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Tanti auguri a tutti gli amici del forum: buon Natale e uno scintillante 2011.
Sono contenta che la mia città abbia queste meraviglie… colgo l’occasione per ricordare che la manifestazione “Cortili aperti” si svolge ogni anno nella prima o seconda domenica di maggio, se qualcuno di voi fosse interessato farei volentieri da guida. Vivo a Bari da anni, ma Lecce rimane nel cuore.
Tempo fa vidi, sempre in un cortile di un palazzo privato, un’altra Howea, più bassa di quella fotografata da Fede, ma eccezionalmente compatta e con foglie grandissime: era in vaso, e superava abbondantemente i tre metri. Purtroppo non ho fatto in tempo a scattare un’immagine e non sono più riuscita a trovare quel portone aperto, ma un giorno busserò al citofono e chiederò di poter fotografare l’esemplare.
Wow!! complimenti, Pietro!
Noooo… ad Aprile anche questa, con tutti gli appuntamenti che già scandiscono i week end di aprile e inevitabilmente dividono gli appassionati… Era così interessante la collocazione autunnale, in un periodo in cui sicuramente nessun’altra città italiana si potrebbe permettere di organizzare una mostra florovivaistica all’aperto…
Spero che, quantomeno, l’appuntamento sia semestrale, come per la Landriana e per Murabilia.
Esultate!!!
dopo quasi tre anni e grazie ai preziosi consigli di Pietro circa l’umidità ambientale, finalmente una talea fogliare di Kerrii si è decisa a sviluppare una piccola propaggine…loro hanno la testa dura, ma alla fine l’ho spuntata io!!!!
Anche la talea di fusto per cui mi preoccupavo questa primavera, che aveva solo tre foglie da una vita, sembra intenzionata a darsi parecchio da fare: tre altre foglie nuove da maggio e non sembra finisca qui….
spero di essere riuscita ad inserire la foto.
Avete visto che differenza? Le foglie verdi sono decisamente diverse come forma dalla foglia madre… cosa ne pensate?
Grazie Pietro, avevo immaginato un qualcosa di simile per la variegatura, ma il fatto strano è che le foglie hanno, a mio avviso, forma diversa dalla carnosa, sembrano più lanceolate e leggermente più sottili come spessore. Forse perchè la pianta è giovanissima? ma anche i nuovi getti della carnosa “doc” lo sono…
Quando torno a casa provo a caricare le foto su Photobucket…
Allora studierò un vero e proprio piano di guerra, ci sono alcune specie cui si può rinunciare con estrema difficoltà… grazie Pietro, come sempre.
Davvero, Pietro? io avevo messo una pietra sopra a specie come l’imperialis e la megalaster, perchè avevo letto che volevano una minima di 21° in inverno… allora avrei qualche possibilità, secondo te?
Finalmente è arrivata l’archboldiana, ci metterò quarantasette anni per farla fiorire ma è talmente bella anche così…Volevo ringraziare infinitamente Pietro per avermela fatta conoscere e anche per i suoi consigli preziosissimi sulla hoya kerrii…che, opportunamente nebulizzata mi sta regalando due stupende foglioline nuove!
Se le nuove arrivate reggeranno l’impatto con l’estate torrida e l’inverno freddino che è da noi (ma d’inverno la mia veranda non scande mai sotto i 16 gradi), credo che amplierò la collezione…
grazie Traudi, ora il difficile sarà scegliere quale delle tante splendide hoya nel catalogo di Tropicamente accompagnera’ nel viaggio la archboldiana…
Grazie Traudi, le ho mandato una mail, ma se glielo chiedi anche tu a voce mi fai un gran favore, temo che occupata tra mostre e esposizioni non abbia il tempo neppure di rispondere alle mail.
quote:
Allora ci provo, con l’archboldiana… vediamo Lucia cosa mi risponde.
Purtroppo l’hoya archboldiana risulta n.d. sul catalogo Tropicamente. Se così non fosse, prego cortesemente Lucia di farmi un cenno…
Pietro, grazie per i consigli e l’incoraggiamento, avevo il sospetto anch’io che la causa fosse l’umidità e sto provvedendo con nebulizzazioni bisettimanali con acqua distillata, chissà se la kerrii gradirà, curioso che nessun’altra, neppure la bella notoriamente rognosa sembra soffrire per questo, anzi mi stanno preparando la fioritura.
Allora ci provo, con l’archboldiana… vediamo Lucia cosa mi risponde.
