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quote:
Ffeeddee, sei cmq vicino al mare e le tue minime non secendono sotto i -15 °C per molte ore.
-15° ? è capitato nel famoso 1985, a metà degli anni 50 e nel famoso 1929
la feijoa l’ho piantata dopo
Saluti, caio.
Ho appena rinvasato una c. circinalis ed una c. petrea il cui apparato radicale era stato aggredito e mangiato da parassiti, li ho eliminati così come le radici rovinate, ho lasciato le parti mangiate al sole e poi ho ripiantato tutto con terra nuova e sassolini.
speriamo bene
ciao
Fede
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Un giardino davvero da invidiare, complimenti.
Sono in qualche modo incoraggiato dalla notizia che lì a Dicembre le minime hanno raggiunto i -3/-4°C, considerato che qui a Massa siamo stati forse anche un pò più “fortunati”; spero non mancherà occasione in cui potrai descriverci un pò le condizioni climatiche attuali e “storiche” che caratterizzano la tua zona.
Un caro saluto
Gianpiero
Che spettacolo tropicale! complimenti,
devo dire però che quest’inverno anche qui a Ravenna città la minima è stata -3° (secondo il mio termometro, che memorizza minime e massime) nonostante siamo ben più a nord.. 44′ 25 invece di 41′ 18..
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Comunque anche se ibrido a me interessa, se non sono troppo invadente, dove sei riuscito a reperire il seme ???
Dal solito sito dei semi di palme http://www.rarepalmseeds.com li ho presi per puri… se sono ibridi chiederò indietro i soldi.. 😀
sempre dalla stessa fonte ho preso:
Cycas cairnsiana, che sta nascendo ora (2 semi)
Cycas petraea 2 piante di pochi anni (bella)
cycas panzhihuaensis 2 piante di pochi anni
Macrozamia communis 1 pianta, molto lenta
lepidozamia peroffskyana 1 piabta, molto bella
Macrozamia miquelii, 4 piantine di 1 anno
non sono riuscito invece con
Macrozamia riedlei
ciao
A Ravenna io ho 2 piante in vaso, quest’inverno una non ha avuto nessun danno da una temperatura di -3°, in passato lasciata fuori senza protezioni e senza controllare le minime è capitato che si bruciasse la parte aerea.
mai fiorito finora… spero quest’anno
ciao
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Anche l’Asimina è di una lentezza allucinante, stessa età (presunta) del pecan ma solo fiori e niente frutti.
quanto all’asimina ho letto che alcune piante sono autofertili, mentre molte altre non lo sono…
I fiori sono impollinati per lo più dal vento o da mosche e coleotteri: non sono visitati dai comuni pronubi quali api e bombi a causa del loro aroma non attraente…
ciao
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@Pietro: è vero, lo sai che non ci avevo pensato affatto? quelle dannate scanalature mi daranno filo da torcere, a meno di non diventare abilissima anch’io con il taglierino…
si fa, è piuttosto facile, occhio solo alla radice che è fragile io aspetto un paio d’anni prima del rinvaso
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la Jubaea è una palma bellissima (ma sto cominciando a chiedermi quale non lo sia… 🙂
La jubaea è anche una palma lentissima nella crescita, ne ho una che in trent’anni ha fatto si e no un metro di tronco, e ancora ricoperto da residui fogliari, poi fiorisce verso i 50 anni…
ciao
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ciao a tuttiallora come detto in altro post..mi sono arrivati i primi semi e nello specifico:
WASHINGTONIA FILIFERA
TRITHRINAX ACANTHOCOMA
PHOENIX RECLINATA
TRACHYCARPUS FORTUNEI
JUBAEA CHILENSIS
DASYLIRION SERRATIFOLIUM
DRACAENA DRACO
AGAVE STRIATA
Archontophoenix Alexandraesono molto travagliato se farli germinare in camera di germinazione ( quindi lontano da casa ) o farlo in casa..sinceramente visto la bellezza della fase vorrei optare per farlo in casa..
e pensando pensando mi è venuta una idea che volevo confrontare..
mettere i semi in un mix terriccio, sabbia , perlite alto 8 cm circa, all’interno di casse termiche chiuse ( tipo quelle che si usano per il trasporto dei cibi caldi per capirci ) magari facendo qualche foro sul fondo per fare drenare..
