati di mantenere il tronco sempre ben umido.
ottenere felci da spore non è impresa facile né breve; le spore vanno sparse su terreno umido e sterilizzato, il vaso va ricoperto con vetro o plastica trasparente per assicurare il massimo di umidità e posto all’ombra. Dopo qualche mese potranno comparire i protalli, e dopo altri mesi ancora la piccola felce. Temperatura sui 20 °C. Se hai spore fresche le gradirei volentieri.
grazie mille Gianni, anni fa ho tentato di seminare delle spore di ben 5 specie diverse di felci arboree, tipo 25000 spore, ma non ne è cresciuta nemmeno una,
probabilmente le ho lasciate al freddo in italia, perchè ho fatto come da istruzioni allegate, però sotto ad un fusto di una felce di proprietà del mio vicino di casa, in agosto queste saranno mie…
Alto Adige BZ
e Sri Lanka
http://www.maurizioboscheri.it
[/quote]
Davvero fortunata a poter coltivare a terra queste splendide felci.
L’identificazione non è sempre sicura dalla foto, ma questo è quanto riconosco.
Nell’ordine di apparizione:
Nephrolepis sp.
Blechnum nudum ?
Neprolepis sp.
Neprolepis biserrata furcans
Microsorium postulatum
Gleichenia sp.
Lygodium cfr. japonicum
Foto non chiara
Complimenti
Queste immagini lasciano senza parole.
Io tengo questa cassia uin vaso da qualche anno, ma, pur riparandola a circa 10-15 °C d’inverno, perde le foglie e le rimette a primavera avanzata. Insomma cresce pochissimo e senza fiorire !
Coltivo Tecoma stans in vaso da alcuni anni. Finora mi ha fiorito una sola volta, e cioè quando non dovevo ancora accorciarle i rami per ritirarla d’inverno. La caduta forzata delle foglie d’inverno e i tagli dei rami dell’anno precedente sembrano pregiudicare la successiva fioritura. La pianta ama il sole, anche d’inverno, e aspira a diventare un grande arbusto.
A prima vista mi sembra un Polypodium crassifolium
Ho coltivato alcune volte il tamarindo e sono certo che esige elevate temperature anche durante l’inverno. Vorrei dire che 15 °C sono ancora pochi, dato che le mie piantine che si devono accontentare di questa temperatura sono completamente ferme e … infreddolite ! Dunque è una pianta da tenere solo in vaso e in ambiente luminoso e ben riscaldato d’inverno. Escludo la coltivazione in piena terra. In Sicilia forse ?
Se hai dei semi in esubero io sarei interessato….
La scorsa estate ho ottenuto qualche talea di Gnetum gnemon da un orto botanico della Repubblica Ceca con cui ho contatti. Da luglio, solo una talea ha messo due piccolissime foglioline a ottobre. La pianta richiede una temperatura elevata e umidità tutto l’anno (nella serra di coltivazione non si poteva stare per più di 10 muinuti); per cui i 12-15 gradi che posso asssicurarle io durante l’inverno sono davvero insufficienti ! E’ pressochè impossibile trovare semi su internet, la sola strada è avere qualche conoscenza….
Ciao, potresti informarmi, magari privatamente, sul nome dei vivaio in cui trovare Erythrina speciosa? Avevo tentato una riproduzione da talea ma non è riuscita. Grazie.
Gianni
Ciao Martina,
si tratta di Erythrina speciosa ed i fiori sono già ‘aperti’. E’ una pianta piuttosto delicata e probabilmente è stata piantata di recente, c’è infatti un grande vivaio della Sicilia orientale che proprio all’inizio dell’inverno l’ha distribuita in giro.
Giulio,si tratta di potatura di “necessità”, sia per indurla a fiorire, sia perchè anche in Sicilia in inverno solitamente si bruciano molto facilmente le parti ancora erbacee, sia perchè è probabile che queste piante siano state appena importate 😉 .
Esiste anche a fiori rosa che mi pare di avere inserito lo scorso anno:
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – pietropuccio on 18 Marzo 2007 18:04:35
[/quote]
Grazie a tutti. Purtroppo le mie piante non le vede nessuno…
Ciao Gianni,
che dire….sono stupende!!
Sopratutto..Hibiscus schyzopetalus!!
TROPPO BELLO!
