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ho letto che in america i ristoranti etnici ( polinesiani, africani ) servono i cibi su foglie di strelitzia nicolai…bella idea pero’ !! tocca provare.
e’ stato anche stradetto che ci sono altre palme che somigliano al cocco.alcune sono anche piu’ rustiche.
kentia, satakentia, beccariophoenix, archontophoenix e ci metto pure la piu’ rustica phoenix reclinata…con un po’ di fantasia pero’…
Scritto Da – costiero on 06 Maggio 2009 17:54:06
ma i turisti non lo sanno……
e dai..non intristirti, ora sei pure membro master…congratulazioni.
io sono tornato a civitavecchia da ieri, a rimini ci voleva il giacchetto, qui e’ quasi balneabile……benedetto tirreno…
mi riferivo al litorale padano..
e’ uno stabilimento che si ispira al sudamerica, e comunque sono vasi di plastica interrati, in inverno vedremo che farammo, li copriranno coi sacchi neri di plastica.
ciao, dico che fai bene, gia’ gli spagnoli hanno un approccio migliore con le piante tropicali. io tanti anni fa comprai un libro scritto da una autrice milanese, parlava solo di piante fiorite da clima freddo , ma sulle palme scriveva sbrigativamente per sentito dire e non va bene cosi’… scarica da internet che e’ meglio, leggi molto e fatti una idea.
ciao Angelo, i libri di argomento scientifico e’ meglio che te li scegli si’ in italiano ma di autori stranieri, cioe’ tradotti. la nostra ampollosa e provinciale cultura latina non predilige le scienze, ricordati che il grande Leonardo e’ dovuto scappare in Francia per avere credito, qui da noi moriva di fame, li’ gli hanno dato un castello.
tornando ai libri… i nostri autori ( ma lo vedi anche su internet) trattano gli argomenti in modo superficiale e ricopiando dagli stranieri. se sai l’inglese o il francese puoi trovare tante informazioni in piu’ leggendo i loro articoli e i loro forum su google, piu’ di quanto ti possa dire un libro italiano perche si basano su esperienze dirette e non per sentito dire o ricopiato. risparmiati i soldi……
buongiorno,
vorrei segnalare che a Rimini, al bagno 28 hanno da poco piantato 2 bei cespuglioni di strelitzia nicolai direttamente in spiaggia. sono proprio curioso di vedere come passera’ il prossimo inverno , naturalmente verra’ riparata con sacchi di plastica nera come tante altre specie qui considerate fuori posto. chissa’ se bastera’….
mi sembra pero’ che le wash. sul versante adriatico assumano un aspetto piu’ compatto, gambi piu’ corti e tronchi piu’ sottili. deve essere il clima.
le solite che non corrono rischi, se arriva una gelata e le uccide gli avversari degli amministratori in sede di consiglio comunale potrebbero servirsene per accusare di incompetenza chi le ha piantate. per questo e per scarsa conoscenza e interesse piantano sempre le stesse cose.
per canariensis consiglio l’estate inoltrata…
in effetti non ho mai visto w. robusta al nord se non sulla costa romagnola dove comunque resiste bene. all’interno deve essere un’altra cosa….
certo che archontophoenix cunninghamiana fa la sua figura…..hai notizie per caso se qualcuno coltiva archontoph. maxima e con che risultati ?
ma sbaglio o si confonde la wh. robusta con la filifera ? da lontano non le distinguo bene ma so che la robusta e’ snella e la filifera ha il tronco piu’ tozzo. meglio la robusta.piu’ elegante.
ciao Abbio, conosco la tua zona perche’ ci ho lavorato, non dovresti avere difficolta’ a trovare semi di trachycarpus fortunei e se vai all’orto botanico di padova le speranze sono maggiori.
Scritto Da – COSTIERO on 29 Aprile 2009 18:18:21
ciao andrea, nella foto con strelitzia nicolai fatta a numana si vedono 2 palme dietro la pianta, per caso una e’ la tua archontophoenix cunninghamiana che avevi portato li’ e che ha preso un po’ di vento ?
adesso diranno che stiamo andando fuori tema, scusate ma lo fanno un po’ tutti e senza accorgercene, per quanto amiamo le nostre beniamine….
PER DANILO, BELLA PIANTINA MA FORSE DOVRESTI DARLE UN CONTENITORE MAGGIORE.
PER ANDREA, BELLA PIANTONA, MA DATO IL CONTENITORE DOVREBBE AVERE PIU’ FOGLIE E GETTI, FORSE CI VORRA’ DEL TEMPO, IMMAGINO CHE LA RIPARI IN INVERNO.
CERTO CHE I COLORI SONO DA EVITARE MA LE FOGLIE SECCHE NON SONO BELLE A VEDERSI. ANDREBBERO TAGLIATE.
VI PREGO, CHIARITEMI LE IDEE, ALLORA SONO 2, LA MADAGASCARIENSIS ELA ALFREDII, QUALE E’ PIU’ BELLA? LE DIFFERENZE, LA RESISTENZA ALLE GELATE E SE C’E’ QUALCHE ESEMPLARE IN ITALIA. MI SEMBRA IMPOSSIBILE CHE SIA SFUGGITA AGLI AMATORI.
VUOI DIRE CHE UN TEMPO ERA DIFFUSA ? ALLORA CE NE SARANNO VECCHI ESEMPLARI NEI PARCHI STORICI DI PALERMO. C’E’ ALL’ORTO BOTANICO DI PALERMO ?
Scusa Pietropuccio ma vuoi dire che la palma della foto puo’ crescere in quel modo anche in Italia ? allora perche’ non ne piantano viali interi ? e’ splendida …..
se la foto fosse stata fatta in sicilia credo che mi ci sarei trasferito…
cos’e’ esattamente il favino ?
da dove viene quella foto ? madagascar ?
puoi usare anche la tempera possibilmente solo sulle parti secche, e scegli bene il colore.
gli ibridi spesso sono sterili.
bellissima, da dove viene la foto ? e beccariophoenix alfredii e’ davvero piu’ rustica ?
le formiche ringraziano…..