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      14 Aprile 2009 alle 12:40 - Views: 610 #14258

      Non mischierei Trachelospermum con Bignonia. Distictis non lo pianterei. A 1000 metri, ammesso che resista, non è detto che si comporti come un sempreverde.
      Comunque a volte ci possono essere delle buone sorprese.
      Forse puoi provare anche delle Clematis, ad esempio la flammula che fiorisce in fine estate/ inizio autunno. E una pianta leggera e potresti piantarla cumulativamente con Trachel. magari 1 clematis per 3 Trachel.

      Tanti saluti

      Gabriel

      In risposta a Echium Wildpretii
      GabrielPosts: 300
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        14 Aprile 2009 alle 11:44 - Views: 684 #14226

        ciao Laretta

        Puoi provarla in un angolo molto riparato e fornendo un riparo invernale. l’ho vista solo in giardini dalle condizioni molto più miti di quelle del tuo giardino. Pare comunque resista a temperature minime abbastanza basse (-15°C)
        L’inflorescenza non ha bisogno di sostegni

        Tanti saluti

        Gabriel

        GabrielPosts: 300
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          14 Aprile 2009 alle 11:20 - Views: 610 #14256

          Ciao Laretta,

          Se il giardino è quello a 1000 m, secondo me
          Trachelospermum jasminoides un po’ al limite, prova piuttosto asiaticum.
          Al posto della Distictis buccinatoria, metterei Bignonia grandiflora o meglio ancora la radicans. Personalmente non li mischierei. Bignonia o Campsis che dir si voglia è a mio avviso più adatta. L’unico problema è che non è sempreverde. Una belle rampicante sempreverde a mio parere è l’edera. Ne trovi di vario tipo, anche d’aspetto esotico e piuttosto rustiche.
          Il bambu lo pianterei ad una certa distanza dalle rampicanti almeno lo spazio per passarci con il tosaerba, di modo che i polloni saranno via via elminati e le rampicanti con il tempo non saranno invase.
          Se si tratta di bambu di medie dimensioni, secondo me sarebbe meglio lasciare ancora più spazio, direi almeno un paio di metri

          tanti saluti

          Gabriel

          GabrielPosts: 300
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            10 Aprile 2009 alle 8:15 - Views: 578 #39576

            Ciao Laretta,

            Buona fortuna per le tue piantagioni. I Trachycarpus penso che ti daranno molta soddisfazione. Per il Chamaerops in caso di inverni nevosi una protezione dall’umidità (ad esempio un tetto in materiale trasparente) potrebbe rivelarsi provvida.
            A quell’altitudine, per una pianta mediterranea come Chamaerops che vuole un certo calore per crescere bene, è particolarmente importante evitare ogni danno, poiché il recupero sarebbe molto più lento rispetto ad esempio a quanto potrebbe essere nella pianura padana che da marzo ad ottobre gode di temperature piuttosto elevate, con estati notoriamente calde ed afose…..In quelle condizioni favorevoli di temperatura, una pianta che ha perso la parte aerea può arrivare in una stagione a ricostituirla, in zone molto più fresche è più difficile.
            Quanto a Phoenix canariensis, non per fare sempre il signor no :-), ma a 1000 m, al nord, penso che andresti in contro a cocenti delusioni, a meno che tu non voglia coprirla per 5 mesi all’anno. Piuttosto ti consiglierei di guardare nel variegato mondo delle Yucca, molte delle quali sono resistenti ed interessanti dal punto di vista ornamentale. A nord delle alpi vengono coltivate con successo, anche in zone dagli inverni molto rigidi. Pure un banano (Musa basjoo) potrebbe dare qualche risultato nel tuo giardino. Probabilmente perderebbe la parte aerea nel periodo invernale, ma potrebbe fare un bel ciuffetto di foglie in estate ed autunno.
            Un’altra pianta ad effetto tropicaleggante che potrebbe adattarsi è Fatsia japonica.