Buona giornata
Martina
[/quote]
L’Erythrina è coltivata in vaso interrato per metà, così che le radici fuoriescono e la piasnta arriva alla fioritura.
Ai primi freddi la pianta viene purtroppo estirpata e la chioma drasticamente ridotta. La pianta perde le foglie suo malgrado ma le rimetterà a primavera.
Le foglie palmatosette che si intravvedono fra la Erythrina sono di Merremia dissecta, una convolvulalea perenne e infestante negli USA ma che produce piccole e belle campanelle bianche con la gola rossso porpopra.Si riproduce per seme e per talea.
quote:
Bellissime,
ma l’Erythrina l’hai in piena terra?
Lulù
I Platycerium sono felci epifite, cioè in natura crescono sui rami degli alberi.
In “cattività” queste felci andrebbero coltivate in canestri da appendere o meglio ancora addossati a un tronco o a una tavola sulla quale si applica una “tasca” riempita di pezzetti di corteccia, sfagno e torba. La pianta andrebbe piantata su questo substrato che dunque deve essere estremamente drenante. I Platycerium vanno annaffiati con moderazione solo durante il periodo di crescita, mentre durante il riposo (stagione invernate di norma) si sospendono le innaffiature. L’acqua viene fornita alla pianta dalle speciali foglie che formano una sorta di coppa che avvolge il tronco di supporto.
Un Platycerium acquistato in vaso può essere trasferito su un supporto oppure lasciato stare, ma il rischio maggiore è di eccedere con le innaffiature che lo portano a marcire.
quote:
Ciao! 🙂Grazie Giovanni per avermi mostrato le tue felci, tutte bellissime! e tutte diverse..complimenti!
Per favore, potresti parlare del Platicerium? Ne ho avuto uno per circa 5 anni, poi è deceduto per cambio vaso 😡 Ne ho riacquistato un altro l’anno scorso, ma non cresce, nessunissima foglia, ho pure provato a cambiare substrato… nulla! ogni tanto secca un pochino le foglie e nulla più! 😳 Il tuo vive ancora nel substrato originale? in caso contrario che hai usato?
Grazie per tutto e anche per le foto! 🙂
ciaociao….piera.
provincia di Bergamo 350 mt.s.l.m.NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita… piera.
Anch’io vorrei trovare semi di Caesalpinia pulcherrima, visto che la piantina che avevo comprato si è seccata dalla sera alla mattina !!
Posso scambiare con semi di Caesalpinia spinosa di quest’anno.
Cerco semi di Caesalpinia pulcherrina e di Bauhinia nelle varietà:
Bauhinia galpinii,Bauhinia tomentosa,Bauhinia monandra che scambierei con quelli della Bauhinia variegata, della Caesalpinia Gilliesii, Parkinsonia aculeata,Ricinus sanguineus, Peperoncino Bishop’s Crown. 😉
Scritto Da – lukrezio il 24 Settembre 2006alle ore 12:43:14
[/quote]
Se coltivi le tue felci in casa diventa necessario l’uso del sottovaso, ma come hai già detto, l’acqua non deve mai ristagnare (a meno che non si tratti di felci di palude). Se invece coltivi queste piante in giardino o in una veranda, l’ideale è annaffiare quasi ogni giorno dall’alto, lasciando scorrere l’acqua in eccesso. Per le felci epifite (tipo Davallia) è ideale la coltivazione in canestri da appendere, nebulizzando se l’ambiente è secco.
Anche qualche Nepenthes non se la passa male….
Che meraviglia! E’ una Bignoniacea vero? Mi sai dire dove potrei reperirla ?
quote:
Ciao a tutti,
vorrei sapere se qualcuno di Voi coltiva la
bellissima Dolichandra cynanchoides??
Se la metterei in piena terra….resisterebbe??
Grazie in anticipo per i consigli!!
Buona serata…anzi Buona notte!!
MartinaEccola….per adesso nel vaso.
Grazie intanto a chi mi ha risposto su questo tema.
Purtroppo non posso mostrarvi la fioritura della mia E.crista-galli perchè non l’ho fotografata e ormai è già terminata. Attendo però la fioritura di E.humeana nella tarda estate e per quel tempo mi organizzerò.
