Forum replies created
- 36Topic
- 287Risposte
- 323Post totali
quote:
A Palermo in quale libreria potrei trovarlo?
Saluti Vetranna
Ritengo che la libreria di Sciacca ti possa fare avere il libro, provvedendo a richiederlo alla casa editrice; in ogni caso, poichè mi sembra che tu venga spesso a Palermo, la casa editrice Kalòs ha anche una libreria (Libreria Kalòs) in via XX settembre n. 56b (pressi via Libertà, tra p.zza Crispi e p.zza Politeama).
In alternativa a quanto suggerito da Lukrezio (ordine on-line), credo che il consiglio di rivolgersi ad una buona libreria locale possa essere utile anche per Franco e Martina.
quote:
quote:
Potrei sapere il titolo e l’editore del libro?
Ciao VetrannaIl titolo è “POMELIA FELICISSIMA” a cura di Attilio Carapezza, Pietro Puccio e Manlio Speciale.
La casa editrice è “Kalòs”.
Il libro è stato pubblicato in occasione della mostra “Pomelia felicissima” tenuta all’Orto botanico di Palermo tra il 10 agosto e il 10 ottobre del 2005 a cura del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli studi di Palermo.
Il nome “Pomelia” è quello utilizzato a Palermo da sempre: qualcuno ipotizza che sia una forzatura del nome Pumeli o Melia con cui è chiamata la “Plumeria” (nome botanico) nelle isole Hawai, da dove, forse, potrebbe essere arrivata, via mare, a Palermo in tempi assai remoti!
Mi rispondo da solo 😀 : Lucia
😉 ce l’ha!!!! 😛 😉 .
quote:
Potrei sapere il titolo e l’editore del libro?
Ciao Vetranna
Il titolo è “POMELIA FELICISSIMA” a cura di Attilio Carapezza, Pietro Puccio e Manlio Speciale.
La casa editrice è “Kalòs”.
Il libro è stato pubblicato in occasione della mostra “Pomelia felicissima” tenuta all’Orto botanico di Palermo tra il 10 agosto e il 10 ottobre del 2005 a cura del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli studi di Palermo.
quote:
Questa varietà di Passiflora, è fiorita qualche giorno fa, fiore rosso, profumo assente… Quali sono i genitori di questa varietà? Elio, Maurizio, voi che cosa dite? 😀
Non avevo mai sentito il nome di questo ibrido; ho fatto qualche ricerca con risultati molto limitati : la madre è P.vitifolia, il padre… l’onnipotente, sempre presente e sempre vituperata P.caerulea !
L’ibridatore è un certo M. van der Steeg (olandese ??): mai sentito nominare neanche lui!
E con questo avrei finito: posso solo aggiungere come considerazione personale che, data la paternità, Michael dovrebbe resistere a temperature inferiori a quelle sopportabili dalla P.vitifolia ( che ha grosse difficoltà sotto 15°C!) e, quindi, dovrebbe vivere decentemente dalle tue parti
quote:
Finora, le foglie che ho visto avevano tutte 4 ghiandole nettarifere…
….e questo…..taglia la testa al toro : la tua Passiflora è, senza ombra di dubbio, una x decaisneana!
In percentuale, quante foglie hanno 4 ghiandole nettarifere al picciolo???? (vedi quanto ho scritto sopra)
quote:
Fatto!!! Era più semplice togliere tutto!!! 😡Lo spostamento l’ho fatto io
Il rex sono 3 anni che lo aspetto dalla Thailandia, una volta mi è arrivato ma era alto sui 5 cm ed è finito Kaput!!! 👿
Lulù
Contr’ordine !!!! . Pietro mi ha ricordato (che tristezza la vecchiaia , me lo aveva detto almeno due volte ) che ha avuto il Rex (preso sempre da… , che dovrebbe averlo tuttora ), ma con pessimi risultati: defunto poco tempo dopo .
A questo punto, poichè sono il Re dei testardi , ti confermo che continuerò a cercarlo e, quindi, se lo trovassi prima di me, puoi mandarmene due.