            Buona Pasqua a te a a tutti,

            Gabriel

            GabrielPosts: 300
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              8 Aprile 2009 alle 22:39 - Views: 550 #39550
              Quote:
              concordo con quanto da te enunciato; meglio trachicarpus.
              frequentando bergamo e monti vicino ( foppolo montecampione ecc. ),località sciistiche, posso assicurarti di aver notato parecchie chamerops ad altitudini molto più elevate.
              ecco il motivo della mia perplessità inerente ai tuoi timori sulla resistenza…
              A volte accadono delle cose inaspettate e inspiegabili: dopo tre anni, da dieci giorni ad oggi mi è morta una jubaea.
              non mi è ancora chiaro il motivo? possiedo cicas che hanno sopravvissuto al -12 senza protezione. stando alla letteratura, è quasi incredibile…… mentre trascurabile x jubaea.
              ciao

              Si è vero che le piante a volte ci sorprendono. Devo dire che la tua testimonianza di Chamaerops ad altitudini superiori ai 1000 m è estremamente interessante e mi rassicura. Se quelle da te viste, svernano poi senza protezione alcuna e da molti anni, allora sarei veramente stupefatto e consiglierei anch’io a Laretta di fare il passo senza esitare.

              tanti saluti

              Gabriel

              GabrielPosts: 300
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                8 Aprile 2009 alle 21:06 - Views: 550 #39548

                quote]
                ….Laretta afferma di avere temp. minime intorno al -5 .
                a questo punto l’aereoporto della malpensa ( zona in cui abito ) è rigorosamente più freddo, senza contare i giorni di galaverna che non si hanno a quote più alte….

                comunque non intendo inporre la mia personale esperienza.
                è giusto che ciascuno faccia le sue esperienze, del resto ogni zona possiede un suo microclima particolare.
                😉

                Ciao Flavio,

                Come te, neppure io intendo imporre personali esperienze e neppure opinioni. Per giunta in questo caso, le singole esperienze contano poco a mio avviso. Piû utile secondo me è valutare un insieme di esperienze che permettano di determinare un comportamento tendenzialmente caratteristico di una specie, al di là di singoli comportamenti individuali. Ciò detto, anch’io penso che ognuno debba fare le proprie esperienze e che ogni microclima abbia le sue peculiarità.
                Penso inoltre che in acclimatazione, la sperimentazione sia un’attività fondamentale . Altra cosa però è dare consigli a qualcuno che chiede se una tal pianta è adatta in sé e per sé a certe condizioni climatiche. Io direi, a 1000 metri in zona alpina o prealpina, Chamaerops non è particolarmente consigliabile. Certo si può provare (se si ha il gusto della sfida), ma è meglio non aspettarsi un comportamento ottimale da questa pianta a quelle condizioni. Molto meglio Trachycarpus fortunei. E a 1000 m anche per Trachycarpus in certe situazioni potrebbero esserci dei danni. Sono poi piuttosto sorpreso che a 1000 metri a quella latitudine vi siano delle temperature da zona 9a. Si tratta di un microclima veramente più unico che raro.
                Mi parli poi dell’intensità delle temperature, ma non dei giorni di ghiaccio. Mi parli della galaverna e non della neve. Eppure sono anche questi elementi che hanno forte impatto sulle possibilità di sopravvivenza di una palma.
                Riassumendo: Chamaerops a 1000 m, Si, se si ha il gusto della sperimentazione, No se si vuole una pianta dal comportamento affidabile e capace di mantenere costantemente il suo aspetto ornamentale ( senza bisogno di protezioni)

                Per concludere una personalissima opinione.
                A 1000 metri le Chamaerops le metterei in vaso da esporre in estate.

                tanti saluti

                Gabriel  ;-)

                GabrielPosts: 300
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                  8 Aprile 2009 alle 17:44 - Views: 643 #39546

                  [giorni. alcune foglie si sono spezzate dal peso eccessivo, ma non hanno riportato bruciature…..

                  tra chamerops e trachicarpus non vedo differenza…..