Ciao Pietro, complimenti anche da me, questa Hoya è molto interessante, spero che Lucia ne abbia altre “copie”….Dimmmi solo, per piacere, cosa intendi per serra riscaldata? Le mie Hoya (non solo carnosa) vivono d’inverno nella veranda di casa, luminosa e dotata di calorifero, temperatura media 18°, pensi che possa bastare? non ho purtroppo una possibilità più “calorosa”…
Delle mie Hoya vorrei nominare la multiflora che, onorando il suo nome, fiorisce almeno tre volte l’anno, è di crescita lenta ma mi ha fatto un rametto laterale che sta per fiorire anch’esso per la prima volta. Invece la kerrii da tre anni non va nè avanti nè indietro, non muore ma non cresce e le radici sono secchine, ho provato un rinvaso e speriamo bene.
Ciao, sono una tua corregionale, ti ho mandato un mp..
Federico, potresti continuare la tua accuratissima lista aggiungendo le zone 9?
O sono troppo ovvie? 😳
Sì, Giuseppe, benvenuto!!! 🙂 🙂 🙂
Sì, buon compleanno, è la sezione che seguo con più attenzione, anche se non ho un giardino ma solo un microbalcone….vedo le vostre bellissime piante e sogno un pò con voi. Chissà, forse un giorno avrò anch’io il mio giardino e potrò postare foto di palme in piena terra…Per il momento studio e imparo, da tutti voi.
Un grazie di cuore.
Ad ognuno la sua croce…speriamo che questo millepiedi non gradisca i climi mediterranei, abbiamo già abbastanza problemi con il punteruolo rosso… 😡
Buona permanenza a Capo Verde, Costiero, noi vedremo tutto con i tuoi occhi…e quindi con le tue foto. 🙂
Grazie, Andrea, sono meravigliose…
Che posto incredibile dev’essere.
@Roberto: ciao, ma tu non sei della provincia di Lecce? In città ho un caro amico che ha un bell’esemplare di Arconthophoenix Cunninghamiana in un pozzo luce e in un palazzo della Lecce antica a maggio dell’anno scorso ho fotografato addirittura un’Alexandrae (se cerchi il post sulle palme di Lecce dovresti trovarla).
Sono di Lecce anch’io, ovviamente, anche se vivo a Bari. 🙂
Aggiornamento zamia: le foglie sono diventate tutte secche e cadono al minimo spostamento, anzi cadevano perchè venerdì mattina le ho tolte tutte….però stanno nascendo due foglioline nuove, quindi la pianta si è solo liberata, come giustamente diceva Roberto, delle vecche foglie. Sono contentissima, anzi di più.
Sì, tanti tanti auguri a tutti, palmofili e non, per un 2009 ricco di serenità.
Aggiornamento sulla zamia
Seguendo i preziosi consigli di Pietro a metà novembre l’ho ritirata in veranda, giusto in tempo perchè poi sono iniziate le grandi pioggie. Ma nonostante ci sia una temperatura media di 18° lei sta iniziando ad ingiallire…con mio grande sgomento. Vorrei tanto farla sopravvivere, per piacere datemi un consiglio.
Non solo Caryota, tempo fa c’erano delle favolose Areca lutescens, ci ho lasciato gli occhi ma non avevo dove metterla. E poi Brighamia insignis, Livistona rotundifolia, diversi tipi di orchidee, non ho ancora visto zamie ma non dispero…
Appena in tempo….
L’avevo messa in casa da un paio di giorni, e da ieri sera qui sta facendo un diluvio d’acqua bagnando anche le piante al coperto (sto continuando a svuotare sottovasi, che devo purtroppo usare anche l’inverno per problemi di equilibrio di piante) e le temperature si sono abbassate un sacco.
Pietro, credo proprio che la Caryota ti debba qualcosa… e anch’io!!!!! 🙂
Ciao Pietro,
come sempre hai fatto centro, è la mitis…almeno così era scritto sul cartellino del supermercato.
Alla prima mattinata di sole magari le faccio una foto…
Se è la mitis, che resistenza ha? non sta ancora facendo freddissimo, ma ho paura delle temperature notturne che non posso controllare.
Pietro…allora la porto dentro casa?
Sai, al quinto piano di casa mia una mamma di ue piccini, per far asciugare il bucato che stende quotidianamente, ha sistemato una copertura con un telo di plastica tipo lenzuolo che ovviamente ripara anche i balconi sottostanti. Pioggia diretta non ne prende quasi, dunque, ma l’umido..???
Dammi un consiglio, per favore, le temperature qui ancora sono abbastanza benigne (siamo su minime di 10° la notte), ma sono sempre in tepo a ricoverarla nella veranda/cucinino, dove tra l’altro un termosifone garantisce minime invernali di 16°. Ti ringrazio tanto…