Forum replies created
anni fa hanno mischiato i geni di un pesce di acqua fredda alle fragole per avere fragole antigelo. si puo’ fare tutto, se c’e’ la convenienza.
OGGI IN LABORATORIO SI PUO’ FARE DI TUTTO, SE C’E’ UN INTERESSE.PERCHE COSTA.
anche se non ha parassitato phoenix avra’ danneggiato comunque un altro vegetale.
si parlava di ibridi di cocos, c’e’ qualcuno che ha notizie al rigardo ?
io so che ci sono tante varieta’ di cocos e alcune sono piu’ resistenti a quel parassita che anni fa le minacciava nei caraibi.altre sono piu’ resistenti alle basse temperature ma di ibridi con altre specie di palme non ne so nulla.
forse ha preso un colpo di aria fredda. non so. dipende dalla storia della pianta.
gli acquerelli dei bambini che lasciano un residuo colorato polveroso, non scherzo. se era pittura ad olio sarebbe stato lucido, meglio coprire con l’acquerello ma non aspettarti grossi risultati, prova, al limite basta una spugna per toglierlo.
acquerello verde scuro…maschera bene e non sei obbligata a tagliare.
il cocos weddelianum di una volta l’ho visto raramente all’aperto, negli angoli riparati della riviera ligure e costa azzurra, ne conservo una foto di quello che 20 anni fa faceva bella mostra di se davanti il casino’ di san remo, poi una gelata……
e io devo ancora mandarti i semi…
visto il lytoagrus, non ne conoscevo neanche l’esistenza, bellissimo, mi sa che il futuro e’ degli ibridi, ma la forma a cui si rifanno gli ibridi e’ sempre cocos nucifera, la palma paesaggisticamente piu’ elegante di tutte. secondo me.
dai un’occhiata pure ad euterpe edulis,avevo letto proprio su questo forum che ne hanno creato un ibrido piu’ resistente che spero si diffondera’ presto. altra
coco-similar……
vista, bella davvero, ma un po’ grossa quando cresce. hai visto le foto su google di satakentia ? e’ una kentia piu’ grossa e mi piace molto.c’e’ scritto che resiste a lievi gelate ma e’ ancora poco conosciuta, tra qualche anno lo sara’ certo di piu’.
esattamente, ma c’e’ una palma che ci si avvicina molto, la satakentia, quando qualcuno la ibridera’ con altre palme un po’ piu’ resistenti avremo il cocco mediterraneo.
ciao, in circostanze simili ho pensato bene di dipingere le parti secche delle foglie con l’acquarello verde, tanto avevano conservato la forma di quelle sane.
francamente non riesco ad immaginare nidi di formica rufa nei parchi cittadini e lungo i viali frequentati dalla gente. forse e’ piu’ adatto alle aree libere.
ma la farfalletta e’ meno virulenta del punteruolo, qui da me ci fu un caso di washintonia robusta attaccata e si parlo’ subito di punteruolo ma io resto dubbioso. comunque le washint. da me stanno bene.
ciao, non li ho graffiati perche’ piccoli.
tu la coltivi ? viene bene in casa?
e va bene, il punteruolo…..e adesso ? il caldo e’ arrivato e stanno gia’ andando in giro, ho visto mettere le fasce metalliche sulle phoenix per non farlo salire (ma che io sappia e’ anche capace di volare)insomma si va a tentativi.ma c’e’ qualche laboratorio che ci studia sopra ?
comunque se le phoenix spariscono vuol dire che avranno fortuna altre palme, magari indenni dal flagello. ho gia’ detto che i proprietari di phoenix spesso le vedono morire con sollievo in quanto non sono autopotanti e la potatura e’ un bel costo per il privato. sono i comuni che dovrebbero preoccuparsi ma anche li’ c’e’ il business. per conto mio sono gia’ rassegnato a vederle sparire.peccato pero’…
concordo in pieno con Marcella e approfitto per fare gli auguri a tutti gli utenti di questo forum, siamo una splendida minoranza di persone sensibili. auguri a tutti di buona Pasqua.
dypsis decipiens, per la sua resistenza alle gelate potrebbere vivere in gran parte delle coste italiane…e invece? io non l’ho mai vista, eppure viaggio. non vi pare che il nostro paese sia provinciale anche dal punto di vista botanico ? sempre canariensis, washintonie, chamerops e trachicarpus, le altre molto minoritarie, la gente non ne conosce i nomi, forse il punteruolo non viene sempre per nuocere, magari si diffonderanno altri generi, complice anche il cambiamento climatico in atto. dypsis decipiens potrebbe avvantaggiarsene.sapete se resiste al salino ?
che meraviglia le palme di Sergio, nel lazio poi……quelle foto mi erano sfuggite, che pena non avere un giardino a civitavecchia…
ciao, quando stavo in veneto chamerops passava l’inverno senza problemi (stavo ai piedi del montello) e -10° non erano una rarita’ la notte.l’ho anche seminata (semi portati dal lazio) e la piantina ha passato indenne l’inverno.
ne ho visti esemplari adulti nei giardini delle ville ma la crescita non era veloce, pero’ erano floride, belle verdi, un po’ tozze ma belle, tieni conto che chamerops e’ un relitto di flora tropicale che si e’ adattato al clima semiarido del mediterraneo, ma se trova clima mite e umidita’, come sui laghi lombardi, puo’ crescere molto e ritrovare l’aspetto lussureggiante tropicale delle sue antenate.
SE NON RICORDO MALE SERGIO AVEVA AVUTO SUCCESSO CON ARCH. CUNNINGHMIANA E NON ALEXANDRAE.C’E’ UN PO’ DI DIFFERENZA.
le guaine delle foglie secche alla base sono la norma ma ho visto la sezione del tronco, c’e’ marciume dentro, dovresti controllare le radici e sospendere le innaffiature, tirala fuori e se le radici sono partite tienila reclinata senza vaso finche’ la terra si asciuga. col marciume e’ facile perderle.
grazie Judenzo, il fatto e’ che sto scrivendo di fretta tra un’attivita’ e l’altra.
aloe di sicuro, di quelle piccole a forma di rosetta che vendono sulle bancarelle, le ho anch’io e producono proprio quel frutto che poi si apre e lascia cadere i semi.
Scritto Da – COSTIERO on 08 Aprile 2009 16:05:21
MA HELICONIA IN ITALIA SI TROVA….
COCCINIGLIA ? METTILA SUBITO FUORI A PRENDERE ARIA E SOLE. NIENTE COCCINIGLIA. I BANANI IN CASA SI AMMALANO FACILMENTE DI MARCIUME. LO DICO PER ESPERIENZA PERSONALE, E COME TE AVEVO IL VASO DI PLASTICA CHE HA FATTO IL RESTO.
volevo dire MONTI DI TOLFA, naturalmente…
a civitavecchia arcontophoenix e’ totalmente sconosciuta, e cosi’ le phoenix reclinate, a malapena conoscono le strelitzie nicolai. kentia vive anche all’aperto e ci sono begl’esemplari ma le piantano da piccole e non le proteggono i primi anni cosi’ un inverno freddo fa una strage. nei vivai trovo solo canariensis e w.robusta, spesso venduta insieme a w. filifera e confusa con essa. qualche trachicarpus e tante chamerops. insomma non brillano per conoscenze botaniche.eppure il clima permetterebbe molto di piu’, qui monstera deliciosa matura i frutti all’aperto e siamo a due passi dalla toscana.
piccola annotazione…sui monti di tofa osmunda regalis raggiunge dimensioni insolite, con foglie di due metri. ciao.