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Ciao, fnalmente le piante di P.indicus stanno bene…sto imparando rispettare le esigenz delle piante e per me, averle salvate è un piccolo grande successo!
Come vedete dalle foto, ho cambiato vasi, allargando MOLTO i fori di scolo e usato un mix di terriccio x acidofile, palline di polistirolo, palline di argilla espansa e l’acqua scivola che è una meraviglia.
Uso come concime sangue di bue diluito ovviamente.
2 hanno ripreso da sotto(germogli che hanno formato diverse ramificazioni), assestandosi meglio, a mio parere, con un tronchetto più “massiccio” che aiuteà sicuramente la stabilità della pianta…perchè prima sembravano degli ombrelli(tronco sottile, lunghi rametti in apice).
la prima
la seconda
Una invece ha preferito fare un grande butto a “fontana” sull’ultimo germoglio in cima ed è un po’ storta, visto l’altezza e quanto è esile e “magra”. E’ stata la più dura da rimettere in sesto, ma ce la sta facendo. La tengo in un vasetto più piccolo perchè quando l’ho tolta dal vaso dell’inverno aveva 2-3 cm di radici…quasi tutte nere e marcescenti. Anche lei però ha diversi germogli (più in basso) che stanno per far spuntare nuovi rametti…persino alla base ci sono due germogli di 0,5 cm…che credo siano SUCCHIONI(se ne vede uno, è proprio a destra, alla base del “tronco” della pianta, piccolino e verde)…che faccio…questi è mglio se li poto, o no?
Fabio
…a me sembra Murraya…ma come e dove hai comprato questo “gruppetto di semi germinati” ?
Fabio
Ciao…forse vi posso aiutare o indicare a chi rivolgervi.
Innanzitutto qualche foto non sarebbe male, tanto per capire se si tratta veramente di un millepiedi o di qualcos’altro…tipo scolopendre…
Io partecipo ad un forum entomologico, ovvero Entoforum( http://www.entoforum.it/ ), se postate foto e domande nella sezione “Che insetto è” ( http://freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?c=96716&f=96716&idc=493159 ) avrete rispote certe dagli appassionati dei Myriapoda, io purtroppo mi limito ai Lepidotteri…
Riguardo ai moscerini nel terreno, non credo siano le moschine biance (famiglia Aleyrodidae) …ma si tratta forse di vere mosche…forse stanno marcendo un po’ di radici e se hai concimato con concime organico(letame), è probabile che queste mosche nascano da lì, poichè le larve si nutrono di materiale organico in decomposizione…comunque Gabrixx consiglio anche a te di chiedere su Entoforum…
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 11 Maggio 2009 11:19:40
Ciao,
io sono di Rolo, che è un paesino vicino a Carpi…a dirti la verità nella nostra zona è quasi impossibile trovare piante esotiche/estere particolari…te lo dice uno che viaggia di vivaio in vivaio…purtroppo la nostra zona climatica(inverni ghiacciati ed estati afose e bollenti) scoraggia molti vivaisti che si concentrano sulle più conosciute e diffuse senza una “ricerca” di specie particolari…seppur la Maclura sia da clima temperato…
Quindi l’hai trovata? Bene…
Fabio
Ciao, spero di non fare un intervento inutile, ma se digiti su Google ” Maclura pomifera vivaio ” trvi 4 vivai che vendono piante, fai qualche telefonata e il gioco è fatto.
Poi non so se speravi di trovare un vivaio vicino a te(non so dove abiti), comunque ormai i vivai con il catalogo online spediscono senza problemi in tutta Italia e a prezzi decenti.
Ciao.
Buona fortua x la tua ricerca
…anch’io sarei interessato a carpire qualche esperienza riguardo l’allevamento di questa specie di Inga…
Fabio
Ciao a tutti!
