Forum replies created
Ciao Elmira. Anche io cerco notizie sulla Russelia sopratutto in relazione alla sua rusticità ma non ho trovato niente. Puoi dirci qualcosa della tua esperienza? In quale zona la coltivi e a che minime di temperatura può resistere? Grazie
GIANGI
MACERATA
USDA ZONE 9a-9b
Intanto grazie per la risposta, ma dimmi Traudi che minime invernali hai? E se adoperi qualche accorgimento…
GIANGI
MACERATA
USDA ZONE 9a-9b
Scusate se chiedo informazioni… ma anche io ho appena seminato la Parkinsonia e, a proposito delle preoccupazioni di orchidea, vorrei sapere qualcosa sulla sua rusticità e sulla sua resistenza a quali minime di temperatura ed eventuali accortezze per la crescita… grazie
GIANGI
MACERATA
USDA ZONE 9a-9b
Grazie per avermi dato riscontro… ho seguito le tue indicazioni e un pò ho capito…
Ma come avrai inteso sono un grande appassionato ma sicuramente non altrettanto esperto di botanica e, sopratutto, di passiflore… sono, come si dice, un dilettante, che ha voglia di imparare, di crescere e di cimentarsi, pendendo dalle labbra di chi ne sa più di lui… evidentemente all’epoca devo aver dato una cattiva interpretazione al libro citato, pensando di fare bene, o forse meglio, utilizzando solo torba… sta di fatto che come ti dicevo ormai sono qualsi due anni che l’impianto è stato fatto e a giudicare da quanto vedo anche oggi non mi sembra che la pianta stia poi così male. Certo che ho provveduto a suo tempo a non farle mancare il nutrimento utilizzando alcuni fertilizzanti… lei, la pianta, mi ha pure fiorito e fruttificato, e tutto lascia presagire che anche quest’anno non mancherà all’appuntamento pur essendo stata piazzata in un angolo dove il sole non picchia più di tanto… si dirà: misteri della vita o della natura… tieni anche conto, se la cosa può avere un certo interesse, che la mia passiflora ha già comincaito a dare segni di voler diventare infestante… ho scoperto infatti che è spuntata di nascosto dal terreno abbastanza lontano dal piede… non credo si sia riseminata… penso a qualche radice che si sia propagata nel sottosuolo e poi sia emersa alla superficie… dimmi tu di questo effetto o fenomeno… io son qui per imparare… un ultima cosa, ma penso tu nei sia a conoscenza, riguarda la segnalazione del sito passiflora.it del Dr. Maurizio Vecchia che dovrebbe essere un esperto del genere passiflora, nonchè ibridatore… ancora grazie
Se può esserti utile per la tua indagine la mia tanto deprecata passiflora coerulea – che per necessità è forse l’unica che può sopravvivere dalle mie parti – l’ho impiantata circa 2 anni or sono in una buca riempita di torba bionda… anche quest’anno sta uscendo da questo inverno rigido senza perdere le foglie… come substrato ho scelto la torba seguendo il consiglio di Sgaravatti e Zardini letto all’interno del loro libro sulle passiflore… se non ricordo male loro consigliano un terreno povero, torboso appunto, per mitigare l’eccesiva esuberanza del rampicante in presenza di substrato ricco… chissà se hanno ragione… ad ogni modo facci sapere
Sono particolarmente contento che l’argomento Passiflora riscuota tanto interesse; ma si corre il rischio di anticipare quanto dovrebbe essere contenuto nella sezione monografica che è stata ideata per dare una certa razionalizzazione agli argomenti onde evitare dispersioni che renderebbero diffile eventuali ricerche successive sugli argomenti trattati, e, anche, ripetizioni degli stessi.
Sono quasi alla fine dei “ritocchi” all’impostazione da dare alla monografia e spero di dare finalmente il via nei prossimi giorni! 🙂 Il principale motivo del ritardo è dovuto proprio al fatto che non riesco a trovare il sistema per utilizzare il materiale interessante già immesso nel Forum ( e temo non ci sia nulla da fare; se qualcuno può suggerire soluzioni sarà il benvenuto!).
Nonostante ciò, mi sembra corretto rispondere, sia pur brevemente e parzialmente, rinviando il resto alla tanto attesa Monografia.
Il libro dell’arch. Sgaravatti, unica monografia in italiano sulla P., è un’ottima fonte di informazione. Alla voce TERRENO E MESSA A DIMORA (pag.13)dice che il terreno deve essere povero, sabbioso e ben drenato; e questo, mi pare che sia esattamente quanto da me affermato nella risposta a Gianni; quando parla di utilizzo della torba dice chiaramente che va miscelata con materiali inerti; il terriccio universale di cui parla appresso è proprio il “terriccio a base di torba reperibile in qualsiasi garden center” da me nominato nella risposta a Gianni.
P.S. per GIANGI: visto che sei appena arrivato mi rendo conto che forse non ti sarà chiaro cosa sia la storia della sezione monografica; troverai tutti i chiarimenti nella sez. “Discussioni e commenti” nel messaggio “Risposta a Lucia-proposta nuova sezione” del 15.2. 🙂
Elio Gulino
PALERMO
USDAzone 9b/10a
[/quote]
GIANGI
MACERATA
USDA ZONE 9a-9b
Se può esserti utile per la tua indagine la mia tanto deprecata passiflora coerulea – che per necessità è forse l’unica che può sopravvivere dalle mie parti – l’ho impiantata circa 2 anni or sono in una buca riempita di torba bionda… anche quest’anno sta uscendo da questo inverno rigido senza perdere le foglie… come substrato ho scelto la torba seguendo il consiglio di Sgaravatti e Zardini letto all’interno del loro libro sulle passiflore… se non ricordo male loro consigliano un terreno povero, torboso appunto, per mitigare l’eccesiva esuberanza del rampicante in presenza di substrato ricco… chissà se hanno ragione… ad ogni modo facci sapere
quote:
Mi suggerite di cambiarle il substrato ? Mi sembra rischioso per una pianta di circa 150 cm con i boccioli… GrazieLa mia richiesta di informazioni era motivata dal fatto che, se c’è un argomento su cui esiste totale accordo tra i veri esperti (non mi riferisco certo a me ! ), questo è proprio il substrato di coltivazione: tutti affermano che DEVE essere assolutamente drenante e per questo deve contenere il 50% di sabbia (in caso di difficoltà nel reperirla va benissimo la perlite). Utilizzare solo la torba, che trattiene l’acqua e si compatta, porterebbe la P. a morte certa in breve tempo per asfissia delle radici!
😡
Questo argomento verrà ampliato nella sezione monografica.
A questo punto, anche se con la pianta in vegetazione non sarebbe da fare, io procederei al più presto alla sostituzione del substrato (50% terriccio a base di torba reperibile in qualsiasi garden center e 50% di sabbia di fiume, se reperibile, o agriperlite). L’operazione, ovviamente, va eseguita con tutte le accortezze del caso per non perdere la pianta: operare in ambiente protetto, in assenza di vento e freddo e, importantissimo, estrarre la pianta con delicatezza, a substrato asciutto, al fine di non rompere il pane di terra. 😉
Buona fortuna! 🙂Elio Gulino
PALERMO
USDAzone 9b/10a
GIANGI
MACERATA
USDA ZONE 9a-9b