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Anch’io da qualche anno “lotto” con una Carissa che ho trovato abbandonata e in pessime condizioni in un vivaio; dopo averla messa a dimora in piena terra ho iniziato la cura “ricostituente” 
, riuscendo a far “risuscitare” la povera pianta! Ecco come si presentava l’anno successivo:
Ovviamente era mia intenzione arrivare sia alla fioritura (splendido fiore dall’ottimo profumo 
), che alla fruttificazione: avevo letto, infatti che la Carissa macrocarpa, sin. grandiflora, produceva dei frutti, chiamati nella sua zona d’origine (Natal, SudAfrica) “Natal plum” (prugna). Il frutto è universalmente definito edule, anzi gradevole; probabilmente l’impressione negativa deriva dal fatto che, come tanti altri frutti tropicali (v.Passiflora)la raccolta deve essere fatta con il frutto assolutamente maturo (buccia rosso scuro e morbido al tatto).
Fatta questa opportuna precisazione devo purtroppo 
confessare che non sono riuscito, ad oggi, ad ottenere alcun frutto, a fronte, comunque di una limitata fioritura, conseguente al lungo periodo di abbandono nel vivaio (è già tanto che si sia ripresa !). Mi sono, quindi, ulteriormente documentato e ho accertato che alcuni esemplari di C. presentano fiori solo maschili e altri fiori solo femminili; comunque, è auspicabile, in ogni caso, l’impollinazione incrociata.
Per quanto mi riguarda, quindi, avendo un solo esemplare, non mi resta che….piangere 
. Poichè non mi arrendo mai…sto tentando una talea dalla pianta di Pietro (varietà diversa, con fiori più grandi e quasi totale assenza di spine): purtoppo, sempre che talea riesca, dovrò sperare di riuscire a resistere sino a quando la nuova piantina sarà cresciuta 
Ho dimenticato di precisare le dimensioni del fiore che sono praticamente uguali a quelle dell’altro rosso: 5/5.5cm.. 
Per il profumo…vi farò sapere 
.
Ho notato che dall’anno scorso ad ora ci sono nuovi iscritti al Forum che sembrano molto interessati alla Plumeria 
.
Anche per questo motivo, riporto in su questa discussione allegando foto della Plumeria “wurstel” 
, che ne mostrano l'”avanzamento” 
: non c’è assolutamente intenzione di fiorire, ma, con le stesse caratteristiche stranissime, la pianta continua a crescere felicemente 
.
A distanza di circa un anno ritengo opportuno riprendere l’interessante discorso “sulle plumerie da seme”, invitando coloro che allora erano intervenuti (Traudi, NicolaP., Luigi55)ad aggiornarci sulle loro esperienze; ovviamente l’invito è rivolto anche a chiunque non sia allora intervenuto e che, oggi, ha qualcosa di utile da dirci. .
Intanto ecco le mie novità 
:
Un’altra Plumeria “in affido” 
al mio amico ha fiorito (6° anno) con un colore diverso dalla prima:
E….non è finita 
: una delle mie due sopravvissute (vedi sopra), in tempi assolutamente impensabili (circa 15gg. fa!
)ha mostrato l’intenzione di fiorire (6 anni dalla semina), anche se non sono certo che riuscirà a portare a termine la fioritura a causa dell’abbassamento delle temperature ormai in atto 
: In ogni caso, lo ritengo un gran successo! .
Io, per ora ho terminato : aspetto gli interventi dei “convocati” e anche di Pietro, che allora non era intervenuto e ora, invece, ha “qualcosa” da farci vedere
quote:
…….. ..si è rivelata a fiore doppio.
Questa inizialmente stentava pure ad impollinarsi, ma ora finalmente vedo alcuni frutti ingrossarsi…..
Potresti inserire una foto del fiore doppio 
della tua P.incarnata (meglio se non di profilo ), e dei frutti che stanno ingrossando?
quote:
domando scusa per aver inserito 3 messaggi per Lulù,certamente lei non se ne risentirà per questo…..
Sta tranquilla 
: Lucia ha da risentirsi per ben altri messaggi 
(e chi ha orecchie da intendere…intenda!!!!).
