Forum replies created
Ciao Silvana ,
grazie mille! Sono molto contento che le immagini proposte ti siano piaciute. Grazie anche per le tue bellissime e poetiche parole, che vorrei interpretare come un richiamo all’importanza della bellezza come nutrimento dell’anima…..Il mio amore per le piante, è nato così tanti anni fa, un ‘imprevista distrazione alla distrazione, uno smarrimento inatteso di fronte alla Bellezza di una palma, ignorata fino a quel giorno……….
A te e a tutti una buonissima giornata davvero
,
Gabriel
Ciao Pietro!
Grazie mille per questa, come sempre, interessantissima segnalazione. Hai indotto in tentazione anche me
Gabriel
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Kaempferia rotunda (Zingiberaceae)Se ne è parlato recentemente in un forum ‘generalista’. Ma credo possa interessare anche i tropicalisti, dato che si tratta di una pianta originaria di aree tropicali, ma coltivabile in ampia parte del territorio italiano. Si tratta di una rizomatosa che in inverno perde le foglie e va in riposo e che resiste a livello di rizoma a temperature fino anche a -10°C. Contrariamente alle altre Kaempferia in coltivazione, la rotunda fiorisce alla fine dell’inverno prima di emettere le foglie; i fiori, al livello del terreno, sono appariscenti e profumati:
Pur durando, al meglio, un solo giorno, la pianta è continuamente in fiore per un mese ed oltre perché sbocciano in rapida successione. Finita la fioritura spuntano le foglie, che sono il motivo principale per cui questo genere è coltivato, essendo molto ornamentali per il disegno sulla pagina superiore:
Anche la pagina inferiore, color vinaccia, è ornamentale, anche se meno visibile 😉 :
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Ciao Max,
triste spettacolo. mi dispiace molto per te. Comunque le piante avranno modo di rifarsi rapidamente, siamo all’inizio della stagione calda. Per le tue palme, potresti spruzzare un fungicida, e cercare di annaffiare e concimare generosamente ( ma senza esagerare con i concimi, specialmente per le piante in vaso) per stimolare nuova vegatazione.
ciao,
Gabriel
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Ciao Sergio e la Livistona Nitida? Ne ho presa già una grandina quest’anno, viene data resistente a 8b e veloce nella crescita. Le foglie sono molto divise, belle, ha spine un po’ pungenti.
Federico
Ravenna
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Ciao Federico,
L’anno scorso ho messo una plantula di nitida in piena terra. Ha passato l’inverno senza alcun danno. La minima è stata di -2°C e la pianta si trova sotto la chioma di un arancio.
Gabriel
Si secondo me, anche solo 10 cm potrebbe essere utile per evitare troppa umidità al colletto.
Ciao Fenix,
Se il tuo inverno è molto umido e ricco di precipitazioni, con scarsa ventilazione e scarso soleggiamento, potresti anche immaginare di porre il pane di terra sul terreno (preventivamente scavato e riempito di nuovo, senza pressare troppo) e di fare una piccola montagnola di terra attorno. In questo modo il terreno si asciugherà più rapidamente, la terra si scalderà prima in primavera a tutto vantaggio di una pronta ripresa vegetativa. I sassi li potrai mettere sul fondo e lo stallatico messo un po’ in profondità, in ogni caso non a contatto con le radici.
Personalmente per la mia Butia avevo fatto un grande buco, avevo messo sul fondo terra sassosa, poi dello stallatico mischiato con terra, a cui ho aggiunto uno strato di terra. Sopra di questa ho messo il pane di terra e riempito i lati con 1/3 di terra da giardino, 1/3 di terriccio universale per piante verdi ed 1/3 di torba. Come protezione potresti mettere un tetto trasparente per evitare neve e pioggia, nonché legare le foglie per proteggere il cuore da un’eventuale colpo di freddo. Potresti anche coprire la zona delle radici con della torba come isolante.
Buona piantagione,
Gabriel
Ciao Federico,
Molto interessante la tua foto delle Washingtonia. Sono molto belle, e trovo lo scenario molto affascinante. Sarebbe interessante sapere da quanto tempo sono state piantate e gli eventuali episodi critici sopportati.
Gabriel
Grazie mille Sergio per tutte queste informazioni. I tuoi giardini sono dei veri e propri laboratori sperimentali, da cui scaturiscono dati di grandissimo interesse.
Grazie ancora di condividere tutte queste informazioni.