La mia testardaggine è anche motivata dal fatto che sul J.rex, in merito al profumo, esistono versioni contrastanti: alcuni parlano di profumo, altri lo escludono! Che ci siano due cultivar diverse????
Dopo essersi presa una “pausa di riflessione” , la Belle of India ha ripreso a vegetare e si è riempita di boccioli .
Nella ricerca nel web di ulteriori informazioni, Pietro ha trovato una denominazione diversa della Belle of India: “Bell of India” !
Nel primo caso il significato sarebbe “Bellezza, bella, reginetta dell’India” (il termine “belle” è, un pò desueto).
La seconda versione significherebbe “Campana dell’India” .
Quale delle due è corretta???
quote:
Caro Elio,
hai ragione!! E una donna che dà ragione a un uomo è cosa ben strana!Mi è andata bene!!
Come faccio a toglierlo?? Spiega passo per passo.
Messaggio da eliminare completamente:
In alto a destra, l’ultima icona con simbolo secchio dell’immondizia e messaggio “elimina risposta”: clicca ed è fatta!!!
Messaggio da spostare:
1- apri due pagine web (ambedue sul Forum al messaggio in questione)
2- apri (nella prima pagina web) una nuova discussione con titolo: “Jasminum ceratti???? < J.leratii".
3- passa alla seconda pagina web e, dopo aver evidenziato col mouse il testo del messaggio da trasferire, fai “copia”.
4- ritorna alla pagina col nuovo titolo e…fai “incolla” dove dovresti scrivere il messaggio !
Nella applicazione pratica è tutto più semplice di quanto non possa apparire dalle mie istruzioni!Direi che avendo visto le foto potrebbe essere, ma è ancora piccolo per capire bene. Speravo in un rex!!! 😉
Baci, Lulù
Direi proprio di no , anche perchè il rex è difficilmente reperibile in Italia; anzi, a tal proposito, se riuscissi a trovarlo, prendine tre per me (uno è per il mio amico della Plumbago indica e l’altro per Pietro)
Scritto Da – Elio Gulino on 29 Agosto 2006 10:06:54
quote:
Lo voglio!!!!! 😛 😛 😛
Lulù
Tu sai dove puoi trovarlo .
Chiama subito , anche perchè non ho idea di quante ne possa avere.
quote:
Esperti di Jasminum,
ho avuto modo di acquistare online un Jasminum “ceratti” da uno dei famosi vivai dove hanno tanto ma non ha nessun nome giusto. Vi era scritto che era un jasminum a fiori bianchi molto profimati, con una temperatura minima di -5°C. Logicamente non ho trovato dati su questa varietà mai sentita ( perlomeno da me )ma anche il famoso G.Betto non lo menziona sul suo libro “Le piante rampicanti).
Le foglie sono simili al nitidum, ma sono più stilizzate.
Qualcuno lo conosce o ho già sentito questo nome?
E’ piccolo e non in fiore…….
😉
Lulù
Prima di tutto rimprovero a Lucia per aver inserito questro messaggio nel posto sbagliato: si doveva iniziare un nuovo messaggio con titolo corretto (es.: Jasminum ceratti ???) ; a questo punto, visto anche che hai duplicato il messaggio, annullane uno, e questo lo trasferisci su un messaggio nuovo col titolo giusto : altrettanto farò io per la mia risposta . E con questo, mi sono giocato l’iscrizione al Forum ! Cosa mi farai Lucia????
E ora siamo seri
Sicuramente l’illustre tuo collega ha chiamato “J. ceratti” quello che, invece, è “J. leratii” !