Innanzitutto ringrazio Antonio per avermi consigliato…purtroppo quando mi hai risposto…avevo già fatto come descrivo sopra ed ero anche poco fiducioso, quindi ho semplicemente sperato che quello che avevo fatto fosse abbastanza…quindi spiego come ho fatto.
Ho cercato di rimuovere il più possibile il vecchio panno di terriccio dalle radici che o sostituito con il mix:
-terriccio per acidofile
-palline di polistirolo
-palline di argilla espansa
Queste ultime due danno un OTTIMO drenaggio! L’acqua filtra e quella che avanza se ne va…se penso che prima dal sotto vaso non usciva una goccia mi vengono i brividi…c’era troppa torba e argilla compattata.
Ma per stare sul sicuro, oltre al rinnovamento del terriccio…ho usato un prodotto fatto apposta(lo dice il nome stesso), si chiama “Preparato speccifico per favorire la radicazione delle piante” della Florlis…e devo dire che a distanza di quasi un mese…concimando una volta a settimana tutte e 3 le piantine si stanno riprendendo con nuovi germogli verdi e freschi…pure quella messa peggio che era ridotta ad un miny manico di scopa.
A presto posto qualche foto…
Fabio
…visto che non ho avuti ulteriori consigli e visto l’urgenza delle povere Pterocarpus sabato mattina, quando torno dall’Università, cambierò il terriccio con la terra per acidofile, precedentemente amalgamata con palline di argilla espansa e palline di polisitrolo…
Riguardo alle concimazioni, visto che ho dei nonni che allevano mucche per latte da formaggio…mi farò dare un po’ di letame…approposito, come fertilizzante, il letame di vacca è meglio fresco o va utilizzato dopo un po’, va fatto asciugare o riposare in qualche modo?
Spero di riuscire ad aiutare le piantine…vi farò sapere…
Grazie,
Fabio
Ciao,
innanzitutto grazie Pietro per avermi risposto…sei stato l’unico…capisco che non sia una pianta comunissima, anzi, e quindi ci si astenga dal dire la propria, ma fa comunque parte delle Fabaceae, di cui si coltivano piante più comuni, alimentari ma anche ornamentali….quindi speravo in un confronto dello stesso problema in un’altro genere della famiglia Fabaceae.
Vabbè, a parte questo, per evitare ristagno d’acqua ho deciso che rifaccio il substrato ai Pterocarpus usando un po’ di argilla espansa(quella in pallini) e magari un po’ di palline di polistirolo ricavate sbriciolando un foglio di polisitrolo…pensi possa aiutare il problema di ristagno d’acqua?
Per quanto riguarda l’accumulo di sali…quali potrebbero essere secondo te? Io uso acqua di pozzo per innaffiare, quindi il cloro non c’è di sicuro….
Mentre stavo cercando di capire bene cosa sono i terreni alcalini (pH maggiore di 7) ho trovato questo interessante saggio proprio sulla variazione di pH legata all’accrescimento in giovani piantine di Pterocarpus indicus. La fonte è il sito della FAO, quindi sono informazioni affidabilissime…più fortuna di così!
“Over-all assessment showed superior growthand vigor of narra seedlings at pH 5.8 and 6.4 than pH 7.8. A slightly acidic soil of pH 5.8 and 6.4 therefore enhanced good growth of seedlings.”
Link completo (“narra” è il nome comune che danno a questa specie di Pteroacrpus nel luogo d’origine)
http://www.fao.org/agris/search/display.do?f=./1998/v2405/PH1998010276.xml;PH1998010276
QUINDI, ciò che devo fare è far abbassare il pH del terriccio dei vasi…o comprare direttamente terriccio per piante acidofile(azalee, camelie…).
In questo sito(http://web.tiscali.it/ecoweb/terreno.html), si consiglia di variare il pH in modo naturale, usando torba(quella che vendono nei garden e che io proprio perchè mi avevano detto che era poco nutriente avevo deciso di non acquistare mai più) oppure usando polveri di minerali/rocce come polvere di calce, calcare in polvere o zolfo…si, ma lo zolfo dove lo trovo? Non ho parenti che lavorano in miniera.
