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    In risposta a Plumerie insonni
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      8 Marzo 2008 alle 21:14 - Views: 825 #12265

      quote:


      Devi bagnarle da subito e poi basta.


      OBBEDISCO !!

      😎

      domy
      litorale nord roma

      In risposta a Ragnetti
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        8 Marzo 2008 alle 18:46 - Views: 749 #12511

        ciao
        volevo chiedere un consiglio.
        Secondo voi queste foglie di paphiopedilum scarificate, sono state causate da Acari?

        Si tratta delle foglie vecchie,quelle nuove non presentano questi problemi, ma c’è da dire che nel frattempo un paio di mesi fa gli ho fatto un energico trattamento a base di malathion + olio bianco e dopo un paio di settimane un’altra insufflata di bifentrin + olio bianco.
        In più ho spruzzato i sottovasi con zolfo bagnabile.

        domy
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          8 Marzo 2008 alle 18:38 - Views: 766 #12599

          Comunque ragazzi, vi invito ad essere un pò riservati, xche se strombazziamo troppo che è colpa del freddo, quelli del forum del piano di sopra, come minimo ci declassano subito la zona climatica.
          😀 😀 😀 😀 😀 😀 😉 😡
          Saluti

          domy
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          In risposta a Plumerie insonni
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            8 Marzo 2008 alle 18:26 - Views: 823 #12263

            Ho piantato le famose talee.
            L’ho sciacquate un quarto d’ora in una soluzione di ormoni radicanti (NAA).
            Poi l’hori sciaquato in acqua corrente, quindi fatto asciugare e poi piantato in un vaso con del terriccio per semina.
            Non ho ancora innaffiato, vorrei aspettare uno o due giorni prima.
            L’ho messo, come mi avete consigliato, dietro una finestra in casa, quindi temperatura sui 20 gradi più o meno costanti.
            Quando le minime della notte raggiungeranno stabilmente i 13-15 gradi, penso di metterle fuori.
            Sapete dirmi dopo quante settimane, le talee dovrebbero radicare?
            Grazie
            Saluti

            domy
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              8 Marzo 2008 alle 17:23 - Views: 769 #12598

              Comunque questo è il secondo inverno che passa tranquillamente fuori.
              Certo d’inverno s’ammosccia un pò, ma appena arriva la primavera riparte abbastanza vivacemente.
              Però non è che forse è il freddo-umido a penalizzarlo un poco?
              Forse l’umidità invernale, gli ha dato un di fastidio.
              A proposito volevo chiedere se qualcuno ha esperienze di talee di cryptocereus.
              Come si fa a riprodurlo? Quali avvertenze occorre avere?
              Grazie.

              domy
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              In risposta a Zone climatiche
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                8 Marzo 2008 alle 16:50 - Views: 844 #7077

                quote:


                Le specie indicatrici sono un’ottima approssim$azione ma non indicano mai un solo parametro (temperatura).

                Le zone mi sembrano insufficienti per descrivere i climi. Secondo me ci vogliono tre o quattro parametri per definire un posto e capire cosa ci puó crescere.



                Concordo,anche perchè se una pianta soccombe chi mi dice con certezza, che la causa del decesso, è proprio la temperatura minima inadeguata ?
                Saluti

                domy
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                In risposta a felci
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                  5 Marzo 2008 alle 19:39 - Views: 789 #12521

                  L’avevo visto pure io, però per adesso la tranquilla nella serretta dove si trova perchè quei 10-12° glieli assicuro comunque.
                  Anche perchè sembra che stia arrivando una delle ultime sfuriate invernali.
                  Dopo a marzo inoltrato, la metterò fuori assieme alle altre felci.
                  Poi una volta acclimatata fuori, vedrò di farla rimanere pure d’inverno.

                  domy
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                    4 Marzo 2008 alle 18:47 - Views: 790 #12519