il tutto chiuso da un coperchio sopra ( quindi germinazione al buio ) e lasciare la cassa all’esterno in giardino…
ricordo che vivo a palermo ad altezza praticamente mare , e la sera ormai non dovremmo mai andare sotti i 10°
che dite di questa idea ???
l’ho pensata prechè in questo modo dovrei riuscire a tenere umido il terriccio costantemente, non dare luce , ed evitare shock termici…
Salvo
Io ho fatto nascere facilmente nel tradizionale vaso:
WASHINGTONIA FILIFERA
PHOENIX RECLINATA
TRACHYCARPUS FORTUNEI
DRACAENA DRACO
AGAVE STRIATA
con un po’ più di difficoltà
JUBAEA CHILENSIS
il tuo sistema sembra buono, specie per le piante che han bisogno di alte temperature
Credo che tutte le piante suindicate si possano coltivare all’aperto a Palermo.
L’agave striata a me è sopravvissuta a -3 quest’inverno in serra, la dracena drago delle Canarie cresce in vaso da 15 anni con temperature minime di 3 gradi (in una veranda chiusa esposta a sud, qui siamo a Ravenna…).
ciao
Ad Elche e dintorni io ho raccolto e mangiato i frutti delle dactilifera ed erano buoni, sapevano di dattero, cole seme dentro.
ciao
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Complimenti, vedo che hai già una buona esperienza con i Dioon.
Si confermo, lo spinulosum è molto più delicato, a me è andato Kaputt dopo soli due anni in piena terra, senza riggettare però.
Se il tuo è ancora vivo, vedrai che con poco tempo surclassera l’edule.
Il califanoi è una variante dell’edule (o forse è la stessa cosa) ci sono pareri contrastanti, la differenza si dovrebbe notare in una lieve diversità sul tono di colore, più scura per il califanoi.
Non avendolo però mai visto in natura, non posso confermare, mentre tu puoi.
Ci sono queste differenze ???
Saluti, caio. 😎
Si ci sono differenze, le foglie del califanoi sono più rigide e un po’ diverse sulla punta(c’è un po’ di seghettatura come nello spinulosum ma in misura minore.
ti posto le foto:
questa è nel vaso grande
questa nel vaso piccolo:
A proposito di P. Dactilifera, la nazionale fra un po gioca ad Elche in Spagna, ci sono capitato qualche anno fa e sono rimasto impressionato, sembra un oasi del nordafrica!
C’è un palmeto fitto fitto di Dactilifera (500.000) che producono datteri e sono state piantate, pare dai Cartaginesi, per i frutti…
In Italia anche nelle zone più a sud non ho mai sentito dire di posti come Elche, forse perché da noi i datteri non si maturano?
La parola agli esperti
ciao
Federicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Palmeral_de_Elche
Ecco 4 Filifera a Taormina, dove ho visto poche Robusta e piuttosto giovani, per cui ho preso alcuni semi
ciao
Bellissima pianta complimenti!
Questa invece è ad Amalfi:
mi sembra che sia il parco di villa borghese, vicino a dove ci si affaccia a Piazza del popolo
la foto è di gennaio 2006
ciao
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Quindi è perfetta per il clima di Roma.
Scusa ma a Roma, ricordi dove l’hai vista ???
saluti, caio.quote:
In effetti somiglia all’arenga
http://www.floridata.com/ref/A/aren_eng.cfm
Da Taiwan, pare non ami il sole e possa resistere in zona 8b (-9.4 – -3.9ºC)
si adatta bene in vaso ma non al clima secco😎
Ecco i fiori del Trachicarpus fortunei
da queste parti la maggior parte delle piante è sopravvissuta ai -15 del 1985
la jubaea resiste bene a freddo, però le foglie si danneggiano con la neve per cui fino a qualche anno fa l’ho sempre protetta con un foglio di plastica, ora è troppo grande e gli ultimi inverni sono stati così miti…
Ho visto le foto di ice e la jubaea sembra un po’ sofferente, certo in piena terra la pianta si nutre meglio:
Purtroppo la posizione è un po’ stretta ed ombreggiata da un ulivo (sto pensando di tagliarlo via..) il tronco può allargarsi fino ad un metro..
A Ravenna ho una Butia in vaso che sta fuori da alcuni anni con leggera protezione, sono stati inverni tiepidi, certo se venisse un gelo come nell’85 (arrivò a -15)…
In effetti somiglia all’arenga
http://www.floridata.com/ref/A/aren_eng.cfm
Da Taiwan, pare non ami il sole e possa resistere in zona 8b (-9.4 – -3.9ºC)
si adatta bene in vaso ma non al clima secco
😎
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Una curiosità la tua Jubea ha 29 da quando l’hai seminata ??