Gabriel
Ciao Sergio,
Grazie mille per questa eccellente monografia! Se permetti, vorrei chiederti qualche dettaglio supplementare sulla gelata a -10°C sopportata dai tuoi esemplari?
tanti saluti,
Gabriel
Ciao Pungolo del sole e a tutti,
grazie mille per queste informazioni sul tuo Lago straordinario! Mi fa anche piacere che ti sia piaciuto il mio post. Sarebbe fantastico se ci potessi fare qualche “reportage” su Desenzano o altre località.
A tutti consiglio anche una visita a Gardapalme” l’ottimo sito di Gian.
Salutoni
Gabriel
Ciao Bruno e a tutti,
Probabilmente la Bismarkia ha maggiori possibilità sopportando senza grossi danni brevi gelate a -1°C e potendo riprendersi da defoliazioni occasionali causate da temperature inferiori.
La zona da Ventimiglia a Imperia è come dice Pietro la più mite della Liguria. Il clima è effettivamente eccezionale, e nel 1985 ad Imperia furono registrati -3°C. Tenendo conto delle medie molto elevate dell’inverno e delle estati lunghe, calde e molto soleggiate, un tentativo ci potrebbe stare. Magari in zona molto riparata, come ad esempio un muro esposto a sud e provvedendo ad eventuali protezioni nei rarissimi casi di eventi critici. Sarebbe poi interessante sapere se vi sono esemplari in zone siciliane meno miti di Palermo, come ad esempio a Catania ove nel 1985 la temperatura si aggirò tra i -3°C e i -5°C.
Gabriel
Ciao a tutti,
-Pietro, ti ringrazio per questa precisazione. Cercherò di avere più notizie su questa pianta.
Un’altra palma etichettata sylvestris l’avevo vista a Villa Carlotta. L’esemplare è ancora più imponente di quello delle Isole di Brissago. Quando andrò a Tremezzo farò una foto.
-Federico
Confermo, la temperatura minima assoluta fu di -8,4°C al giardino botanico delle Isole di Brissago (195 m), leggermente inferiore a quella che si registrò nel 1956, in cui si toccarono i -8,0°C.
Nel 1985 le temperature furono abbastanza omogenee in tutta la zona dei laghi, con ad esempio -9,0°C a Lugano, Stazione Meteosvizzera (270 m), – 10,1°C a Locarno Monti ( stazione Meteosvizzera in collina a 370 m), -10°C all’Aeroporto di Agno, -7,6°C a Pallanza….. Anche sul lago di Como e di Garda vi furono valori di questo tipo.
Salutoni a tutti,
Gabriel
Grazie mille Silvana di condividere queste conoscenze ed esperienze di cura. Mi rallegro che i tuoi rincospermi abbiano ritrovato la piena forma.
Un salutone,
Gabriel
Ragazzi!!!! siete tanti, siete gentilissimi.A forza di leggere libri devo dire che aveva ragione un mensile di giardinaggio; diceva esattamente così(quando le foglie del gelsomino si arrossano ed è finito l’inverno altri non è che un fungo!!!!! allora sapete cosa ho fatto? ho messo dell’antigrittogramico (la dose consigliata)e poi ho spruzzato sulle foglie e versato il resto nel vaso già bagnato in precedenza dalle piogge.E volete sapere come è andata? BENISSIMISSIMO!!!!!!!! Ormai le foglie rosse sono rare!!!il trattamento l’ho già fatto 4 volte e per adesso sono soddisfatissima.Spero possa essere di aiuto anche a voi.un salutone a tutti e grazie per i vostri consigli sono sempre bene accetti 😀 😀 😎
comacchio silvana
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Ciao Pietro,
Grazie mille per le foto del tuo magnifico esemplare e per le informazioni. Sulle Isole di Brissago (Lago Maggiore, Svizzera), v’è un ‘esemplare etichettato come silvestris. Esso si caratterizza, come hai sottolineato, da una colorazione marcatamente glauca, e per un’espetto generale più “tropicaleggiante” rispetto a canariensis. Le foliole sembrano meno rigide e disposte su più piani rispetto a canariensis.
L’esemplare ha superato il gelo del 1985 che aveva avuto la sua punta più bassa a -8,4°C.
(La foto qui sotto è di Christian Gianinazzi)
Personalmente ho solo una plantula in piena terra, che ha superato indenne un paio di inverni.
Ciao ciao,
Gabriel
Ciao Emanuela,
Grazie mille per queste bellissime immagini, molto interessanti. L’Archontophoenix è da manuale
Gabriel
Piante straordinarie, paesaggismo raffinato…. che eleganza, che equilibrio!
Semplicemente FANTASTICO!