                    Ah dimenticavo, ho anche fuori nello stesso posto una Davallia Canariensis, che sta svernando senza eccessivi problemi.
                    pensate che la felce coccodrillo possa essere più delicata ?
                    Saluti

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                      4 Marzo 2008 alle 18:30 - Views: 768 #12596

                      Tutto l’inverno è stato fuori su un davanzale.
                      Penso che abbia sopportato delle minime di 5:6 gradi a dicembre, oltre che a gennaio.
                      Se è solo una botta di freddo, allora aspettiamo la primavera. La mia perplessità riguardava l’opportunità di praticare un trattamento con qualche fungicida, magari sistemico.
                      Saluti

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                      In risposta a Zone climatiche
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                        3 Marzo 2008 alle 22:18 - Views: 839 #7053

                        quote:


                        Non ho potuto ancora leggere l’articolo, ma lo farò al più presto


                        Lascia perdere, non sprecare così il tuo tempo ed il tuo denaro! 😉

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                          3 Marzo 2008 alle 21:02 - Views: 858 #7052

                          quote:


                          Non ho potuto ancora leggere l’articolo, ma lo farò al più presto


                          Lascia perdere, non sprecare così il tuo tempo ed il tuo denaro! 😉

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                            1 Marzo 2008 alle 19:00 - Views: 763 #7048

                            Volevo segnalare che sul numero 287 del mese di marzo 2008, la rivista Gardenia pubblica un trafiletto, a firma Pia Meda, sulle zone climatiche in Italia ed arriva alla conclusione che l’Italia è difficile da suddividere in zone climatiche.
                            Dopodichè pubblica una cartina dell’Italia suddivisa in zone climatiche usda, sulla cui attendibilità mi astengo dall’emettere un giudizio, e tengo per me le mie perplessità.
                            Saluti

                            domy
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                            In risposta a Zone climatiche
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                              28 Febbraio 2008 alle 19:31 - Views: 764 #7047

                              quote:


                              … sembra complicato e lo e’ . Mille specie, mille paesi, mille problemi… semplificare troppo non ha molto senso. Per chi non vuole complicazioni restano sempre oleandri e laurocerasi.

                              Carlo


                              La penso allo stesso modo,
                              comunque vorrei fare delle riflessioni
                              sulle cose che attraverso questa discussione
                              e poi con l’esperienza e con gli approfondimenti
                              sono riuscito ad apprendere.
                              Esiste una rete meteo gestita dal servizio meteorologico nazionale
                              dell’Aeronautica Militare che
                              può darci dei dati statistici significativi su temperature medie minime e massime di varie
                              località.
                              I siti che ho trovato, che forniscono tali informazioni sono:

                              http://www.meteoam.it/
                              http://www.eurometeo.com/italian/climate

                              Il limite di queste informazioni è dato dal fatto che le stazioni di rilevamento
                              sono dove stanno installazioni militari,in particolare aeroporti, e non sempre i dati che ci danno
                              corrispondono al microclima della nostra zona.
                              Un ulteriore affinamento dei dati può derivare dal cercare, tramite i servizi agrometeorologici delle
                              agenzie agricole regionali (si possono trovare in genere impostando su un motore di ricerca le parole agrometeorologia e la regione di interesse.
                              I dati ottenuti possono essere molto interessanti.
                              Eventualmente possono essere integrati con un termometro di massima e di minima da collocare nel posto dove si vogliono mettere le piante.
                              Costo presumibile circa 10 euro se amercurio, 25-30 euro se elettronico con sensore per la lettura a distanza.