                  Personalmente ho riscontrato grandi differenze di sopportazione alla neve tra Chamaerops e Trachycarpus fortunei. Riguardo alle seconde non mi è mai capitato di vedere foglie spezzate dalla neve o piegate in modo definitivo, riguardo alle prime si. Nell’areale dei Trachycarpus la neve è più frequente rispetto all’aerale mediterraneo ( o a clima mediterraneo) dei Chamaerops ( con eccezione di cerifera)
                  Va poi rilevato che a 1000 metri la neve è molto più abbondante e regolare rispetto rispetto alla pianura padana. I giorni di ghiaccio sono anche molto più numerosi nonché molto probabilmente l’intensità delle gelate. Ammesso e non concesso che un Chamaerops possa sopravvivere nelle condizioni in oggetto, v’è da chiedersi se rotture di rami sistematiche o molto frequenti, siano compatibili con una pianta eminentemente ornamentale.

                  Posso testimoniare la presenza la trithrinax campestris a nord delle alpi, dove ha resistito molto meglio rispetto a Chamaerops Humilis coltivata nelle vicinanze e nel frattempo morta.
                  Certo nel caso dei vari esempi riportati per l’una e l’altra specie possono valere caratteristiche individuali.

                  Tanti saluti

                  Gabriel

                  GabrielPosts: 300
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                    8 Aprile 2009 alle 13:00 - Views: 646 #39541

                    Ciao Laretta e a tutti,

                    Quanto alle possibilità di riuscita a medio lungo termine di Chamaerops a 1000 m in provincia di Bergamo nutro, come Caio, pìù di un dubbio.
                    A quell’altezza, secondo me, anche sulle montagne delle zone dei laghi frequentemente spazzate dal favonio potrebbe avere problemi, figuriamoci in aree meno miti. Direi che a 1000 m è già un buon risultato avere dei Trachycarpus. Quelli situati a maggior altitudine di mia conoscenza li ho visti al massimo a 850 m sul monte Brè, una montagna che si erge dal lago di Lugano ben esposta a sud.
                    Secondo me, va pure sottolineato che Chamaerops, contrariamente a Trachycarpus soffre molto di più le abbondanti nevicate che nel caso del tuo giardino rischiano di essere frequenti. Come minimo, una legatura delle foglie mi sembra misura opportuna.
                    Non dimentichiamo che in Canada e Norvegia Chamaerops cresce in zone marittime temperate, dove le temperature di solito rimangono relativamente miti. E non è che in quelle zone siano del tutto al sicuro…. Pensiamo che pure nella mite “façade atlantique” francese, alcuni grossi esemplari persero la parte aerea nel gelido inverno del 1985/86.
                    Come già è stato sottolineato da Garbo, se proprio vuoi una Chamaerhops, è meglio orientarsi sulla var. cerifera molto più resistente alla neve ed al freddo, oppure eventualmente su Thritrinax campestris e come detto già da Ale, su Rapidophyllum hystrix.

                    Tanti saluti,

                    Gabriel

                    GabrielPosts: 300
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                      5 Aprile 2009 alle 18:09 - Views: 600 #37914

                      Ciao Caio,

                      grazie del messaggio. Se non ricordo male, una foto simile delle Jubea in questione fu pubblicata nel libro di Lötschert “Le Palme” a pagina 38.

                      Saluti,

                      Gabriel

                      quote:


                      Grazie Gabriel per la foto, su un libro di Botanica ho la foto che tu hai postato, presa da un angolazione diversa, ma molto simili.
                      Ora sò da dove veniva l’immagine.
                      Saluti, caio. 🙂
                      [quote*


                      [/quote]

                      GabrielPosts: 300
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                        13 Marzo 2009 alle 8:53 - Views: 632 #13666