…scherzi a parte, qualcuno potrebbe indicarmi dove reperire queste sostanze, premetto che me ne serve pochissimo, infatti ho solo 3 vasi di diametro 16 cm.
Meglio fare come dice il sito, usando polveri di minerali… o prendere direttamente un sacco di terriccio per acidofile…che poi non se che pH acido standar abbiano questi sacchi.
Grazie di nuovo, a chi mi potrà aiutare.
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 23 Febbraio 2009 16:59:33
…nessuno conosce questa Fabacea? Nessun idea su che tipo di malattia o carenza di elementi abbiano le mie Pterocarpus?
Mi rivolgo in particolare a Lucia, che le ha fatte nascere…
A presto,
Fabio
P.S.: potrebbe essere un problema di assorbimento di azoto? So che molte Fabaceae hanno bisogno di un micelio di Rhizobium o più probabilmente di Bradyrhizobium…anche se non so proprio dove trovarli…potrei chiedere nella mia facoltà…chissà se forse riuscirò a trovare un ceppo…
Scritto Da – fabbbio89 on 22 Febbraio 2009 22:21:47
Nessuna nvoità su Omphalea?
E Ana Patricia avrà letto il messaggio?
Speriamo, è l’unica che ci possa aiutare…
Ciao,
Fabio
…bene, non mi ero accorto che ti eri già iscritto…vedo che ti sei già ambientato benissimo, cmq ho letto ora i tuoi messaggi e sono incuriosito anch’io se riuscirai a postare le tabelle di osservazione…
Non sapevo nemmeno nulla riguardo all’Adipa, bella iniziativa, ma è ancora viva come associazione?
Scusa, ma non trovo nulla riguardo alla Reutalis trisperma…hai qualche foto?
P.S. …Ana Patricia, per caso hai già letto il messaggio? Se ci sapresti dare qualche indicazione, ti sarei(saremmo) molto grati.
Ciao,
Fabio
Ciao, grazie dell’offerta e scusa il ritardo…
Ho già 3 Pterocarpus indicus dal vivaio di Lucia e sono interessatissimo a trovare nuovi Pterocarpus.
Le hai ancora disponibili?
Spero di sì.
Ciao,
Fabio
Ciao, visto che si parlava di semina e come far germinare Melicope, ho trovato alcune fonti interessanti di alcuni appassionati che cercano di aiutare a mantenere le specie rare ed endemiche delle Hawaii, tra cui Melicope knudsenii (nome comune “Alani”)…nel primo link è riportata l’esperienza di due semine, nell’ultima data(February 11, 2004) si legge che i semi, dopo essere stati trattati, hanno impiegato più di un anno per germinare…questo mi ha lasciato senza parole…comunque dipenderà da moltissimi fattori e probabilmente anche dalla rusticità della specie…
Nel secondo allegato, invece, si parla di come far germinare in laboratorio semi di M.knudsenii, e avendo diversi amici chimici, loro potrebbero aiutarmi…
Gli allegati sono in inglese, se qualcuno non lo conosce e vuole sapere cosa c’è scritto…basta chiedere, e faccio un riassunto in italiano.
http://www.flemingarboretum.org/r-fduvall.html
http://www.flemingarboretum.org/r-nsugii.html
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 29 Novembre 2008 12:51:33
ciao,
come diceva giuliana, M.elleryana è una Rutaceae che attira diversi insetti e volatili…inoltre come pianta ornamentale si difende bene; produce spettacolari grappoli di fiori rosa, su uno sfondo di lucenti foglie verdi, ma se non fosse abbastanza…
In quanto entomologo appassionato soprattutto di lepidotteri tropicali, da parecchio provo a studiare il ciclo vitale di farfalle del genere Papilio, in particolare il sottogenere Achillides
e Papilio ulysses, una di questa, endemica dell’Australia(in parte anche indonesia meridionale) depone solo sul genere Melicope…di cui la specie più famosa, endemica australiana, è appunto Melicope elleryana.