In ogni caso, colgo l’occasione per suggerire a tutti coloro che per errore duplicano messaggi, e al fine di alleggerire il Forum da spazi inutili (lo spazio del Forum non è infinito 
), di utilizzare la funzione “modifica messaggio” (la matita in alto) per cancellare, se non completamente, almeno il grosso del messaggio.
Plumeria “FRANCOISE”, “regolarmente” presa da Lucia 3 anni fa. Poichè si tratta della prima fioritura e la pianta è in vaso e non in piena terra, probabilmente, il fiore risulta più piccolo (circa 5cm. 
)di quello che dovrebbe essere.
Il profumo, leggero, di rosa è presente 
.
quote:
….(Passiflora edulis flavicarpa)da seme. è rigogliosa è continua ad allungarsi, ma non fà neanche un fiore.
sara alta un metro e trenta all’incirca ed è esposta al sole, in cosa sto sbagliando?
In niente 
!!!
Con le piante e, in particolare, con la Passiflora bisogna avere pazienza e …aspettare fiduciosi .
L’altezza raggiunta dalla tua pianta è nulla 
: le Passiflora, specialmente quelle con frutti edibili, per fiorire e, quindi fruttificare, hanno bisogno di raggiungere dimensioni mooolto maggiori della tua (dai due metri a salire) 
!
Ne riparliamo poi……..
…. Pensavo di darle…. una sorellina! Vorrei sapere qual’è il preiodo più favorefole per acquistare una nuova piantina?
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Contatta Lucia e senti se tra le P. che le sono rimaste (se ne sono rimaste 
) ne trovi qualcuna di tuo gradimento. In caso affermativo è meglio acquistare ora, perchè troveresti piante che hanno un anno in più di vita (e, quindi, aspettativa di una più rapida fioritura 
)rispetto a quanto potrai trovare la prossima stagione!
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….molti fioristi commettono questo errore. Anche alcune specie di
CARISSA vengono definite gelsomini (appartengono alla Famiglia delle Apocynacee) e
Gardenia florida detta Gelsomino del Capo è
della Famiglia delle Rubiacee….
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…e non solo i fioristi o vivaisti 
!
Riguardo la CARISSA grandiflora, sin. macrocarpa, non ho mai sentito chiamarla “gelsomino”, neanche dagli immancabili americani ; viene, invece, chiamata “Natal plum” (prugna del Natal) in relazione al frutto, commestibile, ma, sembra, non particolarmente gradevole, simile ad una prugna, e alla sua regione di origine (Natal/SudAfrica).
Riguardo la GARDENIA jasminoides, sin. florida, i soliti Americani 
, la chiamano effettivamente “Cape jasmine”, definizione priva di alcun significato, in quanto la Gardenia non ha nulla a che spartire con il Capo di Buona speranza 
! Il chiamarla “jasmine” è solo in riferimento alla classificazione fatta da tale Ellis, che ha aggiunto, appunto, jasminoides al nome Gardenia da lui attribuito in onore di un certo Garden, naturalista americano.
Scritto Da – Elio Gulino on 22 Agosto 2008 20:13:08
Se come sembra (e come avevo ipotizzato nella mia prima risposta ) siamo in presenza di cocciniglia cotonosa, e se non vuoi ricorrere alla lotta chimica, con tutte le sue controindicazioni 
(io ricorro esclusivamente a metodi naturali) ti posso dire quale è la mia tecnica anti-cocciniglia .
In una pompa a mano (quelle da 1,5l.) riempita con 1 litro di acqua tiepida aggiungi del sapone di Marsiglia polverizzato ( la quantità ad occhio ) e una spruzzata di alcool (poco); rimescola il tutto (agitando il contenitore come se dovessi fare un cocktail ) e spruzza abbondantemente dove vedi la maledetta 
. Lascia che la “mistura” faccia effetto e dopo mezz’ora o 1 ora spruzza, con solo acqua tutta la pianta (per eliminare sapone, alcool e…cadaveri ). L’operazione va fatta non sotto il sole per evitare bruciature.
quote:
…. posso trapiantarla in piena terra, magari in una posizione più ombreggiata?