Jasminum leratii , originario della Nuova Caledonia fa parte degli “star jasmin” (nitidum, molle,….); Nel passato è stato chiamato “ligustifolium” a causa della forma delle foglie, lucide, che sono simili, appunto, a quelle del Ligustro . Il suo aspetto normale è quello di un cespuglio che raggiunge un’altezza di circa 1.5m.; lo si può anche allevare come rampicante, fornendogli adeguati supporti. In tal caso può raggiungere i tre m. 😉 😳 🙂
Scritto Da – Elio Gulino on 28 Agosto 2006 09:58:20
Il messaggio è stato trasferito in :
“Jasminum ceratti” ??? < "Jasminum leratii" !!! (sempre in questa sezione "Discussioni generali").
Scritto Da – Elio Gulino on 30 Agosto 2006 20:11:52
Aggiungo qualche informazione :
Il nome Imperatrice Eugenia è chiaramente il nome commerciale utilizzato dai Vivaisti; come ha scritto Maurizio il nome botanico è x belotii; l’ibrido Alata x Caerulea è tra i più vecchi (primi del 1800).
Il fiore molto bello è, inoltre, gradevolmente profumato; la tonalità del colore è normalmente meno carica di quello in possesso di Martina, come ha detto Maurizio (vedete le mie foto).
Aggiungo ancora che, grazie al genitore (Caerulea) ha una resistenza a temperature inferiori ai 7°C: la mia, in piena terra da oltre 10 anni, ha sopportato inverni con temperature anche prossime allo zero, sia pure per brevi periodi
La pianta non produce polline vitale, ma, impollinata dalla onnipotente Caerulea, fruttifica abbondantemente , ma….tutti i frutti sono desolatamente vuoti: nè semi, nè polpa .
Per completezza devo dire che qualche anno fa (tre o quattro?)ho proceduto ad impollinazione manuale di tre fiori (con Caerulea) e…dei tre frutti formati, uno conteneva tre semi, ma niente polpa! Seminati subito, ho ottenuto una piantina il cui aspetto era , a dir poco, terrificante : non si capiva dalle foglie di cosa si trattasse !!! Crescendo la pianta ha cominciato a somigliare sempre più ad una “normale” Caerulea; si è sviluppata notevolmente (l’ho potata più volte per contenerla), ma… nessun fiore!!!. Un mese fa l’ho messa in piena terra, in un angolino nascosto: vedremo !!
E ora le mie foto!
Scritto Da – Elio Gulino on 28 Agosto 2006 02:23:09
Per Maurizio:
La discussione cui si riferisce Franco ha per titolo “I primi fiori” in “Discussioni generali”, quinta pagina (non so come inserire il link ); alla pagina 2, in data 9.6, troverai il messaggio di Franco e di seguito la mia risposta.
Per Franco:
Nella fretta di risponderti mi sono limitato a tenere conto solo della foto senza informarmi delle dimensioni del fiore e, peggio, non ti ho fornito un’indicazione che avrebbe tagliato la testa al toro !
Il grande Vanderplank dà precise indicazioni per distinguere Alata, x Decaisneiana (che, come ha detto Maurizio, è un ibrido tra Alata X Quadrangularis) e Quadrangularis, attraverso l’osservazione, e la conta delle ghiandole nettarifere ! La Alata ne possiede 2 o4 al picciolo. La Decaisneiana ne ha, per il 90% delle foglie, 4, mentre il restante 10% ne possiede 5/6 ! La Quadrangularis, infine, ha le percentuali esattamente invertite rispetto alla x Decaisneiana !
A parziale modifica di quanto scritto il 9/8 nel precedente messaggio in cui citavo quali esempi di piante pollonifere le Passiflora Caerulea e Incarnata, desidero segnalare che anche Jasminum Sambac e J.Azoricum producono polloni : ne ho trovato a breve distanza dalla base del fusto, sia del Sambac (2 !), che dell’Azoricum , e, ovviamente, li ho estratti e messi subito in vasetti .
Le due piante (Sambac e Azoricum) sono in piena terra, hanno più di dieci anni, e hanno uno sviluppo notevole (getti di oltre 6m. ).
Le foto allegate possono dare un’idea delle dimensioni e dello sviluppo delle quattro piante (2 Sambac e 2 Azoricum).