…comunque ora confido nei semi di Lucia e nella sua pazienza…speriamo… 😀
La foto è tua? Comunque bella inquadratura…ma l’hai fatta in Australia o in un orto botanico??…non ho trovato nulla a riguardo, ma immagino che in Europa ci sia almeno un orto botanico che abbia M.elleryana…a Bologna, all’orto botanico, c’è una pianta sui 10 metri di Euodia hupehensis.
Ciao ciao,
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 29 Novembre 2008 02:13:03
Cavolo, mi sa che ho preso una cantonata…pensavo che Lansium domesticum fosse un nome equivalente a Clausena lansium domesticum…di cui avevo letto qualcosa in inglese, ma che non trovo più…
Invece è una Meliacea…che fa dei frutti pare buonissimi…quindi rimango sempre interessato…
Riguardo ai semi di Melicope posso chiederti come li hai trattati? Hai provato diversi metodi? Tipo grattare il tegumento esterno con carta vetrata, oltre a tenere a mollo i semi…
Grazie ancora.
Fabio
…errore mio, scusate, il post inutile…
Ma, visto che ci sono, volevo solo far sapere che non ho concluso nulla. Ho ritirato l’offerta dal venditore eBay di Clausena e vedo se verso primavera, voglio ritentare…purtroppo il mio problema è rimasto lo stesso:
“Cosa serve realmente per importare dagli USA, e cosa invece posso evitare?”
…visto che altrimenti ci sarebbero(per essere in regola), veramente tanti documenti da fare(e poi pensate, se dovessi affidarmi pure ad un doganiere, non penso mi fornisca gratis i documenti) a costare quasi il valore della merce…assurdo…
Comunque se qualcuno del Forum, è un vivaista che importa da Stati Uniti…accetto ben volentieri di leggere le esperienze varie…altrimenti se qualcuno nel forum, è interessato ad acquistare Clausena lansium, potremmo dividerci i costi di dazi, doc.fitosanitario etc…sarebbe fantastico!
Grazie,
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 25 Novembre 2008 13:31:58
Ciao Lucio,
se ti interessa crescere la pianta da seme, non posso aiutarti…
…ma se vuoi sapere dove trovare la pianta, puoi rivolgerti al Vivaio Oscar Tintori che ha Eremocitrus glauca…io pure ho comprato da loro e, non per essere maleducato, però ti conviene comprare il vaso diametro 20cm, da 25 eruo…piuttosto che fare come me che l’ho comprato da diametro 22, pagata 45 euro(hanno solo queste 2 modalità di vaso/prezzo, infatti sono associati a Florealia.com) per notare che era in realtà una pianta da diametro 20, inserita in vaso più largo(l’ho notato perchè la terra era tutta smossa e spostando la pianta, ho proprio visto il panno di radici molto più piccolo del vaso in cui erano…. 😮 )
Lucia…hai letto il mio ultimo post?
Ciao, Fabio.
Ciao,
ti riferisci ai semi di Melicope elleryana o anche di altre piante?
Ma le hai già seminate ora, in serra, o aspetti la primavera?
Non so come tratterai i semi, posso dirti però che da un centinaio di semi di M.elleryana (comprati su eBay) ottenni qualche piantina dopo aver tenuto in acqua calda, per quasi un giorno e mezzo, i suddetti semi. Purtroppo queste piantine mi sono durate solo 3 settimane, poi purtroppo, senza volere, si sono bollite in serra, a causa di una giornata particolarmente calda… 😡
Posso già prenotarmi per qualche piantina… 😀 ..?
Approposito…i semi di Lansium domesiticum…ovvero Clausena lansium domesticum, li hai già seminati?
Ciao ciao,
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 24 Novembre 2008 19:40:49
…riporto in auge questo topic x renderlo più visibile e aggiungere che ho creato un’altro messaggio…per la ricerca dei 3 generi più introvabili:
Euodia, Melicope e Micromelum.