Continua a tenerla in vaso sino ad una ulteriore crescita: in vaso la pianta è più gestibile (ovviamente a condizione che sia seguita con cura e costanza 
).
Non solo è possibile 
, ma ne abbiamo parlato tante volte nel Forum . Usa la funzione “ricerca” (simbolo lente d’ingrandimento in alto a destra, sopra LOG IN/ LOG OUT, e troverai 15 
discussioni sull’argomento.
quote:
…non so come mettere le foto nel forum, non ho trovato come fare…uso un link scusandomi per l’imbranataggine 😳 http://www.ibrisam.altervista.org/Fotogallery/images/azoricum2.jpg
http://www.ibrisam.altervista.org/Fotogallery/images/azoricum1.jpg
Non si vede nulla 
Per l’inserimento delle foto nel Forum usa la funzione “ricerca” (simbolo in alto, sopra LOG IN/LOG OUT), ricerca tra gli interventi di Pietro Puccio e Piera e troverai chiarissime istruzioni.
…… sono solo rimasta un po’ sorpresa perchè me l’aspettavo blu, invece è viola chiaro.
……la stragrande maggioranza delle p. incense hanno sfumature viola mentre solo in rari casi virano verso il blu.
… o dipende da qualche condizione di coltivazione o climatica?
Insomma, posso fare qualcosa per farla diventare blu o no?
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Nei “Sacri testi” (Vanderplank e Ulmer) il colore dei fiori dell’ “Incense” sono descritti come “mauve and violet” e “deep violet to bluish violet”: una variabilità, quindi, che parte dal semplice viola e malva ad un carico viola, sino a un viola tendente al blu. Ricordo, inoltre, che siamo in presenza di un ibrido che ha come “madre” l'”incarnata”, che di suo presenta una estrema variabilità nei fiori, anche per quanto riguarda il colore 
.
Per completezza di discorso, mentre ti dico che non puoi fare nulla per cambiare colore (forse pensavi all’ Hydrangea (Ortensia) ), ti confermo che l’esposizione maggiore o minore ai raggi solari potrebbe influire, anche se non in modo determinante, su cambiamenti di tonalità.
Fermo restando quanto detto (in base a quanto da te scritto ) direi che sarebbe opportuno una foto in modo da valutare le sfumature da te descritte che non possono essere rese solo con le parole
In occasione dello “svecchiamento” periodico delle sue piante (causa carenza di spazio 
), insieme ad altre, Pietro mi ha dato la perfoliata 
!
Per questo riporto su la discussione per fare conoscere la mia esperienza: mentre Pietro l’aveva in piena terra, io la ho tenuta in un vaso di 20cm.; a conferma di quanto già detto da Pietro, la perfoliata ha vegetato ed è cresciuta abbondantemente e in questo mese ha iniziato a fiorire (anche se non ho ancora visto i racemi che aveva prodotto in piena terra ).
Aggiungo soltanto che il frutto è di colore nero a maturazione e misura 1.5cm. circa.
Allego una foto della foglia.
quote:
alcuni miei Gelsomini genere “azoricum” ,”Plumbago bianco” e “Sambac” da una decina di giorni si ricoprono (specie ai nodi e sotto le foglie) di una polvere bianca appiccicosa al tatto, sembra muffa…cosa posso fare?
Lo scopo principale del Forum è di accrescere le conoscenze dei partecipanti attraverso scambi di informazioni ed esperienze: per questo motivo, prima di cercare di rispondere al tuo quesito, desidero chiarire che “Plumbago bianco” non è un gelsomino: è una varietà (Plumbago alba) di “Plumbago capensis o auricolata” che appartiene alla famiglia delle Plumbaginacee e non alla famiglia delle “Oleacee” come i Jasminum (Gelsomini).