Caro Elio, mi sembra che il discorso sulla P. ‘Blue Moon’, realizzata da Craig Daniel sia assolutamente corretto. Le notizie che tu hai dato sono quelle che ho anche io. Io ero riuscito a trovare 2 anni fa sia la P. quadrangularis ‘Warmland’ (con questa denominazione mi era stata venduta, ma credo che sia semplicemente una P. quadrangularis) che la P. alata ‘Shannon’ per controllare questo problema. Purtroppo d’inverno le due piante sono morte e non sono più riuscito a trovarle.
Il 15 Settembre comunque vi è in Olanda il meeting europeo della Passiflora Society International e magari trovo ciò che cerco.
Henk Wouters (Olanda) ha creato un ibrido di P. ‘Blue Moon’ x P. alata, molto bello e dai colori carichi: P. ‘Precioso’. Ne ho un piccolo esemplare
Ho copiato qui’ la tua risposta in modo che si possa continuare la discussione che riguarda questo messaggio e, che, incidentalmente, era stato inserito in continuazione su quello dell’Arida; ciò principalmente per future ricerche, specie da parte di chi si iscrivesse successivamente al Forum.
Fatta questa premessa, anch’io avevo avuto la stessa idea tua (trovare la Warmlands e la A.Shannon), ma senza riuscire (la A.Shannon l’ho chiesta a Vanderplank, il quale come è sua quasi costante abitudine , non mi ha mai risposto !).
Il Meeting Europeo della P.S.I. sarebbe un’ottima occasione per lanciare la pietra nello stagno , approfittando dell’occasione di tante autorevoli presenze. Nel 2002 lanciai un messaggio nella Passiflora List, chiedendo notizie su Bleu Moon e Warmlands: si scatenò l’inferno e furono inviati oltre 30 messaggi sull’argomento, ma, sinceramente, non c’è stata una risposta definitiva chiarificatrice .
Avevo già visto, e ammirato, l’ibrido di Wouters: cosa bisogna fare se si volesse acquistare ?
quote:
Ma perchè dici che la Passiflora Blue Moon non è una specie perchè non ha polline!!
Me/ce lo potresti,per favore, spiegare??
Grazie.
Mentre le Specie hanno sempre del polline, alcuni ibridi talvolta ne sono privi
quote:
Anche tu hai una Actinia??
Ma come mai non ti è mai fiorita??
E se le metti un po’ di cenere del camino..per aiutarla??
Provare per credere!!
Ne ho due ritirate, come sempre, da Lucia , se non ricordo male nell’autunno scorso; le due piantine sono state subito rinvasate in due vasi, uno di 35cm. e uno di 18: sono rapidamente e notevolmente cresciute (getti di oltre 1.5m.) ed ero quasi certo che in estate sarebbero fiorite . All’inizio di giugno, invece, tutte e due sono entrate in sofferenza (prima le foglie seccavano ai margini e successivamente cadevano) sino a defogliarsi completamente . Ho anche coinvolto Pietro per cercare di capire cosa stesse succedendo (l’eccessivo caldo ? qualche insetto ?), ma non siamo arrivati ad alcuna conclusione . A questo punto, forse in attesa di un miracolo, ho continuato ad innaffiarle senza angosciarmi più . Ai primi di agosto il miracolo è accaduto davvero ! Iniziando da quella nel vaso più piccolo le due piante si stanno di nuovo ricoprendo di foglie e hanno ripreso a vegetare : non penso che ci sia speranza di fioriture, ma, almeno, le piante sono salve : l’anno prossimo vedremo!
Il tuo suggerimento riguardo la cenere del camino, che apporta potassio (K), utile per la fioritura, non era nel mio caso da seguire poichè, chiaramente, le piante erano in sofferenza e il concimarle non sarebbe servito a nulla; ti dico, peraltro, che le mie Passiflore in piena terra sono costantemente “rifornite” in inverno con la cenere del camino , che le rende felici!
quote:
Passiflora x piresea (Passiflora vitifolia x P. quadrifaria)in primis desidero ringraziare Lucia Barabino per avermi fornito questo ibrido, ed Elio Gulino per le dettagliate informazioni su di esso ed a Lui cedo l’onore (e l’onere 😉 ) di riferirvele.