                              Detto ciò si arriva alla vexata quaestio della temperatura minima di una determinata specie.
                              Qui s’impone una prima riflessione: una specie vegetale diffusa su una ampia zona della terra, come può essere una palma, può avere una tolleranza diversa a seconda da quale parte del globo proviene (p.e. una palma che viene dalla penisola arabica, probabilmente avra una tolleranza alle basse temperature, inferiore a quella di una pianta nata e cresciuta in Europa).
                              Seconda considerazione: ormai individuare con esattezza la zona d’origine e quindi determinare la temperatura di riferimento di una specie è un impresa quasi impossibile, visto come si sono diffuse da un continente all’altro.
                              Per le specie che si sono ibridate con facilità, come le orchidee, la situazione è ancora più incasinata.
                              Per ultimo aggiungete il fatto, che alcune specie hanno bisogno di vernalizzazione per svilupparsi bene, e vedete che più confusa di così la situazione non può essere.

                              domy
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                                26 Febbraio 2008 alle 19:20 - Views: 810 #12535

                                quote:


                                Comunque a Civitavecchia da un fioraio una Nepenthes uguale anche con la stessa etichetta, quindi stesso produttore olandese e stessa partita, l’ho vista prezzata a 30 euro.



                                Mi riferisco ad una Nepenthes Alata uguale alla mia che ho pagato 15 euro.

                                domy
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                                  26 Febbraio 2008 alle 19:16 - Views: 805 #12534

                                  quote:


                                  La nepenthes mi piace molto, a questo punto credo che la comprerò anche se ho visto al vivaio che costa molto!!!



                                  Io ho tre Nepenthes:
                                  Una nepenthes Ventrata (ventricosaxalata) comprata un anno fa a 15 euro presso una bancarella in un mercatino rionale.
                                  Una Nepenthes alata,acquistata in un supermercato Leclerc-Conad sempre a 15 euro un paio dimesi fa.
                                  Infine una Nepenthes Miranda acquistata in un vivaio di Formia a circa 30 euro, però c’è da dire che come dimensioni è il doppio delle precedenti (stesso numero di steli, però ha tutto in dimensioni doppie sia foglie che ascidi).
                                  Comunque a Civitavecchia da un fioraio una Nepenthes uguale anche con la stessa etichetta, quindi stesso produttore olandese e stessa partita, l’ho vista prezzata a 30 euro.
                                  Non so quanto ti hanno chiesto, ma se posso darti un consiglio, gira un pochino e vedrai che prima o poi la tua pazienza sarà premiata.

                                  domy
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                                  In risposta a Plumerie insonni
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                                    24 Febbraio 2008 alle 20:18 - Views: 854 #12261

                                    Scusate siccome comunque la primavera si sta cominciando ad avvicinare, stavo pensando di mettere a dimora i due rami di Plumeria che si erano spezzati.
                                    E’ il caso di interrarli cosi come si trovano con la parte basale già lignificata, oppure accorciarli e dove ho fatto il taglio mettere dell’ormone radicante ?
                                    Grazie

                                    domy
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                                    In risposta a felci
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                                      24 Febbraio 2008 alle 19:53 - Views: 814 #12518

                                      A seguito dei tuoi consigli, l’ho tolta da dove stava l’asplenium e l’ho messa in una serretta dove le minime notturne si tengono comunque a cavallo dei 10°.
                                      Oltretutto questo non è il periodo adatto per tentare di acclimatarla fuori.
                                      Fra un mesetto penso che potrebbe stare bene assieme all’Asplenium ed alla Woodvardia radicans che stanno fuori anche se al coperto.
                                      Poi piano piano con l’esperienza si vedrà in base al comportamento.