Occupandoci del tuo problema, desidero precisare che, personalmente non ricorro all’uso di insetticidi o medicinali, sia per questione di principio, sia perchè ritengo eccessivo nel nostro caso qualunque utilizzo di metodi non naturali. In ogni caso, dalla tua descrizione non sono del tutto convinto che siamo in presenza di oidio, che è il “tormento” delle rose, anche perchè non ho mai registrato nei miei Jasminum (ne ho più di 12 )nulla di simile e, inoltre, non trovo traccia di questa malattia fungina, a proposito di Jasminum,in nessun testo. Se potessi inserire una foto chiara del problema forse potrei azzardare una ipotesi più concreta (cocciniglia???).
quote:
Salve a tutti,
per favore, potreste dirmi fino a che temperatura massima resiste la Passiflora Caerulea?
In questi giorni qui a Catania ci sono temperature vicine ai 40°C e la mia Caerulea ha le foglie più vecchie ed esposte al sole che stanno appassendo: è normale con il caldo, e soprattutto, vi è il rischio che la pianta possa appassire? 😡
Vi ringrazio anticipatamente.
Tempo fa ho scritto, su questo Forum,a proposito della caerulea che è “indistruttibile” ! Questo non vuol dire, però, che le temperature di 40°C la facciano godere !
Per confortarti, comunque, e per rispondere alla tua domanda, ti posso raccontare la mia esperienza (in piena terra e con temperature anche superiori ai 40°C) con le caerulea: resistono da oltre dieci anni fiorendo, fruttificando e riproducendosi, attraversi polloni, anche “troppo” bene (il problema è che te le ritrovi anche a distanze incredibili in posti dove non dovrebbero stare! 
.
Ciò detto è bene chiarire che, se siamo in presenza di piante giovani, e, peggio, coltivate in vaso, bisogna seguirle con la massima cura: innaffiature più frequenti e abbondanti (attenzione al drenaggio !), spruzzature sulle foglie, ombreggiamenti,… .
..Per favore, potreste scrivere informazioni su questo ibrido e/o inserire immagini delle sue foglie e…
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Il nome registrato ufficialmente di questo ibrido è Passiflora “Jara” e, come ha già scritto Raul3, è “caerulea x purple haze”. L’ibrido è stato creato nel 1998 da Roland Fischer (lo stesso di “Inspiration”) nell’ambito dei suoi esperimenti tesi a creare ibridi tetraploidi. I fiori hanno dimensioni 10/12 cm., ma la pianta è sterile: non risulta abbia mai prodotto frutti.
Per quanto riguarda le foto puoi trovare qualcosa nel Forum (se ne è parlato altre volte) utilizzando la funzione “ricerca” (vedi in alto in qualunque pagina del Forum). In alternativa, con Google, digita “Passiflora Jara” e troverai altre foto.
Ho dimenticato di aggiungere che puoi trovare l’ Hibiscus arnottianus al Vivaio di Lucia (TROPICAMENTE).
quote:
Evviva, le foglie sono identiche a quelle della tua foto ad inizio post, pentalobate e con la stessa dentellatura sul bordo.Il fiore della foto e la foglia sotto sono dell’Incense, le altre sono del semenzale di Inspiration.
Adesso aspetto che ingrossino dei boccioli del semenzale per vedere finalmente il fiore.
Sembrerebbe che ci siamo! 
. Complimenti!!!
In attesa dell’altro fiore (Inspiration) prova l’impollinazione manuale con il fiore che hai già ottenuto: se ottieni il frutto vedremo se è quello di un’Incense 
.
Per completezza di discorso, desidero aggiungere a quanto detto nei precedenti interventi che le prime foglie dei semenzali ottenuti da semi sono quasi sempre diverse da quelle definitive.
Aggiornamenti sullo sviluppo della pianta.
In merito a quanto ho riferito sulla presenza del virus sull’Inspiration desidero precisare che il fenomeno è stato, per fortuna, veramente contenuto .
Dopo aver superato l’inverno senza danni, nè perdita eccessiva di foglie,la pianta ha fiorito (e continua)abbondantemente, ma, contrariamente allo scorso anno 
, non ha fruttificato da sola . Una settimana fa ho deciso, quindi, di procedere con impollinazione manuale agendo su tre fiori (incrociando il polline ): solo uno dei tre fiori ha dato luogo ad un frutto, di cui non posso mettere foto, perchè la mia Nikon ha deciso di lasciarmi , e, ancora non mi sono deciso a sostituirla.
x Paolo44:
Ritengo sia meglio, prima di ulteriori ipotesi su quello che può essere successo, aspettare delle foto della pianta con particolari dettagliati delle foglie, ghiandole al picciolo comprese , e, ancor di più, in caso di fruttificazione 
, del frutto !
