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Le mie agavi:
Agave americana
Agave forse scabra
Agave sp.?
Agave sp.?
Agave americana variegata
Agave forse salmiana
Agave attenuata
Agave forse ferox
Agave americana striata
Agave macrocantha
Agave medio-picta alba
Agave decipiens
Agave sisalana
In passato ho avuto L’A.victoria-reginae, A.filifera,A.v.reginae variegata, l’A.stricta e alcune altre di cui non conosco il nome, che purtroppo sono seccate per mia noncuranza. Paolo tu quale hai?
Davvero belle!
Si ne ho qualcuna, posterò le foto al più presto 🙂
Wow, finalmente l’ho trovato! Grazie dell’informazione 🙂
Non saprei Agusto, la comprai alla fine di giugno,era alta circa 30cm, in 4 mesi è diventata circa 1,60m. ed ha cacciato 5 polloni. Dall’inizio è stata di questo colore. Mah!
Ho notato che si tratta di una specie abbastanza variabile in fatto di colori. Per esempio nella mia gradevolmente screziata, predomina il verde chiaro, nonostante prenda diverse ore di sole al giorno…
Grazie Caio, cerco di fare il mio meglio!Anche se l’ambiente permette ed il clima me lo concede 😀
P.S.: Mia sorella è stata il mese scorso in Arizona, che dire…allego una sua foto che sicuramente renderà più delle parole:
Si belle, ma troppo infestanti!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si, forma dei fiori e periodo di fioritura sono uguali. Non ricordo purtroppo il colore dei fiori.
Ok, classificherò il primo come una variante del secondo C.peruvianus ritratto in foto. 🙂
Secondo te, la talea che ho preso ieri potrebbe essere di E. pachanoi?
Ciao Caio, lo riprodussi circa sei anni fa da talea( di 50 cm).
Questo è un altro ricavato dalla stessa pianta madre:
Ok! 🙂
Mi associo ai complimenti!
La tua come sta?
Si presenta così:
Ho tagliato le due foglie più piccole che si vedevano nella prima foto ormai secche. Un poco è cresciuta,da quando l’ho presa ha prodotto tre foglie ed ora sta preparando la quarta…
Scritto Da – fede76 on 12 Ottobre 2011 21:58:35
Un pò schiarita, devo farle urgentemente un trattamento a base di chelati. Aspetta! adesso scendo giù e le faccio una foto…
Belle ragazzi!
Le notizie in rete sono un pò contrastanti alcuni parlano di -2 altri di zona 8a con azzeramento totale e ricacciata primaverile. La mia in inverno non ha perso ancora le foglie, quindi concordo che sia abbastanza rustica e da provare.
Coltivo da qualche anno l’Adhatoda vasica (o Justicia Adhatoda) molto simile e carina, con i fiori bianchi screziati di viola, che secondo diversi siti è da zona 11, ma che ha resistito benissimo all’esterno al rigido inverno passato.
Scritto Da – fede76 on 12 Ottobre 2011 20:59:36
Eh boh, Augusto, speriamo che fiorisca… 🙂
Quest’estate è cresciuta molto, ora tocca i due metri:
Nelle sue vicinanze sta fiorendo questo Asclepias curassavica, molto carino:
Forse ho trovato il pachanoi!!!!! L’ho staccato questa mattina da una pianta di tre metri e mezzo piantata piccola, cinque anni fa da una signora qui vicino.
AHAHH magari Maurizio, la mia (di circa 2m),l’inverno passato particolarmente freddo, a -2°C, per qualche ora, è partita alla volta dell’Ade, fra le braccia di Caronte.
Ragazzi, è bellissima!!!!!!!! 😛
Se avanza qualche seme pensatemi…
Grazie Caio per l’identificazione!!!!!!!!!!
Per i frutti è merito suo, fa tutto da solo. 😉
Ciao Giuliana, senza dubbio ognuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa(cioè mettersi ad irrorare le piante pubbliche o private personalmente)!
Il problema di base è che bisognerebbe prima cambiare la mentalità della gente ancora troppo retrograda.Per quanto riguarda i privati, dalle nostre parti, la diffusione pandemica delle palme in epoca alquanto arcaica ha prodotto un interesse trascurabilmente ornamentale al pari di tante altre piante che siamo abituati a vedere da sempre, portando le palme al pari di yucche, agavi o altre essenze che pianti lì e crescono da sole, riducendone così il valore affettivo ed anche economico(ignorato spesse volte dai proprietari stessi). I politici come già accennato pensano solo a trattare le loro tasche infischiandosene delle palme che per loro sono destinate a scomparire(ragionando come il preside della facoltà di agraria di Bari nel servizio di striscia succitato da mammolino).
Riportando un acculturato colloquio con diversi privati, alla domanda sul perchè non avessero effettuato il trattamento preventivo, la risposta fu: figghiu meu a ccuai sta murimu te fame ca nu nce fatia, sta pinzamu nu c…u alle parme! a seguire: cce bbete? nu nde ogghiu preventivi! (Italian translation= figlio mio, qui stiamo nella miseria perchè manca il lavoro, possiamo pensare alle palme? –> Cos’è? Non ne voglio preventivi!)ed in buona parte hanno ragione. Gli esponenti politici locali(la casta che ha più colpa) invece mi hanno “agghiacciantemente” risposto con una mano sulla spalla ed un accennato pio sorriso : Federicu beddhru, a ccuai…nu nce na liraaa! (e credo che non abbia bisogno di traduzione). La rivoluzione culturale ed economica dovremmo fare!!!!!!!!
Ciao Caio, noto sostanziali differenze fra l’uno e l’altro (da me coltivati), facilmente visibili dalle foto. Quindi se ambedue sono peruvianus, ho le spine più lunghe rientrano nella variabilità della specie o uno dei due non lo è. Saluti 🙂
guardate il servizio di striscia la notizia
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?13663
AHAHAHAHAHAHAHHAHAA
E’ veramente un gran casino Augusto.
Quasi sicuramente sarà l’hildmannianus, ho notato molta somiglianza.
Certo che identificare questi cactus di Cereus è un casino 😀
Auguri di buona crescita per quello esterno e soprattutto per il cucciolo!!! 🙂
Ciao Enzo, mi attiverò a tal proposito.
Sinceramente anch’io ci avevo pensato,lo volevo provare con l’Adansonia digitata, anche se mi rendo conto della bagnabilità del terreno “circostante” che inciderà con l’umidità di quello coperto. Secondo me è da provare.