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Con queste caratteristiche c’è il
Phyllostachys vivax: radice monopodiale (l’apparato radicale si allarga in tutte le direzione fino ad una profondità di 70-80 centimetri,ideale per consolidare i terreni franosi).
Altezza 15m, Diametro 10cm, temperatura minima -20°C. E’ invasivo.
Ciao Mammolino, bambù gigante è generico…
E’ una pianta difficile, a me regredendo quest’inverno dentro casa è seccata in estate. Il terriccio deve essere acido per la sua coltivazione e l’atmosfera molto umida.
Ok. E’ molto drenante…grazie!
Allora cercherò di innaffiarle di più… 🙂
Complimenti, molto belle! Io ho avuto: la P.antioquiensis, amethystina, quadrangularis,edulis, tutte seccate senza un motivo apparente (anche se sospetto il terreno molto sabbioso e calcareo). Adesso ho: la caerulea, edulis flavicarpa e ligularis che in vaso vanno alla grande ma a terra sempre stentate.
Muchas gracias, Pietro! 🙂
Wow!
Ciao Augusto, fossi in te lo farei irrobustire abbastanza prima di metterlo a terra, poichè i miei di circa settanta cm sono stecchiti l’inverno passato.Saluti
Angelo il mio morì l’estate scorsa senza motivi apparenti,acquistai una piantina di 30 cm mettendola in semi ombra ma poi giunse il tragico epilogo. Non so dirti altro mi dispiace…
Ciao,
3,7 m (+/-), ma il tuo è in già in piena terra? Quello della foto lo è dal 2002.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
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Caspita che bello! Il mio è in piena terra da quest’anno, è piccolo (circa 35cm)e mi sono azzardato a piantarlo in un posto molto riparato, sono curioso di vedere se sopravviverà all’inverno anche se non mi aspetto gran che…
😮 Pietro, quanto è alto? Il mio è ancora in tenera età e mi sa che dovrò aspettare un bel pò prima di vederlo fiorito…(sempre se fiorirà).
Potrei sbagliarmi, ma lo vedo molto simile all’heterophyllus che avevo.
Belle! Ah, se il mango arriva a maturazione, mi raccomando lasciamene un pò… 😀
Si conviene immergerli in acqua a temperatura ambiente(in questo periodo)per 48 ore prima di seminarli.
La torba è un materiale organico acido derivato dalla decomposizione, in ambiente freddo e umido, di alcune specie vegetali acquatiche, essa viene considerata un ammendante, cioè un miscuglio che migliora le caratteristiche del terreno. La torba viene divisa commercialmente in base alla struttura, al colore e al grado di macinatura; le torbe bionde, chiamate anche di sfagno o muschio, sono quelle più usate per coltivare le piante in vaso, in quanto consentono un buon drenaggio e hanno una discreta capacità di ritenzione dell’acqua. Le torbe scure sono usate per le coltivazioni in serra e per la germinazione di singoli semi. La torba viene venduta in balle di peso variabile e quella di buona qualità è riconoscibile dal fatto che è soffice, fibrosa e non umida. La torba fibrosa, ovvero quella che contiene dei filamenti di grandi dimensioni, è adatta per i terreni sabbiosi, mentre quella più fine è migliore per i terreni argillosi.
(In parole povere sembra una specie strana di terriccio ed è venduto in sacchetti più o meno voluminosi nei vivai o nei garden centre). 😀
La perlite è un minerale di origine vulcanica che viene utilizzato per aumentare la capacità del terreno di trattenere umidità. Si tratta di rocce frammentate in dimensione di granelli a basso peso specifico utilizzabili per alleggerire i substrati e per conferirgli quella quota di scheletro necessaria al drenaggio dell’acqua in eccesso. La sua particolare struttura porosa, tuttavia, gli consente di trattenere all’interno una certa quota di acqua, che viene poi gradatamente restituita al composto od al terreno al quale vengono addizionate. Si tratta cioè di pietroline molto leggere di colore bianco o quasi rosa che fanno scolare l’acqua dal terriccio più rapidamente, ma ne trattengono un pò che poi rilasciano piano piano. Chiedi in qualche vivaio dovrebbero averla… Hasta la vista!
Molto molto bella pietro, la mia ( enormemente più piccola)seccò diversi anni fa a causa della mia negligenza, la riproverò sicuramente. Adesso sto provando la Cassia roxburghii, chissà…
Credo che le terrò riparate nella serretta calda quest’inverno…grazie a tutti per i consigli.
Ciao a tutti, il terriccio che ho usato è per metà terriccio universale miscelato con terra rossa di campagna.Voglio adattarle già da adesso, anche perchè il mio fine è quello di piantarle a terra un giorno 😀 .Comunque è abbastanza drenante. Dalle Dypsis non mi aspetto granchè, so che hanno delle marcate esigenze tropicali e fuori non potrebbero stare, ma alla fine: me le hanno regalate, serra non ne ho(tranne una piccola serretta calda) e alternative neanche… Copernicia(ho pure l’alba), Kentiopsis e Wallichia difficili?! Lo ignoravo; per quanto riguarda umidità, composizione del terreno, temperature o ?
Giuseppe tranne le ultime tre, le ho acquistate tutte a radice nuda.
Sono d’accordo con ffeeddee e giuseppe, naturalmente dipende anche dalle possibilità economiche che uno ha. Credo comunque che qualsiasi appassionato vorrebbe vedersi un esemplare già grande piantato nel proprio giardino, ma a volte i risultati possono essere deludenti, come personalmente mi accadde nel 1997, quando acquistai una Caryota urens con tre metri e mezzo di tronco che seccò apparentemente senza motivo dopo pochi mesi dalla piantumazione e dopo parecchi sacrifici per poterla comprare.
Scritto Da – fede76 on 30 Giugno 2011 20:58:53
Grazie dell’augurio Giuliana, lunga vita anche a te!!! Ma se andrò sarà molto difficile dover ritornare… 🙂
Ciao ffeeddee, belli i tuoi esemplari!
Vedremo con i miei cosa concluderò 🙂
Grazie Pietro!!!
Grazie del conforto Giuseppe! Le due Dypsis essendo troppo tropicali le “proteggerò” finchè vivranno.Per le altre confido in un possibile futuro adattamento all’esterno…
Interessante!
Mi dispiace 😡
Fra San cataldo e Lecce anni fa ve ne erano due esemplari di circa 3,5 m in vaso che svernavano sotto una pseudo-serra fredda da parecchi anni…avrà giocato l’età credo.
Augusto come sta il Ficus religiosa?
Fantastici! Celebri rappresentanti dell’ambiente tropicale, riempiono il cuore di colore quando l’occhio li coglie… e la mente di stupore. Aloha .
Lo so… 😀
Queste foto sono di qualche anno fa e non ti dico che fatica ogni volta per eliminare gli innumerevoli rizomi che riempiono ciclicamente il laghetto.
Interessanti le informazioni circa l’edulità, che ignoravo totalmente!!! Grazie! 🙂
Tasha bella collezione, il “White snow flake” è mooolto interessante!!!
Quindici anni fa, ebbi anche se per poco il P. veitchii(di circa un metro), lo lasciai fuori e seccò durante il primo inverno.L’altro giorno mi è arrivato il P. furcatus. Vedremo…
Scritto Da – fede76 on 21 Giugno 2011 01:28:01
Scritto Da – fede76 on 21 Giugno 2011 01:30:54