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Questo è fiorito oggi, nonostante il clima anomalo….
Grazie per l’aiuto,Pietro!
Ciao Mik,
come ha consigliato Pietro, potresti metterci del buon letame maturo da aggiungere al terreno, però ti sconsiglio la fresatura; se il terreno è argilloso, come hai detto l’operazione della fresatura, ha il solo vantaggio esteriore di dare un terreno morbido, ma al di sotto, dove non arriva la macchina, si crea un tipo di terreno compatto e duro, poco adatto alla crescita delle piante; tieni presente anche questo accorgimento, per evitare un domani di trovare “sgradite” sorprese.
Ciao Giovanni,
se vuoi, coltiva pure tranquillamente la Asimina Triloba, resiste benissimo al freddo, e fruttifica, seppur lentamente (impiega qualche anno) anche qui dalle mie parti, che in quanto a freddo, non scherza… Ho una pianta in piena terra da circa 10 anni, ed è resistita al freddo di questo lungo inverno, ora ho notato che stà preparando i boccioli…
(perchè esistono piante “annuali”..!)
Be’ secondo il mio parere,penso sia una questione di adattamento ad un ambiente diverso da quello di origine; ciascuna pianta, nel suo ambiente, percorre il suo percorso di crescita e riproduzione, in modo completo, in simbiosi con gli insetti ed animali che possono provvedere al completamento del suo ciclo vitale. Le piante che coltiviamo ogni anno come annuali, sono specie che trovano il nostro clima, simile a quello delle loro terre di origine per un breve periodo,e quando vengono a mancare i presupposti per vivere, muore. Nel mio caso, posso dire che coltivo ogni anno delle specie, che si sviluppano in maniera esplosiva in estate, per poi morire in inverno, perchè la pianta non trova condizioni adatte per vivere. Per esempio, ogni anno semino la Ipomoea Alba, che fiorisce benissimo in estate, ma poi muore in inverno, mentre la stessa specie, coltivata in Liguria o in altri luoghi più riparati vegeta anche in inverno… La natura ha le sue leggi….
Ciao e benvenuto! Ho cercato in rete, ed ho trovato quello che ti serve: troverai notizie sulla cotivazione del Syngonathus a questo link:
http://www.anthura.nl/dbweb/download/manmikuk.pdf
E’ in inglese, ma con un po’ di pazienza dovresti riuscire a tradurlo.Buona coltivazione!!
Ciao Martina!
Le leguminose in genere, sono piante molto avide di azoto; la tua pianta, probabilmente, ha avuto grande sviluppo, poichè, a mio avviso, si trovava in un vaso dove aveva tutto quello che serviva per crescere e fruttificare in abbondanza. Il cambiamento dal vaso alla terra può essere all’origine di questo sbalzo; prova a concimarla in primavera a cadenza di 15-20 giorni con un po’ di solfato ammoniacale (poco); questo, dovrebbe aiutare la pianta a riprendersi, ed a vegetare in maniera copiosa, con fiori e baccelli.. Prova così…
Grazie per le preziose informazioni, anche sbagliando si impara…
Cioa Blasco,
grazie per la risposta; sono sicuro, la talea, non ha ricevuto alcuna botta, né urto accidentale, la necrosi, si è presentata da un giorno all’altro, senza motivo; la legatura è solamente blanda, per mantenere dritta la talea, ho lasciato lo spazio, prevedendo un ingrossamento del tronco.
Ciao Pietro! Grazie per la risposta; allego le foto della talea di Plumeria, (Jeannie Moragne Jr.) con delle necrosi; temo che ormai ci sia poco da fare, tenterò un trattamento fungicida, ma il legno, si presenta nero all’interno della zona colpita da necrosi, e la cosa che più mi da fastidio, è il fatto che la pianta è da parecchio all’asciutto, e lontana da fonti di possibile freddo, oltre al fatto che le zone colpite sono diverse da pianta a pianta, alcune verso la metà del tronco, altre sull’apice ed alla base ecc..; tenevo molto a questa varietà, ed ad altre che ho perso per la stessa causa. C’è qualche difesa preventiva contro questa “malattia” o accorgimenti da adottare per evitare guai? Grazie a chi vorrà aiutarmi…
Nessuno mi può aiutare?
😡 😡
Ciao Pietro!
Ho letto la tua risposta riguardo al mango; esitono delle varietà nane da poter coltivare in vaso? In caso affermativo, dove si possono trovare? Sarebbe bello poterle coltivare, e magari avere qualche mango…italiano!!!
Grazie per la risposta; per le talee di Plumeria, non ho usato “terriccio”, ma quasi totalmente pomice, e solo un paio di cm. di terriccio per piante grasse alla base della taleea; al di sopra e sotto questo leggero strato ho usato, come riempimento la pomice, distanziando le innaffiature a 15 giorni, dopo una prima innaffiatura a distanza di un mese. Con questo accorgimento ho avuto piante sane, niente marciumi, ma ora mi ritrovo con le radici che fuoriescono dal vaso….
Ciao Martina! In effetti questa strana pianta l’ho vista anch’io alcune volte lungo le spiagge di Santo Domingo, in luoghi dove cresceva selvaggia in mezzo alle palme da cocco… Sarei curioso anch’io di sapere come si chiama; ne ho visto una variante a fiore giallo, come si vede dalle foto allegate…
Ciao Pietro!
Grazie infinite per la tua risposta, molto chiara e completa!
Ciao Martina!
Hai mai provato a portare il polline di una varietà sul fiore di un’altra? Il risultato sono i frutti… Prova così, io con questo metodo, per mancanza di insetti pronubi, riesco ad ottenere i frutti dalla Passiflora Edulis, ottimi a fine estate..Buona fortuna…
Ciao Titty!