                                      domy
                                      litorale nord roma

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                                        24 Febbraio 2008 alle 12:30 - Views: 848 #12523

                                        Benvenuta
                                        mi sembra che come hai fatto, va bene.
                                        Al momento ancora è presto per metterle fuori, perche comunque richiedono una temperatura di circa 20 gradi per svilupparsi il più velocemente possibile.
                                        La luce è necessaria solo quando i germogli vengono fuori.
                                        Tieni il substrato umido, ma non zuppo.
                                        Buona fortuna

                                        domy
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                                          24 Febbraio 2008 alle 12:30 - Views: 843 #12522

                                          Benvenuta
                                          mi sembra che come hai fatto, va bene.
                                          Al momento ancora è presto per metterle fuori, perche comunque richiedono una temperatura di circa 20 gradi per svilupparsi il più velocemente possibile.
                                          La luce è necessaria solo quando i germogli vengono fuori.
                                          Tieni il substrato umido, ma non zuppo.
                                          Buona fortuna

                                          domy
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                                          In risposta a Zone climatiche
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                                            24 Febbraio 2008 alle 12:16 - Views: 807 #7041

                                            Caro GAbriel
                                            scusami, forse ho usato un termine eccessivo, ma assolutamente non ho nulla da eccepire sulla tua correttezza e signorilità (absit iniuria verbis).
                                            La battuta di Carlo mi ha fatto sorridere, ed ha forse sdrammatizzato un pò la nostra discussione, che poi era diventato un monologo fra me e te ed ho avuto l’impressione che gli altri si fossero un po estraniati dalla discussione.
                                            Comunque scusami per quella battuta un po pesante.



                                            Non solo riminescenza scolastica :-)
                                            ma a dire il vero non capisco bene che cosa tu voglia dire.


                                            Volevo dirti che la Corrente del Golfo ha un effetto climatico notevole sulle isole britanniche e sulle coste del nord della Francia.
                                            Basta pensare alle differenze climatiche che c’è fa la Scozia e la Norvegia , la Svezia,e la costa canadese che si trovano alla stessa latitudine.
                                            Vengo adesso a chiarire cosa intendevo con la temperatura minima di riferimento:
                                            Gli organismi sopravvivono se la temperatura è al
                                            di sopra di una certa soglia.
                                            Al di sopra di questa soglia tanto maggiore è la
                                            temperatura tanto minore sarà il tempo
                                            impiegato a espletare una determinata funzione.
                                            È dunque possibile calcolare la “somma di calore” o
                                            “costante termica” per le funzioni più importanti
                                            (ad es. lo sviluppo).
                                            Le piante di mais ad esempio hanno bisogno di 660-1060
                                            gradi-giorno oltre la soglia di 6°C
                                            Una pianta, chimicamente parlando, è un reattore biochimico che ha in entrata, degli elementi molto semplici (co2, h2o, N, P,K etc.) ed in uscita dei prodotti di sintesi molto più complessi che servono a lsuo sviluppo.
                                            Tali reazioni sono quasi tutte di tipo endotermico, cioè con assorbimento di energia sotto forma di luce e calore, e quindi se manca l’energia non hanno luogo.
                                            La riprova di ciò è che quando tu bruci un pezzo di legno si verifica il processo opposto e ti viene restituita l’energia assorbita nel processo di sintesi.
                                            E questo mi sembra tutto.
                                            Saluti

                                            domy
                                            litorale nord roma

                                            In risposta a felci
                                            domyPosts: 120
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                                              23 Febbraio 2008 alle 16:00 - Views: 827 #12516

                                              io l’ho messa al fianco di un asplenium nidus, che vive fuori tutto l’anno, e, tutto sommato, l’inverno lo regge molto meglio di tante altre piante ritenute più rustiche.
                                              Dopotutto è una pianta sudafricana, se non sbaglio ?

                                              domy
                                              litorale nord roma

                                              In risposta a Zone climatiche
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                                                23 Febbraio 2008 alle 15:44 - Views: 801 #7038

                                                Ciao Pietro
                                                chiedo scusa, ma forse Carlo con quella sua manovra diversiva ha rimesso in movimento quella che ormai era diventata una guerra di trincea, con il rischio di annoiare gli altri, visto che non siamo riusciti a coinvolgere il grosso dei “lettori”715, se non sbaglio, nella discussione.
                                                Ciao