Io mi limito alle prime impressioni di coltivatore… diretto che sono di una pianta molto vigorosa, fiorifera, con fiori grandi fino a quasi 13 cm di diametro di un favoloso (per me) rosso vellutato lievemente aranciato.
Come disse Garibaldi: “Obbedisco!”
Pietro ha già detto tutto l’essenziale osservando la sua pianta, e a me, quindi, rimane ben poco da aggiungere; però…… ….mi sono accorto di un errore di Pietro ….INCREDIBILE anche Lui ? Allora è Umano?? …La x piresea è un incrocio tra Quadrifaria (madre) e Vitifolia (padre) e non il contrario !
Ciò detto parliamo seriamente !
Lo strano nome è stato dato da J. Vanderplank, che ha creato questo splendido ibrido nel 1993, in onore di un certo dr.J.Pires O’Brien; non mi chiedete chi sia questo signore perchè non lo so !
Confermo pienamente le “prime impressioni di coltivatore…diretto” (e non potevano esserci dubbi ) sulla vigoria, la generosità nel fiorire e sulla dimensione dei fiori . A proposito dei fiori, come si può anche vedere osservando attentamente le foto, va detto che hanno i petali leggermente reflessi; in condizioni climatiche simili alle nostre (USDA 9/10) i fiori si richiudono nel primo pomeriggio ; in zone più fresche resistono più a lungo .
Quasi dimenticavo una importante informazione: la x piresea sopporta temperature leggermente più basse di quelle della madre (Quadrifaria) e cioè inferiori a 8°C .
quote:
Del maritino mi hai già parlato..infatti ho provveduto e adesso vicino a lei c’è “per prova” una P. aurantia (speriamo che sopravvive l’inverno!) e una P. actinia
(che purtroppo non è ancora in fiore).
Speriamo che almeno “uno” dei due le piacerà!!!
Innanzitutto, complimenti per la fioritura dell’Aurantia : la mia ha solo fatto tentativi mai, ad oggi, andati a buon fine . Devo, però, dirti che con l’Aurantia non credo riuscirai mai ad impollinare l’Incense: l’A. appartiene al sottogenere Decaloba e non ho mai sentito che sia compatibile con il sottogenerePassiflora . Sentiamo cosa ne pensa Maurizio .
Per completezza di risposta ti suggerisco di non rischiare a far rimanere all’aperto la A., poichè, con temperature inferiori a 10°C, potrebbe avere grossi problemi; al contrario la Actinia (anche io ne ho due esemplari presi da Lucia , ad oggi senza fiori ) resiste anche a temperature inferiori allo 0°C . La Actinia se fiorisse, sarebbe invece un “buon partito” .
P.S. e O.T. : domani conto di rispondere alla tua mail “grazie!!”
quote:
Non ho mai notato però semi del nitidum. Elio, non mi sgridare, perchè????
😡
Lulù
Perchè dovrei sgridarti? Non mi permetterei mai
Anche io possiedo un Nitidum, in vaso da diversi anni, ma anche lui non ha mai fatto semi . L’unica ipotesi che mi sento di azzardare mi porterebbe a ritenere che, fermo restando che le diverse piante, anche della stessa specie hanno comportamenti non sempre uguali, e, quindi, possono essere più o meno facili a fruttificare, nel caso del Nitidum sia necessario che raggiunga una maturità maggiore: risposta piu “scientifica” potrebbe darla solo un botanico, ma credo che nel Forum non ce ne siano
Approfitto di questa risposta per pregare Franco di modificare il titolo di questa discussione in “Jasminum Angulare”, in modo che future ricerche nel Forum siano facilitate.