                        Ciao a tutti,

                        complimenti per questa discussione, che nonostante qualche impennata polemica non ha mai perso la sua funzionalità comunicativa ed il suo valore di arricchimento reciproco.
                        Penso che occora rimanere nella semplicità.
                        Le centinaia di chilometri di costa dei grandi laghi del nord rappresentano sicuramente una delle zone a clima mite della penisola. Non vanno sottovalutate. Nei libri di geografia di un tempo, non so ora, si dava atto di questa caratteristica. Si tratta di una ovvietà. Gli agrumi che vi crescono ed altre piante notoriamente indicatrici della mitezza climatica lo testimoniano. Alcuni pezzi di queste coste hanno un clima estremamente mite,paragonabile o superiore a quello di stazioni molto più meridionali. Certo il confronto si limita alle temperature minime assolute e non alle minime in generale. Inoltre questo tipo di confronto è fatto tra le migliori zone dei laghi e zone climaticamente non particolarmente favorite del sud. A parità di criteri, il paragone sarabbe improponibile. Questo a testimonianza del carattere eccezionale di certe zone di Sicilia, come Palermo, che rappresentano una particolarità climatica rispetto ad altre zone di pari latitudine. Questo sfonda però una porta aperta. Ovvero che come è già stato detto in questa sede, la latitudine non è tutto. L’esempio della Liguria è emblematico. Certe zone della Riviera Ligure più miti di altre molto più meridionali. In sintesi direi che ai nostri scopi e per incoraggiare la coltivazione delle nostre amate piante nel maggior numero di luoghi della Penisola, occorre forse da una parte riconoscere che la mitezza dei Laghi del nord non è così quantitativamente insignificante (occorre poi aggiungere ai Km di costa, anche tutte le zone collinari sui laghi che hanno anch’esse un clima molto mite e soleggiato), d’altra parte va chiaramente riconosciuto che globalmente questi climi pur sicuramente miti non possono globalmente competere con quelli costieri del sud, che peraltro hanno medie annuali degne di luoghi subtropicali.

                        Ottima giornata a tutti,

                        Gabriel

                        quote:


                        Per judenzo:

                        Quindi in agronomia si fa affidamento sulla radiazione solare invece che sulle osservazioni sistematiche di dati climatologici reali?
                        Quindi che so, in Uzbekistan, visto che ha una radiazione solare totale annuale molto maggiore rispetto all’Italia, dovremmo trovare coltivazioni di olivi, agrumi e subtropicali a gogò…
                        Sfortunatamente per loro, tutta questa radiazione, non accumulata da laghi o mari è energia buttata via.
                        E’ semplicemente un dato di fatto incontrovertibile, non un ‘opinione.
                        Il Garda è una massa d’acqua molto grande e soprattutto profonda, è protetto dai venti freddi orientali da monte Baldo, alto oltre 2000 metri, ed è , cosa fondamentale, molto ventilato, il che fa si che non avvenga il famoso fenomeno dell’inversione termica, cioè il ristagno di aria fredda nei bassi strati, causa prima delle temperature rigide delle pianure.

                        Niente di cui stupirsi, insomma. 😉


                        In risposta a palme a Ostiglia 2
                        GabrielPosts: 300
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                          7 Febbraio 2009 alle 9:13 - Views: 849 #38307

                          Ciao Raffael,

                          Complimenti per questo stupendo Giardino!L’effetto d’insieme è veramente notevole!
                          Molto interessante anche il fatto che la maggior parte delle specie non viene protetta. Le piante sono tutte bellissime, ed in particolare mi impressionano i tuoi Sabal! Ci potresti dare qualche dettaglio sulle condizioni climatiche alle quali è sottoposto il tuo giardino?

                          Ottima giornata e ancora complimenti!

                          Gabriel

                          In risposta a Palme a Modena
                          GabrielPosts: 300
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                            31 Gennaio 2009 alle 10:26 - Views: 943 #38068

                            Ciao a tutti!

                            -Giuliana,Grazie mille per questo interessante reportage sulle palme di Modena. E interessante quanto dici sull’eccessiva prudenza nel piantare specie ritenute a priori inadatte. Grazie a internet e a siti come questo è più facile introdurre e sperimentare nuove specie.

                            -Horace, le temperature a cui fai riferimento per la lombardia ed il Piemonte,si riferiscono alle zone di bassa pianura. Per le zone più vocate alla coltura di piante delicate ovvero i Laghi e le colline, nell’inverno corrente le temperature non sono scese generalmente sotto i -3°C/-5°C a seconda delle località.