Comunque tutti gli altri generi delle Rutaceae sono ancora validi…se ne avete, le acquisterei molto volentieri.
Fabio
Ciao Lucia,
grazie per l’avviso…Lansium domesticum non è una specie, ma si tratta di Clausena lansium domesticum, vero?
Comunque, per ora, coltivare da seme non mi riesce un gran chè…l’unica specie che vorrei far crescere io da seme è Melicope…ancora meglio se Melicope elleryana… comunque, visto che hai scirtto:
“…se cercate piante particolari, prima di immettervi in problemi chiedendo all’estero, soprattutto negli U.S.A, chiedetemi la disponibilità o info dove poterla reperire in Italia, non tutto quello che si ha in catalogo lo si mette online…..Questo vale anche per altri vivaisti…”
Ti chiedo se hai, avrai questi generi di Rutaceae:
Acradenia
Acronychia
Amyris
Atalantia
Calodendron
Casimiroa
Chloroxylum
Clausena
Dictamnus
Eremocitrus
Euodia
Fagara simile a Zanthoxylum
Flindersia
Geijera
Glycosmis
Halfordia
Luvunga
Melicope
Microcitrus
Micromelum
……tolgo Morinda, mi sono accorto, non so come mai l’ho inserita, che è della famiglia delle Rubiaceae
Murraya
Orixa
Paramigyna
Phellodendron
Poncirus
Ptelea
Teclea
Toddalia
Toddaliopsis
Triphasia
Xanthoxylon altro modo di scrivere il genere Zanthoxylum
Zanthoxylum
Zieria
grazie di nuovo, per me trovarle, sarebbe un sogno….quello di prima è l’elenco completo, di seguito riscrivo proprio quelle più “importanti”….perchè non riesco ad usare bene la funziona del grassetto…..:
Acradenia
Acronychia
Clausena
Euodia
Fagara (simile a Zanthoxylum)
Flindersia
Geijera
Glycosmis
Halfordia
Luvunga
Melicope
Micromelum….Trovato alcune foto su Flickr.com
Orixa
Phellodendron
Toddalia
Toddaliopsis
Xanthoxylon (altro modo di scrivere il genere Zanthoxylum)
Zanthoxylum
Zieria
Tornando ai risultati delle mie ricerche, ho contattato il Fitopatologo Regione Emilia-Romagna del Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna …diciamo che non mi ha affatto assicurato, nel senso che mi ha messo in testa nuovi dubbi comunque. Mi ha parlato di certificato fitosanitario per esportatore e importatore, addirittura ci sarebbe un parassita Trioza erytreae…anche se più tardi mi ha detto che non è riscontrato in USA…
RICAPITOLANDO
-Certificato fitosanitario dell’esportatore
-Certificato fitosanitario richiesto dall’importatore
-Tasse doganali, per questo mi ha detto che dovrei rivolgermi ad un doganalista…giusto x spendere un’altro po’ di soldi a vuoto, mi sembra giusto….in realtà penso che farò senza, ma mi informerò bene bene
Vorrei postare il documento di richiesta per certificato fitosanitario(nulla osta di importazione) che mi ha mandato per email il disponibilissimo fitopatologo(finora l’unico che sì è offerto di aiutarmi…vabbè che è il suo lavoro) …ma non so come inserirlo. Come si fa?
Grazie, Fabio.
Scritto Da – fabbbio89 on 01 Novembre 2008 12:04:44
certo….si tratta di 5 piante di Wampi, Rutacea da frutto, il nome botanico: Clausena lansium.
Spedendo ora, in autunno, speravo di evitare stress di caldo alle piante…ma se va avanti così mi sa mi arrivano per Natale…magari pure congelate!
Posso chiederti maggiori info riguardo all’iter che hai dovuto fare per riuscire a fartele arrivare sane e salve, passando per la dogana?