Mi sono intanto reso conto che pochi conoscono questo genere di piante per lo più arboree e dai fiori quasi sempre spettacolari. Potrebbe approffittarne chi ha la fortuna di abitare al sud !
quote:
Ciao Gianni,
anch’io vorrei vedere la tua E. crista-galli in fiore!!
Chissà quanto è bella??!!
Io ho preso l’anno scorso una piccola pianta (E.crista-galli) da seme da Lucia..l’ho piantata in piena terra…ha sopravissuto l’inverno – perdendo tutte le foglie – e adesso si è fatta grandissima.
Purtroppo non ha fatto – penso essendo una pianta giovane – ancora nessun fiore.
Anche se Lucia – vedendola mi ha dato qualche speranza in più …spero tanto che fiorirà presto.
Invece brutte notizie per la E. smithiana che non ha sopravissuto l’inverno in piena terra.
Peccato!!
Buona serata
MartinaLa mia E. cristagalli l’anno scorso..
…e quest’anno…
Ma possibile che nessuno qui coltivi erythrine e sappia dirmi qualcosa sul questito che ho posto ??
Ho in coltivazine le seguenti specie di Erythrina:
– crista-galli
– humeana
– caffra
– viarum
– indica
– herbacea
– corallodendron (giovani piante).
Sono tutte coltivate in vaso per esigenze climatiche; solo E. crista galli, E. humeana e E. herbacea hanno sinora dimostrato di poter fiorire in vaso (in questi giorni E. crista galli, pianta di almeno 20 anni, è spettacolare). Ma le altre specie riusciranno mai a fiorire in vaso vista la loro chiara esigenza di contenitori sempre più capienti per crescere ? Ho il timore che certe specie fioriscano solo al raggiungimento delle dimensioni arboree, in tal caso dovrò accontentarmi di ammirare le loro foglie !
I coltivatori del sud (Sicilia)che hanno viali alberati di Erythrina, sapranno sicuramente dirmi qualcosa in proposito. Grazie.
[/quote]
I complimenti sono scontati.
Ma con quanto dici, devo concludere che non vedrò mai i fiori della mia pianta coltivata come al solito in vaso ??
Cassia fistula (Fabaceae, inclusa anche in Caesalpiniaceae)
Originaria dell’Asia tropicale è un albero che può raggiungere i 10 m, con grandi foglie composte con singole foglioline (si fa per dire!) lunghe fino a 18 cm e larghe 6-7 cm. Fiori giallo oro in grappoli pendenti lunghi circa 50-70 cm, in estate, i singoli fiori hanno un diametro di 4-5 cm. L’albero perde le foglie per un brevissimo periodo che corrisponde al picco della fioritura. Per nulla esigente in fatto di suolo, sopporta anche periodi di siccità. Viene data resistente fino a – 2° C circa, sicuramente a Palermo non ha mai avuto problemi, la pianta della foto è in piena terra da circa 25 anni, l’ho ottenuta da seme ed ha impiegato circa 10 anni per raggiungere la maturità fiorifera.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
[/quote]
Coltivo Neomarica coerulea da diversi anni ma con risultati deludenti, forse perchè non conosco abbastanza le sue esigenze. Finora mi ha fiorito due volte. Ho comunque l’impressione che il vaso in cui cresce possa essere il responsabile di queste scarse fioriture non essendo appunto eccessivamente capiente. Ammetto la responsabilità di non aver approfondito le fondamentali necessità dui questa pianta dal fiore davvero singolare. Se sai dirmi di più circa umidità, tipo di terreno, esposizione ecc. mi farai piacere.
Ciao.
quote:
Salve a tutti,
c’è qualcuno che coltiva qualche Neomarica e con che risultati? Si tratta di iridacee brasiliane con fiori vistosi simili agli iris, di cui le specie più note sono N.caerulea a fiori azzurro-violetto e N.candida a fiori bianchi. Spulciando in rete sembra che possano tollerare anche qualche grado sottozero e ho intenzione di provare qualche piantina all’aperto qui da me. Sono anche coltivate come piante d’appartamento per il fogliame.bye
Angelo
quote:
Franco volevo soo dirti che è successa la stessa cosa anche a me, da un giorno all’altro.