                            Grazie anche a tutti gli altri partecipanti a questo post, per i contributi interessanti sui vari luoghi toccati, Jesolo, Rimini, ecc…. Trovo sia molto interessante andare nel concreto delle singole località, per rendersi conto delle reali potenzialità di ogni zona.

                            Gabriel

                            GabrielPosts: 300
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                              18 Gennaio 2009 alle 11:31 - Views: 600 #37903

                              Ciao Sergio,

                              ti ringrazio di aver segnalato le Jubea di Villa Melzi, perché trovo che meritino veramente di essere visitate da chi abita in zona laghi, o vi fosse di passaggio.

                              Ecco una foto di una decina di anni fa.

                              L’esemplare di destra (sulla foto) aveva in quel periodo un’altezza di circa 15,60 m. Per stimare questo valore avevo usato lo stesso sistema da te indicato per la misura del Takil a Roma.
                              L’esemplare all’entrata dell’aranciera ( di cui non trovo più la foto) è più grande ma non ricordo più esattamente di quanto.
                              In effetti gli esemplari centenari di Villa Melzi sono tre.

                              Ottima giornata a tutti,

                              Gabriel

                              GabrielPosts: 300
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                                13 Gennaio 2009 alle 22:12 - Views: 686 #37887

                                Complimenti Sergio per le belle fotografie e grazie per le preziose segnalazioni. Le edulis sono a dir poco spettacolari cosî come gli esemplari di Jubea.

                                Gabriel

                                GabrielPosts: 300
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                                  11 Gennaio 2009 alle 22:30 - Views: 634 #37848

                                  Ciao Moris,

                                  la tua Cycas, secondo me, ha subito temperature attorno a -5°C/-6°C. I danni sono tipici di queste temperatura.
                                  Come già detto da Federico cerca di ricoverarla in un locale luminoso non riscaldato. Fossi in te non taglierei le foglie seccate fino all’arrivo dell’estate.
                                  Mi è già capitato di vedere foglie bianche esattamente come quelle della tua Cycas, riprendersi all’arrivo del caldo.

                                  tanti saluti

                                  Gabriel

                                  GabrielPosts: 300
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                                    11 Gennaio 2009 alle 20:28 - Views: 565 #37866

                                    Ciao Sergio,

                                    grazie mille per la foto del magnifico ibrido e del suo simpatico visitatore. Il quadro è molto esotico!
                                    Per gli amanti dei parrocchetti e riguardo alla loro diffusione in Italia ecco un’articolo che può forse interessare
                                    http://www.regione.piemonte.it/parchi/ppweb/rivista/2006/160/pappagalli.htm

                                    Ottima serata a tutti,

                                    Gabriel

                                    GabrielPosts: 300
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                                      11 Gennaio 2009 alle 17:23 - Views: 623 #37783

                                      Ecco due esempi di Butia con frutti maturi:

                                      Locarno (Lago maggiore)

                                      Butia capitata del mio giardino a Pregassona in zona collinare di Lugano a 400 m di altitudine

                                      GabrielPosts: 300
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                                        11 Gennaio 2009 alle 16:56 - Views: 649 #37738

                                        Ecco delle foto della Parajubea scattate in settembre 2008. Da allora la pianta è decisamente cresciuta. Prossimamente cercherò di postare foto più attuali.

                                        Dalla foto non si vede molto bene, ma una carattersitica tipica della foglia è la sua larghezza. Nel caso specifico raggiunge i 90 cm.

                                        GabrielPosts: 300
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                                          11 Gennaio 2009 alle 12:18 - Views: 624 #37782

                                          Nelle zone dei laghi la Butia cresce facilmente, fiorisce e porta a maturazione i frutti regolarmente e senza problemi. Di solito la fioritura avviene in maggio e le maturazione dei frutti in settembre/ottobre. Nelle estati particolarmente calde esemplari ben esposti possono maturare i frutti già in agosto.