Fabio
…purtroppo alla Dogana, sia l’ufficio di Bologna, sia la dogana dell’aeroporto di Bologna(dove passeranno le piante) mi hanno dato informazioni non complete ….possibile!!?? All’ufficio il responsabile CITES mi ha soltanto indirizzato a questo:
e pensavo fosse un codice con il quale avrei risolto tutto…se, magari. Ho provato a chiedere riguardo i dazi doganali ed ho capito che alla dogana, se fanno un controllo ti prendono 10% IVA e qualcos’altro.
Ma mi chiedo:
ho capito che fanno ogni tanto controlli casuali e se hai sfortuna…ti controllano il pacco. Quindi le tasse doganali etc…le paghi solo se controllano la merce?
Non è possibile, che io, arrivato a questo punto, dopo aver parlato con diversi “responsabili” di CITES, Forestale, Ministero commercio con estero, dogana….non sappia ancora con precisione quello che mi occorre…e devo solo sperare che non mi controllino il pacco.
Se poi, invece ho la sfiga che controllano il pacco, e so che succcederà, poi cosa gli dico:
“scusate nessuno mi sapeva dare informazioni, allora ho pensato di fare una cosa illegale, tanto in Italia….”
L’ultima spiaggia è il fitopatologo, che spero ne sappia circa importazioni e se devo o no fare anch’io il permesso…insomma nel Forum nessuno mi sa dare un consiglio? Vi prego fatevi avanti!
Grazie ancora.
Fabio
Ciao, sono in “cantiere in corso” nel senso che ho telefonato alla Forestale di Reggio, la quale mi ha mandato dalla più competente Forestale di Modena, ufficio CITES.
Se la pianta da importare è CITES, ci si può rivolgere all’ufficio di Modena, se NON è inclusa nel CITES allora bisogna chiedere all’ AUSL della provincia o alla dogana direttamente…
Piuttosto, non sapevo Lucia avesse questo servizio di ricerca piante…il problema però è che io ho già trovato il vivaista(della Florida) quindi non so se Lucia mi può aiutare comunque…
Farò sapere come va e magari una volta capito tutta la procedura tra permessi e uffici fitosanitari schematizzerò il tutto per aiutare chi in futuro dovrà farsi spedire piante dall’estero..
Fabio
Ciao…l’Aegle la conosco e ho visto che alcuni vivai ce l’hanno ed anche i semi si trovano..grazie cmq..ora però volevo dedicarmi alla ricerca di semi di queste piante esotiche(che sembrano introvabili)…ma meglio ancora piantine già cresciutine di queste specie difficili…perchè chi incomincia è già a metà dell’opera…. 😀 …approposito sono riuscito a trovare un vivaista della Florida che ha alcuni esemplari di Wampi (nome comune per genere Clausena).
Il problema, come immaginerete, sono i permessi che deve avere il pacco alla dogana, altrimenti mi bloccano il pacco e addio piante.. 😡 …purtroppo non so bene a quale ente devo rivolgermi. Basta un ente forestale regionale?
Ho guardato nei siti del Ministero dell’Ambiente e Ministero dell’Agricoltura…ma non ho trovato nulla di utile purtroppo!
Quindi chiedo a vivaisti e amatori
Qualcuno ha mai importato piante dall’estero, specialmente dagli USA? E se sì, avete avuto problemi nell’ottenere i permessi?
gRAZIE x l’aiuto!!
Fabio
Scritto Da – fabbbio89 on 27 Ottobre 2008 17:33:46
Grazie a tutti per il benvenuto…
Bhè ci proverò…poi vi farò sapere…spero proprio che tenga e che resista almeno 2 anni…approposito avrei un’altra domanda.
Ho ordinato semi di Mucuna pruriens, ma non so come si preparano per la semina.
Basta tenerli per 12 ore in acqua tiepida? Bisogna fare anche qualche incisione?
Grazie di nuovo….