Ti descrivo brevemente il modus operandi, nel caso non ne fossi a conoscenza:
Partendo dal tuo messaggio iniziale, clicca sull’icona in alto “modifica il messaggio”, simbolo una matita; a questo punto modifica solo il titolo come detto e “inserisci”
Nell’ottica di quanto sopra, ancora una raccomandazione a Franco: quando avrai le foto del Molle, inizia un altro messaggio con titolo completo .
Per quanto mi riguarda, infatti, quando avrò delle foto su semi di Jasminum, come avevo detto sopra, ovviamente, aprirò un altro messaggio con titolo appropriato 😉
quote:
Ciao a tutti, anzi a tutte. Sembra che i signori siano in spiaggia. Ringrazio per l’affettuoso ‘benvenuto’, ma come ho detto, sono un curioso, e mi piace leggere la vostra fitta corrispondenza.Il primo “signore” rientrando dalla campagna (e non dalla spiaggia), ha la graditissima sorpresa di vedere il mitico Maurizio Vecchia iscritto e subito attivo nel nostro Forum !! La qual cosa mi rende molto lieto per il valido contributo che potremo ricevere dai suoi autorevoli interventi sulla Passiflora ! Mi aggiungo, quindi, al benvenuto già espresso dagli altri , anche perchè la sua partecipazione può sollevarmi dall’essere l’unico interlocutore sulla Passiflora (visto che il mio amico Pietro si astiene dall’intervenire per “rispetto” – dice Lui -, per “prepotenza”, dico io! )
A tal proposito colgo l’occasione per pregare Maurizio di intervenire sul mio messaggio sul”giallo” della Quadrangularis Warmland/Bleu Moon, ringraziandolo anticipatamente.Lucia, come si fa a mettere l’immagine direttamente allegata al testo? Così vi mando una foto recente e la smetto di allegare links.
Nella sezione “Discussioni e commenti”, messaggio “foto”, iniziato da Lukrezio il 13.12.04, Pietro Puccio , in data 24.12.04, descrive in maniera chiara e semplice (alla portata delle mie scarsissime conoscenze sul P.C.) tutto il da fare !
PS.: La P. ‘Guglielmo Betto’ è dedicata al una persona che mi ha contagiato con la passione delle piante insolite.
Il compianto G.Betto è stato da me citato più volte per la sua notevole conoscenza delle piante tropicali; peccato che i suoi libri non siano più in commercio: io mi sono accontentato di alcune fotocopie e di qualche articolo tratto da riviste di giardinaggio.
Mi piace sempre citare una sua frase:
“il giardinaggio dev’essere anche sperimentazione, tentativi da fare contro ogni regola codificata, gusto dell’avventura coltivata in pochi metri quadrati di terra” !!!!!
Per Elio; il J. Tortuosum, ha prodotto una marea di fiori, ma di frutti non ne ho visti; i racemi che portavano i fiori, sono ancora presenti sulla pianta, di colore verde intenso, ma non ho notato nulla di più. In che tempi si dovrebbero sviluppare?
[/quote]
Come avrai letto nella mia risposta a Martina, la pianta potrebbe essere ancora giovane 😡 e, comunque, i semi maturano tempo dopo la fioritura; in ogni caso astieniti dal potarla (anche perchè mi pare di aver capito che si tratta di una pianta giovane) e osservala con attenzione: i semi sono contenuti in involucri inizialmente molto piccoli e di colore verde pallido al cui interno, oltre al/ai semi, si trova materia gelatinosa. 😮
Speriamo bene !!! 😉
Complimenti per lo stato di salute dell’Incense e per i suoi fiori ! 😛
Come vedi il virus non fa danni irreversibili; sulle mie (una in piena terra ed una in vaso in città) si è ripresentato ad ogni variazione termica violenta 👿 , ma io non l’ho degnato della minima attenzione 😉 e, cosi’ si è tolto dai piedi 😀 😀 😀 .