                                          tanti saluti

                                          Gabriel

                                          GabrielPosts: 300
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                                            11 Gennaio 2009 alle 11:02 - Views: 756 #37735

                                            Ciao a tutti,

                                            coltivo Parajubea di diverse specie e varietà nel mio giardino in zona collinare di Lugano a 400 m di altezza. L’esemplare più vecchio è un torallyi v. torallyi del 2002 messo a dimora nel 2004 in terreno acido. Ora ha un’altezza massima di 160 cm. Resiste bene al caldo estivo ( massime di 32°C) ma la crescita praticamente si ferma. Per quanto riguarda la resistenza al freddo direi che migliora moltissimo quando le foglie cominciano a dividersi. Prima di questo stadio delle temperature di -3°C combinate con la neve sono state sufficienti a defogliare la piantina. Va sottolineata una straordinaria capacità rigenerativa ( molto superiore a Phoenix canariensis). Allo stadio attuale la pianta sembra del tutto indisturbata dalle varie nevicate di quest’anno ed addirittura sta crescendo, seppur di poco. In confronto alle Jubea, che coltivo da seme in situ, posso dire che le plantule di Parajubea sono molto più sensibili al freddo umido ed alla neve. Per quanto riguarda le temperature elevate la differenza tra le due consiste nel fatto che Parajubea rallenta la crescita, mentre Jubea la accellera. Per terminare una curiosità (almeno per me) rispetto a Jubea chilensis: Cresce bene anche all’ombra.

                                            salutoni

                                            Gabriel

                                            GabrielPosts: 300
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                                              1 Gennaio 2009 alle 10:04 - Views: 793 #13605

                                              Ciao Pietro,

                                              grazie mille per questa tua tabella climatica aggiornata. Un lavoro davvero fantastico! I dati sono molto interessanti ed anche incoraggianti per certi versi. La media delle minime assolute annue delle varie località citate è interessante anche per le più fredde. A maggior ragione pensando che si tratta di zone di aeroporti notoriamente posti in zone poco favorite e lontane dalle zone urbane. Per quanto riguarda la classificazione trovo molto interessante averla reso compatibile con la letteratura proveniente dalle zone più calde degli Stati Uniti. Per chi invece fosse più interessato ad esperienze europee, sarebbe forse più adatto aggiungere mezza zona, dato che su altri forum europei non si tiene conto della correzione verso il basso.

                                              Ancora tanti cari auguri di Buon Anno a te ed a tutti i forumisti,

                                              Gabriel

                                              GabrielPosts: 300
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                                                24 Agosto 2008 alle 21:48 - Views: 666 #13294

                                                Ciao Pietro,

                                                grazie mille per le bellissime ed emozionanti foto di questa splendida fioritura, Meraviglia tra le Meraviglie del tuo Giardino……

                                                Gabriel

                                                In risposta a Gardenia carinata
                                                GabrielPosts: 300
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                                                  17 Giugno 2008 alle 21:31 - Views: 826 #8062

                                                  Grazie mille Pietro per queste indicazioni

                                                  Ottima serata,

                                                  Gabriel]

                                                  GabrielPosts: 300
                                                    • 55Topic
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                                                    17 Giugno 2008 alle 21:01 - Views: 758 #36485

                                                    Ciao Patrizio,

                                                    Bevenuto e complimenti per le bellissime foto estremamente interessanti. Buon lavoro per la tesi. Anche Giampiero Green68 ha fatto una tesi (molto interessante) sulle palme della sua regione (Massa). La si può leggere su Gardapalme, sotto ” Amici delle palme”.

                                                    Ottima serata,

                                                    Gabriel

                                                    In risposta a Gardenia carinata
                                                    GabrielPosts: 300
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                                                      16 Giugno 2008 alle 20:12 - Views: 833 #8059

                                                      Ciao Pietro

                                                      è sensazionale, grazie mille! Che luce questo fiore!
                                                      Il fatto che tu non abbia indicato il grado di rusticità, mi fa già capire :-)…. che non potrò piantarla vicino alla sua cugina jasminoides :-)

                                                      Ciao ciao e grazie ancora

                                                      Gabriel

                                                      GabrielPosts: 300
                                                        • 55Topic
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                                                        16 Giugno 2008 alle 10:02 - Views: 730 #8043