….. sto inseguendo un sogno, un ibisco profumato……
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Nel confermare quanto scritto da Pietro (e vorrei vedere…. ) ti suggerisco di leggere una discussione specifica sull’Hibiscus arnottianus in “Discussioni generali” ( “Hibiscus arnottianus”) del 23.11.07.
P.s.: in futuro sarebbe meglio aprire una discussione specifica con titolo (in questo caso) per esempio “Hibiscus profumato??”: ciò al fine di consentire successivamente ad altri di ritrovare l’argomento, che, in questo caso si trova all’interno di una discussione nata su “H.rosa-sonensis…”.
…..La pianta nata dai semi di Inspiration invece ha foglie più simili all’incense, forse un poco più larghe e con rigonfiamenti sul picciolo più grandi. Ora è alta solo un metro, ma sembra che ci sia già un bocciolo in crescita.
Oggi poi mi sono accorto che forse c’è un’altra piantina di Inspiration, germogliata dopo mesi… domani controllo meglio.
Paolo
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Perchè non invii una bella foto della piantina in cui si vedano le foglie e i boccioli???
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Ed ecco qua il primo fiore, delle due piante fatte con i semi di Incense. Le foglie sono diverse dalla Incense, più scure e strette come si vede dalla foto e senza i piccoli rigonfiamenti (non so come si chiamano) sul picciolo.
Ritengo opportuno, innanzitutto, ripetere quanto già detto a proposito di propagazione per semi di Ibridi: non sai mai cosa possa venire fuori!
Ciò premesso, dalla foto posso azzardare qualche ipotesi.
Il fiore sembra di….Caerulea ? e così anche le foglie ! E’ possibile che la pianta sia un pollone delle tue caerulea, anzichè la piantina ottenuta dai semi che ti ho inviato???? In ogni caso, il “rigonfiamento” di cui parli (ghiandole al picciolo ) è presente sia nella caerulea (2/4/6) che nell’ Incense (al centro del picciolo- 2): il fatto che sia assente è un’ulteriore mistero .
Se quanto detto non corrisponde a verità, allora, l’unica spiegazione possibile è che sia venuto fuori qualcosa di non ben identificato, fermo restando che non mi pare che si sia ottenuto qualcosa di speciale 
.
Escluderei, infine, che possa trattarsi di una regressione a qualcuno dei genitori (incarnata e cincinnata) perchè non vedo nulla che assomigli loro 
.
Se dovesse fruttificare (speriamo ) avremmo un elemento in più molto importante !
Aggiornaci su ulteriori sviluppi 
…Grazie per la pazienza e la risposta molto esaustiva, ora tutti i miei dubbi sono chariti.
Volovo chiedere una cosa: io coltivo cactacee e di solito, per queste piante, nel caso in cui la pianta sia dioica ma autosterile si ricorre ad un trucco, chiamiamolo così. Si impollina la pianta da cui si vogliono ottenere i semi con una qualsiasi che si ha a disposizione, si aspetta qualche ora e si applica sullo stigma il polline prodotto dallo stesso fiore che, non essendo più riconosciuto come estraneo o incompatibile, potrà germinare.
Funziona anche con le passiflore, che voi sappiate?
Allego la foto della mia passiflora, mi confermate che sia una careulea?
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Ringrazio anch’io Pietro per essere intervenuto al mio posto.