                                                domy
                                                litorale nord roma

                                                In risposta a Fosforo e Potassio
                                                domyPosts: 120
                                                  • 15Topic
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                                                  23 Febbraio 2008 alle 15:03 - Views: 871 #10661

                                                  Questa è un argomento molto interessante che si è fermato a metà e che vorrei riprendere, perchè vorrei che si passasse alla fase applicativa.
                                                  A tal proposito vorrei fare delle domande:
                                                  – si trovano in commercio concimi organici ed altri di sintesi, quale conviene usare nelle varie circostanze e perchè?
                                                  – esistono dei concimi che hanno dei correttori acidi per contrastare la durezza dell’acqua da irrigazione; che ne pensate?

                                                  domy
                                                  litorale nord roma

                                                  In risposta a Zone climatiche
                                                  domyPosts: 120
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                                                    23 Febbraio 2008 alle 12:32 - Views: 801 #7034

                                                    quote:


                                                    In Bretagna ci sono dei Canariensis da sogno con con una media annuale di 10-11°C.



                                                    La Corrente del Golfo secondo te è solo una reminiscenza scolastica?

                                                    quote:


                                                    Ci sono invece delle zone che hanno delle media annuali di 13° o 14° , come in certe zone d’italia centrale o settentrionale o in francia meridionale dove i canariensis hanno vita molto più grama, se ce l’hanno.



                                                    Pure le differenze di quota hanno la loro rilevanza sul piano climatico, e poi sei sicuro che non ci siano altri parametri che incidono ? [/quote]

                                                    domy
                                                    litorale nord roma

                                                    In risposta a felci
                                                    domyPosts: 120
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                                                      23 Febbraio 2008 alle 8:48 - Views: 815 #12514

                                                      Grazie.
                                                      La posso tranquillamente tenere fuori tutto l’anno ?

                                                      domy
                                                      litorale nord roma

                                                      In risposta a grandissimo sito
                                                      domyPosts: 120
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                                                        22 Febbraio 2008 alle 18:18 - Views: 966 #6555

                                                        quote:


                                                        ma con linus non riesco, provero appena posso con window



                                                        Guarda che non è un problema di Linux, io ci riesco tranquillamente.
                                                        La questione riguarda solo il fatto che le foto non bisogna metterle direttamente nel pos, ma vanno immesse prima su un sito tipo photobucket da dove poi sarà possibile mettere dei link
                                                        ciao

                                                        domy
                                                        litorale nord roma

                                                        In risposta a Ragnetti
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                                                          21 Febbraio 2008 alle 16:58 - Views: 782 #12510

                                                          Se hai bisogno di un composto chimico utilizza uno che contiene come composto attivo del Bifentrin.

                                                          domy
                                                          litorale nord roma

                                                          In risposta a Zone climatiche
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                                                            21 Febbraio 2008 alle 16:53 - Views: 896 #7032

                                                            quote:


                                                            E in ogni caso sarei scettico sul fatto di “mescolare” minime e massime, perché questo rende meno leggibile l’ effettiva capacità climatica di una zona di garantire certi tipi di colture. Il sistema USDA ha invece il pregio di prendere in condiderazione le minime assolute annuali, ciò che rimane pur sempre un’elemento particolarmente importante per noi.



                                                            Consentimi di dissentire da questa affermazione, perchè penso che una pianta comunque ha la capacità di sopportare una temperatura di picco di minima al disotto della sua tolleranza; invece probabilmente soccomberà se si trova con delle temperature medie sistematicamente inferiori alla temperatura media minima richiesta per quella coltura.