Ora aspetto il sole per vedere che farà.River
Se avessi letto una settimana fa questo messaggio forse avrei potuto aiutarti. Sì perchè io posseggo una vigorosa pianta di Iochroma cyaneum che coltivo in vaso, ma, per ragioni di spazio, prima di ritirarla devo accorciarla parecchio eliminando purtroppo anche i fiori che sono più abbondanti proprio a partire dall’autunno. Così dunque ho gettato via tante ramaglie da cui si potevano ottenere talee. I fiori non fruttificano data la stagione fredda credo. Quindi per ottenere nuovi rami se ne parlerà il prossimo anno, d’estate.
quote:
L’ho vista, mi sono perdutamente innamorata, qualcuno ha per caso qualche seme di questa meraviglia viola?River
Scritto Da – riverviolet il 29 Ottobre 2005alle ore 01:04:19
Non avendo mai visto prima di allora una Macuna, non ho assolutamente pensato che non potesse essere la bennettii e quindi non ho messo in discussione quanto mi veniva proposto. Posso solo dirti che al momento l’esemplare acquistato sembra molto una pianta di .. fagiolo! Puoi indirizzarmi per una sua corretta determinazione ? Grazie.
quote:
Ciao Gianni,
Natale Torre era certo trattarsi della bennetti? In Costarica (è da lì che ha importato le piante) esistono altre specie, che però non sono interessanti dal punto di vista ornamentale.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Che brutte notizie mi dai !
Strano che tu non riesca a coltivare questa specie. Pensa che la pianta acquistata proviene da un vivaio di Milazzo! Ora, in Italia, per le piante tropicali meglio della Sicilia non c’è…
quote:
Ciao Gianni,
purtroppo non posso darti utili e incoraggianti notizie. Ho provato due volte la bennetti (in serra riscaldata) e non è durata molto. Da circa un anno e mezzo ho una B. novo-guineensis ottenuta da seme da un amico romano che va a corrente alternata. Fa getti laterali che velocemente raggiungono la copertura dove gli apici vegetativi si bloccano. Dopo alcuni giorni ne ripartono dalla base di nuovi ed il ciclo continua.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Dimmi un’altra cosa: il Selenicereus fiorisce sui rami vecchi o su quelli prodotti nell’anno?Io taglio parte di questi ultimi per ragioni di spazio, inoltre finora ho trascurato la pianta per la convinzione che prima di fiorire debba allungarsi moltissimo: cosa che io non posso permetterle.
E ancora: la pianta sopporta la scarsa luce del ricovero invernale, ma ciò può incidere negativamente sulla fioritura ?
Grazie
Vorrei approfittare dell’argomento per chiedere qualche dettaglio sulla coltivazione del Selenicereus. Io non coltivo piante grasse, ma questo ce l’ho da anni, alquanto bistrattato e dunque non ha mai fiorito. Il vaso è certamente piccolo (circa 25)e per motivi di spazio lo tengo in posizione poco soleggiata. In autunno, prima di ritirarlo, riduco i rami cresciuti nell’anno. Temo di trattarlo proprio male, ma non so neppure quali cure gli sono necessarie.
Voglio porre una questione che non vale solo per le passiflore coltivate in vaso.
Molto spesso una pianta finisce comunque per riempire con le radici il vaso più ampio che le si può offrire. A questo punto che si fa ?
Molte delle mie piante fuoriescono con le radici dal vaso e penetrano nel terreno, con la conseguenza che, al momento del ritiroautunnale, queste radici vengono strappate e la piante ne soffre molto.
La soluzione che ho visto praticare e che anche io adotto in molti casi, è di ridurre contemporaneamente la chioma e le radici che hanno occupato il vaso, in modo da mantenere un rapporto “sostenibile” fra le due componenti della pianta. Questa operazione va fatta ovviasmente con la pianta a riposo (inizio primavera), nonostante ciò, spesso il problema della fuoriuscita delle radici si ripresenta al momento del ritiro autunnale. E allora, seppur con dispiacere, e con una buona dose di coraggio, via con drastiche potature ai lunghi rami cresciuti d’estate…
Mi sa che potrebbe toccare una cosa del genere anche alla passiflora….
Fermatemi prima che io compia delitti !
La mia Passiflora vitifolia sta bene però non si sta sviluppando e non fiorisce perchè ha abbondantemente riempito il vaso di 30 cm.