Per la fruttificazione credo di aver dimenticato di dirti che l’Incense necessita di impollinazione con altra pianta (nel mio caso è vicina a Caerulea e Incarnata): o provvedi a darle marito 😀 😀 😀 , o accontentati dei fiori splendidi ! 😀
P.S. (O.T.): fammi avere notizie al mio indirizzo e-mail sulla “figlioletta pelosa” 🙂 😉
quote:
Ciao a tutti,
io di Jasminum coltivo solo 4 tipi..tra qui i bellissimi sambac e Gran Duca ma non ho mai visto un Jasminum che fa tanti piccoli frutti….sembrano i mirtilli!!
Bellissimi!!
Complimenti Elio …e grazie!!
Buona serata a tutti
Martina
Spesso dimentichiamo che tutte le piante “devono” produrre semi 😉 : mi sapete spiegare altrimenti in natura, senza l’intervento dell’Uomo, come potrebbero riprodursi?????? 😮 😮 😮 Per talea??
Per innesto?? Per margotta?? Forse per propaggine??? 🙂 🙂 🙂 L’unica forma di riproduzione spontanea, oltre ai semi, è quella che avviene con le piante che emettono polloni radicali (ad es. Passiflora Caerulea e Incarnata); ma non tutte le piante sono pollonifere
Il fatto che non vediamo sempre i semi non significa che non esistano! 😉
Spesso siamo noi stessi che li eliminiamo, senza rendercene conto, quando sono ancora piccoli e immaturi 😡 😮 , con le potature fatte dopo la fioritura 😮 ; lo sviluppo completo dei semi e la loro maturazione, infatti, avviene molto tempo dopo la fine della fioritura (la Plumeria impiega circa un anno 😮 !).
Per quanto riguarda i Jasminum, personalmente ho avuto frutti dai miei J.Angulare, J.Odoratissimum, J. Beesianum, J. Officinale e J.Officinale Grandiflorum,
J. Azoricum, J. Sambac, J. Molle: non tutti hanno germinato 😡 . Sempre dalla Germania ho ritirato semi di J. Rex, ma non ho ottenuto alcunchè!
Va ricordato, infine, che la produzione dei frutti, tranne alcuni casi, avviene quando la pianta è matura 😉 .
Non appena avrò l’ occasione cercherò di fotografare i frutti/semi dei Jasminum e metterò le foto nel Forum 😉 . 😛 😮
Da qualche anno ho, in piena terra e in vaso, quattro esemplari di J.Angulare ottenuti da semi ritirati dalla Germania. Mi dispiace non essere d’accordo con l’affermazione di Lukrezio, che sostiene “….è la varietà più antica e diffusa in Sicilia”: nella Sicilia occidentale, anzi, direi che è praticamente sconosciuto !
Il nome Angulare deriva dal fusto che spesso è, appunto, a sezione angolare.
J.Angulare fa parte delle 10 specie di jasminum indigene del S.Africa (fra cui J.Tortuosum, di cui abbiamo parlato tempo fa con Franco e che non riesco a trovare 👿 e J.Multipartitum: tutti con fiori “star shaped”, cioè a forma di stella 😮 ). Qualche botanico lo ha chiamato J. capense (da Città del Capo), ma questo nome non ha avuto seguito.
Si ritiene, comunemente, che le zone USDA (per quello che valgono 😉 )di coltivazione vadano dalla 9b alla 11 😮 : si ha notizia di esemplari coltivati all’aperto in Galles e in Cornovaglia 😮 😮 !
L’aspetto è di rampicante e raggiunge altezze da 3 a 6m.; non eseguendo potature, ho notato che tende ad assumere anche un aspetto cespuglioso (vedi foto dei miei esemplari in piena terra).
Viene spesso confuso con un altro bellissimo J., l’Azoricum, di cui parleremo un’altra volta 😉 , ma un attento esame ne rivela le differenze: le foglie, lucide come nell’Azoricum, sono, però cerose e di un verde più scuro; i fiori (bianchi)di circa 2cm., raggruppati in panicoli apicali di 3-7 corolle, con profumo simile all’Azoricum 😮 😛 , se ne differenziano per il lungo tubo corollino.