                                                        Ciao Piera, grazie mille per le tue spiegazioni di ieri sera. Missione compiuta :-), o quasi, un paio di foto proprio non vogliono saperne di apparire,…. pazienza

                                                        Ottima giornata

                                                        Gabriel

                                                        Scritto Da – Gabriel on 16 Giugno 2008 10:53:30

                                                        GabrielPosts: 300
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                                                          15 Giugno 2008 alle 23:31 - Views: 721 #8042

                                                          Ciao Piera grazie mille! E grazie mille anche per il consiglio tecnico. Avevi ragione, url non andava bene.
                                                          Ora ho modificato il messaggio, non si vedono più le scritte webshots…

                                                          Buona notte,

                                                          Gabriel

                                                          GabrielPosts: 300
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                                                            15 Giugno 2008 alle 18:59 - Views: 713 #8047

                                                            Ciao Pietro,

                                                            Qui, Latitudini più elevate :-)
                                                            Grazie mille per questo atto di solidarietà :-)! Oggi abbiamo subito una giornata che da te sarebbe considerata freschina in gennaio :-)

                                                            Il Brachy è fantastico, che colore, che eleganza. Io ne ho alcune plantule in piena terra, vedremo… la speranza è l’ultima…..

                                                            Ciao e grazie mille ancora per questo Spettacolo di Fioritura,

                                                            Gabriel

                                                            quote:


                                                            Brachychiton acerifolius

                                                            Ciao,
                                                            se ho ben capito, oggi qualcuno, a latitudini più elevate, ha espresso il desiderio di un pò di colore e calore, queste foto sono del momento ed è lo spettacolo che il mio vicino mi offre ogni anno per una quarantina di giorni, purtroppo siamo al finire della fioritura e si notano dei vuoti. Da tenere presente, per la scarsa qualità delle foto, che l’albero è a 150 m dal mio balcone e che c’era vento.

                                                            Pietro Puccio
                                                            Palermo
                                                            Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                                            Temperato subtropicale (Koppen)

                                                            Scritto Da – pietropuccio il 15 Giugno 2008alle ore 18:26:16


                                                            GabrielPosts: 300
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                                                              15 Giugno 2008 alle 16:18 - Views: 702 #13077

                                                              adesso vedo se riesco infilare delle foto da mandare altrimenti le mando via i-mail a gabriel e lui fa il resto.

                                                              comacchio silvana
                                                              [/quote]

                                                              Ciao Silvana, grazie mille, speriamo di vedere presto le tue foto. Mi sono accorto che non avevo messo il mio indirizzo e-mail nel profilo. Ora c’è, per cui se hai bisogno non esitare.

                                                              Ottimo pomeriggio

                                                              Gabriel

                                                              GabrielPosts: 300
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                                                                15 Giugno 2008 alle 11:25 - Views: 702 #13075

                                                                Grazie mille a tutte voi per le vostre gentilissime risposte, nelle quali mi ritrovo pienamente.

                                                                Silvana,

                                                                avevi ragione :-)….perlomeno qui….pioggia e neanche tanto calda…brrr….Dovrò cercare delle foto anti-pioggia e anti-freddo….:-)
                                                                Visto che parli di poesia ti lancio :-) echi montaliani :
                                                                “…Quando un giorno
                                                                da un malchiuso portone
                                                                tra gli alberi di una corte
                                                                ci si mostrano i gialli dei limoni;
                                                                ed il gelo del cuore si sfa,
                                                                e in petto ci scrosciano
                                                                le loro canzoni
                                                                le trombe d’oro della solarità.

                                                                Giuliana,

                                                                grazie mille per la splendida citazione che secondo me dice Tutto. Quanto alla tua conoscenza di vari autori esteri che fanno riferimenti botanici o comunque vegetali, se avrai voglia e tempo, potrebbe essere molto interessante proporla su questo forum, magari con discussioni specifiche.

                                                                Piera

                                                                Grazie mille, gentilissima come sempre!

                                                                Ottima giornata, ciao ciao,

                                                                Gabriel