                                                            domy
                                                            litorale nord roma

                                                            In risposta a Zone climatiche
                                                            domyPosts: 120
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                                                              10 Febbraio 2008 alle 20:05 - Views: 897 #7030

                                                              Quello che dici non fa una grinza e lo condivido pienamente.
                                                              Però la taroccatura per me non sta nel calcolo della temperatura media ottenuta dalla somma di minima e massima diviso due.
                                                              Il problema sta principalmente nell’utilizzo della base di 20°, che praticamente sballa tutto, livellando località con caratteristiche climatiche differenti.
                                                              Usando una temperatura fra i 10 ed i 15 gradi e poi usando i valori positivi del cosiddetto accumulo termico i risultati potrebbero essere più probanti.
                                                              Ciò non toglie che i picchi di minime che si trovano in anni particolari comunque non vengono rilevati dal sistema in quanto statisticamente non significativi.

                                                              domy
                                                              litorale nord roma

                                                              In risposta a Zone climatiche
                                                              domyPosts: 120
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                                                                9 Febbraio 2008 alle 19:07 - Views: 892 #7028

                                                                Capisco l’importanza di non introdurre nuove classificazioni . Quello che non riesco a capire però è l’attribuzione 8a alla zona E dal momento che in questa zona vi è ad esempio Aosta e Menaggio che hanno proprio poco per non dire nulla in comune. A Menaggio le Cycas revoluta e le Phoenix canariensis crescono bene ad Aosta assolutamente no. In tutta la Valsolda o quasi molti agrumi possono prosperare mentre in molte altre località della zona E no. Oppure se non vogliamo disturbare gli agrumi, in molte zone dei laghi i mirti e gli oleandri le agavi non solo crescono bene ma si moltiplicano spontaneamente da tempi lontani (e sono,almeno le prime due, piante indicatrici 8b secondo USDA) O per prendere un esempio meno estremo ma secondo me significativo, tra Milano e Torino c’è una bella differenza. La prima è sicuramente più mite `d’inverno e più calda d’estate.
                                                                Mettere Genova in zona 8b secondo me frenerebbe le grandi possibilità acclimatatorie di quella città così come mettere San Remo in zona 9a. E questo solo per fare alcuni esempi.


                                                                Giusto quello che dici: infatti nel famoso decreto c’è scritto che Aosta ha bisogno di 2850 gradi/giorno, mentre a Menaggio ne servono solo 2222, Torino 2617, Milano 2404.
                                                                Quindi la prima riflessione è che probabilmente la suddivisione di cui all’art2 del DPR:

                                                                Il territorio nazionale è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche in funzione dei gradi- giorno, indipendentemente dalla ubicazione geografica:
                                                                Zona A: comuni che presentano un numero di gradi-giorno non superiore a 600;
                                                                Zona B: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 600 e non superiore a 900;
                                                                Zona C: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 900 e non superiore a 1.400;
                                                                Zona D: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 1.400 e non superiore a 2.100;
                                                                Zona E: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100 e non superiore a 3.000;
                                                                Zona F: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 3.000.
                                                                La tabella in allegato A, ordinata per regioni e province, riporta per ciascun comune l’altitudine della casa comunale, i gradi-giorno e la zona climatica di appartenenza.
                                                                non è detto che si debba per forza attagliare pari pari alle zone USDA. Probabilmente la tabella, ai nostri fini andrebbe riconsiderata come limiti inferiori e superiori delle varie zone climatiche.
                                                                Come se non bastasse i gradi giorno della famosa tabella dell’allegato A sono stati calcolati con un sistema da termotecnico cioè la formula per ogni singolo giorno è stata la seguente:

                                                                Tint-(Tmax+Tmin)/2=gradi giorno

                                                                Per definizione
                                                                Tint=20°
                                                                In pratica i gradi-giorno del DPR indicano il calore che gli impianti di riscaldamento devono produrre per mantenere la temperatura negli ambienti interni.
                                                                La formula usata in agrometeorologia invece è diversa, praticamente a rovescio, perche indica la quantità di calore accumulata in una determinata zona ai fini della crescita di una determinata specie.
                                                                Quale dei due approcci sia il più valido ai nostri fini non sono riuscito a capirlo ancora.

                                                                domy
                                                                litorale nord roma