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Per la cronaca: Negli anni passati in Puglia, Calabria e Sicilia furono piantate molte specie di Eucalyptus (E. globulus,camaldulensis, robustus, resinifera, citriodora ecc.), tutt’ora presenti, per consolidare i terreni poco stabili, ma soprattutto perchè davano un forte contributo all’assorbimento dell’acqua presente nelle numerose paludi fonte di malaria nonchè bonificavano l’aria malsana grazie alle loro proprietà balsamiche…almeno così si credeva. In Italia le massicce campagne di lotta antianofelica condotte dal 1947 al 1960 in tutte le aree malariche (30% del territorio nazionale) hanno consentito la eradicazione della malattia dal nostro Paese, dove da sempre essa aveva rappresentato un vero e proprio flagello, provocando milioni di morti e frenando lo sviluppo socioeconomico di vaste zone, specialmente nel Mezzogiorno. Gli indici di morbosità furono ridotti a zero tanto che nel 1970 l’Italia veniva dichiarata ufficialmente indenne e iscritta nel Registro dei Paesi che hanno realizzato l’eradicazione della malaria. Questo grazie principalmente alle pastiglie di chinino e alla bonifica delle aree paludose con pini d’aleppo ed Eucalyptus! 🙂
Augusto io ci sto provando, è un’albero molto rapido, quest’estate è cresciuto più di un metro; su questo forum ho letto che è molto delicato comunque quest’inverno lo lascio fuori, vediamo che fa…
PS:dove hai scattato la foto?
Questa è la mia:
Scritto Da – fede76 on 14 Settembre 2010 19:44:35
E’ una pianta difficile, alcuni testi riportano che la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7°C, mentre quella estiva non deve essere al di sotto di 18 °C.Con temperature al di sopra dei 21-22 °C le foglie tendono ad appassire e le bacche avvizziscono e cadono.
In alternativa Ardisia japonica potrebbe essere una soluzione più rustica…
Augusto questo con un pò d’acqua cresce da matti, ti farò sapere come si comporterà quest’inverno…
Ragazzi se vivete in un posto dove non fa molto freddo e piove spesso vi consiglio l’Eucalyptus regnans perchè è davvero spettacolare…è il più alto che esiste! Io l’ho provato un paio di volte ma qui l’ambiente è troppo secco e il risultato è stato negativo.
Altro che confusione Caio, ho lavorato in cinque vivai e fra gestori e rappresentanti di tutti i colori ne ho sentite: california(washingtonia), banana(Strelitzia), yucca rossa (Cordyline purpurea), yucca con i fili(Dasylirion), albero canarie(Phoenix canariensis),spaccapietre(Phytolacca dioica) ecc ecc…
La prima è una varietà di Cordyline australis purpurea, la seconda un’Archontophoenix alexandrae e la terza una Neodypsis decaryi.
P.S.: cordinella è troppo forte 😀
Ciao Gabriele, vai su photobucket apri la foto che hai caricato e sulla sinistra uscirà il riquadro “share this image”, ora copia con il tasto destro del mouse l’IMG Code e incollalo nella discussione del forum.
Io ho avuto l’Hibiscus Rosa-Sinensis ‘Cooperi’ Red in piena terra molto simile a questo… l’inverno cadevano le foglie per poi ricacciare in primavera, poi è seccato per un inverno un pò più rigido.
Grazie ragazzi, dai al massimo chiamerò gli artificieri…. 
Anche se è difficile, spero anche io di sentire quello schiocco un giorno…
Chiaramente vi terrò sempre al corrente! 😉
Ciao Augusto, le mie germinarono in serra calda (quest’inverno passato)con 28 °C dopo poche settimane… Fammi sapere
Aggiorno questa discussione indicando l’avanzamento in crescita pressochè normale di Pelthophorum, Colvillea e Morinda giunte ormai le prime due a una sessantina di cm e la terza a 50 cm circa,questo mi rempie di soddisfazione poichè erano specie che desideravo veder germogliare e crescere, tuttavia però, mi sento particolarmente affranto dalla perdita prematura di Acacia dunii e Banisteriopsis capii senza alcun motivo apparente e dalla tragica scomparsa di Abrus, Anadenanthera, un’Entada di 4 metri recisa alla base(fortunatamente ne ho un’altra anche se più piccola) e due Strychnos (addirittura!) a causa de li surgi malititti (topi maledetti) che hanno fatto man bassa delle specie succitate.
Per quanto riguarda le Hura crepitans stanno andando ambedue alla grande, giungendo all’altezza di 1,5 m circa:
La mia povera Entada sigh sigh era tantu beddhra 
Vedremo quest’inverno che succederà…
Angelo se è simile all’Hakea suaveolens io piantai direttamente le capsule nel vaso e su due capsule germogliò una pianta…
Wow! Cavolo! Caspita! Minchia!
Ti ha portato un bel pezzo di Hawaii 😀
OK Caio! Ti farò sapere 😀
P.S.: Ho sentito parlare della Catambra, sviluppata in laboratorio dalla Catalpa Bungei ma con una quantità di catalpolo 4 volte superiore,che dicono abbia effetti miracolosi contro le zanzare..boh 🙂
Al Sud l’avanzamento per propaggine della purpurea e della tricolor è spaventoso e i loro semi contengono un’ammide dell’acido lisergico.
Scritto Da – fede76 on 03 Settembre 2010 14:07:27
Grazie mille Caio per i link!!! Sapevo delle foglie e dell’origine neozelandese, comunque mai provato le foglie contro le zanzare, spero che funzioni, nel mio giardino ce ne sono così tante che neanche l’autan mi fa niente… 🙂
Per i frutti sono tentato, ne assaggerò molto pochi… 😉
Veramente belle, ogni tanto ci passo e davvero sembra di essere in una città dei tropici…