In merito al “trucco” confesso che non ne ho mai sentito parlare; e dire che su questo argomento, relativamente alla Passiflora, si sono sprecati fiumi di inchiostro . In ogni caso, da non botanico, ma da semplice giardiniere della domenica, credo che sia assolutamente ininfluente la seconda impollinazione . Ma…non poniamo limiti alla Natura ……
La foto conferma senza alcun dubbio che siamo in presenza di P.caerulea; poichè la caerulea è autocompatibile, vedrai formarsi (sempre che gli insetti o tu provvediate all’impollinazione) dei fruttini, inizialmente di colore verde e, a maturazione di colore arancione!. Il frutto è edule (alcuni definiscono il sapore insipido: indubbiamente non è il meglio della Passiflora, anche se personalmente lo trovo accettabbile ). Unica accortezza raccogliere il frutto (come ho più volte scritto) solo quando è perfettamente maturo: buccia che inizia a raggrinzire o, ancora meglio, quando il frutto cade spontaneamente.
quote:
di quelle che ho io sono sicuramente autocompatibili la incense, la tulae (ma di questa la fruttificazione non mi è mai giunta a termine) e se non mi sbaglio la tucumanensis.
La tua Incense ha, nelle vicinanze, piante di Caerulea e/o di Incarnata ?
Te lo chiedo perchè il grande J.Vanderplank nel suo libro la definisce “self-sterile”; la mia, che ho in piena terra da oltre dieci anni, fruttifica abbondantemente perchè è circondata da piante di Caerulea e di Incarnata; una pianta ottenuta dalla mia Incense (pollone), che ho dato a Pietro Puccio (che non ha nè Caerulea , nè incarnata), pur fiorendo ogni anno alla grande, non ha mai fruttificato!
Al contrario, la P. Inspiration (il tetraploide creato dal dr. Fisher con gli stessi genitori dell’ Incense per eliminare il problema del virus (v. il mio messaggio : “P. Inspiration”), come ho scritto parrebbe essere autocompatibile!! Misteri della Natura!!!!!
Per quanto riguarda la P.tulae, poichè siamo in presenza di un subgenus “Decaloba”,i cui componenti sono quasi tutti autocompatibili, sicuramente otterrai dei frutti; per la P.tucumanensis (subgenus Passiflora, da alcuni identificata come P.naviculata), non ti so dare alcuna conferma non avendola mai avuta, nè ho trovato notizie in merito nei miei “sacri Testi”.
Non ho “rosse” che intendano fiorire, ma la talea dell’ “ATZEC GOLD”fornita dalla “Real casa PUCCIO” tre anni fa, è esplosa in questi giorni !!!
Temo, purtroppo, che quest’anno, oltre all’ Atzec vedrò fiori solo dell’ Obtusa (anche questa regalatami da Pietro.
… Mi sono letta tutto sulla passiflora ma non mi sono ancora chiare delle cose…. non conosco la specie, ha tanti boccioli ma ancora chiusi (magari quando sbocciano mi darete una mano con l’identificazione 😀 ).
Mi sembra di aver capito dalle monografie che per avere i frutti devo avere due piante diverse. Come mai? Se il fiore ha sia gli organi maschili, che femminili, non dovrebbe essere autofertile?
Anche sulla potatura ho dei dubbi 😡
Ho letto che fiorisce sui nuovi rami, quindi va potata drasticamente. Questo significa che una volta che mi ha ricoperto tutta la rete devo rasarla tutta, altrimenti niente fiori l’anno successivo? 
E quando va potata? A settembre, finita la fioritura?….
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Innanzitutto sarebbe opportuno che ci dicessi in quale zona ti trovi e se coltivi la Passiflora in vaso o in piena terra; in merito all’identificazione, se non inserisci una foto del fiore (e/o anche delle foglie) sarà molto difficile ottenere risposte serie. .
Quando parli di “monografie” ti riferisci a quella del Forum? In tal caso ti suggerisco di leggere meglio e più attentamente nella sez. Monografie (accertandoti che siano evidenziate “tutte le discussioni”) il cap.3° – Coltivazione, sub e)potatura e sub g) impollinazione; vedi anche il cap.3° – interventi.
Ritengo che troverai tutte le risposte alle tue domande; in caso contrario chiedi ancora e….. ti sarà risposto .
Una opportuna precisazione: quanto ho scritto nella Monografia non ha la pretesa di essere il Vangelo , ma è soltanto il frutto delle mie esperienze in tanti anni di coltivazione della Passiflora, sia attraverso letture che, principalmente, attraverso una lunga serie di successi 
e…fallimenti