Ho letto la posta nel sito ora; per gli Epiphyllum, io ho alcune piante, giovani che ho acquistato qualche anno fa ad una mostra di cactus e succulente (quelle in foto); le altre varietà di cui dispongo sono di colore giallo (ne ho alcune da parecchi anni) ed una di colore rosa a fiori piccoli (nome botanico Nopalxochia phyllantoides); infine ho alcune piccole talee acquistate in Germania tramite Lulù (PS: Le foto non sono quelle del tedesco..) ed alcune nuove di zecca che non ho ancora visto in fiore.. Per la Casimiroa, i frutti stanno crescendo, alcuni sono caduti durante l’estate, me ne sono rimasti 4, spero arrivino a maturazione… Come primo anno non mi posso lamentare… Ciao alla prox….
Ciao River!
Ho una amica che abita a Genova Quarto, e possiede una Tibouchina a cui tiene molto; anche a Lei si è presentato il problema della potatura della pianta, ed allora, in occasione di una mia visita a casa sua l’ho potata a metà marzo, lasciando due coppie di getti che stavano crescendo sul fusto a circa 20-30 cm. da terra. La potatura ha avuto il beneficio di avere una pianta più bella esteticamente, più compatta e meno spoglia alla base. Nel tuo caso, secondo il mio parere, faresti meglio a tenerla alle dimensioni attuali oppure dare una leggera potatura di ritorno sulla cima (ricordati di lasciare una cima verde, e di non troncarla dove non c’è vegetazione!) e potarla un po’ alla volta negli anni (non in un sola operazione!!) fino ad ottenere la dimensione voluta. Buona fortuna!!
Ciao a tutti! Per rimanere in tema di Plumerie, allego una foto della prima fioritura di una nuova varietà che ho preso da poco..
Complimenti Attilio!! Sono bellissime le tue Plumerie! Che fragranza hanno?
Ciao Tina! Non so dove tu stia, però anch’io in questi giorni, sto’ aspettando la fioritura degli Epiphyllum; ne ho alcune varietà molto belle, prese qualche anno fa ad una mostra (per ora sono ancora piccole); allego alcune foto, fammi sapere cosa ne pensi….
L’alieno assomiglia molto ad una giovane piantina di pino, voi che ne dite?
Ciao Martina!
Si, la conosco e coltivo anch’io la Gloriosa; ora, è in stato di riposo, poichè in autunno tolgo dal terreno i tuberi, che ri-pianto in primavera; in estate mi ricompensa con delle belle fioriture. Io coltivo la varietà Rotschildiana e Superba (che mi è stata regalata da un’amica al ritorno dalle Seychelles).. Ciao…
Ciao Lavinia;
una piccola curiosità, quando prepari il terriccio per le talee di plumeria, usi solo fibra di cocco, oppure aggiungi qualcos’altro (perlite) per alleggerire il composto? Infine, per tenere ferma la talea in superfice, cosa usi? Ghiaia fine, o cosa?
🙂 😀
Ciao Lavinia,
grazie per la risposta; toglimi una curiosità, che procedimento usi per le talee di Plumeria? Ho letto che usi fibra di cocco (dove la trovi?)…. Finora ho sempre seguito le istruzioni ed i suggerimenti sentiti da amici e trovati su internet; io uso 2/3 di perlite ed 1/3 di torba, però, come ho già detto ho sempre problemi con marciumi… (http://www.plumeria101.com/cuttings101.html)
USDA 8a 👿
Ciao Lavinia,
grazie per la risposta; il messaggio che ho inserito nel forum, era rivolto ad un mio problema con la radicazione delle Plumerie; purtroppo non mi è possibile assicurare sempre una temperatura basale costante, cosa che da quello che ho capito è essenziale per una corretta radiazione delle talee, e per questa mancanza, ho perso alcune varietà a cui tenevo molto (marciume del colletto). Ho letto in alcuni siti internet, che esistono dei “germinatoi”, capaci di evitare questo mio “problema”; c’è qualcuno che sa dove poterli reperire o costruire, (anche per la semina) ovviamente abbastanza grandi per le talee di Plumeria?
USDA 8A
🙂
Ciao a tutti!
Rimanendo in tema di talee di Plumeria, chi sa dirmi un metodo che sia valido per evitare i marciumi basali? Dalle esperienze che ho avuto l’anno scorso, ho notato che è un handicap vero e proprio; ho seguito anche istruzioni riportate su vari siti, ma sembra che non tutti dicano la stessa cosa; c’è chi dice che bisogna usare 2/3 di perlite ed 1/3 di torba, altri in proporzioni diverse.. che caos…. Help me…
Grazie per la risposta, Stefano, però, da quello che so, e che ho letto, questi semi hanno bisogno di un trattamento “di fuoco” per germinare; come si può risolvere il problema, senza distruggere il seme? C’è una tecnica sicura?
Ciao Sonia,
no, non sono di Genova, sono “Trentino” DOC, ma ho amici a Genova, nella zona di Quarto; come già ti ho detto, la mia amica, coltiva in piena terra una Passiflora Edulis, e tutti gli anni raccoglie decine e decine di frutti da questa bellissima varietà; data la vicinanza (ho capito più o meno dove abiti) ho pensato di scrivere questo mess.. Come si dice, tentar non nuoce.. Prova da Gaggero, dovrebbe avere esemplari di questa pianta…
Ciao Sonia,
ho un’amica che abita a Genova (Quarto), e coltiva in piena terra la varietà Edulis (Passiflora): oltre ad avere la pianta bellissima tutto l’anno, raccoglie ottimi frutti commestibili tra luglio e settembre. Provala, e vedrai…