Gabriel
Ciao Pietro!
Strepitoso, complimenti! Grazie mille per questa foto!
cari saluti
Gabriel
Ciao Giovanni,
Mi fa piacere che il giardino ti sia piaciuto. Purtroppo è strettamente privato e non posso dare altri dettagli. E un vero peccato, perché è sicuramente un giardino molto interessante. Cercherò in futuro di mettere altre foto.
Tanti saluti,
Gabriel
Ciao Silvana,
mi dispiace per il tuo rincospermo. A me era successo qualcosa di simile, ma poi le cose si sono sistemate da sole. Allora avevo interpretato questa colorazione come un effetto di temperatura fresche e forte piovositä. Il fatto che la pianta abbia una fioritura e una crescita normale fa ben sperare. Tienici al corrente,
salutoni,
Gabriel
Ciao Sergio,
Ti ringrazio per la segnalazione. In effetti il Parco di Carl Schell è stato sicuramente il più ricco di specie di palme della mia zona. Tuttavia era poco conosciuto a livello locale. Nel momento di massimo splendore si contavano 120 specie. Purtroppo il parco è stato venduto e mi è stato riferito che da allora è cominciato un grave declino. In ogni caso vorrei andare a vedere cosa rimane della collezione. Non appena avrò maggiori informazioni, ne riferirò sul forum
Tanti saluti,
Gabriel
Ciao Sergio,
grazie infinite per questa stupenda monografia, tanto rigorosa quanto gradevole da leggere. Grazie anche per tutti i precedenti intereventi e complimenti per il bellissimo ed interessantissimo Giardino di Sabaudia. Tra le varie meraviglie che mi hanno colpito non posso non citare gli Arcontophoenix.
Tanti saluti,
Gabriel
Ciao Silvana,
sarebbe molto interessante vedere le foto dei giardini che hai visitato. Se vuoi puoi mandarmele via e-mail e te le metto sul forum, oppure puoi leggere le istruzioni date a suo tempo da Pietro e riproposte da Piera al seguente link
http://www.tropicamente.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1252&FORUM_ID=43&CAT_ID=18&Topic_Title=COME+POSTARE+LE+FOTO+NEL+FORUM&Forum_Title=Discussioni+e+commenti
Il giardino del Balbianello è effettivamente fantastico. Consiglierei anche Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Melzi a Bellagio, Villa Monastero a Varenna. Ho sicuramente intenzione di presentare anche questi giardini, ma per il momento pensavo piuttosto di far scoprire giardini privati o luoghi poco conosciuti, se non addirittura del tutto sconosciuti.
Qui ha smesso di piovere,…. ma non durerà
Ciao ciao,
Gabriel
Ciao Silvana,
Benvenuta in questo forum! Grazie mille per l’apprezzamento delle foto, mi fa molto piacere che ti siano piaciute.
Devo precisare, che il giardino non è mio (sarebbe bello ), l’ho solo visitato.
Anche qui v’è stata tantissima pioggia ultimamente…….
Tanti saluti,
Gabriel
Grazie a tutti voi! Mi fa piacere che il giardino vi sia piaciuto.
Al prossimo giardino
Gabriel
Ciao Pietro,
grazie mille per queste informazioni e queste bellissime foto. Che cespo straordinario e molto interessante l’abbinamento con Hedychium gardnerianum! Ma che tristezza sapere la fine che ha fatto…..
Scusa Pietro se torno con la solita domanda sulle temperature minime, ma il fogliame può sopportare -5°/-6°C? E in caso di distruzione delle parti aeree, si rigenera facilmente?
Devo dire che mi piacciono moltissimo le Chamaedorea. Penso però che le più adatte per la mia zona sono le radicalis e le microspadix.
Gabriel:-)
Ciao Orazio,
Grazie mille per questo interessantissimo reportage! Complimenti! La collezione è davvero interessantissima, speriamo che tutte le piante si riprenderanno. Il caldo della tua zona sicuramente giocherà a tuo favore.
Gabriel:-)
Grazie mille Piera per queste spiegazioni.
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OT, da come scrivi, scusa se mi permetto, ma mi conosci?
Non sono riuscito a capire bene il senso di questa frase. Come scrivo? Comunque provo a risponderti.
questo forum è pubblico e avendo letto molti tuoi interventi, trovo che hai una grande abilità nel coltivare e moltiplicare le piante. Per questo dico che se non riesci a moltiplicare l’ibiscus, vuol dire che questa pianta è piuttosto riluttante a riprodursi per talea. In questo senso “forumistico” ti “conosco”. Non so se ho risposto alla tua domanda.