La fioritura, copiosa in estate, è seguita da altrettano numerose bacche, inizialmente verdi e color prugna a maturazione, da cui si estraggono semi vitali che facilmente germinano dando vita a deliziose piantine dalla crescita rapida. 😮 😉
P.S. per Franco: 😳 se il tuo Tortuosum 😛 ha prodotto semi 😛 ….. me ne mandi 1..2…3…? 😛 😛 . Grazie comunque!
Complimenti 😛 😮 😉 !!!!
Le dimensioni del fiore?
Riguardo ai nomi delle Plumerie vendute in Sicilia devo deluderti 😡 : nessun Vivaio vende Plumerie con nome 😡 ; vengono soltanto individuate con il colore del fiore 😡 (bianco, rosa, rosso). Non è nemmeno specificato, normalmente, se quella a fiore bianco sia quella che abbiamo più volte chiamato “Palermitana”: questa distinzione è conosciuta solo da pochi studiosi e/o appassionati! 😉
Aspettiamo la fioritura dell’altra (rosa):sarà “pallida”come la mia, rosa intenso???
Per completezza di discorso, ritengo utile allegare delle foto dalle quali è chiaramente rilevabile la differenza tra i fiori della pianta madre (da cui è stato preso il nesto) e quelli del nesto stesso.
😡 😡 😡 😡 😡 😡 😡 😡
quote:
Caro Elio,
anche a me è fiorita una Plumeria di provenienza presumo della stessa “Signora” e che delusione qunado ho visto il fiore, piccolo, piccolo. Mi consolo dopo quello che ho letto.
😉
Lulù
La Signora che mi ha dato le talee non è la stessa: so chi è la tua .
In ogni caso tieni ben presente quanto ho scritto a proposito della pianta in vaso o in piena terra, e a maturità: in vaso, sempre che la talea sia quella giusta, non avremo mai il fiore grandissimo 😡
Ignoravo l’esistenza di questa P. e, quindi, per poterti dare qualche risposta ho fatto delle rapide ricerche. La P.Arida, originaria del nord-ovest del Messico, ha una particolare resistenza alla mancanza d’acqua (da ciò il suo nome Arida 😮 ), che la consiglia per la coltivazione in zone in cui altre varietà soffrirebbero. 😡 . Al fine di difendersi dall’evaporazione e dal surriscaldamento a causa del sole, la P.Arida è rivestita da una fitta peluria. Spesso viene erroneamente identificata come P.foetida var.arizonica (non è il tuo caso poichè la tua pianta è prodotta da T.Ulmer, che come saprai è una delle massime autorità in materia 😉 ).
Sulla durata del fiore non trovo alcuna indicazione, ma visto la tua esperienza, possiamo ritenere che la P.Arida fiorisca di notte per chiudersi alle prime luci dell’alba 😡 😮 ! Non penso che possa essere conseguenza del grande caldo, anche per quello che abbiamo detto sulla sua resistenza (P.Arida 😉 )
Rispondo insieme al punto 2 e 3:
Il frutto sembra sia commestibile e il suo sapore è definito da Ulmer “particolarmente dolce e profumato” 😛 : ovviamente (e credo di averlo già scritto nel Forum), il frutto và colto solo quando è assolutamente maturo 😆 . Non ho trovato notizie sul colore del frutto a maturazione, e, quindi, valgono le regole generali per la Passiflora: il frutto va colto quando la buccia comincia a raggrinzire o, molto meglio, quando il frutto cade a terra! 😉
Se il frutto viene mangiato quando non è perfettamente maturo (regola valida per tutte le P.) è VELENOSO 😮 !!! Questo è, probabilmente, quanto hai letto su Internet 😉 a proposito della “parte verde della P.Arida” 😉 .
Per concludere, a titolo di “ringraziamento” 😉 per la mia risposta resto in attesa di qualche seme 😉 😀 .