L’ho fatta venire dai vivai armato in sicilia che aveva 13 anni, per questo calcolo gli anni, è in posizione riparata dai venti di nord est ma un po’ stretta e un po’ all’ombra di un ulivo.
Ne ho anche fatto nascere un seme raccolto in california (orto botanico di S.Marino), poi ho avuto fretta di metterla in terra e mi è morta per neve..
Poi l’anno scorso ho fatto nascere 2 semi, una piantina è stata fuori l’inverno con poche protezioni.
ciao
Nella campagna ravennate ne ho una pianta da parecchi anni, fiorisce e fruttifica tutto da sola, non ha mai avuto problemi col freddo, non è neppure in posizione riparata. E’ a cespuglio sui 2,5 metri.
I frutti non riusciamo a mangiarli tutti perché maturano tutti insieme e cadono.
A me piacciono appena colti, quando stanno un po’ lì e cambiano colore internamente, dal bianco al giallino li butto.
ciao
quote:
Se è vero che la minima non scende sotto i meno 3, ed hai possibilità di colocarlo in terra, cosa aspetti ?
Anche se di poco, aumenterà il suo accrescimento.
Per la fioriura penso che ci siamo come età, forse prende poco sole.??
P.s. Se è una femminuccia, fammi sapere 😀 .
Saluti, caio
-3 è la minima che ha sopportato in serra…
di sole ne ha preso tanto forse ha preso poca acqua fino allo scorso anno, quando ho messo l’innaffio automatico, purtroppo non ben regolabile..
proverò con concime per fiori
tieni a conto il polline, se la mia fiorisce ed è femmina..
Ho anche un dioon spinulosum della stessa età ma alcuni anni fa, d’inverno si è cotto, era divenuto poltiglia; ho aspettato e dopo un pò ha ributtato dalle radici, che si erano salvate. Evidentemente è più delicato, la temperatura non era andata sotto zero.
Poi ho dei dioon califanoi nati da seme 2 o 3 anni
ciao
No la seconda. la Borassodendron Flabellifer, vive su un isola vicino a Phuket, Thailandia, avevo raccolto un seme, grosso come un melone, ma non è nato..
pare che sia adatta ai tropici e a vasi profondi
ciao
Bella sequenza!
Se a Palermo fruttifica fin dove si spinge la decaryi proseguendo verso nord?
Io ne ho uan alta un paio di metri che mi ha procurato un commerciante di palme, uno di quelli che girano l’italia col camioncino con scritto “Kenzie 5€”
Io gli avevo chiesto se mi portava una Jubaea e quando ho visto che era una Dypsis, un bell’esemplare, l’ho presa lo stesso senza dire nulla. D’altronde questo commercia in “kenzie, fenix e cicas” più raramente washingtonia e sabal..
Abitando a Ravenna non ho neanche tentato di tenerla fuori casa, in passato mi era morta una piccola …
A quanto può resistere? Chi altro la coltiva fuori?
grazie ciao
Federico
A Ravenna una Rhopalostylis sapida coperta ha resistito a -2 questinverno senza danni, invece la Caryota max. var. Himalaya ha subito danni alle foglie.
La jubaea resiste bene, tranne alla neve che brucia le foglie, ecco la mia di circa 29 anni:
mi sarebbe piaciuto invece coltivare la Borassodendron Flabellifer
per ora niente però 😎
la mia caryota Himalaya ha subito danni a tutte le foglie tranne al germoglio centrale con temperature di -2 per alcune notti, è alta 40 cm. nello stesso periodo ha avuto danni anche l’agave attenuata
la theofrasti dovrebbe essere la phoenix più resistente al freddo, essendo originaria di creta, dove ci sono delle foreste di palme a Vai e a Preveli, qui ci sono alcune foto che ho fatto in loco:
http://www.pacsoa.org.au/palms/Phoenix/theophrastii.html
Io ho coltivato una copernicia bayleana (o fallaense) in vaso con temperatura minima di 3° C, poi mi è morta la scorsa estate per mancanza di innaffiature, avevo raccolto il seme a cuba
a me la torallii è morta la prima estate, era piccola, circa 40 cm e poche foglie, forse ho sbagliato qualcosa, ho pensato che soffrisse il forte caldo, ma se vive bene al sud…
ciao