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Inoltre se può interessare, posso mostrare le foto delle talee fatte,
Si molto!
Gabriel
Ciao a tutti,
-Domy
In effetti il rischio di disidratazione è alto. Di solito cerco di vaporizzare molto il fogliame (sempre umido), e di umidificare il substrato subito dopo che sia completamente asciutto.
Ma se si sgarra, è tutto da rifare
E comunque concordo con te, dipende anche dalla specie che si vuol moltiplicare.
Trovo molto interessante tra l’altro, il tuo consiglio di usare fungicidi.
– Piera
Se non riesci tu a fare talee di hibiscus, vuol dire proprio che è una specie tostissima .
Molto interessante anche il tuo approccio per le talee in substrato e il tuo uso frequente del metodo in acqua.
Per questo ultimo metodo, occorre cambiare regolarmente l’acqua? Potresti dirmi quali specie apprezzano in particolare questo metodo, e quali invece non lo gradiscono?
Mikrotone
Si sarebbe interessante, ma dal successo che sta avendo l’iniziativa sulla germinazione delle palme, non bisogna farsi troppe illusioni
Gabriel:-)
Ciao Domy, Piera, e tutti,
la discussione è molto interessante e penso di avere più da leggere che da scrivere .
Ecco le cose che faccio di solito:
-taglio a metà le foglie delle erbacee
-Lascio asciugare bene il taglio, 1 giorno o due.
-spolvero con ormone radicante
-uso sabbia grossolana
-vaporizzo le foglie
-Annaffio raramente il substrato e lo lascio asciugare completamente, prima annaffiare di nuovo.
-Uso sacchetti interi o bucherellati ( a seconda della consistenza delle talee)
– Arieggo regolarmente
– Lascio alla luce, ma non al sole
– Evito temperature elevate
– non disturbo la talea fino a che le radici non escono dai fori di sgrondo.
– Quando rinvaso, taglio il vaso in cui la pianta ha radicato, per poterla prelevare più facilmente.
Gabriel
quote:
quote:
dalla mia esperienza non taglio mai le foglie e per non disidratarle le copro con il sacchetto lasciandolo fino ad avvenuto attecchimento.
Questo modo mi permette di non stare appresso alle talee in radicazione: fanno tutte da sole.
condivido questo tuo punto di vista, meglio usare un sacchetto o una boccia, Infatti ho fatto ricorso al taglio per una nepenthes ventrata e devo dire che mentre non ho avuto problemi con i problemi di disidratazione, le estremita delle foglia hanno cominciato a marcire. Anche se c’è da dire che ho rifilato le foglie sopratutto per evitare che toccassero con le estremità i bordi, ma sostanzialmente sono d’accordo con te: never again (mai più).quote:
Mi piace assai fare talee in acqua così vedo la radicazione in tempo reale, per me molto affascinante. Molte volte lascio proseguire la talea in acqua proprio per vedere cosa fa!Sarà, io personalmente ho avuto successo, con questo metodo, con delle talee di Ficus Lyrata, però i cosiddetti esperti, in modo unanime, disdegnano questo metodo motivandolo con il fatto che possono subentrare delle difficolta per le radici, in sede di rinvaso della talea attecchita nel substrato definitivo.
Lo stesso vale per i vivaisti, anche se là c’è da dire che quando magari
ti trovi con diecimila talee di geranio, rinvasare due volte, invece di una, ha il suo risvolto economico.
In genere i vivaisti indicano la torba come il substrato con maggiori probalilità di attecchimento.
Io per quanto riguarda le talee impegnative (leggi orchidee, dendrobium in particolare) penso che il meglio sia lo sfagno, perche garantisce comunque un ottima idratazione, e nel contempo se è vivo è pure un pò acido e quindi contrasta l’ingenerarsi di marciumi radicali (apropos che fungicida utilizzi per le talee?).
Piuttosto volevo chiederti, ma tu il sacchetto lo tieni fino a radicazione completa avvenuta o lo togli a metà diciamo dopo 2-3 settimane, se si tratta di una talea erbacea con tempo di radicazione di 4-6 settimane?
Penso che per stasera basta
salutissimiP.S. per l’Hibiscus non ho consigli da darti perchè ho troppi pochi elementi.
Però come regola generale devo dire che spesso la differenza fra il successo e l’insuccesso in genere è minima, ed è dovuta ad un particolare di lieve entità che non riusciamo a vedere perche è troppo vicino al nostro naso.
😉domy
litorale nord roma