Con la stagione calda l’ho portata all’aperto in posizione a mezz’ombra dove ha fiorito ancora per un po’
Ora capisco che dovrei metterla in un vaso più grande (almeno 40 cm), ma per me i cm sono preziosi quando devo riparare d’inverno, avendo una moltitudine di piante.
Sono scettico sul fatto di rimuovere la torba mentre la pianta è in attività. Io ho preferito non toccare la zolla e rinvasare con terreno più adeguato attorno.
Sono tentato di ridurre un po’ i tralci della pianta dopo la sostituzione del vaso: dite che riprenderà a fiorire su nuovi rami ?
quote:
Anche se non hai fornito tutte le informazioni richieste penso di poterti dare ugualmente qualche suggerimento.
Prima di rispondere ai tuoi cinque dubbi ritengo necessario avvertirti che, poichè tu vivi a Verona, il voler coltivare la Vitifolia è un’impresa eroica 😮 (ancor di più poichè non disponi di serra riscaldata). La Vitifolia, infatti, cresce in natura nelle foreste delle terre basse del Nicaragua, Venezuela, Colombia, Equador e Perù: è, quindi, una Specie TROPICALE 😎 : le colline veronesi hanno un clima alquanto diverso 😡 . Ciò detto desidero chiarire che non è affatto nelle mie intenzioni dissuaderti dal tentare e, men che mai, avvilirti! Personalmente, nel campo del giardinaggio, più volte mi sono lanciato (e continuo a farlo) in pazze imprese quasi senza speranza 😛 : più è difficile l’obiettivo, maggiore sarà la motivazione e più gratificante il risultato (se ci sarà risultato 😀 )!
Rimettendo i piedi a terra 🙂 , cerco di rispondere ai tuoi cinque quesiti.” 1- quando devo ritirarla”.
Lucia ti ha già risposto; aggiungo che non devi aspettare l’inverno, ma provvedere non appena le temperature scendono sotto 12°C .
“3- non avendo una serra…..”.
Direi che c’è poco da scegliere: in casa, vicino ad una finestra dove prenda il più possibile luce e sole, assicurandole temperature mai inferiori a 12°C.
“2- è in quel momento che la devo potare? e quanto?”
vedi Sez. MONOGRAFIE Passiflora cap.3° Coltivazione sub e).
“4- quando posso pensare di cambiare il vaso….”
la presenza di boccioli e la lunghezza dei getti mi fa ritenere che la pianta abbia almeno 2 anni (probabilmente di più). Il vaso di 20 cm. è insufficiente: dovresti trasferire la pianta in un vaso (meglio se di coccio) di 30/35cm.; ancora più necessaria e urgente è la sostituzione del terriccio con quello da me descritto(Monografie cap.3° Coltivazione sub b) per evitare ristagni d’acqua che potrebbero creare marciumi radicali. Indubbiamente operare mentre la pianta è in piena vegetazione (boccioli) è alquanto rischioso: l’operazione andrebbe fatta al primo accenno di rallentamento e, comunque, con tutte le accortezze da me descritte a pag.3 della discussione “Passiflore” (21.2.05) in risposta a GIANNI.
A tal proposito sarebbe utile e interessante sapere da GIANNI, che abita a Rovigo (anche se dispone di una “serra temperata a 20°C”), quali sviluppi ha avuto la sua Vitifolia.
Nel caso decidessi di rinviare il rinvaso con sostituzione del terriccio, ti raccomando di fare la massima attenzione alle innaffiature: accertati, ad ogni innaffiatura, che l’acqua fuoriesca da fondo del vaso e aspetta che il terriccio sia asciutto prima di innaffiare nuovamente.
“5- due ore di sole……”
Non sono sufficienti
😡 .
Spero di esserti stato utile e, nel caso avessi bisogno di chiarimenti o ulteriori consigli, ti rinnovo la mia disponibilità. Ti prego soltanto di tenermi informato sugli ulteriori sviluppi affinchè la tua esperienza possa essere di qualche utilità anche ad altri.Elio Gulino
PALERMO
USDAzone 9b/10a
Va benissimo; purtroppo questa specie soffre lo strappo e la perdita di gran parte delle radici quando il vaso viene ritirato in autunno.
Da agosto posso ricevere la merce. Ci risentiamo.
quote:
Io potrei darti delle giovani piantine nate da seme……
😀